Bhòm Bhòm Bhom…

Harry aprì lentamente le palpebre avendo paura che quel meraviglioso senso di tranquillità lo abbandonasse, ma come si dice… il buon giorno si vede dal mattino. Quindi inforcò gli occhiali riposizionandoli in modo lineare, visto che la sera prima si era assopito senza toglierseli, e aprì la porta, trovando la faccia color porpora dello zio, quindi leggermente intimorito disse:

“G-Giorno, hem qualche problema?” disse con faccia angelica

Lo zio con gli occhi porcini lo fissava e ogni parola che pronunciò venne fuori con un impeto di rabbia incontrollabile “Dove sta tua Zia Petunia… so che in qualche modo c’entri tu…” continuava a fissarlo con tutta la collera che aveva in corpo..

Harry di canto suo era del tutto spaesato, perché lo zio doveva chiedere di sua zia proprio a lui che si trovava in camera sua 24 ore su 24 senza uscirne quasi ma? Quindi timidamente ma con un fondo di durezza disse “Non so dove si trovi Zia, siete voi” riferendosi allo zio e al cugino” che state con lei, io è come se nono esistessi”

Lo zio però non parve aver nemmeno lontanamente recepito le sue parole “Ragazzo, vuoi farmi adirare, voglio sapere subito dove si trova mia moglie, ieri sera stava con me al letto, ora non c’è più, solo tu e la tua razza potete fare queste cose..”

Harry muto il suo sguardo da intontito a preoccupato e in cuor suo cominciò a sperare…”N-non possono essere giunti qui” si riferiva all’esercito di Voldemort, i suoi mangiamorte..”Devo chiamare subito Silente..”

Ma mentre formulava questi pensieri, la porta d’ingresso si spalancò rumorosamente… e Harry intimorito prese in mano la sua bacchetta come se impugnasse l’elsa di una spada.

Quindi con lo zio e il cugino che era giunto dalla sua cameretta, al suo fianco, si avviò verso le scale che portavano al secondo piano, dove stavano loro… Quindi una voce gelida e che fece ghiacciare il sangue nelle vene di Harry disse:

“Signor Potter, esca allo scoperto, vogliamo solo parlare con lei…” era la voce gelida e priva di sentimenti di Lucius Malfoy…

Harry dentro la sua testa aveva mille contraddizioni, una parte voleva scendere a bacchetta sguainata e tentare di privare Malfoy della sua vita, come lui aveva fatto con tanti innocenti, l’altra parte non era convinta di riuscirci ancora, quindi rimase immobile per qualche secondo, quei pochi secondi parvero un eternità, ma d’improvviso, un boato…

Bhaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!

Il cuore di Harry sussulto, mentre alcune porte del piano inferiore saltavano, quindi sentì qualcuno salire le scale, prese lo zio e il cugino e si rifugiarono in camera sua, quindi cercò di pensare il più in fretta possibile..

“Cosa posso fare, Malfoy non è certo solo, di questo ne sono sicuro…” con sguardo preoccupati guardava l’altro lato della stanza dove la porta era l’unica protezione che gli era rimaste

“Se mi vogliono….dovranno combattere” Harry sentì in se una grande forza implodere per poi diffondersi in tutto il suo corpo, lo zio tentò di avere qualche spiegazione ma quando provò solamente a sfiorare Harry fu percosso da una scarica elettrica molto più potente di quella dell’anno passato, e si ritrasse subito…poi l’inevitabile.

La voce glaciale risuonò limpida, ciò voleva significare che erano proprio dietro la porta “Potter, ormai non hai più speranza di salvarti, quindi io proporrei una bella resa, e magari il signore oscuro ti accetterà tra le sue file,… anche se ne dubito, dopo tutti i guai che ci hai procurato… comunque cosa ne diresti di arrenderti senza opporre resistenza?” la voce era gelida, ma si sentiva che c’era un pizzico di ironia nelle sue parole..

Fu il turno di Harry a parlare “Non mi unirò mai a persone ignobili, malvagie, ripugnanti come voi… se avete il coraggio venite qui dentro, fatevi avanti” questa ultime parola Harry non la voleva formulare, ma erano uscite solitarie, ma non apparteneva a lui…

Malfoy di tutta risposta fece saltare la porta, ma Harry subito gridò “Impedimenta” quindi con uno spintone fece cadere i parenti alla destra, al sicuro dietro al letto, mentre lui, si appiattì nella parete dall’altra parte, l’incantesimo da lui lanciato, purtroppo era andato a vuoto…

Malfoy si affacciò dalla porta e con un sorriso diabolico disse “Tutto qui Potter, e tu speri di uccidere undici mangiamorte con un incantesimo di così bassa lega” quindi rosi in modo molto irritante.

Nella mente di Harry passarono tutte le azioni crudeli che Malfoy aveva fatto e in quel momento la rabbia divenne incontrollabile “Expelliarmus” quello che ne usci non fu il solito incantesimo disarmante, ma qualcosa di potente, paragonabile ad un missile.

Il colpo, colpì il muro facendolo saltare investendo tre mangiamorte ce vi stavano dietro…

Il sorriso di Malfoy scomparve, ma non per Harry, ma per quello che aveva visto salire dalle scale, il corridoio incominciò a luccicare in modo incredibili, tra incantesimi che partivano dalle due parti, i nuovi giunti comunque erano più potenti dei mangiamorte visto il terreno che stavano guadagnando.

Sette mangiamorte giacevano per terra, mentre altri quattro si smaterializzarono, e dal muro distrutto di Harry apparve l’imponente figura di Silente, e a seguire Moddy, Kingler e Tonsk.

Un sorriso che dava sicurezza, ecco di cosa aveva bisogno adesso Harry…. A nono giunse.

I quattro maghi lo presero e l portarono in salone, quindi distrussero il muro del camino e accesero il fuoco dopo di che, Silente disse:

“Hogwarts”

Harry, non credeva a ciò che gli aveva detto Silente, sarebbe tornato a Hogwarts con 2 mesi d’anticipo, in un altro momento sarebbe stato il ragazzo più felice del mondo…ma ciò che voleva ora erano delle risposte.


--------------------RINGRAZIAMENTI-------------------------

Ringrazio HermioneCH e Pesciolina04 per i commenti che mi hanno stimolato a continuare questa FF ringrazio anche tutti coloro che hanno solamente letto questa Ff e l'invito a seguire l'esempio di Her e Pesciolina, ringrazio ancora e spero, vi stuzzichi l'attenzione anche il 2° capitolo, anche se a mio parere potevo fare di meglio... va buò spero di migliorare grazie ai vostri consigli già dal 3° cap...