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Autore: La Loba    27/11/2009    1 recensioni
I tre ragazzi correvano tra le sale del palazzo. Ci avevano impiegato quasi un mese per arrivare su quell’isola. Il palazzo era un imponente struttura con torri a cupola, tutto di marmo bianco, immerso nella foresta tropicale. Gli interni erano stupefacenti: tutto luccicava d’oro. Ora ti chiederai chi sono e perché ti sto raccontando questo: siediti, e sentirai la storia più spettacolare del mondo…
Genere: Romantico, Triste, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio, Sabaku no Gaara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2

Buongiorno a tt XD. Rieccomi cn il 2 capitolo di questa nuova fiction!

Questo capitolo sarà incentrato molto su gaara e leyla e sarà condito da mooooooooolte verità sul passato di questa ragazza!

Mi raccomando recensite, fatemi sapere cosa ne pensate altrimenti mi farete vivere cn il dubbio!!!!!!!

Corsi in una delle innumerevoli stanze per gli ospiti del palazzo. Appena aprii la porta mi sedetti sull’ampio davanzale della finestra che, come in un quadro, ritraeva uno scorcio di Suna. Non era cambiata nemmeno di una virgola in tutti quegli anni: era e rimaneva sempre la città del mio dolore. Mentre piangevo, sentii qualcuno bussare lentamente alla porta. Era passato molto tempo dall’incontro con il Kazekage, quindi pensai fosse una cameriera che mi annunciava che la cena era pronta, quindi le dissi di entrare. Mi sorpresi nel trovarmi davanti Gaara, che parlò senza nemmeno lasciarmi il tempo di capire il perché era venuto a cercarmi.

< ciao Leyla, da come ti sei comportata devo intuire che è successo qualcosa tra di noi. Mi potresti spiegare perché sei cosi ostile nei miei confronti? >

< e me lo domanda anche, Kazekage? Quando lei era piccolo e mal visto da tutti ho sempre cercato di venirle incontro. Dopo qualche giorno, ha tentato di uccidermi. Per 9 anni ha fatto finta che non esistessi. E mi chiede anche perché sono cosi ostile? >

< ma non avevamo chiarito? >

< chiarito?! Lei non si è degnato di darmi una risposta in tutti questi anni. Pensa che abbiamo chiarito? >

< come? Ma Leyla. io ho mandato un messaggero a casa tua, non ti ricordi? >

< un messaggero? Quale messaggero? >

< non hai ricevuto uno straccio di risposta vero? Ah, mi dispiace Leyla. 2 anni fa, io kankuro e temari, rovistando negli scaffali dell’ufficio di mio padre, abbiamo trovato dei documenti su delle vecchie missioni compiute dai ninja di Suna. Ci  è capitato tra le mani il documento di una missione svolta dai tuoi genitori e vi era scritto che erano morti mentre ritornavano al villaggio. Non ti avevano mai abbandonata. Ti hanno portato dal Kazekage perché sapevano che sarebbero dovuti morire. Si sono sacrificati per il paese. Ma soprattutto per te la loro figlia, per cercare di darti un futuro migliore. Dovevano svolgere una missione di spionaggio per scoprire se per caso il villaggio della foglia aveva intenzione di attaccarci. Ma poi… li hanno scoperti… sapevano che sarebbe accaduto, erano solo loro contro una cinquantina di ninja… > non credevo a quelle parole. Sentivo una rabbia nascere dentro di me. Tutti quegli anni di dolore pensando che non ero mai piaciuta ai miei genitori, cercando di dare del mio meglio per ottenere l’affetto che la mia famiglia adottiva mi negava… ero vissuta nella menzogna. D’improvviso, sentì qualcosa di caldo bagnarmi le guancie. Lacrime. Lacrime a lungo represse. Non potevo più trattenermi. Ma lui continuò imperterrito a dirmi tutta la verità.

< ti starai chiedendo perché temari e kankuro non ti degnavano di uno sguardo, vero? Bè, nostro padre gli aveva ordinato di non frequentarti e di mostrarsi ostili nei tuoi confronti. Erano piccoli, mio padre severo e per paura di essere puniti, hanno eseguito l’ordine. Ma quando lui è morto mi hanno raccontato che hanno cercato di parlarti, ma tu li hai sempre trattati male. Non sappiamo perché ti aveva cosi in odio ma cred… > a quel punto non resistetti.

