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Autore: DadaOttantotto    07/01/2010    8 recensioni
Cosa succederebbe se, la notte di Natale, tre spiriti facessero visita a Ryo? E se questi fantasmi sapessero alcune cose importanti? [Fanfiction ispirata all'opera "Il canto di Natale" di Charles Dickens]
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hideyuki Makimura/Jeff, Kaori/Greta, Ryo Saeba/Hunter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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cap 2 canto di natale - Sì, sono io - rispose Hideyuki.
- Non è possibile! Tu sei...
- Morto? Oh, sì. E lo sono ancora. Ma sono tornato perchè devo dirti una cosa molto importante.
Ryo non lo ascoltò. Continuava a "trapassare" il corpo dell'amico con un braccio, ancora incredulo.
- Hai finito? - gli chiese Makimura, un sorriso sarcastico stampato sul volto.
Lo sweeper si diede un pizzicotto sul braccio.
- Ahi! - esclamò - Allora non sto sognando...
- Ci sei arrivato finalmente! Adesso ascoltami bene, non ho molto tempo. Stanotte verranno a trovarti tre spiriti, e...
- Che cosa? - lo interruppe Ryo - Tre fantasmi? Dici sul serio?
- Mi lasci finire, per favore? Verranno tre spiriti, e ognuno di loro avrà qualcosa di importante da mostrarti. Mi raccomando, fai molta attenzione a quello che vedrai. Perfetto, adesso che sai tutto, posso andare. Alla prossima!
- No, aspetta! - urlò Ryo, ormai al nulla.
Infatti la figura di Hideyuki era scomparsa, con la stessa velocità con cui si era manifestata.
Non è possibile, pensò lo sweeper, dev'essere stato tutto un sogno... o un'allucinazione. E dire che stasera non ho nemmeno bevuto!
E con questi pensieri, tornò a coricarsi e, successivamente, cadde in un sonno  profondo.
Dopo non molto tempo, però, una fortissima luce inondò la stanza.
- Ma che acc... - mormorò Ryo, strofinandosi gli occhi.
- Buonasera!
Un uomo alto e con un buffo capello lo osservava attentamente. Lo sweeper notò che era proprio quell'individuo ad emanare la luce. Ma che, soprattutto, era... trasparente!
- Sei un fantasma? - gli chiese con un fil di voce.
- Così dicono - rispose questi, sorridendo - Allora, sei pronto?
- Pronto per che cosa?
- Per vedere il tuo passato.
Ryo scosse la testa.
- Conosco già il mio passato, grazie. E non ho proprio voglia di riviverlo.
- Oh, non fare tante storie, ragazzo! Vieni con me!
Detto ciò, il fantasma lo afferrò per il polso e insieme uscirono dalla stanza, passando per la finestra.
Istintivamente, Ryo si irrigidì e per un interminabile attimo smise di respirare. L'altezza gli stava dando alla testa e sentiva che il panico avrebbe potuto sorprenderlo da un momento all'altro.
Notando tutto questo, lo spirito non riuscì a trattenere una risata.
- Che hai, giovanotto? - domandò sarcastico.
- Ni-niente - mormorò lo sweeper - E' che volare non rientra nei miei passatempi preferiti...
- Non mi dirai che un uomo grande e grosso come te soffre di vertigini!
Per tutta risposta, Ryo serrò gli occhi. Non guardare giù, si ripeteva mentalmente.
- Tranquillo, siamo arrivati. Ora puoi guardare.
Quando lo fece, rimase basito. La scena di un'orrenda guerra si delineava sotto i loro piedi. Il rumore degli spari arrivava fin lassù.
- Io conosco questo posto... - bisbigliò Ryo.
- Certo che lo conosci! Ci hai vissuto! Vieni, avviciniamoci.
- No! - urlò. Ma ormai era troppo tardi.
A pochi metri dal suolo, lo sweeper poteva godere, suo malgrado, di un'ottima visuale.
Notò Kaibara, l'uomo che aveva sempre considerato come suo padre. L'uomo che lo aveva accudito, che gli aveva insegnato tutto quello che sapeva. Era merito suo se poteva vantarsi del suo istinto molto sviluppato e della sua abilità con la pistola.
Ma quello era anche l'uomo che lo aveva tradito, sperimentando su di lui una pericolosissima droga, sotto l'effetto della quale era diventato un soldato potente ma totalmente pazzo.
Si rivide, con qualche anno di meno, combattere con tutte le sue forze, uccidendo e ferendo gravemente altre persone.
- Io... io...
Sapere di essere stato partecipe di una cosa del genere, era già abbastanza terribile di per sè stesso. Riviverlo una seconda volta era... troppo. Per chiunque.
Strinse le mani a pugno talmente forte da sentire dolore. Ma quella piccola era niente paragonata all'enorme sofferenza che provava nell'anima. Gli sembrava quasi che qualcuno avesse il suo cuore tra le mani e stringesse tanto da farglielo scoppiare.
