Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Deviata    08/02/2010    6 recensioni
-Ah, c'è una cosa che ti devo dare-
disse lui come ricordandosi improvvisamente di qualcosa.
-Giusto, il mio nastrino verde dov è?-
-Mmh non so.-
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il Nastro Verde
La ragazza, accomodata su una poltrona nella Sala Comune dei Grifoni, leggeva rapita un grande tomo dall'aria piuttosto noiosa, tormentandosi di continuo quella ciocca rossa sfuggita alla coda alta.
Tutto, all'ora di pranzo, taceva.
Aveva volontariamente scaricato le amiche dando una banale scusa e si era dileguata in un soffio. Così mentre tutti nella Sala Grande si stavano abbuffando, lei era immersa nel suo mondo, nei suoi pensieri. Amava tutto quel silenzio, la possibilità di stare in pace con il mondo semplicemente leggendo un buon libro...
Strano però che quella volta la pace non riusciva proprio a trovarla pensando a quella strana cosa che le veniva ogni volta che incrociava lo sguardo del suo, ormai ex, peggior nemico...
Ma la tranquillità, che la avrebbe dovuta aiutare a trovare qualche risposta, sarebbe durata ancora per poco.
I Malandrini, reduci dal loro ultimo "geniale" scherzo si stavano apprestando a raggiungere la Sala Grande per il pranzo:
-Ehy Sirius, smettila!- disse un bel ragazzo dal viso dolce anche se un pò stanco
-Di fare Remus?- rispose allora l'interessato
-Di fare questi rumori!!-
-Dai Lunastorta! Ormai dovresti saperlo che lo stomaco del nostro Felpato non resiste per troppo tempo senza cibo!-
-Esatto, ha ragione Ramoso- confermò Sirius indicando il suo compare.
Sirius Black e James Potter, gli inseparabili, i re di Hogwarts, dove c'era uno c'era immancabilmente anche l'altro, compagni di scherzi e punizioni. Nel casino? Eccoli.Loro.Sempre pronti.
-Dai andiamo o non troveremo più niente- sopraggiunse una quarta voce. A parlare un ragazzetto basso e paffutello dall'aria simpatica.
-Ha ragione Peter, andiamo- disse Remus, osservando con i grandi occhi azzurri i tre amici.
-Io arrivo fra meno di mezzo secondo, tenetemi un posto!- disse Ramoso, già a metà delle scale che conducevano alla sala dei Grifoni.
I Malandrini non fecero nemmeno in tempo a chiedere qualcosa all'amico, che quello era già sparito dietro ad una colonna.
Trafelato, con la cravatta fuori posto e i primi bottoni della camicia sbottonati, James Potter entrò con non poco rumore nella Sala Comune della sua casa.
Se c'era qualcosa che proprio non sopportava Lily Evans era essere disturbata nel bel mezzo di una lettura, anzi, alzando i suoi occhioni verdi si disse che c'era qualcosa che odiava di più: James Potter...o forse no?

Era sempre stato così, lei odiava lui fin dal primo anno, lui al contrario alla fine se ne era innamorato, ma troppo arrogante, o forse timido, l'aveva sempre buttata sullo scherzo, inviti urlati in Sala Grande e chissà che altro, non rinunciando mai al botta e risposta che ogni volta si accendeva con la Evans..
Le cose cambiarono un pò quando, uno dei primi giorni di scuola del loro settimo anno a scuola, rimasero, chissà come, chiusi per un po' nell'aula di pozioni, senza vie d'uscita.
Scherzo del destino? O qualcuno che voleva dare una mano a questo destino?
Fatto sta che nessuno seppe mai cosa successe quel giorno, tutti però erano sicuri di una cosa:
Lily Evans e James Potter non litigavano più come prima. Non rinunciavano certo a punzecchiarsi, ma l'aria arrogante di Potter e quella orgogliosa della Evans erano quasi del tutto sparite.

