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Autore: AmyFav    02/01/2010    0 recensioni
Era qui un attimo fa, è come se ne fosse andata da dieci minuti, come se fosse uscita a prendere le sigarette e stesse per tornare da un momento all' altro (Dal quarto capitolo)
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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quello che ci lega cap. 2

Giulio si rimette in fretta e dopo qualche giorno lo trasferiscono dalla rianimazione al reparto di ortopedia, dove dovrà rimanere ancora un po'.

Quando lo andiamo a trovare nella sua nuova stanza ci accoglie dicendo: - Bhe, non avete portato niente per brindare?-

- Come no, risponde Nico, un bel bicchierone d’acqua...bolle o no?-.

- Ma io ho voglia di far festa- protesta lui.

- Dai, Giulio, appena torni a casa io e Gaia ti organizziamo una festa che non te la dimentichi più !-

Scoppia a ridere:-  tu e Gaia? Allora esistono i miracoli! Lo sanno tutti che non ti può vedere!-

- Amore, non sottolineiamo in continuazione questo punto!- interviene lei.

- Ma Gaia,è vero...sei gelosa marcia di Valeria!-

- E vabbè, dai, ho cambiato idea! -

Io, Nico e Giulio, stile coretto: "Ed era ora!", segue risata collettiva.

Si sta facendo tardi, tra poco finirà l'orario di visite, ce ne dobbiamo proprio andare ora, salutiamo Giulio e scendiamo nel parcheggio dell'ospedale.

- Gaia, sali in macchina con noi...ti porto in un posto!- la invito.

- Dove andiamo? - chiede lei.

- Mai sentito parlare di Bluemoon? -

Nico si agita: - Al Bluemoon? Andiamo al Bluemoon? Ma ci metteremo tre ore e non sappiamo nemmeno se è aperto...non possiamo... -

Mi metto una mano in tasca, ne estraggo un mazzo di chiavi e le faccio ciondolare davanti al naso di Nico. Le riconosce.

- Come ce le hai? -

- E' mio adesso! -

Lo lascio letteralmente senza parole.

Guido a lungo con Nico a fianco che ogni tanto mi guarda e scuote la testa e Gaia addormenta su sedile posteriore.

- Perché hai portato anche lei? - chiede Nico sottovoce, quando siamo ormai quasi arrivati.

- Volevo renderla partecipe, insomma è parte della nostra vita...la aiuterà a capire un po' di cose...

- Ma sono io che non capisco...-

Voce assonnata alle mie spalle: - Io invece ho capito abbastanza bene!-

Non ne ho dubbi, sicuramente ha compreso le mie intenzioni: farle conoscere i nostri luoghi perchè comprenda il nostro rapporto e inizi a viverlo, se ne ha voglia.

- Siamo arrivati! - li informo.

-Siamo a casa!- mi dice Nico.E' emozionatissimo, trema.

Gaia non capisce perchè essere lì sia così bello e strano per noi, dopotutto è solo un locale in riva al mare, un posto dove far festa d'estate e ballare a piedi nudi sulla sabbia...ed ora è chiuso e non è nemmeno estate.

Non può immaginare che qui abbiamo praticamente vissuto per anni.

Entriamo e Nico sottolinea come tutto sia identico a com'era...c'è persino il libro di Lara aperto sul tavolo!

- Non ho avuto coraggio di spostarlo - rispondo.

- Chi è Lara?- chiede Gaia.

Nico mi guarda come chiedendomi di non dire ma so che non sarebbe giusto...vista la situazione non posso ignorare le domande che Gaia mi pone.

- Lara è.. era il quarto uomo...seconda donna sarebbe meglio dire...uscivamo sempre in quattro: io e Nico, Lara e Giulio.

- Stavano insieme?

Risponde Nico questa volta: - Ci sono stato fidanzato io, ma era solo perchè lui era fidanzato con Vale...ed io innamorato di lei. Poi, dopo qualche mese si sono lasciati e le carte si sono mischiate...

- Forte...ma non vi siete odiati?

- Tutt'altro, ci siamo legati ancora di più!

Nico sta diventando loquace, sarà anche il Lambrusco che abbiamo stappato, ma la situazione sta iniziando a piacergli.

- Un ultima cosa non mi è chiara...Perchè Giulio non mi ha mai parlato di lei?  Perché non me l'ha fatta conoscere? Perché non è venuta a trovarlo?

- Vedi, Gaia, è una storia dolorosa per noi, per questo cerchiamo di evitare di parlarne...Lara si è suicidata un sabato sera a barbiturici e rum, Giulio se la sarebbe sposata se le cose non fossero andate così.

- Ora lo capisco... deve esserci stato davvero molto male...

- Oh si, eravamo tutti a pezzi!

Restiamo lì tutta la notte a chiacchierare e bere, seduti a terra davanti al caminetto spento, lanciando mozziconi di sigarette sopra al cumulo di cenere.

Alle prime luci dell'alba ci rimettiamo in macchina e facciamo ritorno all'ospedale. Solo una breve tappa dal fornaio per comperare pane caldo e Nutella per tutti...con il caffè delle macchinette sarà una splendida colazione da consumare insieme a Giulio…. ok, splendida magari no, ma migliore di quella che gli offrirebbe la mensa ospedaliera.

Piacevolmente sorpreso dalla visita alquanto mattiniera, Giulio non si risparmia di notare che siamo vestiti come il giorno prima e ce ne domanda il motivo.

Nico proprio non si trattiene e, con l'entusiasmo di un bambino che descrive un gioco nuovo, gli racconta che ho comprato il Bluemoon e che siamo stati lì tutta la notte.

- Che stai dicendo? Vale, è vero? -

- Sì è vero...doveva essere una sorpresa...volevo dirvelo in maniera diversa, ma tutto sommato va bene anche così! -

- E cos'avete fatto tutta la notte? -

- Parlato di una persona - risponde Gaia.

Gli occhi gli si fanno lucidi...il nome si compone in un sussurro...Lara.

Poi si rivolge a me: - ma che casino mi hai combinato?-

Gaia prende le mie difese:- nessun casino, Giulio, ti capisco sai...se non me ne hai parlato, voglio dire...devi averla amata tanto...l'ami ancora forse! Le persone che ci lasciano così non si cancellano più!-

- L'amo ancora, sì...e non  sai i sensi di colpa perchè non trovavo la forza di dirtelo! -

- Avrei capito... -

- Ora lo so! -

Poi si scusa: - He, Vale, ti devo dare nuovamente ragione...inizio ad odiare l'intuito femminile! -

Dopo qualche altra battuta di quel genere ci congediamo e ci avviamo verso la nostra automobile...vogliamo lasciarli soli.

In ascensore Nico mi prende la testa tra le mani e mi bacia sulla bocca ed io per lo stupore mi metto a ridere.

- Dimmi,cos'è ? Carenza affettiva o effetto del vino?-

- E' nostalgia, e che mi sei mancata...è che ti amo ancora!-

D'improvviso torno seria.

- Se scherzi dimmelo, prima che mi preoccupi! -

- Non scherzo mai su queste cose, soprattutto con te! -

A quel punto un infermiere ci invita a non sostare oltre all'interno dell'ascensore, che è arrivato da un po'.
E' veramente una scena assurda, tanto che, una volta fuori, dico a Nico: - Mi rimetterei con te solo perchè ti sei dichiarato nell'ascensore di un ospedale! -

- Rimettiti con me! - ribatte lui.

- Andiamo a casa! -

- Ma prometti che ci penserai! -

- Prometto. -

Sale in auto e torniamo a casa.

  
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