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Autore: VidelB    18/12/2009    2 recensioni
Fanfiction ispirata dalla canzone omonima dei Muse. "La navigatrice tracciò un’ultima linea con la squadra e sospirò soddisfatta: non le mancava ancora molto per completare la mappa dell’ultima isola e nessuno l’aveva interrotta… almeno finora."
Genere: Romantico, Commedia, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nami, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tease me

You trick your lovers
That you’re wicked and divine
You may be a sinner
But your innocence is mine

Please me
Show me how it’s done
Tease me
You are the one

I want to reconcile the violence in your heart
I want to recognize your beauty’s not just a mask
I want to exorcise the demons from your past
I want to satisfy the undisclosed desires in your heart

- La cena è pronta!!!- urlò Sanji suonando la campanella. L’intera ciurma si ritrovò nella sala da pranzo nel giro di qualche minuto mostrando espressioni più o meno affamate e ognuno si sedette al proprio posto.

- Cosa c’è da mangiare?- domandò Rufy con entusiasmo, afferrando le posate con l’acquolina in bocca. Tutti si voltarono a guardare il cuoco, il quale sorridendo orgoglioso iniziò a elencare i piatti:

- Per primo minestra, come secondo carne alla griglia e…- si interruppe d’un tratto, come se si fosse ricordato qualcosa d’importante e si rivolse al capitano con sospetto- … Rufy, non sarai stato mica tu a prendere quella carne avariata?

- Ah, io…- balbettò l’interessato, colto alla sprovvista e smettendo di fare rumore con le posate. Anche gli altri si zittirono e scese il silenzio. Nami in particolare si fece scappare un sorrisetto diabolico e scosse lievemente la testa divertita “Alla fine ti ha scoperto, eh?”. Robin e Usopp, che erano accanto a lei, notarono tutto ciò ma si astennero dal commentare, confusi.

- Rufy, rispondi!- tuonò Sanji accigliandosi- Non l’hai mangiata, vero?

- N-no, non l’ho mangiata.- rispose grattandosi la testa- A dire la verità mi è caduta in acqua! Ma non è colpa mia!- esclamò sulla difensiva- Vero Nami?- si rivolse subito dopo alla navigatrice, guardandola risentito.

Improvvisamente la ragazza avvertì di essere al centro dell’attenzione, ma voleva tirarsi fuori dal discorso il più in fretta possibile; non sapeva esattamente perché, ma la innervosiva il fatto che gli altri sapessero di quei pochi minuti che aveva passato da sola con Rufy.

- Ora non dare la colpa a me!- rispose impulsivamente alzandosi in piedi- Sei arrivato in camera mia e hai tirato quella cosa fuori da pantaloni… che avrei dovuto fare?

Sanji, Usopp e Chopper rimasero a bocca aperta, Franky sollevò gli occhiali da sole e Zoro alzò un sopracciglio, mentre Robin tratteneva a stento una risata.

La navigatrice si guardò confusa intorno, perché quelle facce? Improvvisamente udì un piatto infrangersi a terra e Sanji le si inginocchiò davanti prendendole le mani.

- Oh Nami, mia adorata, cosa ha osato farti?! Non avrà approfittato della tua purezza e debolezza quel.. quel depravato!!- incespicò nelle parole, voltandosi per guardare con odio il capitano. Quest’ultimo da parte sua si limitava a guardarli ancora imbronciato, mentre si sentì borbottare un ‘Senti chi parla!’ dalla porta opposta del tavolo.

- Che c’è, ne vuoi anche tu testa di muschio?!- lo avvertì alzandosi in piedi, togliendosi il grembiule e riboccandosi minacciosamente le maniche della camicia.

- Provaci e credo proprio che sarai tu a prenderle.- lo avvisò Zoro degnandolo appena di un’occhiata. I due continuarono a imbeccarsi così per altri due minuti, finché non decisero di uscire sul ponte per sfidarsi a duello. Robin notò immediatamente il silenzio e l’imbarazzo di Nami e con molta naturalezza si offrì di controllare la situazione in cucina, trascinandosi dietro l’altra ragazza.

Appena furono uscite dalla stanza anche loro, Usopp, che guardava con circospezione Rufy da un po’, non poté più trattenersi e gli si avvicinò:

- R-rufy, sei sul serio entrato nella camera di Nami?

Il capitano annuì tranquillo, senza capire tutta quell’agitazione:

- Sì, e allora? Che voleva Sanji?

- Ma come! Ti sembra normale entrare nella stanza di una ragazza, così di punto in bianco, e fare certe cose?- chiese Franky sconcertato.

- Eh? Che c’è di male? Volevo solo farle vedere perché ero andato lì da lei. E’ stata lei a chiedermelo.

Dai nasi dei presenti uscì qualche goccia di sangue.

- E’…- si interruppe Usopp cercando di fermare l’emorragia- …è stata lei a chiedertelo?? Non è possibile!

