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Autore: adry91    20/02/2010    10 recensioni
Edward ha lasciato Bella in New Moon e non è non e mai più tornato. Gli anni passano e anche i decenni, ma due anime sono ancora tremendamente legate tra di loro perché il tempo possa cancellare ciò che l’amore ha creato. Cosa succederà se un giorno Bella dovesse rincontrare quella che aveva considerato fin dall’inizio al sua famiglia? E i Cullen e soprattutto Edward come reagiranno quando scopriranno che Bella è ancora la diciottenne che avevano lasciato? P.S. Bella non è un vampiro, ma non è comunque umana. Oltre i vecchi, ci saranno anche nuovi personaggi.
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Stephenie Meyer

Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Stephenie Meyer. Questa storia è stata scritta senza alcun scopo di lucro.

 

 

Eccomi qui con un altro capitolo. Spero vi piaccia. Buona lettura a tutti.

 

 

Capitolo 3

Un incontro inaspettato

 

POV EDWARD

 

In genere il destino si apposta dietro l'angolo,

come un borsaiolo, una prostituta o un venditore di biglietti della lotteria,

le sue incarnazioni più frequenti,

ma non fa mai visite a domicilio.

Le cose avvengono proprio nel momento in cui stai per convincerti

che non ci sia più niente da fare.

In quel momento ti rendi conto che arriva la soluzione

 e che arriva da un luogo del tutto inaspettato,

sotto una forma quasi ridicola.

E questo solo grazie al destino.

 

 

 

Ero ancora leggiarmente turbato da ciò che quella ragazza mi aveva detto, non tanto per la minaccia, figurarsi se un vampiro centenario poteva avere paura di una ragazza, ma quanto più per ciò che aveva detto.

Non riuscivo a spiegarmi che legame potevo avere con la sua famiglia considerato che nemmeno la conoscevo e comunque non capivo perché avrebbe dovuto tenermi lontano da loro.

Passai il resto della mattinata scolastica a pensare a quelle parole cercando di venirne a capo, ma proprio non ci ero riuscito.

Al suono della campana mi diressi a mensa senza fare troppo caso a tutti i ragazzi che erano nei corridoi.

Non volevo pensare a ciò che era successo. Era solo una ragazzina e non volevo certo farmi rovinare l’umore da quelle stupidaggini.

Mi diressi nella mensa e non appena entrai notai che i miei fratelli ad esclusione di Jasper erano già seduti al nostro solito tavolo, lo stesso tavolo di tantissimi anni prima, lo stesso tavolo che aveva visto nascere l’amore tra me e Bella, lo stesso tavolo che poi mi aveva visto sparire e abbandonare l’unica ragazza che era riuscita a portare un po’ di luce nella mia vita.

Presi il vassoio e lo riempì con qualcosa da mangiare anche se quel cibo non sarebbe arrivato mai alla mia bocca.

Ciò che odiavo di più della scuola era proprio l’ora di pranzo, quando dovevo fingere di essere una persona come tutte le altre, quando in realtà ero il predatore più pericoloso al mondo.

- Smettila di tormentarti. Non ne posso più di sentirmi così quando sono vicino a te – mi disse Jasper che mi aveva appena affiancato.

Grazie al suo potere da empatico era impossibile tenergli segreto qualunque stato d’animo.

Lo vidi dirigersi verso la sua adorata mogliettina con il vassoio in mano e io lo seguì a ruota.

Mi sedetti e sistemai il mio vassoio sul tavolo.

La recita aveva inizio.

- Avete già visto i nuovi arrivati? – ci chiese Emmett non appena sia io che Jasper ci fummo seduti.

- Più che vedere direi che sono stato minacciato da una di loro – risposi io mentre non riuscì a trattenere una risata.

- Cioè? – mi chiese Rosalie stupita dalla mia risposta.

- Una delle nuove alle prime ore era in aula con me e a fine lezione è venuta verso di me e mi ha chiesto se fossi Edward Cullen, quando gliel’ho confermato mi ha consigliato di stare lontano dalla sua famiglia altrimenti non avrei visto l’alba di domani – gli raccontai usando le stesse parole della ragazza.

- Questa è forte. Una ragazzina che minaccia un vampiro. Ha fegato da vendere la ragazza – commentò Emmett scoppiando a ridere.

- Perché dovresti stare lontano dalla sua famiglia? Non abbiamo nemmeno idea di chi siano – mi disse Alice senza prendere in considerazione il comportamento da buffone di Emmett.

- Speravo tu potessi dirmi qualcosa. Non hai visto nulla? – le chiesi.

- No. Ho solo visto che sarebbero arrivati dei nuovi ragazzi e che tutti gli studenti erano in completo subbuglio. Una notizia come un’altra, quindi non gli ho dato molta importanza – mi rispose.

