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Autore: cloe cullen    13/02/2010    55 recensioni
Brandii la forchetta esasperata. “E’ normale, ok? E’ normale infuriarsi se il tuo ragazzo sorride a quelle oche, è normale piangere se sei triste ed è normale vomitare e ingozzarsi se sei incinta ok?” Le parole mi uscirono prima che potessi fermarle o anche solo provare a contenerle. Le sentii riecheggiare nella stanza. O merda… Alzai gli occhi ed incontrai quelli spalancati del mio ragazzo. Mi fissava sconvolto..più o meno inebetito Poi accadde tutto molto velocemente. Sentii due tonfi. Uno provocato dalla forchetta che mi era caduta, sbattendo sul piatto. L’altro da Rob che era…semplicemente precipitato dalla sedia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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fiooooo Ehm ehm. Salve a tutte! Siamo Claudia e Fiorella (cloe cullen e Fiorels). Probabilmente alcune di voi ci conosceranno già qui su efp. Beh, siamo qui ora, insieme per un nuovo progetto. Una ff a quattro mani sulla nostra coppia preferita….ROBSTEN of course! Diciamo che l’ispirazione è nata un po’ per caso, per gioco. All’inizio erano poche frasi che poi sono diventate…beh, si sono trasformate in qualcosa di speciale. La storia verrà postata sull’account mio cioè  di claudia (cloe cullen) come potete vedere, ma prima di ogni capitolo verrà specificata l’autrice. Bene…speriamo che questa storia possa piacervi ed entusiasmarvi almeno quanto a noi piace scriverla. Vorremmo ringraziare La fantastica “Manu the best” che ha creato la nostra skin e poi una persona speciale senza la quale noi non avremmo mai scritto nulla. Lei sa chi è.
Bene…allora siete pronte per il primo capitolo?? Teniamo le dita incrociate e aspettiamo i vostri commenti. Un bacione da Cloe e Fio.

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CAPITOLO 1 (claudia)
VIDEO A SORPRESA

KRIS POV
Fissavo rapita le televisione.
Una giovane donna aveva appena preso in braccio il suo bambino per la prima volta. Piangeva e lo guardava come...come se fosse un angelo.
Piangeva ed era talmente assorta da non badare nemmeno alla telecamera che, inopportunamente, rovinava quel mondo perfetto. Un mondo in cui c'era posto solo per loro due.
Prima che me ne rendessi conto la mano corse veloce alla mia pancia, ancora totalmente piatta.
Non si vedeva nulla. Per ora era  un segreto che condividevamo solamente io e il piccolo esserino che portavo in me.
"Sono già sette settimane che sei dentro di me..." mormorai sorridendo e spegnendo la tv.
Mi accoccolai meglio sul divano ripensando a tutto quello che era successo negli ultimi tempi.
Non avevo avuto il ciclo a Novembre ma, con tutto lo stress accumulato durante le presentazioni di New Moon in giro per il mondo, non ci avevo prestato troppa attenzione.
Io e Rob ci eravamo presi finalmente del tempo solo per noi. Lontano dai media, dai paparazzi...dalle nostre famiglie persino.
Dopo le luci accecanti e insopportabili di tutti i fan event a cui avevamo partecipato ora eravamo soli.
Io e lui. In un posto segreto a LA.
Avevo quasi perso la cognizione del tempo in quelle settimane di vacanze passate a guardare vecchi film, a fare l'amore o semplicemente abbracciati sul letto ad ascoltare l'uno il respiro dell'altra. Niente poteva turbare la nostra armonia.
Anche se...anche se a volte tornavo a fissare la x rossa sulla mia agenda. Quella x che ero così abituata a segnare ogni mese e che, in quei giorni, fissavo con una punta d'ansia.
E poi era successo.
Tre giorni prima Rob era uscito per incontrarsi col suo agente e io...ero corsa alla prima farmacia.
Non sopportavo di comportarmi da codarda.
Mi ero sempre considerata una ragazza forte, che sapeva affrontare i problemi e non scappava davanti alla prima difficoltà. E così avevo fatto quel test.
E una parte di me non era rimasta troppo sconvolta dalla risposta.
Positivo.
Era come se, in qualche modo, sentissi che c'era qualcosa di diverso in me. Come se stessi semplicemente ignorando l'inevitabile.
Mi alzai dal divano, mettendomi seduta. Mi allungai quel tanto che bastava per afferrare i due oggetti in bella mostra sul tavolino.
