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Autore: roofie    13/01/2010    8 recensioni
Nell'estate passata aspettando che Hogwarts ricominciasse, aveva continuato ad avere degli incubi, ma erano diversi da quelli avuti in precedenza. Il volto serpentesco di Voldemort, aveva lasciato posto a quello di Malfoy. Aveva preso a chiamarli incubi, ma come gli aveva fatto notare Hermione non lo erano affatto.
Genere: Romantico, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando Giugno arriva portando con se il compleanno di Draco, gli studenti si trovano indaffarati con gli ultimi esami, tanti non vedono l'ora di essere finalmente arrivati all'ultimo anno e alcuni, come Harry, Ron ed Hermione, si trovano sollevati all'idea di un anno trascorso senza grandi avvenimenti in cui sono stati studenti normali e non alle prese con pietre magiche e serpenti, Dissenatori e draghi, battaglie al Ministero della Magia, lo svelare misteri del passato di un cattivo o andare alla ricerca di frammenti di anime; per la prima volta, quell'anno era cominciato e si apprestava a finire senza grandi avvenimenti o colpi di scena.

Quel particolare pomeriggio di Giugno, Harry, Hermione e Ron, erano seduti all'ombra di un albero nel grande cortile, con la leggera brezza del lago che manteneva la temperatura in qualche modo sopportabile.

“Cosa pensate che succederà adesso?” chiese Hermione.

“Niente di speciale. Andremmo avanti per le nostre strade e prima o poi non saremmo neanche più degli eroi” disse Harry. “La gente smetterà di avere grosse aspettative per noi.”

Ron ed Hermione lo guardarono scettici. “Dici così soltanto perché vorresti ti fosse possibile andare in giro tenendo Draco per mano senza che la gente si ponga troppe domande sul perché un Potter ed un Malfoy abbiano una vita privata in comune” rispose Ron ed Hermione, suo malgrado, si trovò ad annuire.

“E' complicato per noi, non è vero?”

“Lo è sempre Harry” le rispose Hermione.

Harry distolse il suo sguardo dal volto della sua migliore amica e lo diresse alcuni metri più avanti dove Draco e Blaize stavano ridendo e correndo su è giù per il prato rincorrendo un boccino senza scope. Un sorriso si allargò sul viso del giovane mago e tratto un profondo respiro, ebbe come la sensazione che le cose si sarebbero risolte da sole, come se in qualche modo, dopo tutto quello che era successo loro, dopo tutti i tiri mancini che il destino gli aveva tirato, ora dovesse loro un lieto fine o meglio ancora, un lieto inizio che proseguisse al meglio.

Gli occhi di ghiaccio di Draco trovarono per qualche secondo quelli smeraldi di Harry e i due ragazzi si sorrisero e senza che fossero visti da nessuno dei due, Blaize, Hermione e Ron, alzarono gli occhi al cielo.

“Sicuramente ci sarà da divertirsi negli anni a venire” mormorò Ron ad Hermione che annuì prima di alzarsi in piedi e distendere le pieghe sulla sua divisa. “Dove vai?”

“Biblioteca. Magari potresti venire con me?” gli chiese con un tono che lasciava intendere chiaramente che il giovane Weasley non aveva altra scelta ma fare come lei suggeriva e sbuffando e lamentandosi, Ron si mise in piedi e salutò in fretta Harry prima di seguire la sua ragazza lungo la salita che portava al castello.

Blaize si scusò con una scusa banale tutta sua e lasciò Draco a percorrere i metri che lo separavano da Harry.

“Hey” Draco disse piano quando fu davanti ad Harry. Guardando giù negli occhi verdi che lo fissavano attentamente, il biondo sorrise e Harry alzò una mano che lui prese prima di sedersi accanto al moro.

“Hey a te” disse Harry prima di posare un delicato bacio sulle labbra del Serpeverde.

