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Autore: Pacci    29/12/2009    16 recensioni
I Cullen e Jacob decidono di andare a vedere il film del momento... Chissà quale sarà?? se volete scoprirlo leggete...
Genere: Demenziale, Comico, Satirico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Una tranquilla serata al cinema 2: il ritorno.

 

 

 

 

Il direttore del cinema di Port Angels guardò con orrore il giorno segnato da un cerchio rosso sul calendario.

“è arrivato…” mormorò nel silenzio.

Guardò con apprensione la squadra di buttafuori che aveva assoldato quell’anno. Erano tutti degli ex soldati, pluridecorati, e persone che non avevano mai provato paura in vita loro.

Uscì da dietro il bancone, spingendo un carrello pieno di fucili. I buttafuori strabuzzarono gli occhi quando li videro.

“Attenti!” ordinò il direttore e i soldati si misero subito in riga, in attesa delle istruzioni.

“Come potete vedere…” continuò il direttore passeggiando davanti a loro, “ questi fucili sono le nuove armi che il governo ha appena fabbricato. Nessuno sa della loro esistenza, a parte loro e noi”.

“Scusi, signor direttore! Posso porle una domanda?” chiese il capo dei buttafuori.

“Chiedi, soldato” rispose il direttore incrociando dietro la schiena, le mani.

“Come ha fatto a procurarseli, signor direttore?”

“Li ho comprati su E-bay” disse il direttore alzando le spalle. Era stato anche un ottimo affare, venti fucili a prezzo bassissimo con proiettili in omaggio.

“Su E-bay?” ripeté il capo dei buttafuori.

“Sì. Potevo anche comprare le granate, ma non mi bastavano i soldi. Stavo dicendo, questi fucili vi aiuteranno contro il peggior esercito mai esistito sulla faccia del pianeta!”. Il direttore si fermò un momento, solo pronunciare quel nome gli faceva venire il latte alle ginocchia.

I buttafuori cominciarono a preoccuparsi e si guardarono tra di loro incuriositi.

Il direttore fece un respiro profondo e pronunciò quel nome che gli procurava dei terribili incubi da qualche mese.

“L’esercito delle Twilighters!”

Gli ex soldati spalancarono la bocca e alcuni di loro iniziarono a piangere.

“No! Tutti, ma loro no!” disse il buttafuori più giovane.

“Su, caro ragazzo. Voi non farete la fine dei buttafuori dell’anno scorso” lo consolò il direttore dandogli con affetto una pacca sulla spalla.

“Perché? Che cosa gli è successo?”

Il direttore serrò le labbra e impallidì.

“Sono scomparsi. Quando le Twilighters hanno sfondato i cancelli, sono scappati e da quel giorno non si hanno più notizia di loro”.

“Perché non ho fatto testamento?” piagnucolò il capo dei buttafuori.

“Non ti preoccupare, soldato. I fucili hanno un mirino a infrarossi e i proiettili sono dei potenti sedativi. Basta che le sfiorano e cadranno addormentate all’istante” disse il direttore, soddisfatto del suo acquisto.

“Siete pronti?” domandò, dopo aver armato ciascun buttafuori.

“No…” sussurrarono all’unisono.

“Troppo tardi…” borbottò il direttore, guidando il suo esercito fuori dal cinema.

Nel frattempo, in strada, le Twilighters erano stranamente silenziose. Non parlavano, non piangevano dalla gioia, non si scambiavano pettegolezzi sugli attori.

“Ma perché non parlano?” chiese il buttafuori più giovane.

“Sono in lutto…” rispose un suo collega, mentre si stava sistemando il passamontagna sulla faccia.

“è morta la scrittrice?”

“Peggio”.

“Peggio?”.

“Sì. Edward non ci sarà per tre quarti del film”.

“Oh…” borbottò il buttafuori e, non visto da nessuno, si fece il segno della croce.

In quel momento, da dietro l’angolo, spuntò una folla vociante. Quelle ragazze erano felicissime e una di loro sosteneva una bandiera con sopra scritto: Team Jacob.

Giunsero a pochi metri dall’altra fazione delle Twilighters e un pesante silenzio scese su quella strada. Le persone che abitavano in quella via cominciarono a sprangare le finestre, i bambini iniziarono a piangere e i loro genitori decisero che non avrebbero fatto mai leggere, ai loro figli, quei maledetti libri che stavano rovinando loro la vita.

