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Autore: P3tit Fl3ur    25/11/2009    4 recensioni
Questa è una fic su un ragazzo e una setta oscura. Se volete saperne di più e se ho suscitato la vostra curiosità leggetela.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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3.  Fati opposti

L’ultima notte tutti insieme è quella più difficile, ma non potevamo restare tutti uniti per il bene della setta e per la riuscita della missione. Per questo motivo salutammo Hariel, Iezael, Leuviah e Ehyiah e,

-Ciao ragazzi. Buona fortuna. Che il dio Iah-Hel vi aiuti nell’impresa-dissi loro.

-Certo. Anche a voi-dissero in coro Hariel e Iezael.

-Si grazie per le belle parole-aggiungero gli altri due.

-Finite le missioni ci rincontreremo qui per ritornare vittoriosi alla Dimora-disse Reuel.

-Contaci sarà così-commentò Lehahel.

L’unica che non disse niente fu Mehiel. Dopo ciò con il cuore in gola, proseguimmo per la direzione opposta.

 

La nostra missione consisteva nell’entrare nella corte reale del re Sitael per eliminare tutti i documenti riguardanti la nostra setta. Per fare questo dovevamo dividerci: io e Mehiel saremmo entrati sotto copertura, mentre Reuel e Lelahel avrebbero tenuto sotto controllo la situazione dall’esterno per poi avvertire la Dimora se finiva male la missione.

 

Lungo il percorso decidemmo di fermarci nei pressi della reggia. Era mezzogiorno. Mangiammo qualcosa poi ci mettemmo a rivedere i vari schemi da attuare. Dopo due ore di intenso studio io e Mehiel ci preparammo. La nostra idea era quella di entrare sotto le spoglie di umili servitori, per questo indossammo vestiti logori e stropicciati. Fatto ciò augurammo buona fortuna ai nostri compagni e ci avviammo alla porta del castello.

-Bene così può bastare. Il piano lo conosciamo a memoria. Non ci resta che entrare-dissi con il fiato corto per la tensione.

-Andrà tutto bene. Tu e Mehiel siete i migliori novelli nella Dimora. Non fallirete. Ne sono sicura-ci rassicurò Lelahel.

-Certo non vi succederà nulla. Terremo sotto controllo la situazione. Ve lo prometto-assicurò Reuel.

-Ok ora andiamo sennò finiranno per scoprirci prima di muovere un dito. Forza Poyel la missione ci aspetta. Conto su di voi e grazie per le vostre parole di conforto-disse Mehiel tra lo stupore generale.

-Certo arrivo. Ciao amici miei a presto-conclusi.

-Ciao e buona fortuna a entrambi-dissero Reuel e Lelahel insieme.

-Bene. Andiamo ora tutto dipende da noi-dissi a Mehiel.

-Certo. Andiamo-mi rispose lei.

 

La guardia si guardò intorno e quando si accorse di noi due disse –Voi due che volete?-

-Siamo mendicanti. Vorremmo un tetto per ripararci e un lavoro per avere i soldi per sfamarci-gli dissi con voce roca.

-Aspettate. Chiedo se c’è bisogno di due nuovi servi. Arrivo non muovetevi e non fate scherzi o verrete uccisi-ci disse la guardia prima di scomparire dentro la torre di controllo.

-Ok ora è tutto nelle mani del fato. Speriamo di riuscire ad entrare o il piano andrà in fumo-sussurrai a Mehiel.

-Calmati. Smettila di stressare o non combineremo nulla-mi disse lei.

-Vedrai che entreremo non dubitarne-finì.

-Come fai ad esserne così sicura?-le chiesi.

-Perché mi sono informata. Due settimane fa sono morti per la peste alcuni vagabondi che si erano rifugiati nel castello. Con loro anche quattro servi sono passai a miglior vita-mi rispose.

-Allora non abbiamo problemi. Complimenti per la ricerca-le dissi facendole un sorriso.

