Una nuova vita
815 anni prima… I parte
Era una tipica notte
d’inverno inoltrato.
La luna e le stelle erano nascoste dietro un manto di
nuvole bianche. Nuvole cariche di neve, lo sentivo; l’aria era satura del suo
odore.
E lo sentiva anche lui, per questo
ce ne stavamo in posti coperti e percorrevamo velocemente le distanze che ci esponevano all’aperto; per conto mio adoravo, ed adoro
tutt’ora, la neve, soprattutto passeggiare mentre questa si posa delicatamente
su ogni dove, ma lui diceva che ci saremmo bagnati e non era il caso di andare
in cerca di prede zuppi d’acqua.
Io ero ormai abbastanza
esperta nella mia nuova vita, erano 185 anni, mese più, mese meno, che lo accompagnavo fedelmente in ogni posto, in ogni città, in
ogni continente, ed ancora lui aveva nuovi trucchi da insegnarmi, nuovi poteri
da mostrarmi, nuove sue avventure da raccontarmi.
Posso assicurarvi che se
“appena nata” ero forte, ora il mio potere era
smisurato, quasi impossibile da avere a “soli” 185 anni, lo avevo capito molti
anni addietro, quando un altro vampiro, in realtà il primo di una lunga serie,
attraversò la nostra strada e mi volle con sé.
Prima di allora non sapevo
che creare uno di noi significasse aumentare il nostro potere e che portare via
un novizio, un nuovo nato, al suo Lord, colui che
aveva dato nuova vita, indebolisse quest’ultimo.
Fu per questo motivo che quel
vampiro voleva avermi con sé, in modo da indebolire lui, uno dei vampiri più
potenti mai esistiti; quell’essere gli lanciò una
sfida: chi avrebbe vinto mi avrebbe avuta con sé.
Inaspettatamente fui io a raccogliere il duello, nessuno si poteva permettere
di usarmi contro il mio unico amore, il mio maestro, il mio Lord.
Il vampiro rise quando mi
vide avanzare per attaccarlo, ma io lo capii; ma mia figura non era nemmeno
lontanamente minacciosa, soprattutto se paragonata al mio amore: la corporatura
esile, i capelli lunghi fin sotto le spalle, neri, gli occhi
castano rossicci e la pelle diafana, non per la mia natura di vampira,
ero sempre stata di quel colore. Sicuramente nessuno poteva, può
e potrà mai considerarmi, a prima vista almeno, pericolosa o intimidatoria.
Un punto in più a mio favore.
Infatti il vampiro non rise più quando si accorse di essere
meno potente di me.
Molto meno potente,
nonostante lui avesse mezzo millennio ed io poco più di un secolo.
Questo episodio serve per far
capire che ero molto più forte della norma, forte abbastanza per non avere più
bisogno di sangue come nutrimento per sopravvivere.
Era diventato perlopiù un
passatempo, un divertimento, un vizio che non si può e vuole perdere.
Quindi girammo, come le altre
sere, per i locali notturni pieni di umani rozzi ed
ubriachi, la maggiorare dei quali assassini, borseggiatori, stupratori.
I miei preferiti.
La vittima di quella sera era
appartenente proprio a quest’ultima categoria: lessi nella sua mente che aveva
usato violenza proprio la sera avanti su una bambina, con quel metodo sceglievo le mie prede, un modo di cacciare diverso da
quello del mio amore: leggevo nelle menti degli umani e sceglievo i più
spietati, forti, viscidi.
Lo avevamo avvistato mentre
usciva da uno dei locali più squallidi di quella
città; era grosso, massiccio non per grasso in eccesso ma per i numerosi
muscoli, aveva la barba incolta ed i capelli arruffati, ma nonostante tutto era
vestito piuttosto bene.
Stava percorrendo una via
semi buia che ci portò davanti al cancello del cimitero della città; una scena decisamente buffa se non si prendeva in considerazione il
povero umano sventurato: due vampiri e la loro vittima davanti ad un cimitero.