“Voi!” gridò una ragazza che indossava una maglietta con sopra stampata la faccia di Robert Pattinson. “Mettete giù quella bandiera!”.

“Se no? Che cosa farai?” chiese la ragazza portabandiera.

“La brucerò!” urlò la Twilighters.

Il Team Jacob scoppiò a ridere e il Team Edward cominciò a innervosirsi.

“Figurarsi se voi amanti del succhiasangue avreste il coraggio di mettervi contro di noi!” le schernì la portabandiera.

“Ragazze!” tuonò la fan di Edward, “all’attacco!”.

E così la seconda battaglia davanti al piccolo cinema di Port Angels ebbe inizio.

“Forse si faranno fuori tra di loro?” disse speranzoso il buttafuori giovane.

“Speriamo!” esclamarono gli altri davanti alle porte del cinema, ma le speranze si dissolsero nello stesso istante che videro la paladina delle Twilighters.

Quell’anno era vestita di nero e sulla maglietta era scritto: le Twilighters regnano! Il mantello svolazzava alle sue spalle e un sorriso si formò sulle sue labbra, quando il suo popolo si accorse di lei.

“Mie care!” disse la paladina alzando le braccia.

“Guardate! La nostra comandante!” gridarono alcune sanguinanti e piene di lividi.

“Non staremo mica combattendo per vedere se è meglio Edward o Jacob?”

Le Twilighters abbassarono lo sguardo, sentendosi in colpa.

“Forza, fate la pace. Perché noi abbiamo una missione!” ordinò la paladina.

“Che missione?” chiesero.

“Diffondere il Twilightesimo. Già molte ragazze sono state convertite dopo l’uscita di Twilight, ma noi possiamo conquistare il mondo! Volete conquistare il mondo?”

“Sì” urlarono e, come l’anno scorso, s’issarono sulle loro spalle la paladina.

Iniziarono a marciare verso il cinema e il direttore ordinò ai suoi buttafuori di schierarsi.

“Voglio la mamma” disse il buttafuori più giovane.

“In posizione” ordinò il direttore, nascondendosi dietro di loro. “ Pronti? SEDATELE!”

Ma sembrava di combattere contro un esercito di androidi. I proiettili rimbalzavano sui corpi delle Twilighters, andando a colpire i buttafuori.

Il direttore si rese conto che non ce l’avrebbero mai fatta e si diede alla fuga, seguito dai buttafuori ancora svegli.

Un gruppetto di persone, nascoste dietro ai cespugli, vestiti con delle tute mimetiche, sbucò sulla strada e si avviarono circospetti verso il cinema.

“Io non capisco. Potevamo scaricarcelo” borbottò Emmett.

“Ma non lo sai che la pirateria è un reato?” domandò Esme.

“Cosa?” fece Emmett.

“Hai mai rubato un’auto?”.

“Io, sì!” esclamò Alice. “ Ah, la mia bella Porche gialla!”

“Hai mai rubato una borsa?” continuò Esme ignorando sua figlia.

“Anche!” sbottò Alice. “ Era l’ultima rimasta e l’aveva presa quella tizia che era un insulto alla moda!”.

“Hai mai rubato un televisore?” chiese Esme.

“Quello l’ho fatto io!” esclamò Jasper. “ Quando Edward ha distrutto il nostro bel televisore al plasma!”.

“Ah, quel televisore. C’ero affezionato!” disse Carlisle assumendo un tono sofferente.

“Hai mai rubato un film?”.

“Quello l’ha fatto Quil! L’ha rubato dalla camera di Billy” rispose Jacob, sentendo la domanda di Esme.

“Comunque, Emmett non si devono scaricare film da internet!” concluse Esme. “ Per cui sei in punizione! Niente orsi per una settimana!”.

“Ma mamma! Siamo circondati da ladri e metti in punizione me?” si lamentò Emmett, indicando Jacob, Alice e Jasper.

“La pirateria è come rubare!” confermò Esme e lasciò Emmett solo e disperato.

“Dai, amore. Non è la fine del mondo” lo consolò Rosalie, ma in quel momento passarono Alice, Jasper e Jacob che gli risero in faccia.

Entrarono nel cinema e Edward si diresse prontamente verso la cassa. Nel frattempo, Bella stava ammirando i poster di quell’anno e, come al solito, notò che Kristen Stewart aveva sempre la stessa espressione.

