Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Quiyu    19/01/2010    11 recensioni
Ciao a tutti, siamo Yuko chan e Quistis18, ed abbiamo deciso di unirci e scrivere una storia tanto per torturare un pò Sasuke! Speriamo possa piacervi e vogliate seguirci in questo nostro piccolo delirio ^^!
Sono cresciuti insieme, come migliori amici, come due fratelli.
Il loro legame è saldo, indissolubile. I loro sentimenti sono profondi, come l'amicizia che li lega.
Ma piano questi sentimenti, si trasformano, diventano più profondi, molto più forti di una semplice amicizia.
Unico problema, riuscire a far capire ad un dobe, quello che
si prova realmente per lui.
Questa è la missione di Sasuke, riuscire a conquistare il suo dobe,
e tenere lontani tutti i malintenzionati che tentano di portarglielo via.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Itachi | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Un teme alla disperata conquista di un dobe

 

 

Sasuke alle prese con la gelosia: infarto multiplo

 

 

La musica riecheggiava nel grande salone, rimbalzava di stanza in stanza, portando con sé le voci allegre degli ospiti in ogni angolo di Villa Uchiha.

Da diverse ore il pendolo che troneggiava nel grande salone illuminato a festa aveva rintoccato la mezzanotte. Molti invitati se né erano andati già da diverso tempo, ma la festa proseguiva indisturbata, frizzante.

Altri al contrario, continuavano a ballare e chiacchierare in ogni angolo della grande magione, nei saloni allestiti per le danze, o nei grandi giardini illuminati a giorno, dove giovani coppie passeggiavano mano nella mano, ed anziani uomini d’affari fumavano i loro sigari prima di riprendere i loro discorsi di affari.

Dall’alto delle balconate che circondavano la casa, due giovani osservavano in silenzio il via vai di gente che a quell’ora di notte continuava a popolare l’abitazione, in silenzio sorseggiando l’ennesimo bicchiere di champagne, l’ultimo prima di accingersi a raggiungere i molti ospiti che si stavano accomiatando dai padroni di casa.

Da diverso tempo Sai sarebbe voluto tornare a casa, abbandonare quel ricevimento dove si sentiva tanto fuori posto, Naruto era sparito nel nulla, ed anche la sua fonte di divertimento; difatti del più piccolo degli Uchiha non se erano più avute tracce, forse quella sera sia lui che Sakura, ma anche Itachi, avevano un tantino esagerato, non che gli dispiacesse, ma era sicuro che tutto questo si sarebbe potuto ripercuotere sul biondo suo amico.

Tutti infatti conoscevano il pessimo carattere di Sasuke e la sua gelosia.

Sì, sarebbe voluto tornare a casa già da diverse ore, ma Sakura si era ostinata a voler cercare i due ragazzi, la sparizione di Sasuke ed in seguito quella di Naruto avevano messo in apprensione la ragazza, ergo la giovane dai capelli rosa aveva insistito a voler rimanere a Villa Uchiha finché i due non fossero ricomparsi.

Sicuramente uno dei due avrebbe avuto bisogno di un medico, gli aveva detto convinta.

Lì conosceva fin da bambini e i loro battibecchi finivano sempre allo stesso modo, con i due che se le davano di santa ragione.

Sakura scosse la testa sconsolata, molte volte pensava che quei due non fossero cresciuti per niente, solo apparentemente erano due uomini adulti, ma di testa erano rimasti i due bambini di sei anni con i quali aveva giocato.

Improvvisamente la giovane ruppe il silenzio che si era creato fra di loro:

-Non mi sembri affatto preoccupato per quei due . – sbottò irritata, rivolgendosi al ragazzo accanto a lei, -capisco che di Sasuke non ti interessi nulla, ma almeno per Naruto potresti mostrare un minimo di interesse, è tuo amico o sbaglio?-

 

-Guarda che Naruto sta più che bene, te lo posso assicurare .- affermò pacatamente Sai, mentre un ghigno malizioso andava ad ornargli il volto, come se sapesse un qualche segreto che alla sua ragazza non era dato sapere. –Ed ora andiamo a casa, loro sono abbastanza grandi per potersela cavare da soli.- Poi per cambiare discorso buttò lì: -sai non ti facevo così gelosa, ho visto le occhiate che mi lanciavi mentre ballavo con Nacchan, eppure io mi stavo divertendo un mondo a far arrabbiare Sasuke kun .-

Le gote di Sakura si imporporarono leggermente a quella affermazione, da quando il suo ragazzo era diventato così intuitivo da capire che genere di emozioni passavano per la mente di un’altra persona?

Sì, si era divertita un mondo a vedere Sasuke verde dalla rabbia, però quando aveva visto Naruto e Sai ballare, qualcosa di molto simile alla gelosia si era smosso dentro di lei, in quel momento aveva capito cosa provasse ogni volta il più piccolo degli Uchiha quando qualcuno si avvicinava all’Uzumaki.