Uno era il test di gravidanza e l'altro l'esito degli esami di laboratorio che avevo eseguito per sicurezza e che mi avevano informato sullo stato della mia gravidanza.
Sette settimane. Sorrisi di nuovo senza riuscire a smettere. Era incredibile il fatto che un bimbo stesse crescendo lentamente, secondo dopo secondo dentro di me.
Tra qualche mese sarei stata una mamma e Rob, il mio Rob...un papà.
Certo...tecnicamente lui non lo sapeva ancora.
Non avevo trovato il modo migliore per dirglielo.
Era una notizia così...enorme. Bella, ovviamente. Magnifica. Ma pur sempre sconvolgente. Le nostre vite sarebbero cambiate per sempre.
Non potevo soltanto entrare in camera e urlare "Ehi sono incinta!"
Volevo fare qualcosa di diverso, di speciale.
Mi alzai dal divano ed entrai in cucina, alla ricerca di qualcosa da bere. Per fortuna trovai una bottiglietta d'acqua fuori dal frigo. All'ora di cena lo avevo aperto per prendere da mangiare e un forte odore di cipolla mi aveva colpita causandomi una nausea che non era ancora del tutto scemata.
Sorseggiai lentamente e i miei occhi si posarono sul post-it che avevo trovato  al mio ritorno a casa quella sera.
Amore mio,
mi dispiace tantissimo ma devo fare un salto al compleanno di Shannon, la ragazza del mio amico..
Probabilmente neppure mi divertirò ma glielo avevo promesso e non me la sono sentita di annullare. Ti giuro che al mio ritorno saprò farmi perdonare.
Ti amo da morire.
Rob.
Sbuffai. Mi mancava terribilmente, anche se ci eravamo visti soltanto poche ore prima. Controllai l'orologio e mi resi conto che erano già le 12 e 30.
Probabilmente avrei fatto meglio ad andare a letto e ingannare il tempo nell'attesa del suo ritorno.
Spensi le luci e mi diressi al piano superiore.
In meno di dici minuti ero sotto le coperte ma, siccome non avevo ancora molto sonno, decisi di dare un'occhiata alle mail.
Ne lessi un paio di mia madre, arrabbiata perchè tenevo sempre il cellulare spento. Lasciai perdere e andai al mio motore di ricerca preferito: forse su internet sarei finalmente riuscita a trovare un modo carino per dargli la notizia della gravidanza o...
Improvvisamente mi bloccai, attirata dalla foto di Rob che rimandava ad un sito di gossip.
Ci cliccai sopra presa dalla curiosità e iniziai a leggere.

La star di Twilight Robert Pattinson e la principessa del pop Katy Perry sembravano molto intimi questa sera al Dimples Supper club di Burbank, California. E radaronline era  lì mentre la situazione si faceva piccante.

Piccante????
Con gli occhi fuori dalle orbite continuai a scorrere l'articolo corredato da due splendidi video in cui si vedeva Robert leggermente brillo e barcollante trotterellare al fianco di Katy Perry.
E in un lampo mi ritornarono in mente le paroline che mi aveva scritto sul bigliettino "..Probabilmente neppure mi divertirò...."
Chiusi il pc con violenza, lasciando che scivolasse sul pavimento.
Certo, si vedeva quanto poco si stesse divertendo.
Io quì ad affannarmi a pensare a come dargli la notizia più importante delle nostre vite e lui a bere birra e fare l'idiota in giro.
Sei gelosa, mi punzecchiò una vocina nella mia testa.
No.
Mi affrettai a scacciarla. Io non ero gelosa.
Non ero una ragazza gelosa.
 Assolutamente no.
No.
Sapevo che quelle erano tutte cose esagerate. Io per prima ero stata vittima di tantissime bugie scritte dai siti di gossip ma.. La cosa che mi infastidiva era che lui si stesse divertendo senza di me, in mezzo a tutte quelle galline.
Sempre pronte a girargli intorno e a fare le stupide per un suo sorriso. Che puntualmente lui non negava certo, perchè era sempre gentile e carino con tutte. Perchè era un gentiluomo..perchè...
Presi un profondo respiro sprofondando sotto le coperte.
E poi quella non era la festa di Shannon... cosa?
Che diavolo ci faceva Lui con Katy Perry?
Perchè Katy Perry gli stava parlando?
Perchè Katy Perry si era avvicinata a lui? Al MIO ragazzo? Al futuro padre del MIO bambino?
Ok, dovevo calmarmi. Chiaramente io non ero gelosa.
