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Autore: Thumbelina    28/01/2010    7 recensioni
Le ragazze cambiano. In questa ff articolata in 20 capitoli mostrerò i cambiamenti di una ragazza in particolare (Hermione Granger) particolarmente messi in evidenza dalla situazione "inusuale" del campo scuola. Le situazioni sono sempre le stesse: i bagagli, le compagne di stanza, i giochi, le notti e il dannatissimo Draco Malfoy, ma vengono affrontate tutte in modi diversi a seconda dell'età della ragazza.
Genere: Romantico, Comico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Daphne Greengrass, Hermione Granger, Il trio protagonista, Minerva McGranitt | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Sono passati all’incirca tre mesi dalla fine del camposcuola, e la vita qui ad hogwarts è una palla. Sto camminando per i corridoi insieme ad Harry e Ron, con la mia bella pila di libri fra le mani, mentre Ginny continua a ripetermi di come il suo ragazzo sia fantastico al solo scopo di far ingelosire Harry ed io desisto dallo strangolarla. Bene, perfetto, sono di nuovo la solita secchiona.
- Ah, questa vittoria di Serpeverde non ci voleva proprio – commenta Ron in merito alla da poco conclusasi partita di quidditch fra Tassorosso e Serpeverde – ora le serpi si pavoneggeranno come fossero i migliori della scuola
- Ci ripenseremo noi a rimetterli al proprio posto nella partita di domenica, vero Harry? – fa Ginny in tono allegro e malizioso
- Assolutamente sì – risponde quello – dobbiamo batterli assolutamente, vero Herm?
Sì, infatti me ne frega assai. Per quanta influenza ha il quidditch sulla mia vita credo che mi lapiderei a morte pur di non perdere una partita! Che discorsi snervanti!
Poi, mentre svoltiamo l’angolo a passo di bradipo, ci scontriamo con un gruppo di ragazzi vestiti di verde, Serpeverde suppongo, ed i miei libri cadono tutti a terra insieme a quelli di qualcun altro.
Alzo gli occhi.
Davanti a me c’è Draco Malfoy.
- hey, mezzosangue – mi fa con tono scocciato – perché non guardi dove vai?
- Io, Malferret? – gli domando stizzita – ma se siete stati voi ad arrivare correndo travolgendoci
- Sì, sì, come no – commenta lui – comunque mi hai fatto cadere i libri, quindi adesso me li raccogli
- Io? – chiedo stupefatta – neanche per sogno!
- Stupida mezzosangue, non osare disobbedirmi!
- Lei non è il tuo elfo domestico, Malfoy – mi difende Ron – e i libri dovresti raccoglierli tu a lei
- Sì certo, - risponde Draco – ora faccio anche da maggiordomo ad una mezzosangue, ma fammi il favore
E, così dicendo, apre impercettibilmente il pugno chiuso e lascia che da questo cada un piccolo pezzo di carta bianca, che, una volta posatosi sul pavimento, io copro mettendoci sopra la scarpa e lo tiro verso di me, facendo però ben attenzione a non far notare a nessuno questo mio gesto.
La discussione continua.
- forse, Draco, - interviene Harry – eri troppo impegnato a gongolare per la tua prima ed ultima vittoria che hai badato poco a guardar dove mettevi i piedi
- forse, Potter, - gli risponde Draco – dovresti farti i cazzi tuoi
- ah basta! – faccio io piegandomi e prendendo i miei (e solo i miei) libri – i miei libri li ho presi io, i tuoi raccogliteli da solo, devo andare a lezione e non ho voglia di litigare, Malfoy.

Quando siamo finalmente in aula ho finalmente tempo di leggere il bigliettino, che sistemo fra le pagine del mio libro in modo che nessuno lo veda.

Ciao, Hermione, come va?
Piaciuta la partita?
Dovrei parlarti, sai, vorrei stare un po’ con te;
vieni oggi alle tre e un quarto al boschetto vicino al lago
ti aspetto lì.

Ti amo
Draco
P.S.: sta notte sei stata fantastica.