Respirò profondamente per regolarizzare il respiro, poi tornò a posare le iridi smeraldine, severe , sul suo fidanzato:

-Non pensare di sviarmi così facilmente, e non cambiare discorso, se non sei preoccupato per Naruto, significa che sai dove si trova e con chi, perché ovviamente da quello che mi hai detto non è con Sasuke kun. Cosa sai che io non so? Dimmi dove è andato a cacciarsi quel baka.-

Un sorriso andò ad ornare il volto del giovane pittore:

-Su Sakura chan non ti allarmare, il nostro Naruchan è in dolce compagnia, lui, al contrario di noi starà passando un piacevole dopo festa .-

Le iridi scure come la notte di Sai andarono ad immergersi in quelle chiare di lei, dopodiché scrutò attentamente il volto allibito della sua compagna, che sconvolta dalle sue affermazioni, ancora incredula lo fissava.

Una risata sincera squarciò il silenzio che nuovamente si era creato fra i due.

Una risata allegra, una delle poche che Sai avesse mai fatto in tutta la sua vita. Non aveva resistito a rimanere serio nel vedere l’aria della giovane donna tanto shokkata :

-Ah ah ah, non dirmi che su questo verso sei come l’Uchiha - affermò sempre più divertito il ragazzo – non dirmi che anche tu credi che alla sua tenera età Naruto sia ancora casto e puro?-

Nuovamente le gote della ragazza si imporporarono, decisamente odiava passare per stupida, eppure in tutti quegli anni non aveva mai pensato seriamente che Naruto potesse essere stato con qualcuno. Che quel ragazzo così allegro, e a prima vista ingenuo potesse avere un compagno, o una compagna.

Allegro e vitale, ma in alcuni atteggiamenti era ancora un bambino, non riusciva ad immaginarlo in una storia di coppia.

Ma non era solo questo, anche se in quel momento sembrava strano anche a lei, non riusciva ad immaginarlo con qualcuno che non fosse Sasuke.

Non sapeva se sarebbero stati bene insieme, ma la determinazione e i sentimenti dell’Uchiha verso il dobe erano sinceri, e forse per questo anche lei si era convinta che si appartenevano.

Ma a tutti capita di sbagliarsi, e sembrava che molti lati del carattere di Naruto non fossero sfuggiti solo a lei.

Poi ebbe l’illuminazione, mentre centinaia di pensieri vorticavano come un fiume in piena nella sua mente.

Lei non si era mai accorta di nulla, aveva sempre visto il biondo come un eterno bambino, e da come si comportava Sasuke, anche lui doveva essere all’oscuro di tutto. Ma Sai, il suo fidanzato da anni,  lo doveva sapere da diverso tempo.

Sicuramente il suo intuito lo aveva guidato nella direzione giusta, ma il diretto interessato doveva avergli dato la conferma delle sue supposizioni, e molto probabilmente gli aveva detto anche chi fosse questa persona misteriosa.

In quel momento la curiosità di Sakura si fece strada prepotentemente, la rosa poi non osava immaginare cosa sarebbe accaduto quando questa relazione fosse stata scoperta, e non solo da Sasuke, ma anche da Itachi e la sua combriccola di matti.

Ma la rivelazione più limpida e chiara, quella che la fece irritare più di ogni altra fu il fatto che Naruto, il suo migliore amico, non si fosse confidato con lei; peggio, quella carogna del suo fidanzato, il ragazzo che affermava di amarla, non gli aveva raccontato nulla.

Gli aveva tenuto nascosto lo scoop del secolo.

Mentre un nervo pulsava minacciosamente sulla sua fronte, già aveva deciso che entrambi l’avrebbero pagata a caro prezzo, non solo gli Uchiha erano esperti in vendette. Parola di Sakura Haruno.

Prima di tutto però doveva estorcere il nome del temerario che sarebbe incorso nelle ire del più piccolo degli Uchiha.

E subito dopo tutta la storia nei minimi particolari:

-TU, TU… non so neanche come definirti razza di traditore infame, ora mi racconti tutto per filo e per segno. Dico come ha potuto tenermi nascosto tutto quanto, voglio sapere chi è questo spasimante misterioso e da quanto tempo si frequentano .- affermò con voce indignata la rosa, le iridi che fiammeggiavano, pronta a sbranare chiunque avesse osato contraddirla.

Il pittore gemette sconsolato, dannata la sua linguaccia che a volte non riusciva a tenere a freno, quell’informazione se la sarebbe dovuta tenere per sé, ora la sua ragazza non lo avrebbe lasciato in pace finché non gli avesse raccontato tutto.

E non far sapere nulla in giro era il desiderio di Naruto, lui conosceva Sakura, sapeva perfettamente che non sarebbe riuscita a tenere il segreto a lungo, ne avrebbe parlato con Ino, e le due insieme avrebbero assillato il ragazzo fino all’esasperazione.