“Meyer…” sibilò.

“Ehi, amore. Guarda! Ho il poster!” esclamò Jacob, fiondandosi davanti alla gigantografia di Taylor Lautner.

Renesmee lo seguì e, quando vide quel gran pezzo di ragazzo, si dimenticò all’istante di Jacob.

“Però…” mormorò arrossendo.

Jacob guardò in tralice prima lei e poi il poster.

“Nessie?” la chiamò.

“Eh?”

“Guarda che lui fa me!” spiegò Jacob sorridendo.

“Ah, lo so. Ma è così… così…”

“Così, come?” indagò Jacob, rabbuiandosi.

“Forse è meglio che tu non lo scopra, cucciolo!” rispose Edward.

Era senza i biglietti e gli altri lo guardarono con tanto d’occhi.

“Non c’è posto!” spiegò sorridendo in maniera sghemba.

“E adesso?” chiese Rosalie.

“Possiamo scaricarlo da internet!” propose Emmett.

“Due settimane di punizione!” affermò Esme fulminandolo.

“Ma mamma…”

“Silenzio!” fece Carlisle. “ Com’è possibile che non ci sia posto? Capisco che è un film molto atteso, ma…”

“Carlisle, questo film sbancherà tutti i botteghini!” disse Alice.

“Ma io voglio vederlo! Ci sono io!” esclamò Jacob, lanciando occhiate minacciose al suo poster. L’aveva tanto desiderato e, adesso, quel ragazzino stava facendo più colpo di lui.

“Possiamo entrare di straforo…” suggerì Renesmee.

“Brava la mia nipotina!” disse Esme, ed Emmett si accigliò ancora di più.

“Qualcuno deve distrarre il ragazzo all’ingresso della sala” continuò la mezza vampira.

“Ci penso io!” disse Edward e si esercitò nel suo sorriso sghembo.

“Ehm, Edward, non è meglio mandare Rosalie?” domandò Bella.

“Bella, io posso accedere a molte informazioni!” e si picchettò la fronte con un dito.

Osservarono Edward camminare verso il ragazzo.

“Beh, è fatta!” affermò Alice e gli altri si voltarono verso di lei. “ Anch’io posso accedere a delle informazioni!”

“Cosa molto utile visto che ti sei comprata la casa cinematografica del film” scherzò Jasper.

“Che cosa?” chiese Bella.

“Eh, sì. Secondo te, chi ha avuto l’idea di fare tutti quei gadget? Ho fatto una montagna di soldi!” rispose Alice.

“Questo è poco ma sicuro. Dannazione, avrei dovuto chiedere i diritti!” sbottò Bella.

Edward fece cenno a loro di raggiungerlo e si sedettero agli stessi posti dell’anno precedente.

Le ragazze in sala erano in trepida attesa e, quando il titolo cominciò a comparire all’incontrario, iniziarono a urlare.

Appena videro i mantelli rossi, i Cullen e Jacob, iniziarono a ridere, immaginandosi le reazioni che avrebbero avuto i Volturi. Ma poi la scena passò velocemente alla radura.

Bella vide Kristen Stewart avanzare tra i fiori, andando incontro a quella vecchina.

“Meno male che sei una vampira, Bella” borbottò Alice.

“Come?”

“Beh, non saresti invecchiata molto bene”.

“Grazie, Alice” disse ironica Bella.

“Per me saresti stata bellissima” sussurrò Edward baciandole la mano.

“Bugiardo” sbottò tossendo Emmett al suo fianco.

Intanto sullo schermo, Kristen Stewart aveva appena parcheggiato davanti alla scuola e stava parlando con quello che faceva Mike Newton.

“Sapete come si chiama l’attore?” domandò Edward curioso.

“No, perché?”

“è irritante come quello vero” rispose Edward scuotendo la testa e stava per continuare, quando Robert Pattinson arrivò.

Le urla schizzarono alle stelle, ma il vampiro non era concentrato sul suo doppio.

“Dov’è la mia Volvo?”

Ma nessuno dei suoi familiari rispose.

“Dov’è la mia amata Volvo?” ripeté sconvolto.

Il cinema si riempì di grida. Era arrivato Taylor Lautner.

“Però…” commentarono le donne Cullen, compresa Bella.

“Quello sì, che è un taglio di capelli” borbottò Jacob sollevato.

Renesmee rimase confusa davanti all’abbraccio che si erano scambiati Taylor e Kristen e guardò interrogativa sua madre.