< ADESSO SAREBBE COLPA MIA??!! VOI MI AVETE ROVINATO LA VITA, TU E I TUOI FRATELLI! PRETENDI CHE DOPO QUEGLI ANNI DI DOLORE AVREI PERMESSO DI AVVICINARSI A ME???!!! GAARA HO PIANTO GIORNI E GIORNI PERCHE’ IO ERO DAVVERO AFFEZZIONATA A TE. E TU… MI VOLEVI UCCIDERE. E QUANDO TUTTO E’ FINITO TU NON TI SEI NEMMENO AVVICINATO A ME!!! >

< hai ragione Leyla e ti chiedo perdono, ma io… mi sono sentito un verme per averti fatto soffrire cosi tanto. La notte venivo spesso in camera tua e ti sentivo piangere. Non volevo avvicinarmi a te perché avevo paura di farti del male. Quando mi toccasti la spalla, non fui io a muovere la sabbia, ma fu la sabbia stessa a ferirti. È per questo che ti ho sempre evitata. Io… in tutti questi anni… mi sono sentito un mostro… non ho avuto il coraggio di venirti a parlare. Sono una persona orrenda, lo so, ma… quando ho scoperto la verità sui i tuoi genitori, credimi io volevo venirti a raccontare tutto ma non ho potuto. È arrivato quel membro dell’organizzazione alba e dovevo occuparmene, avevo mandato un falco con un biglietto ma evidentemente tu non l’hai ricevuto… poi quando sono stato riportato in vita e sono arrivato al villaggio, tu te ne eri andata… > nella sua voce c’era molta rabbia rivolta a se stesso mista ad una tristezza enorme. Quella fu la volta in cui volevo morire. La prima in assoluto. Io avevo odiato per tutti questi anni Gaara, l’unica persona che mi aveva sempre voluto bene. Come avevo fatto a non accorgermene?

< Gaara… tu sei morto? >

< si. ma Chiyo mi ha ridato la vita, sacrificando la sua > non ci potevo credere. Gaara era morto. Ora chiyo non c’era più ma questo, in quel preciso istante non mi importò più di tanto. Gaara era morto, era l’unica cosa che mi era entrata nel cervello. Gaara era morto.

< leyla, cos’hai? Ti senti bene? >

< tu… eri morto? >

< si… ma è stato molto tempo fa. Ora sto bene >

< tu… eri morto? >

< si leyla > a quel punto scoppiai a piangere. Non riuscivo a fermarmi per quanto mi sentissi stupida. Gaara era morto. E se non ci fosse stata chiyo lui adesso non sarebbe qui. Non avrei mai saputo la verità. Io dov’ero quando lui aveva bisogno di me? Mentre piangevo, sentii delle braccia che mi circondavano e nel mio orecchio sentii queste parole sussurrate con una dolcezza disumana:

< leyla, non preoccuparti, ti prego. Io desidero che tu mi perdoni. Se poi non mi vorrai più vedere, io non opporrò resistenza, ma ho bisogno che tu mi perdoni. Lo farai? >

< gaara, io… >

< non aggiungere altro, ti prego. Voglio solo il tuo perdono. Basta >

< gaara io ti perdono ma voglio recuperare il legame che avevamo un tempo. Non riesco a vivere senza te >

< piccola mia > mi addormentai tra le sue braccia con gli occhi bagnati dalle lacrime. Quella fu la notte più bella della mia vita.

La mattina dopo mi trovai adagiata sul letto. Il sole era alto nel cielo, il che voleva dire solo una cosa: avevo dormito più del dovuto. In fretta e furia, mi lavai, mi misi le scarpe e corsi per i corridoi dove m’imbatté in heily. Aveva un sorriso sornione sulla faccia e quando le chiesi il perché di quella assurda espressione, mi confidò di avermi visto abbracciata a gaara. Mi sentì mancare: se heily lo sapeva, allora lo sapevano kankuro e temari, e se kankuro e temari lo sapevano…

< hey, hai visto quella li? Non quella bassa, quella alta. Si proprio lei. È la fidanzata del kazekage >

< quella? Quanto è fortunata! Bè si deve dire che è piuttosto carina ma secondo me non è agli standard del kazekake! >

< heily… cosa… hai… fatto… esimia… testa… di … cazzo? > cercai di scandire per bene ogni parola per imprimere di minaccia la frase.

< io? Niente ovviamente. Ho soltanto riferito a kankuro e temari ciò che ho visto. Ma sai com’è, poi loro lo vanno a dire a qualche amico, qualche amico lo va a dire a qualche altro amico… >

< heily. Sei morta > detto questo, una potente fiammata carbonizzò le pareti e ustionò il braccio sinistro della mia amica. Quando mi arrabbiavo, non vedevo più in faccia nessuno.

< cazzo leyla! sei impazzita! >

< la prossima volta che tu vai a dire qualcosa di compromettente su di me… io ti brucio viva. E sai che sono capace di farlo… >

Alquanto spaventata la mia amica si inventò una scusa qualunque e si dileguò. Intanto sentii un formicolio alla testa accompagnato da un brusio di voci. A quel punto davanti ai miei occhi si presentarono diverse scene in bianco e nero. Vedevo la mia amica heily che piangeva, poi la scena cambiò e vidi un palazzo imponente circondato da una fitta foresta tropicale. L’ultima cosa che vidi prima di svenire, fu un ragazzo che pronunciava il nome della mia amica.

 

< leyla, leyla rispondimi leyla! >

  
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