Si domandava come la sua fidanzata si potesse trasformare in quel modo, sicuramente soffriva di personalità multipla, a volte era dolce e allegra, poi cambiava improvvisamente e diventava un vero e proprio maschiaccio.

Ma il lato del suo carattere che lo terrorizzava di più era quello curioso e invadente, quando voleva sapere qualcosa poteva diventare stressante quasi quanto Naruto.

-Ora basta Sakura chan, quando sarà il momento te ne parlerà direttamente Naruto, fino ad allora io non ti dirò nulla – detto questo diede per concluso il discorso, sperando che la giovane per una volta gli desse ascolto; poi come nulla fosse la prese per mano e la condusse nuovamente all’interno della sala da ballo: -E’ ora di andare a salutare i padroni di casa, si è fatto tardi.-

I due ragazzi passeggiavano nella notte, mano nella mano, mentre cristalline gocce di pioggia cadevano dal cielo.

In silenzio si dirigevano verso la loro macchina, ognuno immerso nei proprio pensieri, poi in un sussurro Sakura affermò:

-Non pensare che ti perdoni tanto facilmente .- ma il suo volto era ornato da un sorriso birichino, e vedendolo Sai capì che almeno per quella notte non gli avrebbe fatto più domande. Il giorno seguente sarebbe ripartita alla carica, ma almeno quella sera sarebbe terminata tranquillamente.

La giovane continuò:

-Presto o tardi dovrai raccontarmi tutto, io non demordo tanto.-

Un sorriso sincero comparve sul volto del moro, la sua compagna era veramente testarda quando si impegnava, ma forse era proprio per quello che ne era perdutamente innamorato.

 

***

 

La pioggia era aumentata, da lievi gocce che cadevano, si era trasformata in un vero e proprio temporale, erano diversi minuti che vagava per il giardino che circondava Villa Uchiha e di Sasuke neanche l’ombra.

Sinceramente non riusciva proprio a capire cosa passasse per la testa di quel teme.

Molte volte non lo lasciava da solo nemmeno per un minuto, alcuni giorni invece non si degnava neanche di salutarlo.

Aveva decisamente ragione suo padre, Minato affermava che gli Uchiha erano tutti schizofrenici.

E di sicuro, fra quelli che conosceva lui, nessuno si salvava.

Borbottando fra sé e sé della stupidità di certi amici d’infanzia, venne riportato alla realtà da due voci familiari che percorrevano uno dei vialetti del parco.

Gettò uno sguardo e vide Sakura e Sai dirigersi verso la macchina che li attendeva per riportarli a casa, camminavano mano nella mano chiacchierando allegramente.

Un sorriso ornò il suo volto, quei due stavano veramente bene insieme pensò.

Osservare i due allontanarsi gli fece venire in mente che anche per lui era ora di andare,  doveva incontrarsi con una persona e se fosse rimasto ancora lì, sarebbe arrivato in ritardo.

La sua mente volò a lui, non sapeva per quale motivo fosse tornato, forse per rinsaldare un vecchio rapporto, o per dirsi addio definitivamente.

Neanche lui era certo di quello che realmente voleva, ma l’unico modo per fare chiarezza era incontrarsi e parlare.

Prima di allontanarsi gettò un ultimo sguardo alla tenuta, con il teme si sarebbero incontrati il lunedì seguente, probabilmente in quel momento si era imboscato con qualcuna delle sue conquiste.

Con la mente affollata da mille pensieri si diresse verso la sua limousine, mentre l’autista avviava l’auto, concentrato rispondeva ad un messaggio appena giuntogli sul cellulare. Un lieve rossore d’imbarazzo tingeva le sue gote, fra sé e sé pensava che in fondo quel maniaco non sarebbe mai cambiato; ma forse era proprio quella parte del suo carattere, ed anche per il suo essere terribilmente affascinante, che molti anni addietro aveva perso la testa per lui.

Entrò con passo felpato nel suo appartamento, senza neanche accendere le luci si dirigeva spedito di camera in camera.

Si sarebbe cambiato e lavato, poi con calma avrebbe atteso l’arrivo del suo ospite.

Ancora al buio, lentamente aveva iniziato a togliersi il completo oramai zuppo di pioggia. Delle luci non ce n’era bisogno, conosceva quella casa come le sue tasche, unico capriccio di tutta la sua vita, l’aveva voluta sì perché era più vicina all’università, ma anche per incontrarsi indisturbato con lui.

I suo genitori conoscevano le sue preferenze sessuali, che per lui non facevano differenza se fossero uomini o donne i suoi amanti, erano molto liberali; d’altronde sapeva che suo padre non avrebbe mai accettato di buon grado la sua relazione con il suo socio in affari, né all’epoca, tanto meno adesso.

Da piccolo ricordava perfettamente i discorsi che faceva Minato su di lui, affermava che Kakashi fosse un grande avvocato, ma per quanto fosse un genio era fin troppo libertino, instaurava relazioni con chiunque, dai soci ai suoi clienti e questo era decisamente poco professionale.

