Buongiorno
a tt XD. Rieccomi cn il 2 capitolo di questa nuova fiction!
Questo capitolo
sarà incentrato molto su gaara e leyla e sarà condito da mooooooooolte verità
sul passato di questa ragazza!
Mi
raccomando recensite, fatemi sapere cosa ne pensate altrimenti mi farete vivere
cn il dubbio!!!!!!!
…
…
…
Corsi in
una delle innumerevoli stanze per gli ospiti del palazzo. Appena aprii la porta
mi sedetti sull’ampio davanzale della finestra che, come in un quadro, ritraeva
uno scorcio di Suna. Non era cambiata nemmeno di una virgola in tutti quegli
anni: era e rimaneva sempre la città del mio dolore. Mentre piangevo, sentii
qualcuno bussare lentamente alla porta. Era passato molto tempo dall’incontro
con il Kazekage, quindi pensai fosse una cameriera che mi annunciava che la
cena era pronta, quindi le dissi di entrare. Mi sorpresi nel trovarmi davanti
Gaara, che parlò senza nemmeno lasciarmi il tempo di capire il perché era venuto
a cercarmi.
<
ciao Leyla, da come ti sei comportata devo intuire che è successo qualcosa tra
di noi. Mi potresti spiegare perché sei cosi ostile nei miei confronti? >
< e
me lo domanda anche, Kazekage? Quando lei era piccolo e mal visto da tutti ho
sempre cercato di venirle incontro. Dopo qualche giorno, ha tentato di
uccidermi. Per 9 anni ha fatto finta che non esistessi. E mi chiede anche perché
sono cosi ostile? >
< ma
non avevamo chiarito? >
<
chiarito?! Lei non si è degnato di darmi una risposta in tutti questi anni. Pensa
che abbiamo chiarito? >
<
come? Ma Leyla. io ho mandato un messaggero a casa tua, non ti ricordi? >
< un
messaggero? Quale messaggero? >
< non
hai ricevuto uno straccio di risposta vero? Ah, mi dispiace Leyla. 2 anni fa,
io kankuro e temari, rovistando negli scaffali dell’ufficio di mio padre,
abbiamo trovato dei documenti su delle vecchie missioni compiute dai ninja di
Suna. Ci è capitato tra le mani il
documento di una missione svolta dai tuoi genitori e vi era scritto che erano
morti mentre ritornavano al villaggio. Non ti avevano mai abbandonata. Ti hanno
portato dal Kazekage perché sapevano che sarebbero dovuti morire. Si sono
sacrificati per il paese. Ma soprattutto per te la loro figlia, per cercare di
darti un futuro migliore. Dovevano svolgere una missione di spionaggio per
scoprire se per caso il villaggio della foglia aveva intenzione di attaccarci. Ma
poi… li hanno scoperti… sapevano che sarebbe accaduto, erano solo loro contro
una cinquantina di ninja… > non credevo a quelle parole. Sentivo una rabbia
nascere dentro di me. Tutti quegli anni di dolore pensando che non ero mai
piaciuta ai miei genitori, cercando di dare del mio meglio per ottenere l’affetto
che la mia famiglia adottiva mi negava… ero vissuta nella menzogna. D’improvviso,
sentì qualcosa di caldo bagnarmi le guancie. Lacrime. Lacrime a lungo represse.
Non potevo più trattenermi. Ma lui continuò imperterrito a dirmi tutta la
verità.
< ti
starai chiedendo perché temari e kankuro non ti degnavano di uno sguardo, vero?
Bè, nostro padre gli aveva ordinato di non frequentarti e di mostrarsi ostili
nei tuoi confronti. Erano piccoli, mio padre severo e per paura di essere
puniti, hanno eseguito l’ordine. Ma quando lui è morto mi hanno raccontato che
hanno cercato di parlarti, ma tu li hai sempre trattati male. Non sappiamo perché
ti aveva cosi in odio ma cred… > a quel punto non resistetti.