- Magari era solo un modo per attaccare bottone. Sai com’è? Ancora vai molto di moda – mi disse Jasper per sdrammatizzare la situazione.

- Cos’è hai preso il posto di Emmett? – gli chiesi vista la battuta.

- Di Emmett c’è ne è uno e tutti gli altri son nessuno – ribatté mio fratello orso.

- E meno male – continuò Rosalie facendoci ridere tutti.

Si era ristabilita la tranquillità e ne ero contento perché in fondo ciò che aveva detto quella ragazza non aveva nessun valore.

Forse, aveva ragione Jasper. Era stato solo un modo per attaccare bottone anche se comunque era un modo del tutto sbagliato per farlo.

I ragazzi iniziarono a parlare di altro mentre Emmett non perdeva occasione per tirare le sue solite battutine ed ero felice che lo facesse perché da quando eravamo tornati a Forks lui sembrava essere tornato quello di sempre considerato che da quando eravamo partiti aveva sofferto pure lui per la perdita di quella che, ormai, aveva imparato a considerare come un sorella.

Mi guardai attorno e la mia attenzione fu attirata dall’ingresso in mensa delle due gemelle insieme a un ragazzo e una ragazza.

Il ragazzo era muscoloso, con i capelli castani e gli occhi di un verde intenso, quasi magnetico (à il link del ragazzo: http://yfrog.com/0djasonkj ), mentre la ragazza al suo fianco era davvero molto bella. Aveva dei lunghi capelli biondi e degli occhi azzurro-grigi ( à il link della ragazza: http://yfrog.com/j5kyraj ).

La ragazza aveva le mani intrecciate con il ragazzo, il che mi fece supporre che i due stessero insieme.

Elegantemente si andarono a sedere nel tavolo a fianco al nostro considerato che era l’unico rimasto libero e notai come Jenny mi avesse lanciato uno sguardo carico di odio allo stato puro.

Cosa avevo mai fatto a quelle ragazza per meritarmi un simile trattamento?

Voltai lo sguardo verso i miei fratelli e iniziai a parlare con loro, ma subito dopo mi voltai di nuovo verso quella parte e notai come tutti in quel tavolo mi stessero fissando. Provai a sondare la mente dei due nuovi, considerato che quella delle gemelle era impenetrabile.

Che bel quadretto familiare… stava pensando il ragazzo, ma quel pensiero per quanto potesse sembrare negativo non lo era perché potevo chiaramente percepire come i pensieri di quel ragazzo fossero del tutto sinceri.

E adesso che facciamo? Pensava, invece, la ragazza.

Dobbiamo trovare una soluzione prima che arrivino gli altri…gli aveva risposto quella che riconobbi essere la voce di Jenny.

Che diavolo stava succedendo? Quelle due avevano appena comunicato telepaticamente e la cosa non mi piaceva per niente.

Chi erano? E che cosa erano venuti a fare a Forks?

- Edward che succede? Ti sento inspiegabilmente preoccupato – mi domandò Jasper riscuotendomi dai miei pensieri.

- Qualcosa non quadra – gli feci notare.

- Potresti spiegarti meglio? – mi chiese Rosalie.

- Guardate lì – dissi io indicando il tavolo con i nuovi arrivati.

- Sono quelli nuovi. Cosa c’è che non va? – mi chiese Alice.

- Jasper sonda le loro emozioni. Che senti? – gli domandai ignorando la domanda di Alice.

- Una delle due gemelle prova un misto di rabbia e odio, l’altra, invece, è contenta, mentre i due ragazzi sono preoccupati – mi spiegò Jasper.

- Ci vuoi spiegare qualcosa? – mi domandò Emmett.

- A quanto ne so la telepatia non è una caratteristica umana e visto che quelli lì hanno appena comunicato telepaticamente credo ci sia qualcosa che non va – gli risposi mentre vidi i loro sguardi incupirsi non appena terminai di parlare.

Tutti i miei fratelli si voltarono a guardare quei ragazzi e loro fecero altrettanto con noi.

C’era tensione nell’aria e la si percepiva chiaramente.

Adesso iniziavo seriamente a preoccuparmi riguardo ciò che mi aveva detto quella ragazza.

Io consiglio di tornare a casa. Se restiamo qui complicheremo solo le cose. Con una scusa convinceremo tutti ad andarcene e tutto si risolverà… disse Jenny nella mente di coloro che erano seduti al tavolo con lei.

Non possiamo Jenny. Se lei venisse a saperlo, un giorno, non ci perdonerebbe mai… gli rispose il ragazzo.

Non è una decisione che spetta a noi. Non c’entriamo… continuò la bionda.

Avevano iniziato una conversazione telepatica anche se non riuscivo a capire il problema. Se avessero parlato piano nessuno avrebbe potuto sentirli, a meno che loro fossero a conoscenza di ciò che in realtà eravamo noi.

