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Autore: piemme    12/02/2010    5 recensioni
Campagna inglese. E' estate, quando la monotonia dell'esistenza delle sorelle Swan è interrotta da Sir Jasper Hale, sua sorella Rosalie e il loro amico Edward Cullen...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Orgoglio &Pregiudizio

 

Cap. 1

 

“Mio caro Charlie, hai sentito che Netherfield Park è stata affittata?” la signora Renèe Swan parlava in salotto gongolando nella sua sedia a dondolo all’idea di qualche nuovo arrivato.

“Sì, lo so” rispose serafico il marito, Charlie Swan, senza distogliere lo sguardo dal suo giornale sportivo, per nulla interessato alla conversazione tentata dalla moglie.

“Ma mi stai ascoltando?” mugugnò la signora, indispettita da tale atteggiamento e alzando il tono della voce.

“Certo cara, voglio sapere tutto del nuovo arrivato. Non aspettavo altro.”Rispose in tono ironico.

La moglie non capì il sottile gioco che il marito lasciava sottintendere e iniziò a parlare a raffica.

Netherfield è stata affittata a un certo Jasper Hale. Anzi, la notizia sensazionale è che non è solo Jasper Hale ma Sir Jasper Hale. Ho saputo che suo padre è parente stretto della regina Elisabetta in persona. Non è fantastico! Oh Charlie! Chissà… se… beh… se sarà interessato a qualcuna delle mie ragazze!”

“Si davvero sensazionale. Sicuramente…..” noncurante della frase del marito Renèe continuò a parlare.

“Beh… le mie figlie sono tutte belle ed intelligenti. Un buon partito insomma. Da sposare. Non trovi caro?” lo guardò con fare interrogatorio.

"Siamo nel 2010 non nel 1700. Vedi troppe soap-opera.” La zittì Charlie.

“Sarà, ma un aiutino….” Guardò fuori la finestra intenta in chissà quali pensieri.

“Hai sentito Bells? “Sir” Jasper Hale. Sembra interessante.” Alice Swan, figlia maggiorenne del capo della polizia origliava dalla porta del salotto.

“Uh… uh… un damerino impomatato e arrogante come un pavone in libertà . Signorine posso fare la vostra conoscenza. Sono Sir Jasper Hale. Non potete dire di no, io ho il sangue blu che mi scorre nelle vene. E nessuna può dire di no al parente della nostra cara queen Elizabeth! Ecco qui, detto e fatto il tuo tipo interessante!” Isabella Swan, chiamata da tutti Bella, era la seconda figlia di Charlie, ragazza molto premurosa e gentile quanto caparbia e ribelle a qualsiasi tipo di regole.

“Oh, dai Bells! Non essere cinica! Forse non sarà così!” Alice dal canto suo era molto più disponibile verso gli altri, dolce e molto bella.

“Certo Alice, tu vedi sempre del buono in tutti” abbassò lo sguardo verso il pavimento iniziò a giocherellare con la punta delle scarpe.

“Allora Bells cosa indosserai stasera alla festa? Non mi dire i soliti jeans?” Alice cambiò discorso, sapeva che l’argomento uomini era un tabù per Bella. Nessuno era alla sua altezza. E forse era così. Bella era troppo intelligente per quei zoticoni di campagna.

“Lo sai Alice, in fatto di moda sono una frana e non dirmi di fare shopping” rispose serafica. Guardò la sorella che aveva uno sguardo triste. Capì immediatamente che doveva rincuorarla in qualche modo, Alice era troppo sensibile.

“Va bene. Magari mi serve qualche vestito, non ho niente” a quelle parole Alice iniziò a saltellare e un gridolino di gioia si propagò per tutta la casa.

“Oh Bells! Grazie! Si, si, si! Shoppingggg!” a quelle parole Bella rabbrividì, sapeva cosa significassero per sua sorella, anzi per le sue sorelle. E infatti.

“Alice!” gridarono in coro le altre due sorelle, Jessica e Lauren.

“Ragazze andiamo a fare shopping per la festa di stasera!” gridava Alice battendo le mani. In risposta le altre due iniziarono a saltellare e a gridare all’unisono, battendo anche le mani “Shopping! Shopping! Shopping!”

Bella le guardava sconvolta, scioccata, avrebbe voluto dire che sarebbe rimasta a casa ma sapeva di ferire Alice e gliene dispiaceva.

“Ragazze perché gridate?” la signora Swan si affacciò nella stanza.

“Andiamo a fare shopping per la festa di stasera!” le rispose Jessica. Ragazza provinciale e civetta, non faceva altro che andare in giro per casa vantandosi della sua bellezza e irretire i ragazzi con la sua sciatta versione di bomba sexy.

“Bene. Ci sarà un nuovo ragazzo… Sir Jasper Hale!” pronunciò Sir in maniera enfatica volendo marcare l’importanza del ragazzo annunciato.

“Wow!” risposero in coro le due sorelle. Bella, dal canto suo, era rimasta in disparte a quello scempio della natura. Già doveva sopportare quelle due sorelle sconsiderate ma anche sua madre poi!

“Mi raccomando vestiti sexy per la serata!” continuò la signora Swan.

“Mamma non stiamo andando a prostituirci, ma ad una festa per ragazzi!” Bella non sopportava il suo comportamento civettuolo.

Tornarono a casa cariche di pacchi e pacchetti. Bella era sfinita, non tanto dal peso ma dalle ore trascorse con quelle squinternate sorelle. Migliaia di vestiti provati, centinaia di scarpe indossate e superficialità a non finire. Non era decisamente il suo ambiente.

