Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: armony_93    11/01/2010    1 recensioni
Era conosciuta da tutti e ammirata da tutti. Melanine era la persona più popolare della sua scuola, ovunque si sapeva di lei e della sua bravura. Quando passava tra la gente, il silenzio era sovrano accompagnato da sguardi sognatori o indagatori, innamorati o deliziati. Tuttavia con il passare degli anni vederla girare con tenerezza tra le persone era diventato abitudine ma restava per tutti la ragazza più bella che avessero mai visto.
-*-
Era sempre silenziosa e sorrideva di rado, con sorrisi che regalava per lo più agli uccellini che si poggiavano ingenui sul cornicione della sua finestra, ma si trattava solo di sorrisi tristi e malinconici. Il suo guardaroba al contrario della sorella era composto solo da lunghe e sottili vestaglie bianche pallide, regalo di una madre che non avrebbe mai potuto vedergliele indosso. Era dolce, e affabile vedeva nella sorella la perfezione e per lei era sempre consiglio.
Genere: Romantico, Malinconico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon, What if? (E se ...) | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Traboccante





Selene si torturò una mano imprecando mentre sentiva una forte ansia pervaderle nel petto. Vide sua sorella con indosso un abito molto attillato rosso con le pailettes e i capelli piastrati lisci che le ricadevano con dolcezza sulla schiena. Il vestito era di una stoffa morbida e leggera mentre sulle spalle un piccolo giacchettino nero di un tessuto fine e trasparente che rendeva più elegante l’aspetto della ragazza. Hai piedi calzavano due sandali con il tacco vertiginoso a spillo neri e le gambe erano nude da metà coscia in poi. Posata in un angolo vi era una piccola borsa nera verniciata che si intonava con gli accessori mentre un piccolo fiocco bordeaux lucido spiccava tra i capelli lisci e piastrati richiamando il vestito. La ragazza ramata si voltò verso la sorella impalata sulla porta e inarcò un sopracciglio scrutandola pensierosa poi rivolse nuovamente la sua attenzione allo specchio dove era intenta a truccarsi pesantemente nonostante il suo viso perfetto anche senza bisogno di mascherarlo.

-Selene…cosa c’è che non va?-

-Mi…mi sento a disagio con questi vestiti sorellina…-

Proruppe leggermente imbarazzata Selene mentre si passava timidamente una mano sulla gamba coperta da un paio di jeans a vita bassa stretti. Una maglia nera con delle stampe brillanti viola con una scollatura prorompente. Su un braccio braccialetti larghi e lucidi neri e viola spiccavano sul pallore della carnagione. I capelli erano raccolti in una coda alta eccetto per alcune ciocche che con dolcezza ricadevano attorno al viso della giovane.

-Ci vorrà poco e ci farai l'abitudine, non c'è da preoccuparsi.-

Selene annuì mordendosi un labbro e poi lanciato uno sguardo all'orologio e alla sorella mormorò con un mare di preoccupazione in corpo. Aveva una sensazione davvero incredibile in corpo, come se percepisse l'imminenza di un rischio.

-Melanine... sei, sei sicura di voler andare a quella festa... vestita così?-

-Selene per la milionesima volta, basta!-

La ragazza annuì quando percepì il trillo di un cellulare vibrare e vide Melanine imprecare seduta davanti allo specchio. Si avvicinò e le carezzò una guancia fissandola attraverso lo specchio con occhi spaventati. La gemella si alzò di scatto scansandola bruscamente e afferrata la sua borsetta e fatta un'ultima smorfia per aggiustarsi il rossetto verso lo specchio spalancò la finestra che dava sul retro lasciando che un'aria fresca nella temperatura calda della stagione pervadesse nella camera. Portò una gamba oltre essa e rimase immobile prima di scavalcarla del tutto voltandosi verso Selene e dicendole con uno sguardo intenso.

-Ricorda. Domani io saprò tutto di quello che hai detto e fatto. Mi fido Selene, non deludermi.-

La ragazza intimorita dall'idea di deludere la sorella si irrigidì per poi annuire prima di vederla scomparire nel buio della notte. Corse alla finestra affacciandosi e quando la vide scavalcare il cancello aiutata da un ragazzo biondo le si strinse il cuore di risentimento: come poteva sua sorella fare una cosa simile al suo ragazzo? Chissà dov'era in quel momento Leonardo...