“No, amore. Non siamo mai sta così espansivi” spiegò Bella.

“All’inizio…” sussurrarono gli altri Cullen.

Senza che loro se ne rendessero conto, il film era già arrivato alla scena del compleanno.

Robert Pattinson stava spiegando al doppio di Bella il quadro che ritraeva i Volturi insieme a Carlisle.

“Ma come accidenti li hanno vestiti?”

“Alice, ma per te è una fissazione!” la sgridò Jasper.

“Non sono stata io a dirlo!”.

I Cullen si voltarono verso Carlisle, che era alquanto scioccato.

“Ad Aro non piacerà!”

“Ma i vampiri hanno le rughe?” domandò incuriosito Jacob.

“Eh?” fecero i Cullen.

“Guardate!” e Jacob indicò lo schermo. Era la scena dove il doppio di Aro stava frantumando quel povero vampiro innocente, dagli occhi rossi molto accessi.

“Ma certo! Jacob sei un genio!” disse Alice.

“Lo so, ma perché?”

“Crema antirughe Twilght. Renderà la vostra pelle perfetta come quella dei vostri vampiri preferiti!”.

Alice ebbe una visione, per poi ritornare al presente felice come una pasqua. “Altri soldi!”.

Solo allora si accorsero che in sala non volava una mosca e, preoccupati, si riconcentrarono sullo schermo. Kristen stava aprendo il regalo dei doppi di Carlisle ed Esme.

“Jasper, non guardare” disse Carlisle al figlio.

“Non ti preoccupare, non sarà così terribile!” esclamò Jasper ridacchiando.

Ma smise subito quando vide la scena.

“No, no… Andiamo… io non ho avuto quella reazione. Sì, è vero. Avevo leggermente esagerato, ma non avevo quell’espressione da pazzo psicopatico omicida. Giusto?” domandò Jasper, ma i suoi parenti stavano parlando di quanto fossero belli i loro vestiti. Soprattutto Alice, che ad alta voce, affermava che le All Star erano molto meglio delle scarpe con i tacchi.

Intanto, sullo schermo Robert Pattinson stava lasciando Kristen.

“Ma guarda che stron…” stava per dire Renesmee, ma s’interruppe cogliendo l’occhiataccia di suo padre.

“L’ho fatto per il suo bene” disse Edward serio, ma gli sguardi scettici da parte dei suoi parenti lo azzittirono.

“Bastardo…” sbottò Bella stringendo la mano a Edward con furia.

“Ma pensavo che avessimo chiarito?” le chiese Edward.

“Oh no, amore. Io mi stavo riferendo a Robert Pattinson. Non a te!”.

Edward decise di lasciar perdere.

Con una rapidità sorprendente, Kristen Stewart era arrivata a La Push con due moto sul pick up.

“Ma dove le ha prese?” domandò Jacob.

“Da una discarica?” continuò Bella.

“Se non lo sai tu!” fece lui, continuando a guardare film.

Le moto furono riparate in un baleno e molto presto Kristen e Taylor erano lungo la strada, dove le avrebbero provate.

“Oh, Dio! Taylor Lautner è la bella copia di McGyver!” esclamò Emmett ridendo.

“Emmett!” lo riprese Carlisle.

“Andiamo, papà. Noi siamo spariti! Quante scene abbiamo avuto… due, tre?”.

Ma la risposta non venne. Robert Pattinson era comparso sotto forma di spirito.

“Sono sposata con un fantasma?” chiese Bella a nessuno in particolare.

“Edward, come sfumi tu, non sfuma nessuno. Credo che Casper ti citerà per plagio!” disse Jacob annuendo e sorridendo.

Quando Kristen si schiantò contro la roccia, distratta dall’apparizione di Robert trasparente, molte ragazze nel cinema mormorarono:

“Ben ti sta!”

Bella dovette reprimere il suo istinto omicida, ma poi fu distratta da Taylor che si levava la maglietta.

“Aaaaaaaaaahhhhhhh” si lasciò sfuggire l’intero popolo femminile, facendo gongolare Jacob.

“Ma doveva per forza levarsi la maglietta?” domandò Edward, geloso.

“Colpa della Meyer…” rispose Carlisle, scuotendo la testa. Il suo istinto da dottore stava prendendo il sopravento. “ Ha bisogno dei punti!”.

