Spalanco
gli occhi,o forse non li ho mai richiusi,e mi trovo da minuti,ore,mesi,anni a
contemplare quel mondo delle idee di cui non ho la minima nozione,nonostante un
vago ricordo di quest’esistenza brilla fiocamente nell’angolo più remoto del
mio cervello. Non amo il bianco,mi nasconde,oscura ogni percezione,quindi,tremante,mi
sforzo di non far caso alla veste che mi ricopre. Non è grigia,non mi può far
volare nella normalità. Quel silenzio inquieto che
ti mormora all'orecchio,la cenere che scivola lentamente sulle gambe
accavallate,mentre l'acqua termina in una bottiglia già semi vuota ricordano il
passato di un'entità assurda,mascherata,persa in un frusciare vuoto ed
incessante,mentre la parodia di un marmo intagliato ride sguaiatamente
nel'ombra.Ti vede,ti annienterà.Quando la scrollerai,rendendola davvero te?
[E ti dice che andrà bene se,hai l'orgoglio per il tuo niente e,non mentire su
te,con te..]
Le canzone mai dimenticate,le rime assopite;la pelle brucia,i pensieri
infiammano,l'odio marcisce dentro,gli interrogativi nascono,seppur celati,e il
disgusto di un passato sciocco scoppia.Perchè? Ma,io non lo possiedo.La
donna,lei ha affermato che starò bene,e mi ha sorriso,questa mattina,forse. Non
ci sono finestre,mi opprime.O magari è lì,in alto,ma non posso
raggiungerla,qualcosa tira il mio braccio sinistro,un lungo filo si ciba della
mia memoria.E quindi perdo la cognizione del tempo e delle parole,l’immagine
della donna elegante sfuma dinanzi ai miei occhi e le sue frasi si intervallano
ad altre frasi..
“Si migliora,non accadrà più nulla di simile,non deve
preoccuparsi..”. Ma a cosa si riferisce?Io non comprendo,mi trovo
qui,supina,giaccio nella mia infermità di sensazioni,perché mi
immobilizzano,non potrò rincorrere quel passato,non lo conosco.Sono forse
ripetitiva?Non posso toccare il..cielo,credo si chiami. Non è connessione,e non
è il mare che rammento,quindi sono totalmente nuda,e non vorrei più questa
veste che mi soffoca. Detesto il bianco,l’ho già detto,e non sopporto questo continuo
giacere,forse sono trascorsi infinitesimali secondi,oppure anni,di queste
giornate prive di essenza.