Quando Draco si tirò indietro dopo alcuni secondi, aveva lo stesso sorriso in viso. “Ci hanno lasciato soli.”

“Tendono a scomparire ogni volta che siamo nella stessa stanza assieme” disse Harry prima di sorridere.

Draco chiuse gli occhi e appoggiò la schiena contro il tronco dell'albero alle sue spalle chiudendo gli occhi. Sospirò e lasciò che i raggi del sole gli riscaldassero la pelle.

“Stavo pensando...” cominciò Harry.

Draco inarcò un sopracciglio senza aprire gli occhi o voltare il viso verso il suo ragazzo.

“Seriamente...”

“Devo preoccuparmi?” chiese scherzando soltanto in parte, Draco.

“No. Solo... vorrei parlarti... questa sera hai da fare?”

“No.”

“Ok allora che ne dici del bagno dei prefetti diciamo, verso mezzanotte?”

Questa volta Draco aprì gli occhi e lo guardò con entrambe le sopracciglia inarcate “E cosa dovremmo fare esattamente nel bagno dei prefetti?”

Harry alzò le spalle prima di mettersi in piedi. “Verrai?”

Draco annuì. “A più tardi.”

Il Grifondoro gli sorrise prima di rubargli un altro bacio e poi affrettasi a tornare nel castello.

*****************

Harry chiuse i rubinetti una volta che la vasca fu piena e si sedette sul bordo lasciando che le sue gambe scivolassero nell'acqua calda e profumata. Si voltò verso la pendola sul muro e guardò l'ora per la millesima volta. Era mezzanotte e un quarto. Si chiese se Draco sarebbe mai arrivato.
All'improvviso, sentì passi nel corridoi e qualche secondo dopo, la porta del bagno dei prefetti si aprì e Draco entrò sorridente.
Guardò la vasca piena di bolle e il volto felice di Harry e ridendo, si tolse in fretta i vestiti raggiungendo poi il suo ragazzo in acqua.

“Pensavo non saresti venuto.”

“Stavo decidendo cosa mettere” rispose il Serpeverde allungandosi per dare un bacio ad Harry. “Se avessi saputo che questa era il piano, non avrei perso tutto quel tempo.”

Il giovane Grifondoro sorrise e si sfilò gli occhiali prima di fare un piccolo tuffo nell'acqua. Quando riemerse, cinse il collo di Draco con le sue braccia e se lo strinse a se. “Volevo essere il primo ad augurarti buon compleanno.”

Scintillanti occhi grigi, guardarono in quelli smeraldo dinanzi ad essi. “Sai, Harry? Sono felice.”

“Bene,” disse Harry annuendo. “Era quello che volevo.”

I due ripresero a baciarsi e quando Harry sentì che entrambi erano vicini a perdere il controllo, si allontanò leggermente dalle braccia di Draco e lo guardò attentamente negli occhi. “Voglio darti il mio regalo.”

“Harry... non c'è bisogno...”

“Fra poco sarà finita la scuola. Hermione andrà a vivere con Ron a Villa Conchiglia. Fleur glielo ha proposto.” Il Grifondoro fece una breve pausa prima di continuare il suo discorso. “Quando saremo finalmente usciti da questa scuola, andrò a vivere a Londra nella casa che Sirius mi ha lasciato. Per l'ultimo anno, il signore e la signora Weasley, l'hanno risistemata e ripulita. Se tu non hai nessun altro programma per il futuro, vorrei che tu venissi via con me. Magari è troppo presto, non lo so... ma finché non ci proveremo, non potremmo saperlo e io voglio essere certo che quello che abbiamo, viva anche al di fuori di queste mura.”

Draco fissò a lungo, in silenzio, Harry. Una miriade di domande gli vagarono per la testa ma le scacciò tutte via e non chiese ad Harry se ne fosse veramente convinto o se quella potesse essere sul serio una buona idea, ma semplicemente sorrise e disse, “Il mio programma per il futuro, sei tu.”
  
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