FIRE AND ICE
di Sakura1287
traduzione di iceygaze
Ginny era seduta, vicino al fuoco, nella sala comune di
Grifondoro e stava giocando al gioco babbano chiamato
Solitario sul suo nuovo computer portatile. Era quasi notte. Lei aveva
risparmiato il suo denaro per tutto l’anno passato, e aveva ottenuto abbastanza
denaro per acquistare il suo computer personale. Era
stato qualcosa che aveva davvero desiderato; gli infiniti limiti
di Internet la affascinavano. C’erano accessi a così tanti incantesimi, molti
di più che nella libreria di Hogwarts.
La divertivano anche le caratteristiche della chat; le permetteva di parlare alle persone senza
imbarazzarsi come le succedeva normalmente.
Molti dei suoi amici erano tornati a casa per le vacanze
natalizie, ma lei, suo fratello Ron rimanevano sempre
con Harry a Hogwarts. Lo stesso valeva per Hermione. Nessuno di loro voleva che
qualcuno dei loro amici passasse il Natale da solo. Lei aveva ricevuto i suoi
regali quella mattina, un maglione da sua madre come al
solito, e dello spumone al cioccolato, il suo favorito. Anche
altre varie cose dai suoi amici. Ma il computer era
l’unica cosa nella sua mente quel giorno, non le sarebbe sembrato di ricevere
abbastanza se non avesse ricevuto quello.
Ron e Hermione stavano facendo una romantica passeggiata
fuori in pieno stile natalizio, ed Harry era nella sua stanza a scrivere una
lettera per Sirius. Lui si stava ancora nascondendo e
loro non erano sicuri di poter definire il suo nome libero da accuse.
Ginny stava chattando con una
ragazza del quinto anno con la quale era amica, una
che era tornata a casa per Natale, ma la sua mente spaziava, spaziava su
qualcun altro.
Improvvisamente il computer emise un bip e una finestra si
aprì. “IceyGaze è appena entrato.”
Sorridendo, Ginny ciccò sul suo nick-name.
“Che ironia” mormorò. Era infatti
colui al quale stava pensando. La piccola finestra si aprì e iniziò a scrivere.
Firefly: Mi sei mancato
IceyGaze: Sono solo passate 10 ore
Firefly: Wow, è da più tempo di quanto pensavo
IceyGaze: – ride –
Firefly: Perché stai ridendo?
IceyGaze: Io ti piaccio, vero?
Firefly: Che tipo di domanda è questa?
IceyGaze: Beh, che tipo di risposta è questa?
Firefly: Allora cosa succederebbe se mi piacessi. Perché è così divertente?
IceyGaze: 1) Tu mi hai appena incontrato. 2) Non mi conosci.
Firefly: Beh, se tu mi permettessi di
conoscerti.
IceyGaze: Perché ti interesso così
tanto?
Firefly: – ride – Perché tu sei interessante
IceyGaze: Non so davvero cosa dire
Firefly: Hmmm, allora non dire
niente. Non mi importa
IceyGaze: Allora, qual'è
comunque il significato del tuo nick-name?
Firefly: E’ il mio soprannome
IceyGaze: Qualche significato particolare?
Firefly: Beh, se te lo dicessi, ti dovrei uccidere
IceyGaze: – scuotendo le sopracciglia – P...pe…perché?
Firefly: Sto solo scherzando. Ma se te lo dicessi ti
regalerei la mia identità
Ciò era molto vero. Sempre, fin da bambina, la sua famiglia e i suoi amici la chiamavano
in quel modo, in quanto i suoi capelli erano così sfolgorantemente rossi.
IceyGaze: Perché, sei per caso una lucciola?
Firefly: Non proprio – occhiolino –
Ginny si sentiva piuttosto euforica. Non sapeva niente nei
riguardi di questo ragazzo, questo fantastico e misterioso ragazzo del settimo
anno di Hogwarts, ma lui era diventato un chiodo fisso. Qualcosa delle loro
conversazioni la faceva sentire semplicemente piena di vita. Il suo strano e
conciso modo di parlare le faceva venire la voglia di provare ad aprirlo sempre
di più. Ginny si chiedeva in perché del suo essere chiuso. Perché
cambiava discorso ogni volta che faceva delle domande personali. Perché era così suscettibile riguardo al suo nome.
Firefly: Qual è invece il significato del tuo nick-name?
Ginny aspetto per circa quattro minuti e lui ancora non rispondeva. Cos’era successo?
Firefly: Ohi? Ci sei ancora?
IceyGaze: Scusami; il mio computer si è bloccato.
Lei dubitò molto di ciò. I computer incantati non si
bloccavano per nessuna ragione. Ma piuttosto che indagare sulla questione, Ginny decidette di lasciare la questione in sospeso.
Avrebbe potuto provare a chiedere del suo nick-name
più avanti, magari dopo che lo avrebbe sciolto un po’.
