Maledetta sia la strga che mi volle condannare.
Io pensavo che il suo cuore fosse cristallino.
Ahimè la donna non sa niente del dovere,
che sia al sangue,alla guerra o al destino.
Nè pozioni,nè formule,nè imprese,
seppero rompere il flagello che mi tiene.
Dal giorno che lanciò quell'incatesimo,
sono condannato.
Tradita dall'amore,dalla mia lingua bugiarda,
alle tenebre ordinò di rendermi suo schiavo.
E quando fu sul punto di morire
la strega mi chiamò al suo capezzale.
Senza perdono,senza pietà,
così mi disse,prima di spirare:
"Cerca nel tuo cuore il tuo peggior nemico,
fatti forza e non indietrggiare.
L'amore è il maleficio che ti tiene avvinto,
ma anche la chiave che ti potrà liberare."
Con la sua maledizione segnò la mia sventura,
la strega che tradì.
Ho combattuto e ho vinto infinite battaglie,
eppure la sconfitta continuo a trascinare.
Finchè non scioglierò l'enigma ed essere
liberato dalla maledizione.
Edward Cullen.
Anno del Signore millesettecentovent'uno