Ho anche avuto il bannerino -fatto da sushiprecotto chan- ed è bellissimo. Lo posterò a fine capitolo sperando che almeno questa volta si veda.
Non molte persone hanno recensito ma non mi preoccupo più tanto e ringrazio profondamente le tre commentatrici, tra cui muccina, che è proprio la Domi chan che ha indetto il contest fantastico che mi ha fatto sfornare una bella fic -e che mi ha ripostato il giudizio finale *O* - Sacchan che a quanto pare a bisogno di altre fic per dirmi tutto quello che ha da dire, il che mi preoccupa o.o e poi Yuko chan, sono molto contenta che ti sia piaciuta e che credi che Sai sia fatto bene *sono le cose più importanti per me *-*, grazie a tutte e tre.
Ora godetevi anche la seconda shot.
Buona lettura.
- Sakura Version -
Konoha vista
all’alba dal davanzale dell’Hokage
è a dir poco perfetta.
Riesci a vedere tutto il
paese della
foglia e sentire dentro un profondo orgoglio perché sai che
tutto quello che
hai davanti è anche un po’ merito tuo.
Eppure non riesco a
godermi questo
spettacolo mentre il sole di mezzogiorno batte sulla mia testa.
Salto da un tetto
all’altro della città e guardo la gente correre,
camminare, passeggiare. Tutto
sembra davvero tornato alla normalità anche tra le nostre
strade e, se si
allarga un po’ lo sguardo, si riesce ad intravedere anche la
vecchia e
malconcia villa Uchiha nel loro quartiere. Era sempre stata
là in tutti questi
anni eppure non l’avevo mai notata veramente.
Sapevo che era la
casa di Sasuke ma non sapevo delle disgrazie alle quali aveva assistito
quella
grande e imponente casa bianca.
La prima volta che
ho solcato la porta di quella casa è stato solo qualche
settimana fa.
Sospiro
pesantemente sedendomi su di un cornicione. Gira e rigira, i miei
pensieri
ritornano sempre lì.
Sono giorni che
vado alla ricerca di quei due disgraziati che m’ignorano
deliberatamente, mi
evitano. Lo fanno apposta, ah se lo fanno
apposta! L’Uchiha in modo elegante e
disinteressato, Naruto un po’ meno gentilmente e molto
più rumorosamente.
Mi alzo in piedi
scuotendo la gonna per togliere la polvere e osservo un po’
più attentamente la
folla sotto i miei piedi.
Questo è
l’orario
di punta, nella via più trafficata proprio vicino al
rinomato Ichiraku di
Teuchi.
Naruto dovrà
passare di qua prima o poi, certe cose non cambieranno mai.
- Ah - ha!
Nascosto in una
tunica scura, decisamente troppo pesante per questo periodo
dell’anno, un tale
sospetto si avvicina alle tende bianco sporco del locale. Si guarda
attorno e
fortunatamente non si accorge di me.
Entra nel locale,
si siede allo sgabello più nascosto e chiama uno dei nuovi
ragazzi che lavorano
al bancone.
Mi calo e mi
avvicino lentamente.
La voce di Nishi
tuona in un saluto anche fuori dal locale e lo spettacolo di Naruto che
cerca
di farlo stare zitto e di continuare a nascondersi malamente quasi mi
ricompensa della lunga attesa.
Con una mano
sposto la tendina sporca e mi avvicino alle sue spalle.
- Buon giorno,
Naruto.
Teoricamente non
volevo che la mia voce uscisse così cupa dritta nel suo
orecchio, ma ha sortito
l’effetto che volevo dare alla mia entrata in scena.
Ridacchio un
po’
vedendo la sua faccia impallidire e girare lentamente fino a ritrovarsi
a un
palmo dal mio naso. Quasi si strozza con la sua
stessa aria e tossisce un paio
di volte riprendendo fin troppo colore.
- Sa... Sakura-chan.
Buon giorno.
- Spiegazioni.
Fuori di qui. Ora.
Annuisce,
dilatando maggiormente gli occhi troppo azzurri e deglutendo. Slaccia
velocemente la palandrana che ancora indossava
e che lo stava facendo sudare.
Se pensa di
alleggerirsi per poter scappare più veloce non ha capito
niente. Non lo lascerò
più fuggire.
Con un segno e
un’espressione seria gli faccio capire di seguirmi e
m’incammino rapidamente
fuori dal locale.
Mi segue, con
passo molto più lento, e sono costretta ad aspettarlo
sbattendo un piede per
terra facendo alzare un po’ di polvere.
- Sakura, io...
- No, stai zitto.
Devo parlare io stavolta...
- Ma ti devo delle
spiegazioni, quello che hai visto l’altro giorno a casa di
Sasuke, ecco noi...
Ci stavamo salutando, io andavo via quindi...
- Naruto...
- Ci siamo, ecco,
noi... Era un saluto affettuoso tutto qui. Puoi pensare che
Sas’ke non sia
affettuoso, beh effettivamente non lo è
ma, con me...
- Zitto. Ho
detto zitto!
-
Ok.
Indietreggia
timoroso ma con quell’urlo finalmente riesco ad attirare la
sua attenzione e
alza gli occhi, prima piantati al terreno, su
di me. E finalmente si accorge
del mio sorriso.
