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Autore: delinda_malfoy    20/01/2010    0 recensioni
'per entrare nella foresta 1 andare daventi alla porta della cucina e girare finchè non ti gira la testa, ti ritroverai nella foresta, prendi il cristallo nero e attenta ai lupi perchè ti mangeranno' Roby guardo lo strano libro dorato che teneva tra le mani ' assurdo' mormorò tra sè.... vi ho incuriosito? leggete...
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LE FORESTE

La nuova casa                                                                                                          

 

 

Erano forse le tre e mezza del pomeriggio quando nella silenziosa via Flamel una Volvo bianca spuntò all’improvviso.

La misteriosa Volvo si aggirava curiosa per il quartiere scrutando attentamente ogni singola casa, si ci soffermava forse dieci minuti per ciascuna.

-         Eccola! – schiamazzò  la ragazza all’ interno dell’ auto, interrompendo il silenzioso relax che aveva l’intero quartiere.

infatti da tutte le cupe finestre delle case vicinanti si affacciarono persone

In attesa di una novità.

La Volvo svoltò a destra andando a parcheggiare  nel curato giardinetto distinguibile dagli altri per via del cartello con la scritta “ vendesi “  in primo piano e pio affianco a questo un altro cartello si poteva distinguere con su scritto “ venduta “.

Già da una settimana gli abitanti di quel quartiere si erano chiesti più volte chi mai fosse stato il loro nuovo vicino di casa ma senza potersi dare alcuna risposta.

Appena parcheggiato la famiglia s’inoltrò nel vialetto di pietre che arrivava sino al grande portone della casa. Il campanello, molto antico, forse d’argento era conato da molti fiori e all’interno si leggeva “ famiglia Robson” .                                         

Roby molto eccitata decise di aprire lei, per la prima volta il varco verso la nuova vita,non trovo molto difficile aprire e quindi con decisione fece il primo passo.

L ‘ ario era molto antico, cosparso di deliziosi mobiletti in legno pregiato, in alto si vedeva un festoso lampadario in cristallo.

Chissà di chi era questa casa prima che noi venissimo qui si penso curiosamente Roby, magari era appartenuta ad una principessa, a un conte, ma sicuramente il vecchio padrone di casa aveva buon gusto, almeno a giudicare dall’ entrata.

La casa si notava era una villetta a tre piani molto simile alle altre ville che cospargevano in quartiere , anche se la pittura della loro non era messa molto bene, così la prima decisione fu quella di tirare a nuovo l’ aspetto esteriore della casa, riempiendo il bianco monotono che c’era e mettendo invece un bel giallo fortuna al suo posto.

Roby decise di andar a vedere di sopra e quindi si avvio fragorosamente per le scale, stando però attenta al parquet che rivestiva quasi l’intera villa.

Salendo su si trovavano sette stanza: nella prima vi si trovava la camera da letto dei genitori, la sua, due bagni molto lussuosi, una sala computer ed una biblioteca personale , la settima era chiusa a chiave dall’ interno, ma la sconosciuta camera attirò l’ attenzione  e la curiosità della dolce ragazza, quindi si accinse subito a chiedere alla madre cosa conteneva la stanza.

-         Madre al secondo piano vi è una stanza ma non si apre- disse lei

-         Oh non lo so tesoro quando tuo padre ha deciso per questa villa è venuto soltanto lui qui, a vederla, prova a chiederlo , sicuramente lui avrà una risposta a tutte le tue ipotesi qui.

Roby corse senza una meta per due minuti capendo infine che non conosceva la località in cui il padre era andato subito dopo l’arrivo ed allora domando ancora

-         Mamma sai forse dov‘ è papi?                     

-         Si tesoro, è uscito per in quartiere a curiosare un po’-

Siete uguali tu e tuo padre- soggiunse infine in un tono tanto basso da avvicinarsi al sussurro, alchè neanche la figlia sentì.

Uffa!Roby salii di sopra, svoltò a destra e raggiunse la sua stanza dove sostavano le valigie contenenti tutta la sua roba, le aprii e inizio a scaraventar tutto per la stanza. Era di un colore verde acceso con qualche pennellata di giallo qua e là, il pavimento era quasi tutto in parquet tranne una mattonella che risaltava sul verde, sembrava quasi un pezzetto di prato sperduto in una città, e questa era un’altra delle stranezze di quella casa; infatti erano molte, la porta, la mattonella, il giardino e quante altre ancora …

Roby apri l’armadio e vi ripose tutti i suoi abiti lei amava essere elegante, infatti nel suo guardaroba si trovavano innumerevoli felpe, gonne tutte abbinate, moltissimi vestiti e magie di tutti i colori di insolito vi era una tuta grigia comperata appena prima della partenza, era tutta sporca di vernice perché lei e Tom si erano messi a pitturare l’auto prima del trasloco.

Nella scarpiera si trovavano molti stivali, e soprattutto scarpe da ballerina di cui faceva molto uso.

Appena finito di sistemare le proprie cose Roby si dedicò all’esplorazione della sua stanza riflettendo ancora sulla mattonella un po’ traballante, assorta dai suoi pensieri la bella Roberta si dimentico ’ di tutto e perse la cognizione del tempo tanto che arrivata l’ora di cena pensava fossero ancora le quattro.

Durante la cena si parlò solo del nuovo lavoro del padre ma dopo cena Roby iniziò a fare domande molto sospette sulla casa.

-         Papà, me la potresti dare la chiave di quella porta?- iniziò curiosa la bambina

-         Ma certo tesoro- detto questo il padre estrasse dalla tasca posteriore dei pantaloni un grande mazzo di chiavi da cui scelse accuratamente una piccola chiave dorata .

-         È questa tesoro, vorrei tanto sapere perché non si apre il responsabile ha detto che tutte le porte dovevano essere aperte.

-         Grazie, padre, è da questa mattina che provo ad aprirla ma proprio non ne vuole sapere- sbuffò Roby.

Intanto si incamminò verso la misteriosa porta e con passo incerto ma soddisfatto con l’aria di un dottore che ha ben riuscito un’operazione , girò la chiave nella serratura che produsse un debole scricchiolio.

La porta era finalmente aperta!

Ma la sorpresa che si era dipinta sul volto di Robert svanì quando si accorse che porta era ben murata. I grandi mattoni rossi che ancora puzzavano di calce erano lì piantati senza nessun ombra di dubbio.

-         E e e e  chiusa- sbuffò

-         Oh, scusa- disse imbarazzato Tom -  mi ero dimenticato che questa casa era molto più grande di come è adesso, l’altro appartamento è stato affittato ad altri condomini.

-         Ok grazie papà, ero solo curiosa di sapere perché quella porta non si apriva ora che ho scoperto la verità è molto meglio, scusa ma potrei tenere io la chiave, non so perche ma la vorrei.

-         Se ci tieni tanto tesoro io te la faccio tenere- e porse la chiave nella mano eccitata della figlia.

-         Ok vado a letto.

Il mistero era risolto ma Roberta non si arrendeva certo lì, qualcosa dentro di lei diceva che la porta conduceva da qualche parte e  non si sarebbe data pace finché non l’avrebbe scoperto.

Andò a letto preoccupata ma si addormentò dolcemente guardando la luna, assorta come sempre  nei suoi sogni.

spazio autrice:

ed ecco finito anche il secondo capitolo, grazie a chi lo ha letto!! per favore lasciate una recensione, sinceri ma buoni!!!!

grazie... delinda_malfoy

 

 

  
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