“Ha bisogno di una doccia fredda!” disse Edward ringhiando, notando l’espressione di completo piacere stampato sul viso di Kristen Stewart.

Nel susseguirsi delle scene, i Cullen e Jacob iniziarono a rilassarsi. In confronto a Twilight, dovevano ammettere che New Moon era molto fedele al libro, ma quando arrivò la scena del cinema Edward, s’infastidì parecchio.

Aveva lasciato correre il fatto che sia il doppio di Mike e sia Taylor Lautner avevano messo le mani sui braccioli della poltrona di Kristen Stewart, ma quando vide come il doppio di Jacob si era avvicinato pericolosamente alla ragazza, dopo che erano usciti dalla sala, dovette reprimere un ringhio.

“è successo veramente?” chiese con voce furiosa.

“No, Edward. Hanno esagerato! Jacob ed io non siamo mai stati così vicini!” mentì Bella e lanciò un’occhiata di avvertimento a Jacob, il quale se la stava ridendo di cuore.

Quando poi Taylor Lautner stava per staccare la testa al doppio di Mike, senza un motivo plausibile, Jacob rimase scioccato.

“Già, non sono molto amato. Santo cielo, ha fatto la stessa espressione psicopatica di Jasper!”.

“Ehi!” sbottò Jasper, che si era appena ripreso dalla scena del compleanno. La sua autostima era ai minimi storici.

“Scusa, succhiasangue. Ma è la verità!” borbottò Jacob, accucciandosi addosso a Nessie.

Infatti, non era il solo a essere rimasto sorpreso per via di quella scena. Anche le ragazze del Team Jacob erano confuse.

“Ma il nostro Jake non avrebbe mai fatto una cosa del genere!” sussurrò una Twilighters alla sua vicina.

“Non m’importa. Ah, non vedo l’ora che diventi un licantropo, così va in giro mezzo nudo per tutto il film!” rispose l’altra, asciugandosi con un fazzolettino la bava.

Meno male che i Cullen avevano i riflessi pronti, perché Nessie si era lanciata su di loro con un grido di guerra, cosa che fece molto piacere al licantropo in questione.

Intanto Kristen Stewart stava cercando di trovare la soluzione al mistero di Taylor Lautner, sempre con la solita espressione in viso.

“Andiamo! Ha il libro di fronte a lei! Che ci vuole a prenderlo e leggerlo? Per colpa di quello, stava per essere aggredita nel primo film!” gridò Bella indicando lo schermo.

“Non è colpa tua, se il suo cervello fa fatica a girare” tentò di consolarla Alice.

“Mi stai dando della stupida?”

Alice preferì non rispondere a Bella e si riconcentrò sullo schermo, per poi spalancare la bocca attonita.

“Oh mio Dio! Ma cos’è successo a Laurent?” chiese Esme, preoccupata.

“è più chiaro!” rispose Jacob.

“E gli occhi? Sembrano dei semafori!” sbottò Jasper.

Ma lo stupore aumentò quando uscirono i lupi. Sulla sala cadde un silenzio glaciale.

“Oddiooooooooo… che carini! Chissà se la Trudy farà i peluche?” gridò una ragazza.

“Come sono tenerosi!” disse un’altra.

“Sembrano i Cuccioli cerca Amici!”.

I Cullen scoppiarono a ridere, ma si fermarono subito quando notarono che la loro fila di poltrone stava tremando visibilmente.

“Io li ammazzo! Nessie, ci vediamo a casa! Io vado a Portland!” affermò Jacob tentando di calmarsi.

“Vengo anch’io!” disse Bella.

“Voi due non andate da nessuna parte! Siete troppo in sintonia per i miei gusti!” fece Edward, fermandoli.

Bella e Jacob si risedettero, ansiosi di scoprire cosa sarebbe successo ai loro personaggi. Peggio di così non poteva andare, pensarono ma poi Kristen Stewart tirò uno schiaffo a Paul e lì ebbero la conferma. Non era ancora finita!

“Che strano! Non ti sei rotta la mano” borbottò Carlisle, pensoso. “ Kristen Stewart è più forte di te!”.

Bella si limitò a rispondergli con un ringhio cupo.

Finalmente arrivò la scena della scogliera. Bella era leggermente nervosa, ma sperava che si fosse capito che lei non aveva intenzioni suicide quando si era lanciata.

