Jack The
Ripper Loves Juliet
*Jack the
Ripper è stato ucciso.
Polly e Shiffy camminano in Whitechapel.
Senza far alcun rumore,
sta arrivando Jack the Ripper che prende di mira le loro gole.*
Londra
rumoreggia nella nebbia del
crepuscolo.
Le strade bagnate dalla costante pioggia luccicano nello spettrale
biancore che
aleggia poco sopra le superfici immobili, quando ecco che la ruota d’un
carro
funebre, per prima, infrange lo specchio liscio di una delle pozze
d’acqua
sporca.
Umile e spoglio, quel quadro squallido avanza a fatica, ritraendo
perfettamente
coi suoi vecchi e magri cavalli neri un ritratto di morte.
Grell spazzola i suoi lunghi capelli bagnati.
Lentamente, delicatamente, concede ai denti della spazzola di fendere
il flutto
carminio delle crini sottili umidicce.
Il suo udito non avverte alcun lamento levarsi per la morte di una
giovane
donna...
La salma a pezzi attraversa le strade e la pioggia danza, inesorabile
ed
immutabile.
Tra gli scossoni dovuti al cocchiere distratto, il cadavere della bella
prostituta dalle rosse labbra sobbalza orribilmente.
Grell spazzola i suoi lunghi capelli bagnati.
Invisibili, le gocce purpuree che s’erano confuse tra i suoi fili
ramati
scivolano al suolo.
Gridano i passanti, si perdono nelle futili chiacchiere dovute
all'ennesima,
grigia giornata di pigro lavoro.
Nessuno bada alla bara senza nome...
E Grell spazzola i suoi lunghi capelli bagnati, soddisfatto per il
grumoso
strato di sangue formatosi al suolo.
Io, la sua amata Falce, lo osservo.
E’ bello, il mio Shinigami, ed il sangue rappresenta il tocco
di classe
che poco prima gli mancava.
Porta un dito alle labbra, passandovi la lingua per
ripulirlo da un’astuta goccia rossa.
"Sebastian-san, Giulietta aspetta solo di baciare le labbra intrise di
veleno
del suo Romeo."
Ah, lo desideriamo entrambi, tesoro mio…
Mi afferri ed al tuo tocco non posso fare a meno di vibrare impaziente.
E’ la tua lingua, vero, che adesso
attraversa la spina dorsale della mia lama?
Oh, si…
Andiamo, amore mio...
Questa notte Jack the Ripper sarà più assetato del solito.
Credo, comunque, che non sarà
l’ultima.
Anzi, con molta probabilità questa piccola storia sarà l’inizio di una
raccolta
=DD!
Mi auguro che seppur breve, questa storia vi abbia lasciato qualcosa =).
Aspetto i vostri commenti ^^!
Un bacio,
Iria.
(*) E’ una filastrocca dei fratelli Grimm, tratta dal libro “Le canzoni
Mamma
Oca.”