James con ormai un gesto involontario si scompigliò i capelli e alzando lo sguardo, mentre la sensazione ormai ben conosciuta delle farfalle nello stomaco si stava facendo sentire, incontrò quello serio di Lily già pronta ad aggredire chiunque avesse disturbato la sua lettura, ma improvvisamente la sua espressione cambiò.
-Ehy Evans qual buon vento!- disse Potter
-Oh ma che piacere- disse ironica Lily, arrossendo di botto quando James le sorrise dolcemente.
-Ma come siamo contenti oggi!Qualche ragazzina del primo anno ha abboccato?-
-Noto un pizzico di gelosia nella sua voce dolce Evans-
Lily senza una parola lo fulminò con lo sguardo.
-Ok, mi rimangio tutto- disse uno spaventato James.
E senza una parola di più corse verso il dormitorio maschile.
Pochi minuti e il ragazzo fece capolino nuovamente in sala Comune.
-Ehy Evans non scendi a pranzo?-
-Non mi va- disse Lily immersa nel suo libro fino al naso
-Come vuoi, beh allora ci vediamo- e James si incamminò verso il ritratto della Signora Grassa
-Ehy aspetta James- disse improvvisamente Lily, accorgendosi solo dopo di averlo chiamato forse per la prima volta solo per nome.
"oddio guai in vista” pensò il ragazzo che voltatosi vide una Lily imbarazzata, tanto che il suo grazioso viso si intonava perfettamente con i suoi capelli rossi.
-Che c'è?-
-Perchè?- chiese infine lei semplicemente. -Perchè cosa?- disse perplesso il ragazzo
-Hai detto quelle cose, tutte quelle belle parole su di me, mentre eravamo chiusi nell'aula...dimmelo ti prego- disse Lily un pò titubante, ma sicura come non mai di volere una risposta, di chiarire una volta per tutte cosa succedeva al suo cuore quando vedeva James Potter...

-Potter fammi uscire immediatamente da qui!- disse un' isterica quanto irritata Lily Evans
-Lo farei volentieri se potessi-
James continuava a forzare la maniglia della grande porta ma quella non ne voleva proprio sapere di aprirsi.
Erano stati gli ultimi a prepararsi e come per magia, si ritrovarono in poco tempo gli unici nell'aula, chiusi dentro, senza nessuna via di fuga.
-Ma perchè le finestre non le fanno?- disse arrabbiato James
-Forse perchè siamo nei sotterranei, no Potter?- ormai esasperata Lily si sedette, non senza prima aver cercato di aprire o buttare giù la porta con tutti gli incantesimi di cui era a conoscenza.
-Ci sarà pur un modo per uscire!- fece quasi piagnucolando Potter
-Ti dispiacerebbe restare un pò calmo e smetterla di fare il bambino?-
-Ma io sono calmo!-
-Certo certo...stai solo andando avanti e indietro e non fai altro che urlare!-
"Ci credo che voglio uscire!mica posso rimanere qui con la Evans!!io e lei soli? non posso mica saltarle addosso!" pensò il ragazzo,
Massaggiandosi le tempie Lily valutava ogni opportunità, ogni soluzione che la potesse portare fuori e soprattutto lontana da James Potter.
"Che faccio? uffa...proprio con lui eh? un'altra persona no? No ovvio, James Potter, il ragazzo più egocentrico, arrogante, sbruffone..."
-A che pensi?-
-A come uscire da qui- mentì lei.
-Ehy Evans ti secca così tanto stare qui con me?-
-Abbastanza-
-Così mi ferisce cara Evans!-
-E' sempre un piacere- rispose lei.
Si sedettero sui banchi dell'aula, illuminata solo da poche candele non ancora consumate.
-Eddai Evans visto che siamo qui tanto vale fare un pò di conversazione no?- ma quello alzando lo sguardo vide la ragazza già immersa nella lettura di un grande tomo
"non è possibile!" pensò incredulo
-Lily?-
nessuna risposta.
-Liluccia?-
niente.
-Lily cara?-
-Che c'è?- disse seccata lei, senza però distogliere lo sguardo dal libro.
E poi fu un attimo, preso chissà da quale strana magia James fece quello che avrebbe voluto fare da tanto tempo,essere sincero, parlare a tu per tu, senza l'ultima trovata plateale per conquistarla.
Fece un bel respiro:
-Sai Lily, non so cosa voglia dire essere innamorati, ma quando ti vedo, insomma la testa mi si fa leggera e scordo come si respira, mi sento proprio scemo...- poi riprese
-Mi piace tutto di te, il modo in cui ti tormenti quella ciocca di capelli che non vuole saperne di stare al suo posto, il tuo sguardo quando ti arrabbi e rimproveri chi ha osato infrangere una regola, il cipiglio battagliero che ogni volta ti si dipinge sul volto quando accetti una sfida, il tuo sorriso quello vero,quando scherzi con le amiche, mi piace vederti studiare in biblioteca al tuo solito tavolo, e Dio, quando il sole tramonta e tu stai lì persa nei tuoi pensieri vicino alla finestra, sei bellissima!-
James si fermò di colpo, aveva detto veramente tutto questo alla Evans?
Alzò il viso e vide quei bellissimi occhi verdi fissarlo con stupore. Aveva perfino smesso di leggere il libro che ormai era abbandonato sul tavolo
-Tu, tu non puoi essere veramente innamorato di me...- furono le uniche cose che lei riuscì a sussurrare.
-Perchè no? Ho cercato in tutti i modi di conquistarti...Perchè non lo capisci? Quando ti punzecchio, faccio scherzi, lo faccio per avere un po' di considerazione da te, perchè so che in quei momenti tutta la tua attenzione è rivolta a me, perchè anche se mi rimproveri io posso guardarti dritta negli occhi e perdermici dentro...-
-Andiamo, tu sei James Potter! il re di Hogwarts, solo perchè non ti sono ancora caduta ai piedi non significa che, che...beh insomma guardami io sono Lily Evans la Prefetto Perfetta e...- ma non finì la frase che James la anticipò
-e sei tu quella che sogno ogni notte...può essere da pazzi ma è la verità, non mi interessa di essere il più popolare o il re della scuola se non ho nemmeno un po' di considerazione dalla ragazza di cui non posso fare a meno, non importa essere il più corteggiato, ammirato se chi vorrei corteggiare non mi degna di uno sguardo-
Il grande James Potter si era appena confessato, dimostrando un lato che a Lily era del tutto sconosciuto, forse perchè veramente era troppo impegnata a stare sulla difensiva quando si trattava di James.
Un colpo secco e la porta come a prendersi gioco di loro si aprì, fuori era tutto deserto, non un rumore ad interrompere quello strano e imbarazzante momento. James si voltò ,ancora in attesa di una qualsiasi risposta, verso Lily e vide solo ,appoggiato sul banco dove prima stava la ragazza, il nastrino verde con cui la Evans era solita legare i capelli.
Senza pensarci lo prese e rassegnato tornò verso la Sala Comune, speranzoso di ritrovare la sua bella.
Ma da lì tutto tornò come prima...o quasi...