Lui lo sapeva di quel carattere, della sua incapacità di essere fedele, lo sapeva sin dalla prima volta, ma non gli era interessato, conscio che l’altro non era decisamente un puritano, ma a lui andava bene così.

Era felice.

Un tuono rimbombò per le strade della città, leggermente più forte fece tremare le vetrate della grande finestra, trasalì leggermente mentre un brivido percorreva il suo corpo.

In lontananza, dove lo sguardo si perdeva, i fulmini illuminavano il cielo sopra la città.

Gli occhi cerulei del giovane fissavano incantati il paesaggio, le forze della natura che si scatenavano potenti, abbattendosi su Konoha.

Perso nei suoi pensieri solo quando oramai due braccia forti lo stringevano avvertì la presenza della persona dietro di lui.

Quel profumo, quelle braccia che lo avvolgevano possessive le conosceva bene. Quelle mani che vagavano sul suo corpo esperte, smaniose di togliergli i vestiti. Il respiro caldo dell’uomo dietro al suo orecchio, poche parole sussurrate, quasi impercettibili.

Poi uno dopo l’altro baci umidi, possessivi, ardenti, lungo il collo, sulla sua mascella fino ad impossessarsi delle sue labbra.

Era una danza, un gioco di lingue, un volersi fondere l’uno all’altro. Fra un bacio e l’altro, un gemito e l’altro, prima che la passione prendesse del tutto il sopravvento il biondo riuscì a sussurrare:

-Mi avevi detto che dovevamo solo parlare .-  La frase gli era costata uno sforzo disumano, ad ogni carezza dell’amante il suo corpo veniva percorso da brividi di piacere, ben presto la sua mente sarebbe stata annebbiata totalmente dal piacere.

Avvertì una mano dell’uomo dai capelli argentati percorrere il suo torace,lentamente sbottonare uno dopo l’altro i bottoni della sua camicia, giocare intorno al suo ombelico per poi scendere ancora, più giù posandosi sul cavallo dei suoi pantaloni.

Lo sfiorava delicatamente, mentre leggeri sospiri uscivano da quelle labbra peccaminose:

-Dopo parleremo quanto vuoi, ora abbiamo altro da fare.-

Tentò una leggera protesta, poco convinta, che venne bloccata sul nascere dalla bocca di Kakashi che catturava la sua.

In seguito furono solo gemiti e ansimi di piacere che riempirono ogni angolo del piccolo appartamento.

Più volte i due si fusero insieme come fossero un unico essere.

 

***

 

Si sentiva come un leone in gabbia, anzi no, i leoni quando volevano una leonessa se la prendevano senza tante cerimonie, a lui non era concesso perché lui non aveva a che fare con una brava leonessa consapevole del suo ruolo, noo lui aveva a che fare con un emerito dobe imbecille!

Stufo della situazione in cui si trovava, e deciso a mettere fine alla storia e a prendersi una volta per tutte il suo Naruto, Sasuke uscì di corsa dalla biblioteca di famiglia nella quale si era rifugiato per dirigersi a casa di Naruto. Mentre passava attraverso il passaggio segreto, uno dei tanti presenti in quella villa, Sasuke si chiese se per caso in passato il suo fosse stato un casato di assassini, ma era più probabile che tutti quei passaggi e stanze segrete fossero dovuti ad uno dei tanti, strani, hobby di sua madre.

Raggiunto il giardino si fiondò verso il garage, ed una volta recuperata la sua auto non perse tempo a pensare o avvisare la sua famiglia della sua uscita, ci avrebbe pensato sicuramente il suo adorato fratello a coprirlo, infondo dopo quella serata glielo doveva!

Al diavolo il salutare gli ospiti alla fine del ricevimento, aveva di meglio da fare lui!

Imprecando contro tutti i semafori rossi, sicuramente alleati del dobe, riuscì a raggiungere l’appartamento del biondino trenta minuti dopo, decisamente più furibondo di quando era partito.

Con malagrazia parcheggiò e scese dall’auto, correndo direttamente nell’atrio.

Dopo cinque minuti buoni riuscì a raggiungere la porta dell’appartamento, e ringraziando sé stesso per la provvidenza di essersi fatto una copia delle chiavi, entrò senza tante cerimonie … e fu allora che il suo cuore cessò di battere.

Davanti a lui, sul divano, un uomo adulto non ben identificato stava abusando del suo amato dobe. Dobe che ricambiava però l’uomo emettendo gemiti celestiali.

In un altro momento avrebbe anche potuto eccitarsi e trovarlo divino, ma non adesso.

Furibondo eppur shockato, tutto ciò che riuscì a fare fu pronunciare un flebile -D- dobe?-

Inutile dire che i due sul divano scattarono all’unisono voltando le loro teste verso l’intruso.