Ma dopo il dialogo tra Kristen e il fantasma di Edward, dovette reprimere la furia omicida che la stava per sopraffare.

In un batter d’occhio, la scena dell’arrivo di Alice si mostrò davanti ai loro occhi e la vampira era molto felice. Aveva più scene rispetto ai suoi familiari.

“Che cosa ha detto?” domandò Emmett poco dopo, mentre Taylor Lautner stava per baciare Kristen.

“E che cosa vuoi che ne sappia io!” disse Jacob, incredulo, voltandosi verso Bella. Ma la vampira stava guardando il volto di suo marito.

Infatti, sia Edward e Nessie, erano impietriti dallo shock.

“Dopo, te ed io parleremo, Jacob Black!” minacciò il vampiro.

“No, papà. Prima ci sono io!” disse Renesmee con tono freddo.

E durante questo brevissimo scambio di battute, il film era arrivato già al punto, dove Kristen stava correndo tra tutti quei ragazzi vestiti di rosso.

“Si capisce che è un film. La vera Bella, se avesse corso così, sarebbe caduta come minimo una ventina di volte” sussurrò Rosalie.

Ma Bella non la ascoltò. Era scioccata. Robert e Kristen si stavano giurando amore eterno, ignari del fatto che un’orda di vampiri assetati di sangue stava per prenderli.

“Ma non potevano parlare dopo? Avrebbero fatto in tempo a scappare” commentò Nessie confusa.

Ma la sua domanda non ottenne risposta. I Cullen e Jacob scoppiarono a ridere di cuore: erano arrivati Demetri e Felix.

“Ai Volturi non piacerà” ripeté Carlisle.

Però, all’arrivo di Dakota Fanning si ammutolirono.

“è una mia impressione ma Dakota Fanning fa più paura della vera Jane? É… è… terrificante!” disse Esme, rabbrividendo.

Finalmente, era giunto il momento dei Volturi.

“Quello sarebbe Aro?” chiese Bella attonita.

“Ma che voce ha? Sembra che l’abbiano castrato!” disse Emmett.

“La voce? E della risata, ne vogliamo parlare? Le iene hanno una risata soave e musicale al confronto!”.

Intanto, Robert Pattinson le stava prendendo dal doppio di Demetri.

“Ahia!” disse Edward.

“Edward, hai bisogno di una ristrutturazione. Sei tutto crepato!” fece Jacob, soffocando una risata.

“Vogliamo parlare del tuo bel pelo rossiccio, soffice e morbido?” ribatté il vampiro.

Jacob si azzittì e riprese a guardare il film.

Kristen Stewart e Robert Pattinson stavano correndo in mezzo agli alberi.

“Ah ah ah. I primi vampiri della storia che corrono lenti!” commentò Emmett.

“Non può essere una mia visione. Non li avrei mai permesso di mettere quegli abiti!” gridò Alice scandalizzata.

“Almeno, non indossa le All star” le fece notare Jasper, tentando di confortarla.

Alice gli rivolse un’occhiataccia e suo marito rabbrividì dalla paura.

Il film si stava avvicinando alla conclusione. Infatti, c’erano Robert, Kristen e Taylor che stavano parlando.

“Ehi, Bella! Potevi dirglielo più gentilmente, non trovi? Ti ha salvato la vita, ti ha consolato… “ disse Jacob risentito, dopo aver sentito la frase di Kristen: io avrei lo stesso scelto lui.

“Jacob, zitto…” gli disse Nessie, che voleva ascoltare le battute finali.

Infatti, anche i suoi genitori erano ansiosi. Era uno dei ricordi più belli che avessero.

“A una condizione…” stava dicendo Robert Pattinson,”… sposami!”.

“Eh?” rispose Kirsten Stewart con la stessa espressione che aveva avuto per tutto il film.

“Oh, mio Dio! Edward! FERMALA!” gridò Alice, mentre il film si concludeva così all’improvviso.

Nessuna delle Twilighters si accorse del trambusto che stava succedendo in fondo alla sala. Infatti, erano troppo impegnate a digerire il finale del film e si lamentavano del fatto che avrebbero dovuto aspettare fino a giugno per sapere cosa avrebbe risposto Kristen Stewart. Ma poi questo pensiero fu spazzato via immediatamente, e iniziarono a parlare di cosa avrebbero fatto non solo ai Cullen, ma anche al branco di La Push.