Forse, voi no, ma io c’entro eccome, io e Blair c’entriamo. Cavolo Blair, diglielo anche tu… disse Jenny con presunzione.

No Jenny, mi dispiace, ma stavolta non sono d’accordo. Resteremo qui e affronteremo la situazione. Non siamo noi a dover decidere… le rispose la sorella.

Voi proprio non capite… continuò Jenny.

Direi che è meglio smetterla. Non è detto che ci abbia protetto con lo scudo e il leggi-pensiero potrebbe sentire questa conversazione. Resteremo qui e poi non è detto che sia lui, potrebbe essere un omonimo e in quel caso ci stiamo preoccupando senza motivo… disse, infine, il ragazzo troncando la conversazione.

- Edward che sta succedendo? – mi chiese Alice vedendomi preoccupato.

- Non riesci a vedere nulla? – le domandai.

- Il buio più assoluto – mi rispose.

- Forse, non c’è nulla di cui doversi preoccupare – mi disse Emmett cercando di sdrammatizzare la tensione.

- Hanno la capacità di parlare telepaticamente, sanno che tra noi c’è uno che legge il pensiero e hanno parlato di qualcosa che ha a che fare con uno scudo che li protegge. Ti sembra sufficiente per preoccuparsi? – dissi leggiarmente nervoso dalla situazione.

- C’è qualcosa che non quadra. E il fatto che sia del tutto cieca non mi piace per nulla – ci fece notare Alice riferendosi al fatto che il suo potere momentaneamente sembrava non funzionare.

Abbassai il viso prendendo a fissare un mela rossa nel mio vassoio. Avevo bisogno di calmarmi considerato che quella situazione iniziava a non piacermi per nulla.

Mi misi a fissare quella mela con insistenza cercando di scorgere quanto più possibili particolari in quel frutto che mi ricordava Bella, considerato che per me lei era la mia metà della mela, quella che unita a me combaciava alla perfezione.

Era la mia anima gemella e io l’avevo capito troppo tardi.

Se solo il destino fosse stato più generoso con me, forse, la mia vita sarebbe stata diversa, o forse semplicemente il destino lo scriviamo noi con le nostre azioni, con i nostri comportamenti ed esso non può essere che testimone silenzioso delle nostre scelte.

Era stato il destino a fare incrociare il mio percorso con quello di Bella e anche se adesso era impossibile avrei tanto voluto che lo facesse ancora, avrei tanto voluto che il destino fosse dalla mia parte perché adesso ero convinto che l’avrei saputo scrivere meglio, avrei scritto giorni gioiosi e felici e non un’eternità infelice e sofferente.

- Noi vampiri possiamo avere delle allucinazioni? – chiese Emmett all'improvviso con voce del tutto sconvolta.

Non feci caso a quello che aveva detto, di sicuro avrebbe sparato un’altra delle sue battute.

Continuai a fissare la mela e poi la presi in mano girandola su se stessa per ammirarla in tutta la sua perfezione.

- Emmett smettila di fare lo stupido. Stiamo parlando di una cosa seria e non aiuti facendo così – gli rispose Rosalie.

- E comunque no, non possiamo avere allucinazioni – continuò Jasper.

- E allora quella lì che cos’è? – domandò lui indicando con lo sguardo qualcosa o qualcuno.

Notai che i ragazzi si voltarono a guardare mentre io continuai imperterrito a giocare con quella mela e non gli diedi ascolto, non avevo intenzione di cadere nei suoi stupidi giochetti che lo avrebbero portato a prenderci in giro per tutto il giorno.

- Non è possibile – disse Jasper.

- Sto sognando. Tutto questo non può essere vero, non può essere vera – sentì dire a Alice con tono completamente sconvolto.

Iniziai a credere che quello non fosse uno scherzo di Emmett, ma che ci fosse davvero qualcosa che non andava.

Alzai lo sguardo dirigendolo verso l’ingresso della mensa, ma non vidi nessuno di così interessante.

Spostai lo sguardo verso il tavolo dei nuovi arrivati e notai che a loro si erano appena aggiunti un ragazzo e una ragazza.

La ragazza era di spalle e non riuscivo a vederla, vedevo solo dei capelli castani che gli cadevano morbidi sulle spalle e un fisico perfetto da fare invidia a qualsiasi modella.

Il ragazzo, invece, cingeva i fianchi della ragazza e guardava nella nostra direzione. Era alto, muscoloso, dai capelli castani e gli occhi blu (à il link del ragazzo: http://yfrog.com/0cnatenp ).

Non riuscivo a capire cosa ci fosse di strano o di stupefacente in quel nuovo ingresso.

