Salve a tutti!
Dopo parecchi giorni in cui la mia ispirazione era andata in
vacanza alle Maldive (beata lei =_=), ho letto tra i vari commenti che mi avete
lasciato (grazie a tutti, siete stati troppo buoni^^) quello di venerabilEva
che mi ha consigliato di dare un seguito alla fic…e così eccomi qui!
Come al solito ribadisco che i personaggi di Saiyuki sono
della somma Kazuya Minekura.
La canzone “Non cancellate il mio mondo” è di Renato Zero, a
cui credo di dover chiedere scusa per aver completamente stravolto il senso
della canzone^^”
A dopo!
Non cancellate il mio mondo
-Per quanto credi che continuerà a piovere, Hakkai?-
-Non lo so proprio Gojyo, ma spero smetta presto…soprattutto
per quei due-
Come al solito, quando il morale di anche uno solo del
gruppo era pessimo, ecco che arrivava puntuale la pioggia.
Era passata una settimana da quella notte, la notte in cui
Sanzo era stato travolto dai suoi pensieri e sentimenti, una settimana di
pioggia continua durante la quale il bonzo aveva cambiato atteggiamento nei
confronti dei suoi compagni, specie con Goku.
Lo evitava, non lo sgridava e colpiva come il suo solito,
cercava anche di non incrociare il suo sguardo…il suo orgoglio era ancora
troppo forte.
Ma quel giorno c’era anche qualcun altro con il morale a
terra…
-A proposito, dove sono ora?- chiese il kappa sprofondando
in una delle sedie della locanda in cui si erano stabiliti.
-Sanzo è in camera sua…-
“Come al solito…”
-…mentre Goku ha detto di voler fare una passeggiata-
-Sotto la pioggia?! Quello stupido…-
-Credo che Goku risenta molto del cambiamento di Sanzo degli
ultimi giorni-
-Lo penso anche io…vorrei proprio sapere cosa gli è preso a
quel bonzo corrotto!-
-…io credo di saperlo…-affermò Hakkai, ma lo disse talmente
piano, fu quasi un sussurro, che l’altro non poté sentire…
Nel frattempo, seduto sotto un albero, Goku fissava il cielo
grigio e le gocce che instancabilmente continuavano a cadere…
Dietro di te
Io paziente e calmo.
Dietro di te
Un viaggio assurdo è.
Fin dal giorno in cui mi hai liberato dalla prigionia, fin
dal giorno in cui hai teso la tua mano verso di me spezzando le mie catene,
sono sempre stato dietro di te, ho camminato e vissuto dietro il mio sole,
pazientemente…ma ora io vorrei poter camminare al tuo fianco, ora io vorrei
poter vivere accanto al mio sole.
Durante questo viaggio mi è capitato di riflettere…scommetto
non credevi che una “stupida scimmia” come me lo facesse, vero?…Riflettere su
di me, su di te, su di noi…
Questo viaggio assurdo di cui non fai altro che lamentarti
mi è stato utile, mi ha fatto capire molto…potrebbe fare lo stesso effetto
anche a te…e questo, se da un lato è la mia più grande speranza, dall’altro è
anche il mio più grande terrore…
È la mia speranza perché tu potresti scoprire che quello che
ci lega è qualcosa di unico, è il mio terrore perché ciò potrebbe rivelarsi ai
tuoi occhi qualcosa di inutile…
Che a sfidarti non ci provo più
Non hai ancora vinto e perciò
Vivrò.
Cercare di venirti incontro, farti ragionare, farti parlare,
farti capire i miei sentimenti è quasi totalmente inutile…ai miei occhi appari
immenso, inespugnabile, irraggiungibile, immune a qualsiasi cosa io faccia, ma
non per questo mi arrendo.
So che non dovrei farmi illusioni…però tu non hai ancora
vinto, la speranza nel mio cuore rimane e perciò continuerò instancabilmente a
provare…continuerò a vivere alla luce del mio sole…
Sto già imparando…
Tu pace non mi dai
Non mi perdoni mai!
Ormai non mi fido più delle tue parole, so che spesso quello che dici non rispecchia quello che pensi, sto imparando a capirti…
Tu non te accorgi o forse più semplicemente non te ne
importa, ma a volte quando mi colpisci con il tuo harisen o mi sgridi sfogando
su di me i tuoi problemi e rimpianti, non mi trasmetti più quella pace, quel
calore, quella luce che mi avvolse il giorno in cui t’incontrai, anzi…ti sento
così lontano e freddo, più freddo della neve che ho tanto odiato, più freddo
della solitudine alla quale tu stesso mi hai strappato…
Un’altra volta nel mondo
Coi limiti che sai.
Tu mi hai restituito alla vita, tu mi hai DATO la vita, ma
nonostante tutto mi sento ancora incatenato…catene che non mi permettono di
essere libero fino in fondo…
Perché non posso dirti che…perché non riesco a dirti che io…
Ma tu come reagiresti? Tu cosa provi per me? Cosa sono io
per te?!
A volte credo di saperlo, ma un attimo dopo le mie certezze
svaniscono, mi sembra di averti frainteso, di essermi illuso…non so più nulla…
No, non è vero…una cosa la so e nessuno potrà farmi cambiare
idea in proposito!