 

 

 

Intanto, sempre nella stessa grande casa bianca in mezzo alla foresta…

 

“Ok, ragazzi. Con calma! Jasper usa il tuo potere” disse Edward, organizzando l’assalto.

“Ed, sono troppo infuriati! Non riesco!”.

“Fallo! Quest’anno…” ma il vampiro dai capelli bronzei fu interrotto dai ringhi di Bella e Jacob.

“Ehm, fratello…” fece Emmett, battendo sulla spalla di Edward.

“Che cosa c’è?”.

“Guarda fuori dalla finestra!”

Edward si voltò e vide che nel giardino era spuntato il branco di Sam.

“Che qualcuno ci aiuti!” pregò, ma in quel momento squillò il telefono.

Tutti i Cullen girarono la testa verso quel suono, sorpresi. Anche Bella e Jacob si erano calmati.

Carlisle si avvicinò al telefono e alzò la cornetta.

“Pronto?”.

“Carlisle! Mio vecchio amico, come procede la vita a Forks?”.

“Aro?” chiese il vampiro biondo stupito e si guardò intorno in cerca di aiuto, ma anche i presenti erano scioccati.

“Proprio io! Volevo chiederti un favore…”

“Che favore?” disse con tono freddo Carlisle, dopotutto, qualche anno fa, il vampiro italiano voleva ucciderli tutti.

“So che abbiamo avuto i nostri contrasti, ma ho bisogno che tu… Puoi aspettare un secondo, per favore?” sbottò Aro con voce palesemente seccata.

“Sì, certo…”

Carlisle e tutti gli altri sentirono che Aro si allontanava dalla cornetta.

“Per l’amor del cielo. Marcus! Finiscila di saltellare per la torre! Ok, va bene, hai parlato. Non ti sembra una reazione esagerata? E voi due, Demetri e Felix, anche se sembravate degli idioti, non c’è nessun bisogno di tenere il broncio! Caius, aspetta a chiamare l’intera guardia, sto ancora trattando con Carlisle… Sì, tranquillo! Partiremo lo stesso! E tu, mia piccola Jane, tu fai molta, ma molta più paura rispetto alla biondina che faceva la tua parte! Quindi, smettila all’istante di fulminare tutti con lo sguardo! Ehi, non ti azzardare a guardarmi in quel modo, piuttosto dov’è tuo fratello? Come sarebbe a dire che sta tentando di usare il suo stesso potere su di lui? Sono io quello che si deve lamentare! Voi non sembravate un castrato isterico!”

I presenti nella grande casa bianca, dopo aver udito la tirata di Aro contro i suoi stessi sudditi, sentirono che stava riprendendo in mano la cornetta.

“Carlisle, mio vecchio amico, sei ancora lì?”.

“Sì!” rispose prontamente il vampiro.

“Avete sentito tutto, immagino…”

“Ogni singola parola” confermò Carlisle.

Aro sospirò al telefono, per poi dire:

“è per questo che ti ho chiamato!  Ho intenzione di mobilitare l’intera guardia, compresi noi e le nostre mogli, contro questa scrittrice… aspetta, mi sono segnato il suo nome…” rispose Aro, accompagnato dal rumore di fogli spostati. “ Stephen Moyer… no, scusa. Stephenie Meyer. Mi chiedevo, se potevamo fermarci a casa tua. Sai, siamo in tanti… naturalmente, non cacceremo sul vostro territorio!” spiegò Aro, speranzoso.

“Non lo so, Aro. Io…” ma Carlisle s’interruppe.

Al suo fianco, erano comparsi Jacob e Bella.

“Passacelo!” dissero all’unisono, con lo stesso ghigno crudele sulle labbra.

 

 

 

Un uomo e una donna erano seduti sul divano. A un tratto la donna ebbe un brivido.

“Stephenie, hai freddo?” chiese l’uomo preoccupato.

“No, però ho avuto una strana sensazione…” disse la donna, accigliandosi.

“Del tipo?”.

“Non lo so. Ho avuto come la sensazione che tra poco riceveremo visite…”.

 

 

 

 

Ciao a tutte!

Mi sembrava giusto scrivere una FF anche sul film New Moon! Lo ammetto: è stato difficile. Infatti, ho trovato il film migliore rispetto al primo.  Gli errori non erano così palesi come quelli in Twilight.

Spero di non avervi offeso e che sia riuscita a strapparvi qualche risata!

Buona lettura!

 

 

  
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