No..no ..no.
E tutto quello stress non faceva bene al bimbo. Tutto quello che dovevo fare era stendermi e cercare di dormire.
Ci provai ma non feci altro che rigirarmi continuamente nel letto per le restanti due ore, finchè all'alba delle 2 e 40 del mattino sentii la porta d'ingresso sbattere e il rumore di un paio di chiavi che si posavano sul tavolino.
Mi sistemai su un fianco, voltando le spalle alla sua parte di letto.
Non avevo la minima intenzione di dargli la soddisfazione di sapere che ero stata sveglia perchè ero gel...
Scossi il capo. Io non ero gelosa, che diavolo mi passava per la testa?
Cercai di respirare piano e con regolarità.
"Ehi amore...sono tornato..." biascicò con un tono di voce che mi confermò chiaramente che aveva bevuto un pò troppo. Certo, io qui  a casa con in grembo suo figlio e la nausea e lui in giro a bere alle feste di compleanno...
Dopo pochi minuti lo sentii entrare nel letto abbracciandomi da dietro. Se sperava di cavarsela con così poco si sbagliava di grosso.
"Casualmente" il mio piede scattò tirandogli un sonoro calcio nella gamba. Lo sentii gemere in silenzio, staccandosi un poco da me.
 Non mi piaceva quel’assenza di contatto, ma ero troppo arrabbiata per voltarmi a parlargli. Avremmo fatto i conti la mattina dopo. Nel frattempo poteva iniziare a scontare la punizione beccandosi qualche altro "accidentale" calcetto notturno.
Rimasi ferma in quella posizione per tutto il resto della notte riuscendo a dormire a mala pena un paio d’ore.
Finalmente arrivarono le sette e, benché fossi più esausta di quando ero andata a letto, scesi in cucina a prepararmi qualcosa da mangiare. Evitai di lanciare un’occhiata alla parte opposta del letto.
Guardare lui dormire, con la bocca leggermente dischiusa e i capelli arruffati mi avrebbe intenerita e invece…invece io…
Sospirai appoggiando il capo contro la credenza. Un paio di lacrime silenziose rotolarono giù dalle mie guance.
Le scacciai con rabbia.
Io non ero così. Non badavo ai gossip, sapevo che erano tutte sciocchezze. Sapevo che lui mi amava e che potevo fidarmi eppure…
Eppure ultimamente piangevo per un nonnulla, ero sempre nervosa, in ansia.
Maledetti ormoni in subbuglio, pensai rigirando la frittella un po’ troppo energicamente in un moto di stizza.
Ero così presa dai miei pensieri che sussultai quando sentii due mani calde posarsi sulla mia pancia e poi scivolare lungo le mie cosce, alzando leggermente la stoffa della camicia con cui dormivo.
“Pensavo di farmi perdonare per ieri sera…” lo sentii sussurrare roco al mio orecchio.
Mi staccai senza pensarci afferrando un fazzoletto per tamponarmi gli occhi. Non volevo che mi vedesse così.
Non volevo iniziare la conversazione già in lacrime.
Subito Rob fu al mio fianco. Mi fissava preoccupato, tenendomi il viso fra le mani.
“Kris amore stai male?” domandò.
“No” scossi energicamente il capo allontanandomi e posando le frittelle su un piatto “Solo un po’ di nausea..Ieri quando non c’eri stavo poco bene”
Sottolineai quel quando non c’eri sperando di farlo sentire in colpa.
“Scusa” sussurrò sedendosi al tavolo e fissandomi accigliato.
“Non fa nulla. “ ribattei “Ti sarai divertito almeno tu”
“Sì, era un posto carino, bella gente…”
A quelle parole scattai.
Bella gente??
“Sì?” sbattei il mio piatto sul tavolo e presi posto davanti a lui “Anche Katy Perry?”
Mi continuava a fissare con un misto tra il confuso e lo sconvolto. “Sì…in effetti c’era anche lei ma…tu come lo sai?”
“Ho visto un video su un sito di gossip dove c’eravate tu , lei e…” e fui incapace di continuare la frase.
Fu come se un torrente in piena debordasse dai miei occhi e io non potessi fermarlo.
Improvvisamente mi ritrovai scossa dai singhiozzi.
“Io…io ho vvvisto come ti guardava! Ccii ha ppprovato con te…”
“Cosa?!” Rob allibito allungò una mano per accarezzarmi il viso, ma io mi tirai indietro.