-Le pensavi veramente?- disse Lily, con il cuore che non ne voleva sapere di rallentare
-No, direi che le PENSO ancora.- disse James serio come non lo era mai stato.
Lily era stata confusa per tutto quel tempo, niente chiarimenti, nessuna spiegazione, solo lei e il dubbio che forse si era innamorata su serio di James Potter, l'arrogante, lo sbruffone che però non smetteva mai di stupirla. Che c'era sempre, comunque.
Era sempre e solo lui.
Si alzò di scatto dalla poltrona e lasciando cadere il libro si diresse verso James con la sua aria fiera e orgogliosa
-Se scopro che ti stai prendendo gioco di me ti spedisco ad Azkaban- disse lei.
James Potter lo spavaldo, ebbe forse per la prima volta, veramente paura di una ragazza e abbassò lo sguardo, ma quando lo sollevò vide il più dolce sorriso che avesse mai visto sulle belle labbra della Evans, ed era tutto per lui.
-Ah, c'è una cosa che ti devo dare- disse lui come ricordandosi improvvisamente di qualcosa.
-Giusto, il mio nastrino verde dov è?-
Ma James le spostò una ciocca di capelli e si avvicinò pericolosamente al viso di Lily.
-Mmh..non so- disse con fare innocente per poi catturare quelle labbra tanto agoniate, sognate, desiderate...e finalmente erano sue, tutte per lui.


Ennesima Storia di come potrebbe essere iniziata tra James e Lily.
Insomma  mamma Rowling non ci ha mai raccontanto nulla su questa meravigliosa coppia che io adoro *_*
Ah, e per inciso, James NON ha gli occhiali per me. Non me lo immagino. Se poi è diventato miope dopo sono fatti suoi!u.u
E' la prima storia che pubblico su EFP(: perciò mi farebbe piacere sapere che ne pensate!
Bye
Lindì
  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Deviata