Accostò la finestra pensierosa e terrorizzata all'idea di dover affrontare tutto d'un tratto il mondo quando avvertì la porta alle sue spalle aprirsi.

-Tesoro... posso?-

La ragazza si sentì mancare al suono di quella voce e si voltò meccanicamente sentendosi perduta: suo padre l'avrebbe scoperta, riconosciuta, smascherata e l'avrebbe solo odiata di più. Strinse le braccia attorno al proprio corpo e con un mezzo gemito si morse il labbro, ricordandosi però delle parole della sorella distese i muscoli tesissimi delle braccia assumendo una posizione naturale e si posizionò davanti allo specchio fingendo di sistemarsi le ultime cose prima di uscire.

Il cuore le rimbombava nelle orecchie e sentiva la mente esploderle mentre i passi del padre dopo un suo distaccato “Umh...? Si.” si avvicinavano a lei.

Colpita dallo sguardo penetrante e dolce che stava guardando attraverso lo specchio si bloccò riprendendosi poi subito e finendo di passarsi il mascara sulle ciglia. Si voltò con tranquillità posando il suo sguardo sul viso del padre, risalendo sul naso perfettamente adatto a quel viso affascinante e misterioso e infine si perse negli occhi.

-Spero passerai una serata piacevole con Eleanor... Io credo che andrò a letto presto. Qualsiasi cosa chiamami al cellulare d'accordo?-

Le disse con un sorriso dolce lui carezzandole una guancia. Selene avvertì gli occhi inumidirsi, ma stranamente riuscì a mantenersi distaccata proprio come sua sorella avrebbe fatto. Poggiò la guancia contro la mano del padre sorridendo con quel sorriso ammaliante che la sorella rivolgeva a tutti e l'uomo parve irrigidirsi. Selene troppo contenta di quel calore non lo avvertì, non avvertì il brivido che aveva attraversato il corpo dell'uomo, non notò gli occhi del padre brillare di luce propria e l'espressione assorta del viso. Solo quando aprì gli occhi si accorse di tutto questo e della tenerezza negli occhi lucidi del padre, avvertì la mano di lui carezzarla con affetto infinito e tremò quando lui le disse con degli occhi che non aveva mai immaginato di poter scorgere nell'espressione del padre.

-Stasera sei bellissima. Il tuo sorriso... mi ha ricordato quello di tua madre, come mai prima d'ora.-

La ragazza con gli occhi lucidi afferrò la mano del padre e la strinse tra le sue tra l'espressione dolcemente sorpresa di lui e vi posò un bacio.

-Ti voglio bene papà...-

Sussurrò lei vedendolo sorridere emozionato. L'uomo le immerse una mano tra i capelli e le sorrise facendole l'occhiolino.

-Più affettuosa del solito stasera... devo dedurre che con Leonardo vada tutto a gonfie vele.-

Selene sorrise forzatamente questa volta ma annuì imitando lo sguardo, falso, imbarazzato che sua sorella si dipingeva in viso quando era in presenza del padre con argomenti riguardanti i fidanzati e tutto ciò che aveva a che vedere con la sua sfera sentimentale.

L'uomo poco dopo si congedò e Selene toccando il cielo con un dito finì di prepararsi per uscire non appena avvertì il campanello suonare. Si sistemò le ultime cose che sua sorella le aveva prestato in borsa e scese le scale di fretta ricevendo saluti dai domestici e uno sguardo affettuoso dal padre.

Caricata, piena di tutti quei sentimenti, uscì dalla porta correndo verso il cancello.


“Mi aveva amata. Mi aveva guardata con quello sguardo intenso. Mi aveva amata, anche se sapeva che non ero io ma a me non interessava, mi gustavo i suoi occhi bellissimi su di me, l'espressione di un sorriso che sapevo mi aveva regalato a me. Mi accontentavo di quell'amore fittizio e non mi resi conto di essere così coinvolta, trascinata da quella bellissima sensazione che era sentirsi amati, che mi avrebbe presto spinto a desiderarne ancora... Ogni volta volavo sempre più alto e anche se risvegliandomi cadevo e mi facevo sempre più male, era così bello sapere di morire con i sorrisi e gli sguardi innamorati di mio padre...”


Continua...

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: armony_93