“Kris amore…io non so cosa hai visto ma ti assicuro che a malapena ci siamo salutati e poi lei era con il suo ragazzo e..”
“Ah beh allora!” lo interruppi strillando “Qqquello sarà stato tttalmente drogato da nnon accorgersi di nulla..”
Mi alzai in piedi di scatto per cercare di calmarmi ma fu una pessima idea. Improvvisamente tutto vorticò intorno a me e vidi il pavimento a due centimetri dalla faccia. Ma, prima che mi schiantassi, due braccia forti mi avevano afferrato.
Rob mi stringeva al suo petto e riuscivo a sentire il suo cuore battere frenetico per l’ansia.
“Kris..Oddio kris ti prego parlami. Ti senti male? Kris per favore dimmi qualcosa. Che succede? Ti senti male ti…”
Spalancai gli occhi. La stanza aveva smesso di girare ora ma…
Portai una mano alla bocca.
“Rob,ti prego…” lo allontanai e rapidamente corsi fuori dalla stanza. Feci appena in tempo a raggiungere il bagno prima di accasciarmi sul gabinetto.
Fui scossa dai conati per alcuni minuti ma potevo avvertire la presenza di Rob al mio fianco: mi teneva i capelli e mi carezzava la fronte, sussurrando parole nel tentativo di calmarmi.
Ancora spossata mi lasciai trascinare gentilmente fuori dal bagno, verso il salotto.
Aspetta…il salotto?
“Voglio mangiare…” sussurrai, non sapevo se a lui o a me stessa.
“Kris..non dire cavolate” Abbozzò un sorriso “Devi aspettare un po’ almeno prima di..”
Incurante delle sue parole mi diressi in  cucina.
Io avevo fame e avrei mangiato a qualunque costo.
Puntai al tavolo ma, prima che potessi fermarlo, Rob mi tolse il piatto da sotto il naso.
“Che stai facendo?” domandai acida. Sentivo che il nervosismo che mi aveva abbandonato momentaneamente per pochi minuti stava ritornando più forte di prima.
“Kris..tu non stai bene. Mi svieni tra le braccia, vomiti  e prima..vaneggiavi…”
“Ahahah ora vaneggio anche??” sbottai puntandogli il dito contro. “Vuoi anche convincermi che quei video sono solo il frutto della mia immaginazione?” Gli strappai il piatto dalle mani e lo sbattei sul tavolo. Tentando di mantenere la calma mi accomodai e affondai la forchetta in quelle che erano state delle frittelle.
Ormai somigliavano più che altro a una poltiglia.
Senza neppure riuscire a spiegarmi il vero motivo sentii una gran tristezza dentro e le lacrime riaffiorare di nuovo prepotenti.
Le mie frittelle erano distrutte…e io…io avevo fame!
“Kristen ti prego” il suo tono di voce era supplichevole ora, al limite del terrorizzato “Ti prego..lascia che ti porti da un medico..”
Scossi il capo “No..non voglio andare dal dottore...”
Tentai di addentare un boccone di quella roba e scoprii che in fondo non era tanto male.
Un piccolo sorriso comparve sulle mie labbra mentre ne addentavo un altro morso.
Non erano male per niente. Anzi…mi piacevano!
“Kristen” iniziò
“Mmmmmm…se mi dici ancora una volta che vuoi portarmi in ospedale ti tiro un calcio!” Urlai spruzzando una generosa dose di sciroppo d’acero nel mio piatto.
“Bene tiramelo..ma io farò qualcosa!” ribattè
“Vuoi fare qualcosa? Perché non torni a ubriacarti con le tue amichette?”
“Kris tu… non sei in te. Io ti amo e sono solo preoccupato. Non è normale piangere, svenire, vomitare, urlare nell’arco di due minuti e…”
Brandii la forchetta esasperata. “E’ normale, ok? E’ normale infuriarsi se il tuo ragazzo sorride a quelle oche, è normale piangere se sei triste ed è normale vomitare e ingozzarsi se sei incinta ok?”
Le parole mi uscirono prima che potessi fermarle o anche solo provare a contenerle. Le sentii riecheggiare nella stanza.
O merda…
Alzai gli occhi ed incontrai quelli spalancati del mio ragazzo.
Mi fissava sconvolto..più o meno inebetito
Poi accadde tutto molto velocemente.
Sentii due tonfi. Uno provocato dalla forchetta che mi era caduta, sbattendo sul piatto.
L’altro da Rob che era…semplicemente precipitato dalla sedia
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