Firefly: Tutto a posto. Accade tutte le volte
IceyGaze: Dimmi qualcosa di te
Firefly: Tipo?
IceyGaze: Tutto
Firefly: Ok, ho un po’ di
fratelli, adoro la scuola ed imparare gli incantesimi, mi piace scrivere e ho
superato solo recentemente superato i miei problemi dell’infanzia che sono
durati per gli ultimi sei anni. Mi spiace ma la mia vita non è così
interessante.
IceyGaze: E’ più interessante della mia. Voglio saperne di
più. Dimmi dei tuoi problemi
Pensando a Harry, Ginny provò a spiegargli senza svelargli
chi era. Tutti conoscevano Harry; sarebbe dovuta essere cauta
Firefly: Beh, ero infatuata di una piccolo
ragazzo malato d’amore. Ho riposto le mie speranze troppo in alto. Poi
durante il mio quinto anno lui, finalmente, si è accorto di me. Abbiamo provato
ad andare avanti, ma non ha funzionato. Ora noi siamo solo buoni amici.
IceyGaze: E’ interessante. Ma,
perché non ha funzionato?
Lei stava ancora provando a
immaginarlo per tutto l’anno. Molte delle persone pensavano che fosse stato
Harry a rompere tra i due, ma in realtà era stata Ginny. Stare con Harry non la
faceva sentire bene come aveva sempre sognato che sarebbe stato. Loro non erano
molto più che amici.
Firefly: Non ne sono così sicura; ma se non avessimo rotto,
probabilmente non ti avrei incontrato
– ride –
IceyGaze: Tu non hai rinunciato, vero?
Firefly: Cosa vorresti supporre?
IceyGaze: Sono stato maleducato, irascibile, e non molto
aperto con te. Perché non hai rinunciato? Sono sicuro
che ci sono un sacco di ragazzi che vorrebbero mettersi con te
Il suo responso la fece pensare per
un momento. Perché non aveva mollato? Tutto quello che
aveva detto era vero, tranne che per l’ultima parte.
Firefly: Mi piace combattere
Ancora una volta lui si prese del tempo per rispondere.
Ginny divenne impaziente, non aveva intenzione di
aspettare per tutto il giorno.
Firefly: Ice, posso chiederti qualcosa?
IceyGaze: Dipende cosa
Firefly: Non sei tenuto a rispondere, lo sai
IceyGaze: Certo, puoi chiedermi quello che vuoi
Firefly: Sto perdendo il mio tempo?
IceyGaze: Che significa?
Firefly: Intendo, tu non hai alcun tipo di
interesse in me?
Per la terza volta quella notte lui non
rispose. Ginny premette i tasti con frustrazione.
Firefly: MUOVITI ICE, RISPONDI
IceyGaze: Non c’è bisogno di urlare
Firefly: Se è quello che serve
IceyGaze: No
Firefly: No?
IceyGaze: No, non stai sprecando il tuo tempo
La testa di Ginny si sollevò improvvisamente dallo schermo.
Qualcuno stava scendendo dalle scale.
Firefly: Aspetta solo un minuto, tornerò subito
Lei rimpicciolì la finestra della chat
e ripristinò ancora il Solitario. Nello stesso momento Harry scese dalle scale.
“Hey Gin, come va?” chiese lui
casualmente, sedendosi sul divano davanti a lei. Edvige era vicino a lui già
pronta a volare con la lettera per Sirius.
“Niente di speciale, solo, uh, sto giocando col mio nuovo
computer.” Non poteva credere alle tracce di
colpevolezza che sentiva nella sua voce. Ma di che
cosa doveva sentirsi in colpa? Cosa c’era di male nel
conoscere persone in rete? Conoscere persone e flirtarci
assieme, sì auto-riprese.
“Vuoi aggiungere qualcosa alla mia lettera per Sirius? Sto per mandarla in modo che riceva almeno qualcosa
a Natale oltre ai biscotti che gli mando. Che secondo me sono un po’ bruciacchiati su un lato, non sei d’accordo?”
Ginny sorrise debolmente e scrisse velocemente sul fondo
della lettera: “Buon Natale Sirius, ci manchi. Sinceramente, Ginny Weasley”
Harry attacco la lettera ai piedi di Edvige
e aprì la finestra. Il gufo bianco prese la sua strada nella notte scura.
Dopo aver chiuso la finestra Harry tornò verso Ginny, solo
che questa volta si sedette vicino a lei piuttosto che davanti. Guardò al suo
gioco al computer. “Oh, mio cugino Dudley era solito
a giocare a questo gioco col computer. Solo che una volta che era abbattuto si
sedette sopra e lo ruppe.” Lui sembrava scherzare, ma
la mente di Ginny era preoccupata.