-Teme?- chiese Naruto osservandolo stupito, per poi ricordarsi in che posizione si trovasse ed arrossire furiosamente strepitando -CHE DIAVOLO CI FAI IN CASA MIA TEME MANIACO?! ESCI SUBITO!-

L’uomo che era con lui invece si limitò a lanciargli un’occhiata d’apprezzamento.

Le emozioni che vorticavano dentro l’Uchiha erano troppe, e troppo forti anche solo per sperare di pensare lucidamente.

Per cui, con l’autocontrollo ormai fuori uso, per la prima volta in vita sua, anche Sasuke si ritrovò ad urlare -FUORI? IO? E’ LUI CHE DEVE ANDARSENE DOBE!- sbraitò, indicando con il dito l’uomo che nel frattempo si era accomodato, sedendosi meglio sul divano ed accavallando le gambe, divertito -Che diavolo combini? Tu sei puro ed innocente! Un bambino è più malizioso di te! Che diavolo stai facendo?!- ormai incoerente, Sasuke prese a sbraitare tutto quello che gli passava per la testa.

Alle sue accuse, le risposte di Naruto lo shoccarono.

IL biondo lo informò che non era più ‘puro’ da anni ormai, e che l’uomo che era ora  con lui si chiamava Kakashi ed un tempo, tra loro, c’era anche stata una storia.  E tanto per dargli il colpo di grazia, gli fece presente che era stato proprio Kakashi a prendersi la sua verginità.

Fu troppo per Sasuke, che ormai svuotato si diresse come un automa fuori dall’appartamento ignorando i richiami arrabbiati di Naruto, raggiunse la sua auto e per miracolo riuscì a tornare a casa senza fare incidenti, per infine raggiungere il rifugio sicuro che era la sua camera.

La sua mente ci mise quattro ore buone ad elaborare le informazioni che aveva ricevuto.

Al suo essere sconvolto si sostituì il suo essere furioso.

Quel dannato uomo albino aveva sicuramente approfittato dell’ingenuità tipica del dobe! Doveva essere andata così! Era impossibile che quel dobe, checché ne dicesse, si fosse buttato spontaneamente tra le braccia di quel libertino! Eh sì, perché era quello che era Kakashi, ne era certo. Insomma, l’aveva beccato nudo a fare sesso con il suo dobe, e l’unica cosa che il tipo era riuscito a fare era stato lanciargli uno sguardo d’apprezzamento ed osservarlo divertito, con in faccia un’espressione del tipo ‘se ti vuoi unire a noi, accomodati che di certo io non mi lamento. Dannato!

Solo dopo aver bestemmiato in tutte le lingue che conosceva, ed erano molte, si calmò un po’, riacquisendo così parte del suo autocontrollo e della sua lucidità. Doveva riflettere, riflettere ed indagare, si impose.

Passò due ore davanti al pc, per scoprire tutto ciò che internet sapeva riguardo l’individuo approfittatore di dobe altrui denominato -Kakashi-.

Certo, non era stupido, lui era un genio infondo, per cui era andato subito a controllare tra gli archivi in rete delle aziende Uchiha e dello studio legale Namikaze. Ed era proprio lì che aveva fatto centro, riuscendo a scoprire così che Kakashi, all’anagrafe Kakashi Hatake, non era altro che un vecchio socio del padre di Naruto, e che aveva conosciuto così il dobe, sul lavoro.

Purtroppo, attraverso il computer non poteva sapere cosa esattamente fosse successa tra i due, o meglio, come si fossero svolte esattamente le cose.

L’unica cosa da fare, era aspettare mattino dopo e recarsi allo studio legale Namikaze, dove avrebbe interrogato uno per uno tutti i vecchi dipendenti, ed infine lo stesso Minato. Infondo, lui di sicuro sapeva cosa fosse successo tra suo figlio ed il suo socio no?

 

Inutile dire che la mattina arrivò lentamente per lui, che ovviamente non aveva dormito per niente.

Ogni volta  che chiudeva gli occhi, maligna la sua mente gli riproponeva l’immagine del dobe intento a far sesso con qualcuno che non fosse lui, inconcepibile!

Ci aveva pensato a lungo, che diavolo aveva quel vecchio che lui non possedeva? Era un Uchiha, quindi sicuramente più ricco di quell’Hatake, era bello intelligente e ci sapeva fare a letto. Quindi perché diavolo Naruto non aveva scelto subito lui? Perché si era concesso a quell’individuo inferiore? Dannazione, era veramente un dobe! Sbuffò stizzito.

Le sue indagini allo studio legale non andarono di certo a migliorare il suo pessimo umore.

Dai pettegolezzi degli impiegati capì, sconcertato, che era stato proprio il ragazzo, sedicenne, a corteggiare l’allora socio Kakashi.

La conferma gliela diede lo stesso Minato, tra il divertito e lo scocciato.