- Portami via di qui. Per favore. - sussurrò.
- Non abbiamo ancora finito. - rispose il fantasma.
In pochi istanti, tutto si confuse in un misto di colori. Quando la scena si fece più chiara, il Ryo del passato si trovava di fronte ad una figura mastodontica.
- No, questo no...
Iniziò a tremare dalla rabbia quando rivide il momento in cui aveva attaccato Umibozu, ferendolo agli occhi.
Non potè fare a meno di pensare che, quell'uomo che era diventato suo amico e che lo aveva aiutato in svariate occasioni, era ormai praticamente cieco. Per colpa sua. Era solo colpa sua se Umibozu aveva dovuto abbandonare il suo lavoro di sweeper, se doveva prendere la mira per sparare senza poter contare sulla vista.
- Ne ho abbastanza, spirito.
- C'è ancora una cosa che devi vedere, ragazzo - disse questi, prima che il mondo si rimescolasse di nuovo.
E quando questo si ricompose, il cuore di Ryo si fermò.
Kaori, la sua Kaori, era lì davanti a lui. Piangeva sulla tomba di suo fratello.
- Questo è un colpo basso - ringhiò lo sweeper - Un conto è farmi vedere quello che io ho fatto, ma questo non riesco proprio a sopportarlo.
- La morte del tuo amico è stata dura da affrontare per te. Ma lo è stata anche per lei, sai? E tu cosa hai fatto? Hai mantenuto la promessa fatta a Hideyuki, l'hai accolta in casa tua e l'hai difesa. Su questo niente da dire. Ma poi? Come l'hai trattata? Lei ti ha salvato la vita, Saeba. Senza Kaori cosa saresti? Tu cosa fai per ripagarla? Guarda tu stesso, rinfrescati la memoria.
La nuova scena si svolgeva nel loro appartamento. Kaori era sdraiata sul divano, gli occhi socchiusi nel vano tentativo di non addormentarsi. Probabilmente aspettava lui, attendeva il suo ritorno dai vari locali che frequentava ogni notte.
Si avvicinò a lei per guardarla meglio, ritrovandosi a constatare quanto fosse bella. Poi notò le sue lacrime e si sentì morire.
- Lo fa tutte le volte che esci, ma questo già lo sai. - incalzò lo spettro.
Ryo non lo ascoltò neppure. Accarezzò la guancia della sua socia con una mano.
- Non piangere, piccola... - mormorò.
- E' inutile, non ti può sentire.
- Sono io che la faccio piangere. Non le risparmio insulti e preoccupazioni. Mi faccio schifo, non merito che mi stia vicino.
- E' quello che pensa anche lei. Poi, chissà come, trova sempre una ragione per rimanerti affianco. Anche se sa di non essere una buona assistente...
- NON E' VERO! - lo interruppe Ryo, urlando - Lei è un'ottima assistente, oltre che una persona stupenda.
- Non è a me che devi dirlo.
Improvvisamente, i singhiozzi di Kaori divennero più forti, fino a sfociare in un pianto disperato.
Il colpo di grazia per lo sweeper fu, però, il sussurro che uscì dalla bocca della ragazza.
- Ryo, perchè?
Era troppo. Non poteva sopportare oltre. Il cuore era ormai allo stremo. Avrebbe potuto smettere di battere da un momento all'altro. Il dolore che provava lo aveva ridotto ad uno straccio.
Una lacrima cadde silenziosa sulla sua guancia, senza che potesse fare niente per trattenerla.
- Puoi riportarmi a casa? - chiese - Ho capito quello che volevi farmi capire. Adesso non ne posso più. E ho sofferto abbastanza, non credi?
Lo spirito annuì e lo prese nuovamente per il polso. Ryo chiuse gli occhi e attese.
Quando li riaprì, si trovava in camera sua. Il letto era completamente sottosopra, le lenzuola erano sparse a terra. Ne raccolse uno e si coprì.
Non è possibile che sia stato tutto un sogno, pensò. Kaibara, Umi, Kaori... il dolore era così reale! E poteva ancora sentire distintamente l'odore delle lacrime della sua socia.
Si girò su un fianco. Si rilassò e chiuse gli occhi, cercando di addormentarsi.
Ma una forte luce che si propagò nella stanza rese vano ogni suo tentativo.

No, no, no... non mi piace... e a voi?
Forse avrei dovuto ampliare un po' il discorso della morte di Hideyuki... ma mi sembrava già tanto quello che avevo scritto... vabbè!
Se notate delle discordanze tra il passato di Ryo nel manga e quello nella mia storia (benchè non sia molto approfondito), fatemelo sapere! Spero di aver capito bene quello che kia_85 mi ha pazientemente spiegato... Grazie ancora!!!
Ringrazio di cuore kia_85, giova71, Isy_264 e Nami Akimoto per le recensioni, giova71 per aver inserito la storia tra le preferite e Fannysparrow per averla tra le sue seguite!!
Spero che questo capitolo vi piaccia!
Alla prossima!!
Baci8

   
 
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