- Perché no? Ti sembra una cosa tanto strana?- si grattò la testa pensieroso.

- Certo che sì!- risposero in coro il suo interlocutore, Chopper e Franky con gli occhi fuori dalle orbite.

- Mah, sarà… comunque ho fame, vado in cucina.- concluse alzandosi dal suo posto con aria annoiata e lasciandoli senza parole.

Quando Rufy entrò in cucina, trovò le due ragazze intente a parlare a bassa voce. Notò subito che Nami tremava, mentre Robin cercava di sostenerla incoraggiante. Entrambe tacquero appena si accorsero della sua presenza e la navigatrice arrossì vistosamente. Il capitano si precipitò nella loro direzione e cercò di avvicinarsi alla navigatrice, ma prima che potesse farlo Robin lo ammonì con lo sguardo.

- Ci penso io agli altri. Ora vi lascio soli, te la senti?- chiese rivolgendosi all’amica.

Nami rimase in silenzio ma annuì a sguardo basso. Rufy avrebbe voluto chiedere spiegazioni a Robin, ma prima che potesse farlo quest’ultima scosse la testa e gli indicò la navigatrice, facendogli l’occhiolino. Quindi uscì, lasciandolo disorientato e preoccupato.

Notando come tremasse ancora un po’, le si avvicinò titubante, cercando di guardarla negli occhi. Lei alzò lo sguardo e indietreggiò appoggiandosi con la schiena alla parete, senza dire nulla.

- Nami, cosa c’è che non va?- domandò sinceramente preoccupato, fissandola negli occhi lucidi ma senza avere il coraggio di toccarla… sembrava così fragile… anche se quelle mani, quelle gambe, quel… corpo erano in grado di fargli del male, lo sapeva fin troppo bene. … Ma cosa stava facendo, perché nonostante tutto si sentiva attratto da un forza invisibile verso di lei? E perché aveva improvvisamente così caldo? Provò a ignorare quelle strane sensazioni.

- Nami…- insistette iniziando a spazientirsi-… se non mi spieghi tutto non posso aiutarti. E finché non lo farai non ti muoverai da qui.- concluse con un ghigno che voleva infondere sicurezza, parandosi davanti a lei in modo da bloccarla al muro.

- Non posso spiegarti nulla, non insistere…- sospirò quando le si avvicinò ulteriormente con sguardo curioso, arrivando a solleticarle le guance col suo respiro-… per favore.- mise una mano sul suo torace cercando di allontanarlo senza convinzione.

- Perché?- domandò lui accigliandosi- Sei parte della mia ciurma Nami, voglio sapere tutto di te. Uno dei compiti del capitano è questo, non lo sapevi? Non devi nascondermi nulla, altrimenti… altrimenti…- tentennò, avvertendo l’accelerare dei loro battiti e il seccarsi della propria gola. Si erano avvicinati ancora di più e nemmeno se ne era accorto: la stava comprimendo delicatamente alla parete col proprio corpo, mentre lei aveva ancora le mani aperte contro il suo petto e le loro labbra si erano sfiorate mentre pronunciava l’ultima parola.

Rufy si rese conto in quell’istante di non riuscire più a parlare, mentre il cuore al contrario pulsava così veloce da sconvolgerlo. Ormai vedeva solo i suoi occhi stupiti, le labbra socchiuse, le guance arrossate, i capelli arancioni che incorniciavano il tutto… e ogni pensiero coerente svanì nel nulla come una bolla di sapone. “La mia navigatrice è… davvero.. bellissima…” riuscì a formulare appena prima di abbandonarsi sul suo viso. Nel momento in cui le loro bocche si unirono del tutto pensò che era tanto morbida e assaporandola, proprio in quell’istante, decise che era anche dolce, quasi come una caramella, anzi di più. Era proprio buona. E profumava, aveva un odore invitante… come aveva fatto a non accorgersene prima? Sarebbe stato tentato di mangiarla tante di quelle volte! Pensando questo il ragazzo si staccò da lei con un sorriso compiaciuto. Nami dal canto suo, nel momento in cui si allontanarono, sembrò uscire da uno stato di trance e si aggrappò forte alla sua camicia aperta, guardandolo meravigliata e incredula allo stesso tempo. Cosa era successo? Si erano baciati e per giunta era la prima volta che concedeva un bacio del genere… e a chi... a Rufy!! Le gambe della ragazza non ressero e si poggiarono lentamente sul pavimento mentre lei prendeva sempre più consapevolezza di quanto accaduto.

- Aaaaaaah!!!!!- urlò sconvolta, richiamando l’attenzione di tutti quelli che si trovavano sulla nave.

 

***

Grazie a Neko e BlackRaven per i loro commenti, anche se brevi li ho apprezzati! Fatemi sapere cosa pensate del nuovo e… penultimo capitolo, mi raccomando! Ditemi in cosa posso migliorare e lo farò!

  
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