“Hey Ginny?” Harry iniziò a
parlare timidamente, mettendo le sue mani su quelle della ragazza che erano poste sul mouse. Lei girò la sua testa verso di lui,
realizzando cosa stava per succedere. “Ci sta provando con me – pensò tra se
Ginny – dopo tutto quello che abbiamo passato Harry Potter ci sta ancora provando con me” Lui si portò avanti
un po’ e sussurrò: “Andiamo a cercare Ron ed Hermione. E’ una
così bella notte questa notte, andiamo fuori per una passeggiata”
Lei lo fissò con confusione negli occhi. “Harry, noi siamo
solo amici. Ricordi?”
Gli occhi di lui mostrarono segnali
di dolore in essi. Dopo mascherò ciò con una faccia senza emozioni. “Lo so Ginny. Certo che lo siamo.
Mi stavo solo interessando degli altri. Potrebbe iniziare a nevicare ancora
stanotte”
Sospirando Ginny si girò dall’altra parte “Penso che starò qui stanotte. Mi spiace Harry”
Lui si alzò e camminò verso l’uscita della stanza comune.
“Non è un problema Ginny, non è un problema. Potremo uscire
domani. Lo capisco” e con questo se ne andò.
Lei si sentì un po’ male. Harry era ancora uno dei suoi
migliori amici e odiava ferirlo. Ma non aveva più
sentimenti nei suoi confronti e lui doveva imparare a convivere con questo.
Dopo Ginny riaprì la finestra della chat. Ebbe un sospiro di sollievo quando vide che LUI era ancora on-line.
Firefly: Grazie di avermi aspettato
IceyGaze: Non ho niente di meglio da fare
Firefly: Non ti diverte parlare con me?
IceyGaze: Perché devi tirar fuori le miei
debolezze?
Ciò la confuse. Che cos’era la sua
debolezza? Era per questo che parlava in rete? O che si stava divertendo? Ginny decise di non fare domande.
Sembrava che lui non apprezzasse le domande e voleva
evitarle ad ogni costo
Firefly: Allora, quando ci incontreremo?
IceyGaze: Definisci “INCONTRARE”
Firefly: Intendo incontrarti di persona, stupido
IceyGaze: Stupido? Io non rispondo bene alle derisioni
Firefly: Te lo sei meritato
IceyGaze: Bene, bene, qui qualcuno sta diventando un po’ aggressivo
Decidendo di uscire con un capriccio, Ginny scrisse qualcosa
che la faceva arrossire al solo pensiero. Comunque, se
lei era timida nella vita reale non doveva esserlo necessariamente anche in
rete. Lui non poteva vederla arrossire attraverso il computer.
Firefly: Questo ti accende?
IceyGaze: Scusa?
Firefly: Balbetto per caso? Mi hai sentito benissimo
IceyGaze: A dir la verità, SI
A Ginny si allargarono gli occhi. Non si aspettava quel
genere di risposta. Non sapeva come replicare e così passarono alcuni minuti.
IceyGaze: – ride – La lezione di oggi
è: Non fare domande di cui non vuoi sapere la risposta.
Ginny non poteva crederci. “Oh mio dio, mi ha già capito”
sospirò a se stessa. Bene, doveva provargli il contrario
Firefly: Come fai a sapere cosa voglio e non voglio? Io non
voglio semplicemente continuare con questo perché anche se lo facessi tu non
saresti qui e non c’è niente che io possa fare. Perché io
sono a Hogwarts e tu no.
IceyGaze: Non puoi fare niente? E cosa
faresti se io fossi a Hogwarts ora, eh?
Ginny arrossi come una matta. Lui era troppo furbo per lei. Non poteva vincere
Firefly: Che cosa vorresti che ti facessi
IceyGaze: Ricordi cosa hai imparato prima? Riguardo a fare
domande di cui non vuoi sentire la risposta
Firefly: Si?
IceyGaze: Beh, questa è una di quelle volte – ride –
Firefly: – strabuzzando gli occhi – Beh, io vado a dormire.
Parliamo domani?
IceyGaze: Forse…….Dormi bene
Firefly: Buona notte
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Ciao a tutti, sono Iceygaze
(chissà da dove ho preso il nick? NdI;
Yes, where??? NdS)
aggiungo queste due righe giusto
per spiegarvi il significato dei due nomi:
ICEYGAZE ha come traduzione più o meno corretta SGUARDO DI GHIACCIO
FIREFLY: invece vuol dire LIBELLULA, o se preso alla lettera
FUOCO VOLANTE
Aggiungo anche queste per ringraziare tutti quelli che
apprezzano il mio lavoro di traduttore, e come dice il Liga
(ma anche qualcun altro): “E’ UNO SPORCO LAVORO MA QUALCUNO LO DEVE PUR FARE”
Mi spiace non poter rispondere personalmente a tutti quelli
che commentano, ma è una mia decisione, il lavoro non è mio, già questi spazi
non dovrebbero esistere, l’unica cosa che posso dire è GRAZIE