-
Sono molto arrabbiata con te e con Sasuke. Ma non per il motivo che
pensi tu...
È
quasi affascinante osservare Naruto ragionare. In controluce si
potrebbero
vedere i neuroni che girano e scorgere perfettamente
il momento in cui arriva ad
una conclusione.
È
affascinante
vedere il modo in cui la sua faccia si trasforma rivelando le varie
emozioni.
È per questo
che
Naruto non sa mentire e nonostante la sua età scaturisce
ancora, nelle persone
che gli stanno attorno, quella tenerezza che lo
contraddistingue.
- Non sei
arrabbiata Sakura-chan? E allora, perché...
- Io volevo solo
parlare con voi due e magari, congratularmi.
Questa volta
è il
mio turno, di arrossire. Abbasso gli occhi ripensando per la
milionesima volta
alla scena che mi sono ritrovata davanti poco
meno di due settimane fa.
Il rosso sulle mie
guancie s’intensifica come ogni volta che penso a loro due
sulla soglia della porta
della cucina scambiarsi quel bacio così
passionale. Sprizzavano amore e desiderio da ogni poro.
Ogni gesto
sembrava fondamentale, necessario.
La mano brunita
tra i capelli neri e spettinati che accarezzavano dolcemente la testa
del più
famoso pentito di Konoha.
Le gambe
intrecciate. Gli occhi serrati. Le labbra che si divoravano.
Volevo scappare
via silenziosamente lasciandoli alla loro intimità, per poi
aspettare un loro
spontaneo coming out una volta pronti a parlare
con me. Invece quel maledetto scalino
mi aveva fatto inesorabilmente inciampare e mostrarmi ai miei due
migliori
amici.
Naruto era
scappato via in un lampo, subito dopo aver rivolto uno sguardo
terrorizzato e
dispiaciuto al compagno mentre Sasuke si era
girato a guardarlo sparire ed era
stranamente arrossito.
- Sono arrabbiata
con voi, perché siete scappati da me. Avete pensato che io
vi avrei potuto
giudicare, giusto? Io sono vostra amica, vi voglio bene e voi mi
trattate da
estranea!
- Ma tu, eri
innamorata di Sasuke...
- Dici bene, ero innamorata di lui. Sapevo che non
tornava per me, penso di averlo sempre saputo che non avrei mai potuto
competere con il vostro legame... Non pensavo arrivasse a
questo ma sono
sinceramente contenta per voi.
Il discorso che mi
ero preparata non era questo.
Avevo pensato a
lungo cosa dirgli una volta arrivata a questo punto, magari sarei
riuscita a
confessare quello che provavo veramente ma
davanti ai suoi occhi limpidi che
diventavano sempre più intrisi di felicità, non
ci sono riuscita.
Sospiro ingoiando
le parole che rimarranno sempre dentro di me e gli sorrido ancora una
volta.
Lui finalmente
risponde con una risata sollevata e mi si avvicina prendendomi in vita
e
facendomi roteare un paio di volte. Ridiamo
insieme e sono contenta di aver
chiarito con lui.
- Grazie Sakura-chan. Grazie mille... E scusa per queste settimane passate a, ehm, scappare da te. Ma il teme non vuole che si sappia in giro e...
-
Non vuole?
Mi poggia
delicatamente a terra e con un mano gli alzo il viso che è
ritornato cupo e
triste mentre fa segno di no con il capo. Deve
starci molto male per questa
cosa.
- Lo amo, e lui
dice di amare me, ma mi fa male non poterlo gridare a tutti. Quando
diventerò
Hokage farò una legge che costringerà
tutti i fidanzati segreti a venire allo
scoperto e punirò chi li tratterà male!
Lui ritorna a
sorridere seppellendo i pensieri dolorosi. Io gli passo una mano su di
un
braccio cercando di incoraggiarlo.
- Su entriamo che
ti offro il ramen!
- Veramente? Oh
Sakura-chan, ti adoro.
La gente che
finalmente si è ricreduta su Naruto pensa che sia un ragazzo
semplice e
spensierato. Pensa che si sia lasciato ogni
pena alle spalle e che viva senza
dolori.
Io che ho avuto la
possibilità di ravvedermi su di lui molto prima e che ho
imparato a conoscerlo
so che dentro ha ancora milioni di cicatrici
che fanno male e che vorrebbe
guarire. Che il sogno di diventare Hokage non è un capriccio
e che si sta
impegnando veramente.
Che ha un bisogno
disperato di amare ed essere amato, da Sasuke.
Perché lui ha
sempre
occupato il suo cuore da un affetto così immenso che non
c’è mai stato posto
per nessun’altro.
Se non per il
ramen e quell’odore pungente che lo avvolge.
Ma gli voglio bene.
Fine Seconda Parte.
Bannerino stupenderrimo fatto da sushiprecotto_chan
Proprio la mia giudicia, nel giudizio finale, mi ha chiesto se l'amore che Sakura avrebbe voluto confessare in questa fic fosse per Naruto e per Sas'ke. Io una mia idea in mente la ho, ma vorrei sapere se è davvero così velato da non trapelare per niente o.o
Ribadisco che odio il personaggio di Sakura ma mi sono sforzata di farlo al meglio e di rispettare il suo carattere. Ce l'ho fatta?
Spero nei vostri commenti di avere la risposta ^__^
Questo è per te.