-Non è nulla. Era indispensabile per la riuscita della missione-mi disse concedendomi per la prima volta un sorriso sincero.

-Ehi voi due. Siete fortunati sembra proprio che ci sia bisogno di due nuovi sguatteri. Entrate e dirigetevi nel capanno di fianco alle stalle-ci interruppe la guardia.

-Che ti avevo detto?-mi sussurrò Mehiel nell’orecchio.

-Già. Infatti-le risposi.

-Arriviamo e grazie tante per l’ospitalità-dissimo poi alla guardia.

 

ÓzÎ

 

Arrivati al tempio ci appostammo dietro ad un enorme masso. Quell’edificio di fronte a noi era la meta della nostra missione. Li dentro avremmo trovato il libro sacro con i riti più oscuri del pianeta.

 

Per ottenerlo dovevamo riuscire a eludere il controllo generale poi, per arrivare alla sala del libro, dovevamo uccidere tutti i guardiani che erano all’interno. Era la prima volta che dovevamo uccidere qualcuno, ma dovevamo farcela per il bene della Dimora.

Decidemmo quindi per una breve sosta per mangiare. Quando finimmo era ormai calato il buio. Così, avvolti dalle tenebre, riuscimmo a passare inosservati e ad entrare nel tempio.

-Ora muovetevi con cautela e senza fare rumore o verremo scoperti-dissi a Hariel, Leuviah e Ehyiah.

-Ok Iezael. Ti seguiamo. Guidaci tu-mi risposero.

-Certo va bene-dissi loro.

Arrivammo intanto alla porta della sala che precedeva quella che conteneva il libro. Ora dovevamo tirare fuori tutto il nostro coraggio per affrontare i guardiani del libro. Con una forcina sbloccai la serratura della porta ed entrammo. Lo scontro aveva inizio.

-Voi chi siete? Ma soprattutto come avete fatto ad arrivare fino a questa sala?-ci chiesero i guardiani allarmati.

-Siamo qui per il libro e non abbiamo timore di uccidervi-dissi loro con tono autoritario.

-Non farmi ridere! Sei solo un ragazzino come i tuoi compagni! Al massimo ci potete fare un graffio o due!-ci schernì uno.

-Ragazzi all’attacco-urlai ai miei compagni.

 

Ci avventammo con ferocia sui guardiani sorpresi del nostro attacco. Eravamo veloci, ma questo non bastava. Erano troppi, ma soprattutto erano abili quanto noi con i pugnali. Decidemmo quindi di usare la velocità a nostro favore. La battaglia quindi si velocizzò diventando molto più simile a una danza sfrenata. Dopo due ore tutti i guardiani erano a terra. Avevamo compiuto la prima parte della missione. L’unico problema era che Hariel era a terra ferita ad una gamba, mentre Leuviah aveva un profondo taglio nel braccio.

-Ragazze dobbiamo curarvi o rischiate di perdere troppo sangue. EHyiah dammi una mano ferma l’emorragia di Leuviah. Ad Hariel ci penso io-dissi con il panico che si stava diffondendo in me.

-Ok. Leuviah eccomi. Dammi il braccio. Ti farò un po’ male ma se non fermo l’uscita del sangue potresti morire-disse Ehyiah.

Dopo i soccorsi passammo alla sala successiva. Finalmente davanti a noi su un piedistallo c’era la causa della morte dei guardiani e delle ferite di Hariel e Leuviah. Lo presi e lo misi nel mio zaino al sicuro. Poi, aiutando le ragazze, uscimmo dal tempio, uccidendo i superstiti. Nessuno doveva sapere del furto. Era l’unica condizione imposta nella missione. Ora potevamo tornare nella Dimora. Eravamo salvi e avevamo portato a termine la missione.

 

Ciao a tutti! Questo capitolo è diverso dagli altri perché ho sviluppato due storie in una. Spero vi piaccia!! Aspetto commenti anche negativi!!

A presto

Morkia94

   
 
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