Non aveva accettato, in passato, che Kakashi stesse con suo figlio, ma anche se non aveva mai chiesto a Naruto una conferma, in quanto genitore non gli era stato difficile capire che alla fine suo figlio aveva fatto come voleva, disubbidendogli. Però, gli disse, che ormai era una storia vecchia, e che lo stesso Kakashi si era da tempo trasferito in un’altra città.

Dunque, rifletté Sasuke tornando a casa, perché diavolo era ricomparso questo tizio? Se la storia era finita… e l’avrebbe pagata per aver toccato il dobe, questo era certo… perché diavolo si era rifatto vivo? Che cosa voleva? Rivoleva indietro Naruto? Oh in quel caso se lo poteva scordare!

Il biondo era suo di diritto! E presto lo avrebbe capito anche lui.

Con l’umore nero e ad avvolgerlo l’aura più omicida che il suo repertorio possedesse, Sasuke arrivò nella sua stanza. Doveva meditare e trovare il modo per eliminare una volta per tutte la minaccia Hatake.

 

                                             ****                                    

 

Itachi, dopo che il suo otouto se ne era andato, si era leggermente preoccupato. Forse, si ripeteva, aveva esagerato quella sera.

La conferma gli arrivò come  vide Sasuke, decisamente di pessimo umore, varcare la soglia di casa il pomeriggio successivo. A dirla tutta non lo aveva neanche visto uscire quella mattina. Ma non se ne preoccupò, infondo era normale che a volte sparisse, soprattutto quando doveva sbollire la rabbia.

Rabbia che evidentemente non era riuscito a sbollire questa volta.

Preoccupato, decise di fare per una volta il bravo fratello maggiore ed andare ad appurarsi cosa fosse successo al suo fratellino, sperando che non ce l’avesse con lui.

Tutto si era aspettato, dopo aver bussato alla sua stanza ed essere entrato, tranne che Sasuke prendesse a sclerare davanti a lui.

Aveva letto, una volta, che quando uno si tiene tutto dentro, a volte esplode.

E’ una necessità, non può farne a meno, serve a sfogarsi. Probabilmente era quello che stava succedendo a Sasuke.

Concentrato, ascoltò paziente tutto lo sfogo. Rimanendo sconcertato nell’apprendere fatti relativi a Naruto che mai si sarebbe aspettato.

Ghignò, e così il piccolo Naruto non era tanto puro ed ingenuo, questa sì che era una bella scoperta, già immaginava le scommesse salire a livelli stratosferici. Già, perché questo voleva dire che il fatto che Naruto non corrispondesse Sasuke non era dovuto ad una mancanza di malizia, ma a cecità mista a disinteresse! Questo cambiava decisamente le cose!

Man mano che Sasuke continuava il suo racconto, lui non poteva far altro che trattenere le risate.

Si immaginava il suo otouto che rimaneva congelato vedendo Naruto fare sesso con uno che non era lui, per non parlare delle sue indagini poi!

Chissà come aveva fatto a farsi raccontare tutto dagli impiegati e dallo stesso Minato senza destare sospetti!

Doveva essere stata una scena impagabile.

Per tutto lo sfogo di Sasuke, Itachi si era trattenuto, ma una volta che il più piccolo degli Uchiha aveva finito di sbraitare passeggiando avanti ed indietro per la camera, Itachi semplicemente non ce l’aveva fatta più.

Si era piegato in due dalle risate, con tanto di lacrime agli occhi e pugno che batteva per terra, mentre ripeteva divertito frasi come –non ci credo- o –dimmi che una telecamera di sorveglianza ti ha ripreso, per favore!-.

Davanti a lui, Sasuke era sul punto di saltargli alla gola, indignato ed arrabbiato, quando invece si fermò, ghignando.

 

-Ti stai divertendo Itachi?-

Una voce bassa e fredda aveva interrotto di colpo le risate del maggiore dei fratelli Uchiha, provocando il ghigno compiaciuto di Sasuke.

Molto lentamente, Itachi si girò.

Dietro di lui si stagliava la figura di un bel ragazzo dagli sfavillanti capelli rossi e gli occhi acquamarina, che in quel momento lo fissava dall’alto in basso, essendo lui ancora accovacciato al suolo.

Con una calma che non possedeva affatto in quel momento, Itachi si tirò in piedi, fronteggiando il suo ragazzo -Ecco, sì..- cominciò, per poi osservare come lo sguardo di ghiaccio di Gaara si fosse indurito -cioè no, certo che no! Insomma, perché dovrei trovare divertente che Naruto non è vergine e mio fratello..- ma si interruppe, capendo che era meglio cambiare discorso, ed alla svelta. Purtroppo per lui, Gaara era un grande amico di Naruto, e non aveva mai approvato le scommesse che gli amici di Itachi avevano tirato su alle sue spalle.

 

 

***

 

Non sapeva ancora come, ma quella dannata sera era riuscito a far uscire Gaara dalla stanza di Sasuke e a cambiare discorso. Quello che non aveva previsto, purtroppo, era stata la vendetta di Sasuke stesso.

