Moonlight fear
Sirius
& Remus.
“Perché
l’amore vince su tutto…”
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– Ti amo, Remus.
Io ero shockato. Non riuscivo a
crederci. Fece una breve pausa per poi riprendere a parlare
– All’inizio credevo che il mio
sentimento per te fosse una semplice amicizia, ma poi ho capito che quello che
provavo era un sentimento più profondo… Quando mi sono reso conto di quanto
fosse forte il mio amore ho avuto paura, e così ti ho allontanato… Ma non ho
mai voluto farlo realmente… Ed anche se so che tu mi consideri solo un amico,
io…
Gli misi un dito sulle labbra pere
farlo tacere. Non me lo aspettavo, questo era sicuro, ma l’ansia si trasformò
subito in felicità. Il ragazzo che amavo mi ricambiava… Cosa
sarebbe potuto accadere di più bello?
– Anch’io
ti amo, Sirius. E non sai
quanto mi ha reso felice sapere che anche tu provi lo stesso per me…
Il suo volto si fece raggiante.
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Cap. 04 – Insicurezza
Remus
p.o.v.
Arrivammo nel dormitorio abbastanza
presto; almeno, quel tanto che ci bastò per non arrivare in ritardo alle
lezioni.
James
ci guardò con aria interrogativa per tutto il tempo, senza però trovare il
coraggio di chiederci nulla. Anche Peter, poverino,
sembrava piuttosto preoccupato, ma a dirla tutta lo ignorammo
completamente, tantopiù che non sapeva assolutamente
nulla di quello che era accaduto negli ultimi giorni, e nessuno di noi sembrava
avere la minima voglia di perdere tempo a spiegarglielo.
Non so perché, ma a volte quel
ragazzo mi dà sui nervi, come se mi ispirasse qualcosa
di… malvagio, ecco. Non che sia colpa sua, e mi
dispiace pensare questo di lui, ma ci sono momenti in cui mi sembra così
viscido…
Quando James
riuscì a liberarsi di lui, ovverosia fra la lezione di divinazione ( durante la
quale la nostra professoressa, come al solito, non
aveva fatto altro che ripetermi “c’è qualcosa che ti perseguita, come una
maledizione…”, mentre Sirius si tratteneva a stento
dallo strangolarla ), e quella di pozioni, ci allontanammo dal resto dei Grifondoro più silenziosamente che potevamo, e appena
trovammo un’aula vuota ci infilammo dentro.
– Allora?
Chiese preoccupato James
– volete spiegarmi che cavolo è
successo? Che avete fatto ieri?? Mi ero
preoccupato, sapete?
– Oh, non ce n’era bisogno ^////^
Rispose Sirius
dandomi un casto bacio sulle labbra.
Credo di aver cambiato colore… di
certo sentii un forte calore salirmi su dallo stomaco
e invadermi tutto il corpo.
James
ci guardò, leggermente imbarazzato, per poi sfoggiare un sorriso a 362 denti e
dire allegramente
– Era ora! Finalmente vi siete
decisi!
Sirius
fece un sorriso ancora più largo, se possibile, e poi rispose
– Mi sono deciso, prego!
– Bè, quel
che conta è che alla fine ce l’abbiate fatta… Non ne
potevo più di sorbirmi le tue stramaledettissime lamentele tutto il santo
giorno!!!
Lo guardai incuriosito.
Lamentele? Sirius?
Ma allora, era di questo che parlavano, quando
volevano rimanere soli? Era di ME che parlavano? Dio Santo… Mi sentii svenire.
– Remus? Rem!? Ehi! Terra chiama Remus!
Terra chiama Remus! Rispondete!
Mi voltai verso il mio amore
– Mh?
– Ehi, Rem!
A che pensi? Sono tre anni che ti chiamo…
– E sei
anche impallidito Aggiunse James
– Ti senti bene?
– Sìssì
^___^ … non vi preoccupate!!!
– Sicuro?
Mi chiese amorevolmente il mio Sirius
– Ma certo!
– A proposito… (de che, poi…)
Intervenne James
– Remus,
hai più risolto il tuo problema, qualunque fosse? Sai, ieri
sera eri parecchio strano…
Abbassai la testa
– Bè,
ecco, io…
– Eddaiiii
Reeemuuuus!!! Siamo amici,
no? Lo sai che con me puoi parlarne! Tipregotipregotipregotipregoooooooooo…
Forse non sarà la stessa cosa che con Sirius, però…
– Scusami, James…
Non ho niente contro di te, figurati, e lo sai che ti considero un grande
amico, ma al momento non me la sento di parlarne…
La verità è che avevo paura. Di cosa?
Di tutto! Della verità, della sua reazione, della mia reazione alla sua
reazione… Sì, Sirius l’aveva pres
particolarmente bene, ma… lui avrebbe potuto fare altrettanto?
Sentii la mano del mio ragazzo che
si appoggiava alla mia per poi afferrarla, come per darmi coraggio. Ma non ce la feci. Non guardai nemmeno James, mi mancò la forza per farlo.
Poi sentimmo dei passi.
Era Peter.
– Ehi, ragazzi! È un
ora che vi cerco… sentite, il professore di pozioni è assente, e quindi
avremo tre ore consecutive di difesa dalle arti oscure.
Fece una breve pausa, durante la
quale Sirius lasciò la mia mano e si avvicinò al
nostro amico.
– Ok, arriviamo subito.
– D’accordo. Ah, il professore ha
detto di portare i libri, toglierà cinque punti a ciascuna persona che ne sarà
sprovvista.
E dicendolo fece un cenno a James, che era solito lasciarlo in giro e non riusciva mai
a trovarlo quando ne aveva bisogno.
– Non ti preoccupare, Pet. Oggi ce l’ho.
– Meno male, perché dice che
sarà una lezione impegnativa.
Poi ci lanciò uno sguardo
incuriosito.
– Ah, ora che ci penso… che stavate
facendo qui?
***continua***
E dopo secoli e secoli
eccomi nuovamente fra voi con questa ficcy.
Ringrazio tutte le anime pie che l’hanno
letta e commentata…
Un bacio a tutti ^*^
(vi giuro che nel prox capitolo rispondo a tutti)