“Ah! Siete tornate. Spero non mi abbiate prosciugato il conto in banca. Bella, sei viva?” il signor Swan era un tipo poco convenzionale ed eccentrico. Aveva una predilezione per la seconda delle sue figlie, Bella, che credeva la più intelligente e soprattutto meno oca delle altre.

“Si papà. La vita è dura.” Sorrise a quell’affermazione buttandosi sul divano.

"Già… e il conto è salato!” rispose suo padre pensieroso, leggendo la ricevuta delle varie spese. Risero tutte a quell’affermazione.

“Allora andiamo a prepararci?” Alice era già sul piede di guerra.

“Si” rispose svogliatamente Bella “Andiamo, la tua barbie è pronta”

“Non sapevo che le barbie parlassero pure!” Charlie era come sempre pungente ed ironico ma, nessuna delle sue figlie rise alla sua battuta, tranne Alice soddisfatta di sé.

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Al ballo di inizio estate, c’era quasi tutta la popolazione dei ragazzi riunita per l’occasione. Le signorine Swan spiccavano su tutti. Alice, Isabella, Mary, studiosa e pedante fino alla saccenteria, Lauren e Jessica . Le ultime due iniziarono a ballare in modo sfrenato, civettando a destra e sinistra e bevendo a più non posso.

“Alice guarda che stanno combinando quelle due.” Bella era nervosa per le prestazioni tipiche e usuali delle sue sorelle minori.

“Le vedo Bella. Che facciamo, le chiamo?” mentre stava dicendo questo, comparvero sulla porta della palestra, dove si svolgeva il ballo, due ragazzi ed una ragazza. Si fermarono quasi tutti ad osservarli, probabilmente sbalorditi da tanta bellezza. Capirono subito che si trattavano del nuovo arrivato e dei suoi amici. Infine scoprirono che il biondino era Jasper Hale, la bionda superba sua sorella Rosalie e il ragazzo dietro di loro, Edward Cullen, amico di Jasper.

Erano davvero belli. Jasper era anche molto gentile mentre sua sorella, restia a rimanere al ballo, sembrava fuori posto in quel luogo. Edward Cullen invece aveva attirato le antipatie di tutti. Nonostante la sua bellezza, occhi verdi, capelli ramati e fisico mozzafiato, gli uomini, ma soprattutto le donne, lo consideravano il ragazzo più antipatico e scortese della serata.

Jasper era riuscito a conoscere Alice e per tutta la serata aveva ballato con lei sotto gli sguardi inorriditi di sua sorella e del suo amico. Bella era rimasta quasi tutto il tempo seduta. Mentre si trovava seduta vicino al balcone sentì involontariamente una conversazione di Jasper con il suo amico, Edward Cullen.

“Dai Edward! Balla anche tu! Non riesco a vederti tutto solo e per giunta in piedi come un fesso” gli diceva Jasper, spronandolo a ballare. Era rimasto tutta la serata a guardare gli altri ballare.

“Sai che non mi piace ballare. Poi in questo contesto... comunque non c’è nessuna degna per me... tu stai ballando con la più bella qui dentro!” sorrise Edward al pensiero di Alice.

“Ma non dire sciocchezze! Ci sono tante belle ragazze… pensa ad Isabella Swan…” Guardava speranzoso il suo amico.

“Chi è Isabella Swan?” domandò Edward con fare indagante.

“Bella, la sorella di Alice. E’ molto bella e deve essere anche molto simpatica. Se vuoi te la faccio presentare.” Guardava speranzoso il suo amico. Edward si girò verso Bella e disse al suo amico “E’ passabile ma... non tanto da ballare con lei. Ritorna da Alice, Jasper.” Bella rimase sconvolta da tanta maleducazione e villania. Per tutta la serata fece finta di niente, ballando a più non posso e raccontando quanto aveva sentito in versione ironica. In fondo cosa gli poteva importare di un damerino ricco e senza cervello. Lei puntava a ben altro.

Al ritorno a casa, trovarono i genitori ancora svegli. Alice, Jessica e Lauren raccontarono tutte le loro peripezie sotto lo sguardo compiaciuto della signora Swan e infastidito nonché inorridito dell’ispettore che non vedeva l’ora di andare a dormire invece di sorbirsi l’intera serata danzante delle figlie. Alice raccontò di Jasper e di Edward e tutti deploravano il comportamento del ragazzo. Eccetto Bella che stava in disparte a questi discorsi.

Quando finalmente Alice e Bella furono sole in camera, Alice esternò i suoi sentimenti per Jasper Hale.

“Bella, lui è dolce, simpatico e tanto tanto gentile” Alice era entrata nel suo mondo fatto di fate, folletti ed elfi, dove il vero amore non muore mai.

“Si non è male ma sua sorella e quel suo amico poi... lasciamo stare!” Bella era ferita, non lo dava a vedere ma era così.

“Oh Bella, mi dispiace ma Jasper non è così” rispose in tutta fretta Alice.

“Si l’ho visto, peccato che abbia intorno a lui gente così pedante” rispose acida.

“Hai ragione ma ti assicuro che Jasper non è così.” Alice si stava innamorando di quel ragazzo.

“Lo spero, soprattutto per te Alice. Comunque siete una bella coppia” a quell’affermazione Alice arrossì e si addormentarono insieme pensando tutte e due alla serata terminata da poco.

 

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Allora so che devo continuare Gocce di memoria e lo farò (sfortunatamente per voi! ;) ma siccome ho rivisto il film Orgoglio e Pregiudizio, mi è venuta voglia di farlo a modo mio. Spero vi piaccia e soprattutto commentate in modo che possa capire se devo continuare o meno, altrimenti non vi scoccerò più ;)

Sempre grazie a MaryAc_Cullen, la mia beta, per il suo sostegno e la sua pazienza! Grazie!

   
 
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