Peach
corner:
Ciao a
tutti miei cari lettori! Rieccomi qui con un nuovo capitolo!
Devo
dirvi che non mi aspettavo che questa ff piacesse (siccome è
un po’ diversa
rispetto a quelle che ci sono su harry potter) e invece mi sono
sbagliata, e
non ne sono mai stata così contenta!
Ergo
ringrazio di cuore i 12 preferiti e le 6 seguite!
Spero che
continuerete a seguirmi numerosi!
Bacioni a
tutti! Peach
TheKira:Ti ringrazio
per aver recensito!
Sono contenta che la trama ti incuriosisca! Pensa che la fine
l’ho già
progettata =D hehe ma per quella dovrai aspettare (non so quanto di
preciso XD)
Bacioni e grazie ancora! Peach
Ellie_lovegood: innanzitutto
grazie per avermi
aggiunto tra gli autori preferiti!! È stata una bella
sorpresa per me! Poi ti
ringrazio ancora per la recensione! Sono contenta che la storia ti
piaccia! Era
da un po’ che volevo scrivere qualcosa di questo genere ma
non sapevo come
impostarlo, poi finalmente mi sono decisa ^^ (grazie ad una lezione
sull’amor
cortese del mio miticissimo prof che mi ha dato l’ispirazione
per iniziarla)
Grazie ancora! Baci Peach
Chiacchia 21:Grazie mille
per la recensione!
sono contenta che l’inizio ti piaccia, spero di non deluderti
col resto!
Purtroppo sappi che la velocità nell’aggiornare
non è il mio forte, ma cercherò
di fare il possibile, prometto! ^__^ Baci Peach
Anna 96: Ma ciao!!
Che bello ritrovarti
anche qui!! Sono contenta che la storia ti piaccia, davvero! ^^ spero
continuerai a seguirmi che mi fa molto piacere! Alla prossimaa!!
Bacioni Peach
VeraAuxilia
04: Ti ringrazio
per la tua
recensione, e anche per avermi aggiunto agli autori preferiti!! Davvero
troppo
gentile ^\\\\^ in effetti è da un po’ che volevo
scrivere una ff ambientata nel
medioevo e finalmente mi sono decisa! Mi ha sempre affascinato la vita
cortese
e spero di descriverla al meglio! A proposito della tua domanda su
Hermione… mi
dispiace davvero ma non posso rispondere perché le sue
origini verranno
spiegate più chiaramente durante lo svolgimento della
storia, hehe col dubbio
ti lascio! ^^ Bacioni! Peach
Sam05: Ciao! Sono
davvero contentissima
del fatto che la mia ff ti piaccia! È una bella
soddisfazione per una
scrittrice alle prime armi come me sapere che la sua storia
è seguita e
apprezzata anche da chi preferisce altri generi! Spero che
continuerà a
piacerti ^_____^ baci!! Peach
Capitolo
2
Il biondo
principe camminava algido nel suo accampamento seguito da Hermione che,
non
sapendo cos’aspettarsi da lui, aveva un po’ di
paura.
La
ragazza sentiva l’aria fresca della sera sferzarle il viso e
il profumo del
vino, che circolava abbondante in quell’accampamento,
inebriarle i sensi.
Camminando
tra le tende dei soldati si guardava intorno un po’
intimorita e un po’
incuriosita da quella realtà a lei sconosciuta; poteva
osservare uomini intenti
a mangiare, altri a conversare rumorosamente o intonare canti in onore
del loro
re, e altri ancora brindare per la loro vittoria.
Tutta
quell’allegria che invadeva l’aria sembrava non
contagiare la ragazza, che
sentiva una forte tristezza avvolgerle il cuore al pensiero che sarebbe
potuta
diventare la schiava di uno di quei soldati che avevano sottomesso il
suo paese
natale.
Ad un
certo punto il ragazzo si fermò davanti ad una tenda verde
scuro, molto più
grande rispetto a quelle che la ragazza aveva visto girando per il
campo, ed
entrò senza curarsi affatto di lei, che guardandosi intorno
per un secondo entrò
subito dopo.
L’interno
era abbastanza spazioso e povero, vi erano infatti solamente un largo
giaciglio
col materasso strabordante di paglia, un sacco contenente i vestiti del
ragazzo,
e i pezzi della sua armatura, armi comprese, appoggiati in un angolo
della
tenda.
“Puoi
anche sederti se vuoi” disse Draco vedendo l’aria
spaesata della ragazza, che
senza dire una parola si sedette di fianco all’armatura del
biondo.
“Hey,
rilassati, guarda che non mordo” disse poi il principe
notando l’espressione
preoccupata della riccia.
“Perché
mi hai portata qui?” chiese allora lei esternando i suoi
dubbi.
“Preferivi
forse che ti riportavo nella tenda insieme agli altri schiavi,
lasciando così
liberi i miei uomini di entrare di nuovo e concludere ciò
che avevano intenzione
di farti?” disse poi con un ghigno.
La
ragazza voltò il capo, inorridita al solo pensiero, e scosse
la testa.
“Appunto,
ad ogni modo rivolgiti a me con il dovuto rispetto, ricordati che io
sono il
tuo futuro re” rispose il ragazzo sedendosi sul suo letto.
“Oh…
scusatemi tanto vostra altezza, e come dovrei rivolgermi a voi di grazia?” disse la ragazza
con finta
riverenza guardandolo negli occhi, odiava quando le si davano degli
ordini.
Draco
rise al tono insolente di quella contadina –un
osso duro la fanciulla- pensò
guardandola.
“Puoi
chiamarmi Signor Malfoy, signore o padrone, a tua scelta, ma ricordati
che devi
darmi del voi, e io come posso chiamarti?” chiese in tono
divertito.