Il suo caro fratellino, volendogliela far pagare per tutto, risate incluse, aveva combinato gli appuntamenti di Gaara, suo socio in affari, facendo sì che non combaciassero mai con i suoi, impedendogli in questo modo di potersi incontrare. Dannato otouto!

Le aveva provate tutte, ma Sasuke era stato irremovibile e Gaara non aveva di certo fatto niente per migliorare la situazione, anzi, sembrava quasi volesse collaborare con l'altro!

Disperato e depresso, fece ritorno a casa, trovandola invasa dai suoi amici, e stranamente anche da Sakura e Sai.

-Ho saputo-esordì felice la rosa, non appena lo vide arrivare.Al suo sguardo interrogativo, aggiunse-Di Naruto e Kakashi!- sembrava che la cosa la divertisse.

Vedendolo poco partecipe, decise di aggiornarlo sulle ultime novità, infatti, da brava migliore amica, lei dopo aver tartassato Sai era andata direttamente a tartassare Naruto stesso, scoprendo così tante cose.

Itachi sospirò, se Sasuke lo scopriva, era morto.

Notò poi lo sguardo a forma di yen di Kakuzu e si corresse: erano morti, perché Sasuke non si sarebbe limitato ad eliminare lui, ne era certo.

Una cosa in quegli anni l’aveva imparata,  un Sasuke arrabbiato era un Sasuke che non ragionava, ed un Sasuke che non ragiona lucidamente è un Sasuke portatore guai.

Di sicuro, ne stavano per succedere di tutti i colori. Soprattutto, ghignò ritrovando un po’ di buon umore, non osava immaginare cosa sarebbe successo non appena a scoprirlo fossero state sua madre Mikoto e la signora Kushina!

Deciso a scacciare la malasorte, ed a sfogarsi per la vendetta di Sasuke che non gli permetteva di farsi Gaara come doveva, Itachi si unì al gruppo di squinternati riuniti nel suo salotto, progettando scommesse future in cui era calcolato il pericolo Kakashi!

 

_continua_

 

 

 

- Angolo delle pazze squilibrate –

-

Hola bella gente, ed ecco a voi il nuovo capitolo.

Spero che non ci linciate per come ha preso piega la storia, ma come avete capito ci divertiamo un mondo a torturare il teme… abbiamo scoperto che è uno dei nostri passatempi preferiti.

Ora vi lasciamo alle risposte ai commenti, e ringraziamo tantissimo tutti quelli che leggono, commentano e hanno messe la storia fra le seguite e le preferite, veramente ci fa immensamente piacere, un grandissimo bacio e al prossimo capitolo, ciaoooo Quistis e Yuko.

 

Lucylu: Ci hai preso alla grande, Sasuke corre dietro a Naruto,

ma da come hai potuto leggere nel capitolo lo torturiamo ancora di più ^^

in fondo mica può averle sempre tutte vinte...

Per quanto riguarda Naruto lui non si accorge di niente proprio perchè è un dobe e noi non

siamo assolutamente perfide con i lettori, nu nu U_U

Grazie per lo splendido commento, sperando che anche questo capitolo sia di tuo gradimento,

un bacio Quistis e Yuko.

 

 damis: anche a te dispiace per Sasuke, tra un pò quel teme ci dovrà un enorme favore,

noi lo tortureremo anche, ma grazie a questa storia le sue fan aumentano, nelle altre storie, al

contrario vogliono tutte la sua testa ih ih.

Per quanto riguarda far ingelosire Naruto è un pò impossibile, almeno secondo il nostro punto di vista, ci sono due ragioni fondamentali: la prima perchè Nacchan non se né accorgerebbe di sicuro, neanche se glie lo facessero notare. La seconda perchè in fondo in fondo torturare il teme è un passatempo divertente. Vedila così queste sono le leggi del karma, c'è chi nelle sua storie maltratta Naruto, lo fa picchiare, stuprare e soffrire, noi al contrario ci divertiamo a torturare Sasuke, mandandolo in bianco e soprattutto facendogli rodere il fegato dalla gelosia.

Grazie per il commento, al prossimo capitolo, con la speranza che anche questo sia di tuo gradimento, baci Quistis e Yuko.

 

 Ninja767: Qui chan è grande, la storia degli apicoltori è la sua, il discorso di Fugaku invece è stata una mia idea.

Una vera e propria lezione di vita, quelle attenzioni che ogni figlio maschio vuole ricevere dal padre ^^, quelle che Sasuke ha sempre desiderato momenti padre figlio, senza il fratello di torno ih ih, peccato però che forse non erano proprio queste le attenzioni che voleva, ma in fondo mica può pretendere troppo...

Grazie per il commento, e al prossimo capitolo, baciiiiiiiii

 

 ryanforever: Ohhhh Sasuke in questa ff soffrirà, si dispererà ed avrà un gruppetto di pazzi che si divertirà un mondo alle sue spalle. Dopotutto non può scappare con un serpente maniaco e passarla liscia, bisogna che in qualche modo qualcuno lo punisca, ergo, in questa ff soffrirà e noi ci divertiremo un mondo a scriverla.