< ADESSO SAREBBE
COLPA MIA??!! VOI MI AVETE ROVINATO LA VITA, TU E I TUOI FRATELLI! PRETENDI CHE
DOPO QUEGLI ANNI DI DOLORE AVREI PERMESSO DI AVVICINARSI A ME???!!! GAARA HO
PIANTO GIORNI E GIORNI PERCHE’ IO ERO DAVVERO AFFEZZIONATA A TE. E TU… MI
VOLEVI UCCIDERE. E QUANDO TUTTO E’ FINITO TU NON TI SEI NEMMENO AVVICINATO A
ME!!! >
< hai
ragione Leyla e ti chiedo perdono, ma io… mi sono sentito un verme per averti
fatto soffrire cosi tanto. La notte venivo spesso in camera tua e ti sentivo
piangere. Non volevo avvicinarmi a te perché avevo paura di farti del male. Quando
mi toccasti la spalla, non fui io a muovere la sabbia, ma fu la sabbia stessa a
ferirti. È per questo che ti ho sempre evitata. Io… in tutti questi anni… mi
sono sentito un mostro… non ho avuto il coraggio di venirti a parlare. Sono una
persona orrenda, lo so, ma… quando ho scoperto la verità sui i tuoi genitori,
credimi io volevo venirti a raccontare tutto ma non ho potuto. È arrivato quel
membro dell’organizzazione alba e dovevo occuparmene, avevo mandato un falco
con un biglietto ma evidentemente tu non l’hai ricevuto… poi quando sono stato
riportato in vita e sono arrivato al villaggio, tu te ne eri andata… > nella
sua voce c’era molta rabbia rivolta a se stesso mista ad una tristezza enorme. Quella
fu la volta in cui volevo morire. La prima in assoluto. Io avevo odiato per
tutti questi anni Gaara, l’unica persona che mi aveva sempre voluto bene. Come
avevo fatto a non accorgermene?
<
Gaara… tu sei morto? >
< si.
ma Chiyo mi ha ridato la vita, sacrificando la sua > non ci potevo credere. Gaara
era morto. Ora chiyo non c’era più ma questo, in quel preciso istante non mi importò
più di tanto. Gaara era morto, era l’unica cosa che mi era entrata nel
cervello. Gaara era morto.
<
leyla, cos’hai? Ti senti bene? >
< tu…
eri morto? >
< si…
ma è stato molto tempo fa. Ora sto bene >
< tu…
eri morto? >
< si
leyla > a quel punto scoppiai a piangere. Non riuscivo a fermarmi per quanto
mi sentissi stupida. Gaara era morto. E se non ci fosse stata chiyo lui adesso
non sarebbe qui. Non avrei mai saputo la verità. Io dov’ero quando lui aveva
bisogno di me? Mentre piangevo, sentii delle braccia che mi circondavano e nel
mio orecchio sentii queste parole sussurrate con una dolcezza disumana:
<
leyla, non preoccuparti, ti prego. Io desidero che tu mi perdoni. Se poi non mi
vorrai più vedere, io non opporrò resistenza, ma ho bisogno che tu mi perdoni. Lo
farai? >
< gaara,
io… >
< non
aggiungere altro, ti prego. Voglio solo il tuo perdono. Basta >
<
gaara io ti perdono ma voglio recuperare il legame che avevamo un tempo. Non riesco
a vivere senza te >
<
piccola mia > mi addormentai tra le sue braccia con gli occhi bagnati dalle
lacrime. Quella fu la notte più bella della mia vita.
La mattina
dopo mi trovai adagiata sul letto. Il sole era alto nel cielo, il che voleva
dire solo una cosa: avevo dormito più del dovuto. In fretta e furia, mi lavai,
mi misi le scarpe e corsi per i corridoi dove m’imbatté in heily. Aveva un
sorriso sornione sulla faccia e quando le chiesi il perché di quella assurda
espressione, mi confidò di avermi visto abbracciata a gaara. Mi sentì mancare:
se heily lo sapeva, allora lo sapevano kankuro e temari, e se kankuro e temari
lo sapevano…
<
hey, hai visto quella li? Non quella bassa, quella alta. Si proprio lei. È la
fidanzata del kazekage >
<
quella? Quanto è fortunata! Bè si deve dire che è piuttosto carina ma secondo
me non è agli standard del kazekake! >
<
heily… cosa… hai… fatto… esimia… testa… di … cazzo? > cercai di scandire per
bene ogni parola per imprimere di minaccia la frase.
< io?
Niente ovviamente. Ho soltanto riferito a kankuro e temari ciò che ho visto. Ma
sai com’è, poi loro lo vanno a dire a qualche amico, qualche amico lo va a dire
a qualche altro amico… >
<
heily. Sei morta > detto questo, una potente fiammata carbonizzò le pareti e
ustionò il braccio sinistro della mia amica. Quando mi arrabbiavo, non vedevo
più in faccia nessuno.
<
cazzo leyla! sei impazzita! >
< la
prossima volta che tu vai a dire qualcosa di compromettente su di me… io ti
brucio viva. E sai che sono capace di farlo… >
Alquanto
spaventata la mia amica si inventò una scusa qualunque e si dileguò. Intanto sentii
un formicolio alla testa accompagnato da un brusio di voci. A quel punto
davanti ai miei occhi si presentarono diverse scene in bianco e nero. Vedevo la
mia amica heily che piangeva, poi la scena cambiò e vidi un palazzo imponente
circondato da una fitta foresta tropicale. L’ultima cosa che vidi prima di
svenire, fu un ragazzo che pronunciava il nome della mia amica.
<
leyla, leyla rispondimi leyla! >