Alle tre e mezza, dato che mi piace farmi aspettare, mi presento all’appuntamento.
Draco mi corre incontro, mi prende in braccio e mi stringe fra le sue braccia.
Lo bacio. Lo abbraccio. Poi andiamo a stenderci un po’ sull’erba vicino al lago, con le gambe immerse nell’acqua e i corpi attaccati.
- pensavo che non lo avessi visto – commenta lui
- che cosa?
- Il bigliettino
- Tu mi sottovaluti: ormai ci sono abituata
- Già, ed è uno schifo: insomma, tu sei la mia ragazza, ed io dovrei essere libero di fare tutto quello che mi pare con te alla luce del sole, ed invece dobbiamo incontrarci di nascosto. Uff.
- E lo dici a me? nemmeno per me è divertente ricevere i tuoi insulti
- Sai che non penso quello che dico, vero?
- Sì, lo so, ma non mi piace lo stesso
- Già.
- Già.
Silenzio. Poi Draco (un giorno di questi lo ammazzo) tenta di infilare la sua bellissima mano nella mia bellissima maglietta. Mi scosto e lo guardo con espressione alquanto accigliata.
- scordatelo – esclamo
- come? – fa lui – neanche un premio per il vincitore?
- Te l’ho dato già ieri notte il tuo premio, caro – faccio io – quindi accontentati
- Ok. Ti è piaciuta la partita? Il boccino l’ho preso pensando a te. Anche se stavo morendo nel vederti tifare per i miei avversari
- E cosa dovevo fare? Se Hermione Granger avesse tifato Serpeverde sarebbe sembrato sospetto non trovi?
- Già, - dice, e poi mi penetra nel collo con i denti bianchi – ma avrei voluto staccarti il collo a morsi mentre sventolavi quella bandierina Tassorosso
- Smettila! – faccio allontanandolo da me con un gesto brusco e massaggiandomi il collo dolorante – e poi ti ho già detto che non avevo alternativa, e poi io tifavo per te.
Lui sorride. Poi, fingendosi indifferente, si sdraia sull’erba con le mani dietro la nuca e i gomiti all’esterno.
- è chiaro che tifavi per me – commenta poi, parlando più a se stesso che alla sottoscritta – sei la mia ragazza
- infatti, - dico stendendomi accanto a lui – e lo sai che non hai alcun motivo di essere geloso di me mentre io… - e lo guardo minacciosa – io vedo in continuazione ragazzine deficienti che ti girano intorno, Pansy prima fra tutte
- già, ma io non me le filo, dovresti aver visto anche questo
- sì, l’ho visto, tesoro, ma non sono onnisciente e non posso accedere al tuo dormitorio e quindi tu potresti fare di tutto con tutte senza che io ne sappia nulla
- grazie – commenta lui – mi hai appena dato un’ottima idea!
- E piantala di fare il cretino! – faccio io dandogli una gomitata che invece di fargli male lo fa ridere di solletico – e comunque io ero molto seria: come faccio a sapere che mi sei davvero fedele?
- Chiedilo ai miei amici
- Vuoi dire ai tuoi tirapiedi? Ma fammi il favore! Direbbero qualsiasi cosa tu gli comandassi di rispondere e questo lo sai
- Allora chiedi a Daphne, mi sta sempre con gli occhi addosso e mi minaccia: non vuole che io ti tradisca.
- Già – commento io amareggiata – Daph… come sta?
- A pezzi. – risponde Draco facendosi più serio anch’esso – insomma, è la mia migliore amica ed io… io non l’ho mai vista peggio. Non è più quella di una volta, è seria, struccata, triste. Se la incontrassi non diresti che sia lei la stessa Daph.
- Io non capisco perché Nott… - esclamo tirandomi su a sedere - insomma: tutti i ragazzi di hogwarts vorrebbero Daph! E lui l’ha respinta, e in malo modo anche, io… io non capisco perché
- Sai, Herm – mi spiega lui tirandomi nuovamente giù e facendomi appoggiare sulle sue spalle – perché tutti i ragazzi sono cotti di Daph non vuol dire che lei non li spaventi
- Spaventi? – ripeto io non capendo
- Già. insomma, Daphne è bella, sensuale, eccentrica ed intelligente: è naturale che i ragazzi siano spaventati da lei, non si ritengono… alla sua altezza.
- Ma Nott… lui le ha detto che lei…
- Ha detto quello che pensano tutti.
- Ma non è vero! Daphne non è una puttana e se tutti pensano questo allora io e quei tutti dobbiamo fare un bel discorsetto, perchè Daph è la mia migliore amica e la gente che non la conosce non dovrebbe azzardarsi a parlar male di me e… E’ un ragionamento sessista! Insomma, se un ragazzo va con tante ragazze allora complimenti è un dongiovanni ed ha la stima del mondo intero; se una donna invece va con più ragazzi allora è una puttana, una strega e bruciamola sul rogo! È un’ingiustizia
- Sì lo è, ma non puoi sanare i torti del mondo da sola, Herm.
- Già, ma non è giusto. Daph era davvero innamorata di Theo e lui l’ha trattata male
- Theo ha avuto paura, e poi una ragazza che balla su un cubo promettendo uno spogliarello non è certo roba per lui!
- Daphne voleva solo divertirsi, che male c’è? e poi su quel cubo ti ci sei spogliato pure tu ma nessuno ti ha dato del gigolò, o sbaglio?
- Non sbagli, ma io sono un ragazzo
- Già, e così ritorniamo al ragionamento sessista. Uff
Draco mi stringe a se.
- scusami – dico io abbracciandolo – è che Daph è la mia migliore amica e mi manca, e magari starei meglio sapendo che lei è felice e che sta con un ragazzo fantastico come il mio di cui è follemente innamorata e invece… se solo quel dialogo con Nott non l’avesse così sconvolta lei…
- sarebbe ancora la Daphne di sempre, lo so. Credimi, sto male anch’io.
Rimaniamo un po’ in silenzio, corpi nei corpi, abbracciati, poi i rintocchi dell’orologio mi avvisano che la lezione di Antiche Rune sta per cominciare.
- devo andare – dico staccandomi da Draco
- lo so – risponde lui
- vieni da me stanotte? – gli chiedo alzandomi ed aiutando anche lui
- non avevi detto che non ci sarebbe stato alcun premio per me?
- beh, è possibile che io abbia cambiato idea… allora, ci vieni da me o no?
- Certo che sì.
Salve, allora, in questo capitolo so di non essere stata molto esplicita ma non volevo rompere con monologhi e spiegazioni l'armonia del racconto. Se c'è qualcosa che volete dirmi o avete qualche domanda da farmi o qualche commento o qualunque altra cosa, vi prego di recensire questo capitolo, così io nel prossimo (che sarà un capitolo dedicato interamente alla risposta delle vostre recensioni) potrò fare del mio meglio per rispondere a tutti. P.S.: credo che questa storia avrà un seguito in cui forse anche Dafne avrà un lieto fine. Il seguito (se ce ne sarà uno) si chiamerà: "L'amora va in vacanza" e parlerà delle diverse estati della nostra newcoppia Draco/Herm. Spero che, in caso di continuazione, continuerete a seguirmi. baci. Giulia.
   
 
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