Un posto pretendo nel mondo
Sbandati giorni miei
Mi consumerò fino in fondo
Finché non cambierai
Finché non capirai
Che tu sei comunque e sempre il mio mondo…
Cinquecento anni di solitudine, di silenzio, di vuoto…anni
in cui il mio unico desiderio era trovare un mio posto nel mondo, avere un
luogo in cui tornare…e so di averlo trovato il giorno in cui ti ho incontrato,
anzi…quel giorno lo ho ritrovato, ero come perso e ho ritrovato la strada che
mi conduce a te. Ma tu…
Io non mi arrendo e anche se finirò con il consumarmi, sarò
felice perché sarò con te e resisterò finché non capirai che nonostante tutto e
tutti tu sei il mio sole, tu sei il mio mondo.
Non vedi che ti vado cercando.
Fatti trovare ti accendo
Non lo capisci che
Che se perdessi te
Dove mai troverei un altro posto in quale
mondo.
Possibile che non capisci?! Lasciami entrare, lasciami
abbattere la prigione che circonda il tuo cuore, prigione che tu stesso ti sei
imposto per difenderti da un possibile dolore, ma che ha come unico effetto
quello di renderti solo e oppresso da tuoi timori…
Fammi raggiungere il tuo cuore, lascia che io lo scaldi, che
io lo accenda…come tu hai spezzato le mie catene, lascia che io ora spezzi le
tue.
Se dovessi perderti…se io ti perdessi, allora…dove andrei
io? In quale posto? Dove, se non ho più il mio mondo?!
Capisco te
Che ti chiudi nei silenzi tuoi
Peggio per noi se poi ti ammalerai
Impazzisco all’idea
Che stai morendo…
Ormai mi sono abituato ai tuoi silenzi, silenzi in cui ti
chiudi, ti nascondi, in cui credi di essere protetto…
La pioggia, non la sopporti, la odi , odi quello che ti
ricorda…le tue mani e la tua veste sporche del sangue del tuo maestro…eppure la
pioggia potrebbe lavare via quel sangue se solo tu lo volessi e invece…
E invece continui a tormentarti per una colpa che non
hai…quanto credi di poter resistere così?
Io non voglio che il mio sole si oscuri, non voglio che il
mio sole si spenga…non voglio che il mio sole muoia…
Quelle ferite che hai nel cuore, ferite che sanguinano in
ogni giorno di pioggia, non possono essere curate da noi se tu per primo non ci
fai strada, se tu non ci fai entrare, se tu non MI fai entrare…
Rivoglio indietro il mio mondo
Con tutti i vizi suoi
Adesso me lo riprendo
Decrepito se mai
Signori io non lo vendo
Lontano non andrei
Non lo sopporterei
Di staccarmi un solo istante dal mio mondo.
Rivoglio indietro il mio Sanzo, quello che mi ha liberato
dalle oscure tenebre donandomi un mondo splendente ancora più del sole, quel
bonzo corrotto che non fa altro che colpirmi con il suo harisen dandomi della
stupida scimmia…non importa, a me va bene anche così…non potrei stargli
lontano, non lo sopporterei, non vivrei un solo istante lontano dal mio mondo.
Non cancellate il mio mondo!!!
Non voglio di nuovo essere solo, non voglio di nuovo il buio
e il freddo, ora che so cosa siano la luce e il calore…non permetterò a niente
e a nessuno di portarmi via il mio sole!
Nessun altro mondo può essere la mia casa, né il Tenkai, né
il mondo perfetto che sognava Homura; c’è solo un mondo per me e questo mondo è
Sanzo. Nessuno cancellerà il mio mondo!
Mi resta solo il mio mondo…
Non ho più un passato…e senza il mio sole non ho un futuro…ho
solo il presente…ho solo te, mio sole, mio mondo, mio…amore…
Ho solo questo, non ho bisogno di altro…ho solo te, non
voglio altro…
La mia voce ti ha raggiunto una volta, voglio che succeda
ancora.
Riesci a sentirmi? Ti sto chiamando, forse ancora più forte
di quella volta…
*
-Era ora che finisse questa maledetta pioggia!- esclamò
Gojyo alzandosi dalla sedia nella quale era sprofondato qualche ora prima.
-Forza, rimettiamoci in viaggio- Sanzo aveva appena
raggiunto gli altri due; la pioggia era appena cessata e il bonzo aveva già
ripreso il suo solito atteggiamento.
-Prima però dobbiamo aspettare Goku, era andato a fare una
passeggiata-
-Tsk, quella stupida quaglia…-
I tre si diressero verso l’uscita della locanda; non appena
il bonzo aprì la porta, si ritrovò di fronte la sua scimmietta…
-Ah, Sanzo…-
-…- non disse nulla, per lui parlò il suo harisen.
-Ahia, mi hai fatto male! Ma ti diverti tanto a colpirmi con
quel coso?!-
-Muoviti e sta’ zitto!-
-Ma guarda questo!- intervenne Gojyo –Per una settimana non
lo ha degnato di uno sguardo e la prima cosa che fa è colpirlo e dirgli di
stare zitto?!-
-Beh, direi che siamo tornati nella norma…- provò a dire
Hakkai…
-Norma un cavolo! Ora gliene dico quat…- ma non riuscì a
terminare la frase poiché fu interrotto da Goku: -No!- disse afferrando Gojyo
per un braccio…
-Come sarebbe a dire no?!-
Goku sfoggiò uno dei suoi soliti enormi sorrisi e rivolto
all’amico disse: -È tutto apposto- e salì sulla jeep lasciando l’altro alquanto
perplesso…
“Sì, va bene anche così…” e il viaggio riprese…
CONTINUA...???
Note dell’autrice: Allora, cosa ve ne pare?
Devo dire che questo capitolo mi ha dato parecchio da penare…spero che vi sia
piaciuto anche solo la metà del precedente!^^”
Commentate!!!!