“Credo
che vi chiamerò signor Malfoy, chiamarvi padrone vorrebbe
dire che io sono la
vostra schiava, comunque il mio nome è Hermione”
rispose la ragazza.
“Hermione
eh? Beh, io non ti ci vedrei male come mia schiava...” disse
lui ghignando.
“Io
invece si, non sono abituata ad eseguire nessun genere di
ordini” ribattè la
ragazza, infastidita al solo pensiero della schiavitù.
“Credo
che dovrai abituatici allora, perché sarà quello
che farai per il resto della
tua vita” affermò Draco.
“Volete
dirmi che sarò la vostra schiava?” disse
contrariata Hermione.
A Draco
venne in mente un’idea, e ghignando le disse:“Non
credo, per te ho altri
progetti Hermione”.
“Ovvero?”
chiese la ragazza curiosa.
“Lo
scoprirai appena arriveremo in Inghilterra…”
rispose enigmatico il biondo
guardandola, “comunque, che lavoro facevi in questo
paesetto?” chiese poi con
finto disinteresse.
“Tessevo
vestiti e filavo la lana” rispose lei guardandolo con
scetticismo.
“Bene…
credo che le farà piacere…” disse il
ragazzo tra sé e sé.
“A chi?”
chiese Hermione con curiosità.
“Lo
scoprirai tra non molto, stai tranquilla…” rispose
Draco con noncuranza.
“Ma
insomma vuoi, cioè, volete
dirmi che cosa
avete in mente per me??” domandò irritata la
ragazza.
“Come sei
impaziente… ti ho detto che lo saprai quando saremo
arrivati” ribadì il biondo.
“E io
voglio saperlo adesso!” disse la riccia, che cominciava ad
irritarsi.
“E a me
non interessa! Sono io che do gli ordini qui chiaro? Credo che dovrai
imparare
il modo adeguato di rivolgerti a chi ti è
superiore” affermò il biondo.
“Oh,
scusatemi altezza se ho urtato la vostra pazienza” disse
Hermione ironicamente.
Draco
ghignò:“Non credo che ti convenga più
di tanto fare la spiritosa, ti ricordo
che il tuo destino è nelle mie mani…”.
“Mi state
minacciando signor Malfoy?” chiese Hermione alzando un
sopracciglio.
“Io lo
definirei più un avvertimento che una minaccia”
disse il biondo principe.
“Oh,
certo… perché c’è molta
differenza tra minaccia e avvertimento…”
affermò lei
con sarcasmo.
Draco
rise e le disse “Chiamalo come vuoi, minaccia o avvertimento,
fa lo stesso… ad
ogni modo domani all’alba dobbiamo partire, è
meglio se dormiamo o non
reggeremo il viaggio”.
Detto
questo il ragazzo si alzò e avvicinandosi a Hermione prese
un pugnale che era
appoggiato poco distante da lei, vedendo la faccia terrorizzata della
ragazza
le disse ridendo:“Tranquilla, non ho intenzione di ucciderti,
ora se mi
prometti che farai la brava ti libero dalle corde che ti hanno messo,
così puoi
dormire tranquillamente”.
Hermione
in quella frase vide la sua speranza di salvezza, se fosse stata
abbastanza
veloce magari sarebbe riuscita a scappare via da lì,
così in silenzio voltò le
spalle al ragazzo che con un colpo secco tagliò le funi che
le legavano i polsi.
Hermione
appena vide le corde cadere ai suoi piedi fece uno scatto in avanti,
sperando
di riuscire ad uscire da quella tenda, ma Draco fu più
veloce di lei e
afferrandola per i polsi la trasse a sé imprigionandola
contro il suo corpo.
A quel
contatto Hermione si sentì scossa da una scarica elettrica e
fu invasa da un
profumo pungente che per un momento le annebbiò la mente,
decise di dare la
colpa di quelle sensazioni alla delusione di non essere riuscita a
scappare.
“Piccola
bugiarda, cosa credevi di fare?” disse il ragazzo
stringendola a sé.
Hermione rispose
dicendo:“Io non sono una bugiarda, non vi ho assicurato in
alcun modo che non
sarei scappata, signore”.
“Sei
furba Hermione, ma non provare mai più a fare una cosa del
genere, hai capito?”
intimò quest’ultimo.
Non
ricevendo risposta dalla ragazza la strinse più forte a
sé e avvicinandosi
lentamente all’orecchio di lei ripetè a bassa
voce:“Hai capito?”, Hermione
sbuffò esasperata e rispose:“Si vostra
maestà, non lo farò più”.
Draco la
lasciò lentamente e indicando il materasso su cui dormiva le
disse:“Bene, ora
sdraiati lì”.
La
ragazza lo guardò con stupore e gli chiese:“Ma
lì non è dove dormite voi?”.
“Che
perspicacia Hermione…” rispose il ragazzo
ghignando.
“Mi state
dicendo che devo dormire con voi??” esclamò
sorpresa la riccia.
“Se
proprio insisti puoi dormire per terra, o insieme agli altri schiavi
col
rischio che un mio soldato torni a farti visita” Disse lui
ghignando.
Hermione
a quelle parole si sdraiò in silenzio sul materasso in
paglia dove dormiva il
ragazzo, facendogli spazio per evitare di essergli troppo vicina.
Draco le si
sdraiò accanto poco dopo passandole la coperta
affinché non prendesse freddo.
“Grazie…
Buonanotte signor Malfoy” disse Hermione coprendosi.
“Buonanotte
Hermione” rispose Draco chiudendo gli occhi.
In poco
tempo i due ragazzi si addormentarono, stanchi e stremati dalla
giornata che
avevano trascorso.