stava alla catena
arrugginita
nel cortile di una casa
confortevole
non riusciva a entrare
perché
sui pavimenti lasciava
tracce
fango
lo chiamavano a giocare
volentieri
ma ad ogni salto era
caduto
ruzzolava su sé stesso
perso
quando si rialzava
perdeva sempre più
senso
acquistava forza
insensata
si sfogava senza
sentimento
sepolto
mordeva le sue stesse
zampe
sangue
non si sentiva più i
denti
spuntati
colpiva tutto ciò che gli
stava intorno
vuoto
arrivarono lunghe ombre
nere
minacciose
scartava senza vedere
cosa arrivava
terrorizzato
si trovò senza alcuna via
di scampo
circondato
un fulmine bianco balzò
nel cerchio
feroce
restò al suo fianco
ringhiando
incredibile
tutte le ombre si
agitarono e dispersero
fuggite
aveva molte domande per
lui
curioso
sorrise ambiguo e se ne
andò
scomparso
imparò qualcosa che non
sa
nuovo
crebbe dentro di lui
facendo male
rampicante
finchè non aprì la bocca
per parlare
niente
e chiuse gli occhi per
non vedere
buio
e dissotterrò il cuore
che non aveva mai avuto
eccolo
alzò le orecchie che
erano cresciute
affascinante
un canto, un rumore, un
sordo richiamo
trascinante
arrivava dalla foresta
oltre la rete
rapito
sapeva che non sarebbe
più tornato
esitante
ne valeva assolutamente
ogni pena e rischio
morte
si svegliò con la luce
negli occhi
abbacinante
usò i denti sulla catena
pazienza
senza credere di poter
riuscire
dolore
avevano sentito che
ululava
notte
venivano con i fuochi e
catene nuove
fuga
si ammaccò correndo
troppo piano
debole
si accasciò senza essere
abbastanza lontano
esausto
lo riportarono indietro
con punizioni e tentazioni
cedette
ma aveva visto la foresta
meravigliosa
aveva provato a correre
al massimo
esaltante
come il vento senza meta
precisa
libertà
tornava indietro per
finta
strategia
riposò e rifletté per
lungo tempo
aspetta
gli servivano molte cose
ancora
esercizio
non accettò alcuna catena
più
ribelle
guardato con malcelato
sospetto
attento
i cani sembravano sempre
sul punto di morderlo
morso
sapeva difendersi e
proteggersi abbastanza
meglio
non aveva più molto da
perdere
qualcosa
si concentrava
sull'acquisire
molto
vedeva una nube
confusamente fantastica
futuro
attraverso ogni pioggia e
nebbia
richiamo
più nessuna intenzione di
arrendersi
testardo
combatteva soprattutto le
sue paure
coraggio
chiamava a sé sé stesso
concentrazione
continuava a cercare e
cercare
sempre
trovava pezzi di cose
molto più grandi
sparsi
cercava di tenerseli
stretti
sottili
molte cose da imparare
arduo
aveva qualcosa che ci
assomigliava
speranza
e qualcosa che lo
spaventava
scoramento
aveva conosciuto branchi
interessante
si sentiva bene e
fortunato
impegno
riusciva a muovere bene i
suoi passi
davvero
non c'era niente da
ridere
scherzo
non c'era niente da
piangere
commosso
ora sapeva cosa era stato
cane
non aveva idea di cosa
era
sé
sapeva cosa cercava di
tornare a essere
lupo