Abbassai di nuovo lo sguardo e ripresi a giocherellare con la mela, ma dopo qualche istante mi sentì fissare con insistenza e fui costretto ad alzare gli occhi e a guardare nella direzione dalla quale proveniva lo sguardo.

Ciò che vidi mi lasciò completamente basito tanto che la mela mi cadde dalle mani con talmente tanta foga che rotolò ai piedi di quella ragazza che mi stava fissando con insistenza.

La osservai per bene considerato che quello che i miei occhi stavano vedendo era qualcosa che mai e poi mai mi sarei aspettato di vedere.

E in quel momento mi resi conto che, forse, il destino esisteva davvero e che questi si mostrava sempre nei momenti e nelle situazioni meno improbabili, ma soprattutto mi resi conto che, forse, proprio nel momento in cui avevo perso ogni cosa, poteva nella mia vita, riaccendersi quella fiammella piccola, ma luminosa che si chiamava speranza.

Di fronte a me in tutta la sua bellezza vi era una ragazza dai lunghi capelli castani e dal viso a cuore, dalle labbra rosse e dagli occhi cioccolatosi.

No, aspetta, c’era qualcosa che non andava. Quegli occhi, quegli stessi occhi che mi erano tanto familiari non era color cioccolato, ma di un intenso color ghiaccio e mentre poco prima mi erano parsi calorosi adesso sembravano glaciali.

- Bella – fu l’unica cosa che riuscì a dire mentre guardavo quella ragazza.

Gli occhi non erano uguali, e nemmeno il suo sguardo, ma dentro di me sapevo che quella ragazza era la mia Bella, o, forse, volevo aggrapparmi a quella speranza, volevo credere che il destino mi avesse dato un’altra opportunità.

Forse mi stavo solo costruendo castelli in aria, in fondo, quante probabilità c’erano che quella fosse Bella? Quante probabilità c’erano che dopo centocinquant’anni lei fosse viva, ma soprattutto esattamente come l’avevo lasciata?

E se era lei, perché aveva quegli occhi?

Cosa era diventata?

 

 

Risposte alle vostre recensioni:

 

- Luisa98: No, questo posso assicurartelo per certo. Edward non si innamorerà per niente di Jenny. Anche volendo non potrebbe. Ti ho già detto troppo.

 

- vanderbit: Mi fa piacere sapere che le mie storie ti piacciono.

 

- Fortheternity: Beh diciamo che Edward sarà molto sorpreso, ma allo stesso tempo contento. E lei, invece? Sarà contenta anche lei? Se vuoi scoprirlo continua a seguire la mia storia.

 

- Austen95: Felice di sapere che anche il capitolo scorso ti sia piaciuto. Mi auguro di non deludere le tue aspettative.

 

- mikkettina: Mi fa piacere di sapere che seguirai la storia, quanto a Bella sono felice di sapere che ti intriga. Ci saranno un sacco di cose da scoprire.

 

- eliza1755: Non so ancora bene come procederò considerato che i capitoli man mano che li scrivo li posto. Comunque ti assicuro che non ci sarà uno schema fisso nell’alternanza di capitoli. Possono essercene un paio di un personaggio, e poi cambiare, oppure ogni capitolo diverso. Te lo detto non lo so, dipende molto da come deciderò di far svolgere la storia. Probabilmente metterò dei pov non solo di Bella e Edward, proprio per far interagire anche qualche altro personaggio. Nonostante questo ti posso dire che almeno per i primi capitoli non ci saranno dei pov Bella ne dei pov di componenti della sua nuova famiglia e il motivo è semplice. Ci sono cose che non posso e non voglio svelare subito. Quanto ai nuovi personaggi di cui hai parlato, si, fanno parte della nuova famiglia di Bella e questi due saranno molto importanti. Nel capitolo corrente ne hai conosciuti altri tre. Non ti anticipo se c’è ne saranno ancora oppure no, dovrai scoprirlo leggendo.

 

- ciuciu: Mi fa piacere sapere che il mio modo di scrivere ti piace. Quanto alla storia “quando l’amore ti cambia la vita” dovrai aspettare un po’. Ho intenzione di continuarla, ma non ho ancora scritto il prossimo capitolo a causa di un casino di impegni. Quando lo scriverò posterò subito, promesso. Comunque sta tranquilla che la continuo.

 

- Aly_Cullen: Grazie davvero per tutti i complimenti, comunque sono felice si sapere che la storia ti piace.

 

- ledyang: Te l’ho detto tesoro, mi faceva piacere e l’ho fatto, quindi non serve che mi ringrazi.

 

 

Un grazie di tutto cuore a tutti voi che avete recensito, a quelli che hanno messo la mia storia tra i preferiti e nelle seguite. Un altro grazie di cuore anche a coloro che mi hanno inserita tra gli autori preferiti. Spero che anche questo capitolo sia di vostro gradimento e recensite. Un bacio.

 

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