Mi permisi di ridere a quella
situazione, l’umano mi sentì e si girò, ma appena mi vide non si mise in
guardia; come ho già detto, la mia figura non incute timore, per
cui quell’essere umano vide semplicemente una ragazza da sola; il mio
Lord mi aveva lasciato sola per poter agire dopo essersi complimentato del mio
passo falso.
L’uomo cominciò
ad avvicinarsi piano, facendo apparire sul suo volto che, devo
ammetterlo, affascinava in una maniera del tutto strana, un ghigno soddisfatto.
Credeva di aver trovato una
preda appetitosa.
Io pensavo lo stesso.
Non mi mossi ed aspettai che
quello mi arrivasse vicino, tanto vicino che allungò una mano per accarezzarmi
i capelli, continuai a non muovermi anche quando fece per far scendere la mano
verso il baso poi, quando arrivò all’altezza del mio
braccio, gli strinsi il polso e lui si fermò sconcertato: non si aspettava che
una ragazza così snella potesse avere tutta quella forza.
Cominciai però ad
insospettirmi quando sentii scaturire da lui l’odore della paura, ma anche
della consapevolezza: sapeva cos’ero.
Alzai un sopracciglio, non
capivo come potesse sapere un umano della nostra esistenza, di solito quelli
che lo sanno hanno due possibilità: morire o diventare
come noi.
E non è mai loro la scelta.
Forse stava andando dal suo
futuro Lord? Impossibile, non aveva l’odore di un solo vampiro, ora che ci
facevo attenzione, odorava di due o tre della mia specie.
Un fatto decisamente
insolito.
Chiamai il
mio amore, lui di certo ne sapeva
più di me.
-
Cosa c’è, niña? Hai difficoltà
con questo umano?-
L’umano in
questione di nuovo provò paura ma, appena ebbe visto il mio Lord, sorrise
furbo; stava nascondendo qualche cosa.
“ No, solo… Senti. Sa di più vampiri ed è a
conoscenza della nostra specie. Non è normale. Dovrebbe
essere, a quest’ora, morto. O uno di noi.”
-
Forse
il suo futuro Lord sta aspettando che prenda una decisione precisa, come ho
fatto io con te… Ma hai ragione, sa di troppi vampiri. Dimmi, umano. Cosa nascondi?-
Lui, a differenza di me, non
aveva bisogno di usare incanti per farsi rispondere dalle persone, gli umani
gli obbedivano in qualsiasi modo, forse perché lui aveva l’aria intimidatoria…
Chissà, non l’ho mai capito.
<< Non nascondo niente. Mi è solo stato
dato l’incarico di portare lei e la sua novizia qui, fungendo da
esca per la sua
protetta.>>
Quanto odiavo
essere presa semplicemente come sua novizia, come sua allieva. Io ero la sua
compagna! Era ben diverso!
Vidi il mio dolce maestro
sorridere calmo, come se non ci fosse nulla di strano; io avevo capito molto
tempo addietro che quando sorrideva a quel modo c’era ben poco da stare calmi.
Il mio amore mi aveva forse
nascosto un suo nemico? Non lo aveva mai fatto. Ma c’è
sempre una prima volta, no?
Ciao bella gente! Ecco qui la
continuazione di questa storia… Spero vi piaccia… Scusate se è così interrotta,
ma veniva un capitolo troppo lungo tutto insieme, così l’ho
diviso… Domani ci sarà il seguito…
Grazie a:.
Sanzina:. Grazie
cara! Sono felice che ti piaccia ed eccoti qui il seguito… Tutto per te…
Contenta?! J
Micelle Malfoy:. Grazie mille
anche a te… Piace il seguito? Domani ci sarà il capitolo struggente, la parte
finale del racconto… Fammi sapere! BaX
A domani allora bella gente e…
Recensite, please!!! BaX ek