Ciaooooo e grazie per il commento, al prossimo capitolo, baci Quistis e Yuko.

 

una tenera ragazza morta: ho la vaga idea che se vuoi iniziare a scommettere farai la gioia di Kakuzo.

Per le scommesse, le quote e tutte le informazioni devi rivolgerti direttamente a lui, se né occupa personalmente

e non vuole affidare a nessun altro l'incarico ^^ però un consiglio stai attenta a quanto punti, perchè i pazzi amici d'Itachi sono ricchi e giocano cifre stratosferiche...

Grazie per il commento, ed anche perchè stai in adorazione, quando abbiamo letto il commento ci sentivamo un pò Jashiin, a parte gli scherzi grazie ancora, siamo felicissime che la storia ti piaccia, e ancora non hai letto nulla, in questo nuovo capitolo fa la sua entrata un nuovo personaggio che stravolge tutto, hai tifato per Sai, ora forse metterai su un fan club...

Ciao e al prossimo capitolo, Yuko E Quistis.

 

 marynana89: abbiamo Kakuzo che zompetta in salotto, è felicissimo perchè sa che farà i miliardi sono con le vostre scommesse, però se vuoi proprio rischiare contro di lui devi andare sul suo sito personale ed immettere il numero della tua carta di credito e le coordinate bancarie, in caso di vincita se sei fortunata e se qualcuno riesce a convincere Kakuzo a sborsare i soldi ve li spedirà direttamente lì.

Passando a Naruto, non è lui che deve crescere di cervello, o almeno non solo lui, anche il teme deve capire che il biondo non è più un bambino e la purezza fatta persone.

Grazi per il commento, un bacione Yuko e Quistis.

 

 ilarione: mamma mia hai scritto un capitolo tu su come vorresti che andasse la storia ^^, però se Sasuke commetteva un strage, picchiato tutti, ucciso Sai e si sarebbe preso il dobe con la forza noi come la continuavamo la storia??? @_@

Però devo dire che la parte in cui Sasuke fa vestire Naruto da fiore è geniale come il gioco dell'impollinazione ih ih, stavamo morendo dalle risate mentre leggevamo il commento, c'è un unico piccolo insignificante problema, pare che Naruto abbia già impollinato con qualcun'altro, il teme dovrà combattere un pochino prima di vincere la sua battaglia alla conquista del dobe, sempre che noi siamo magnanime e glie la facciamo vincere, potremmo entrare nella modalità perfidia e mandarlo in bianco per l'eternità...

Grazie per lo splendido e divertentissimo commento, speriamo che anche questo capitolo ti piaccia, un bacio, Yuko e Quistis.

 

lady moon: mi sa che molte delle tue curiosità sono state colmate con questo capitolo, ed hai scoperto

molte cose anche su Naruto, pare che non sia così ingenuo come sembra ...

Grazie per il commento, e al prossimo capitolo, baci Quichan e Yuko.

 

MissyMary:Mamma mia povero Sai, lo hai insultato in maniera atroce, capiamo che a primo impatto se lo meriterebbe, ma

lui poverino voleva farsi solo quattro risate alle spalle di Sasuke, come tutti gli altri del resto, in fondo sembra che

non è il pittore la persona di cui si deve preoccupare il teme, ma ben altra persona...

Per quanto riguarda Sakura, sé nel capitolo precedente ti stava quasi simpatica, forse in questo l'adorerai ^^

Grazie per il commento, e non ti arrabbiare troppo per il capitolo appena letto, è ai fini della storia.

Un bacio Yuko e Quistis.

 

act: mi sa che dobbiamo deluderti, Sakura non sta con Itachi ma con Sai.

Itachi ha la sua dolce metà con cui si diverte un mondo e che fondamentalmente lo tiene in riga, come avrai letto

in questo capitolo ha fatto la sua comparsa il bello, affascinante e gelido Gaara, come non può perdere la testa per lui

il maggiore degli Uchiha.

Grazie per il commento, al prossimo capitolo Quistis e Yuko.

 

 Ocatarinetabelasciscix: finalmente qualcuno a cui piace vedere il teme soffrire, benvenuta nel club ^^

ultimamente siamo rimaste veramente in poche, sono tutti dispiaciuti pe Sasuke.

Poi hai anche pensato agli akatsukini, ed hai ragione sono fantastici anche loro.

Grazie per il commento e speriamo che anche questo capitolo sia stato di tuo gradimento, baci Yuko e Quistis.

 

crazyapple: Ciaoooo, siamo felicissime che la storia ti piaccia, e sei anche gentilissima, apprezzi entrambi come scrittrici, postatrici di ff... speriamo che anche questo capitolo sia di tuo gradimento. Un grandissimo bacio, Yuko e Quistis.

  
Leggi le 11 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Quiyu