Questi personaggi non mi appartengono,
ma sono proprietà di Stephenie Meyer. Questa storia è stata scritta senza alcun
scopo di lucro.
Eccomi qui con un altro capitolo. Spero vi piaccia. Buona lettura a
tutti.
Capitolo 3
Un incontro inaspettato
POV EDWARD
In genere il
destino si apposta dietro l'angolo,
come un borsaiolo, una prostituta o un venditore di biglietti
della lotteria,
le sue incarnazioni più frequenti,
ma non fa mai visite a domicilio.
Le cose avvengono
proprio nel momento in cui stai per convincerti
che non ci sia più niente da fare.
In quel
momento ti rendi conto che arriva la soluzione
e che arriva da un
luogo del tutto inaspettato,
sotto una forma quasi ridicola.
E questo
solo grazie al destino.
Ero ancora
leggiarmente turbato da ciò che quella ragazza mi aveva detto, non tanto per la
minaccia, figurarsi se un vampiro centenario poteva avere paura di una ragazza,
ma quanto più per ciò che aveva detto.
Non riuscivo
a spiegarmi che legame potevo avere con la sua famiglia considerato che nemmeno
la conoscevo e comunque non capivo perché avrebbe dovuto tenermi lontano da
loro.
Passai il
resto della mattinata scolastica a pensare a quelle parole cercando di venirne
a capo, ma proprio non ci ero riuscito.
Al suono
della campana mi diressi a mensa senza fare troppo caso a tutti i ragazzi che
erano nei corridoi.
Non volevo
pensare a ciò che era successo. Era solo una ragazzina e non volevo certo farmi
rovinare l’umore da quelle stupidaggini.
Mi diressi
nella mensa e non appena entrai notai che i miei fratelli ad esclusione di
Jasper erano già seduti al nostro solito tavolo, lo stesso tavolo di tantissimi
anni prima, lo stesso tavolo che aveva visto nascere l’amore tra me e Bella, lo
stesso tavolo che poi mi aveva visto sparire e abbandonare l’unica ragazza che
era riuscita a portare un po’ di luce nella mia vita.
Presi il
vassoio e lo riempì con qualcosa da mangiare anche se
quel cibo non sarebbe arrivato mai alla mia bocca.
Ciò che
odiavo di più della scuola era proprio l’ora di pranzo, quando dovevo fingere
di essere una persona come tutte le altre, quando in realtà ero il predatore
più pericoloso al mondo.
- Smettila
di tormentarti. Non ne posso più di sentirmi così quando sono vicino a te – mi
disse Jasper che mi aveva appena affiancato.
Grazie al
suo potere da empatico era impossibile tenergli segreto qualunque stato
d’animo.
Lo vidi
dirigersi verso la sua adorata mogliettina con il vassoio in mano e io lo seguì
a ruota.
Mi sedetti e
sistemai il mio vassoio sul tavolo.
La recita
aveva inizio.
- Avete già
visto i nuovi arrivati? – ci chiese Emmett non appena sia io che Jasper ci
fummo seduti.
- Più che
vedere direi che sono stato minacciato da una di loro – risposi io mentre non
riuscì a trattenere una risata.
- Cioè? – mi
chiese Rosalie stupita dalla mia risposta.
- Una delle
nuove alle prime ore era in aula con me e a fine lezione è venuta verso di me e
mi ha chiesto se fossi Edward Cullen, quando gliel’ho confermato mi ha
consigliato di stare lontano dalla sua famiglia altrimenti non avrei visto
l’alba di domani – gli raccontai usando le stesse parole della ragazza.
- Questa è
forte. Una ragazzina che minaccia un vampiro. Ha fegato da vendere la ragazza –
commentò Emmett scoppiando a ridere.
- Perché
dovresti stare lontano dalla sua famiglia? Non abbiamo nemmeno idea di chi
siano – mi disse Alice senza prendere in considerazione il comportamento da
buffone di Emmett.
- Speravo tu
potessi dirmi qualcosa. Non hai visto nulla? – le chiesi.
- No. Ho
solo visto che sarebbero arrivati dei nuovi ragazzi e che tutti gli studenti
erano in completo subbuglio. Una notizia come un’altra, quindi non gli ho dato
molta importanza – mi rispose.
- Magari era
solo un modo per attaccare bottone. Sai com’è? Ancora vai molto di moda – mi
disse Jasper per sdrammatizzare la situazione.
- Cos’è hai
preso il posto di Emmett? – gli chiesi vista la battuta.
- Di Emmett
c’è ne è uno e tutti gli altri son nessuno – ribatté mio fratello orso.
- E meno
male – continuò Rosalie facendoci ridere tutti.
Si era
ristabilita la tranquillità e ne ero contento perché in fondo ciò che aveva
detto quella ragazza non aveva nessun valore.
Forse, aveva
ragione Jasper. Era stato solo un modo per attaccare bottone
anche se comunque era un modo del tutto sbagliato per farlo.
I ragazzi
iniziarono a parlare di altro mentre Emmett non perdeva occasione per tirare le
sue solite battutine ed ero felice che lo facesse perché da quando eravamo
tornati a Forks lui sembrava essere tornato quello di sempre considerato che da
quando eravamo partiti aveva sofferto pure lui per la perdita di quella che,
ormai, aveva imparato a considerare come un sorella.
Mi guardai
attorno e la mia attenzione fu attirata dall’ingresso in mensa delle due
gemelle insieme a un ragazzo e una ragazza.
Il ragazzo
era muscoloso, con i capelli castani e gli occhi di un verde intenso, quasi
magnetico (à il link del ragazzo: http://yfrog.com/0djasonkj ), mentre
la ragazza al suo fianco era davvero molto bella. Aveva dei lunghi capelli
biondi e degli occhi azzurro-grigi ( à il link della ragazza: http://yfrog.com/j5kyraj ).
La ragazza
aveva le mani intrecciate con il ragazzo, il che mi fece supporre che i due
stessero insieme.
Elegantemente
si andarono a sedere nel tavolo a fianco al nostro considerato che era l’unico
rimasto libero e notai come Jenny mi avesse lanciato uno sguardo carico di odio
allo stato puro.
Cosa avevo
mai fatto a quelle ragazza per meritarmi un simile
trattamento?
Voltai lo
sguardo verso i miei fratelli e iniziai a parlare con loro, ma subito dopo mi
voltai di nuovo verso quella parte e notai come tutti in quel tavolo mi
stessero fissando. Provai a sondare la mente dei due nuovi, considerato che
quella delle gemelle era impenetrabile.
Che bel
quadretto familiare… stava pensando il ragazzo, ma quel
pensiero per quanto potesse sembrare negativo non lo era perché potevo
chiaramente percepire come i pensieri di quel ragazzo fossero del tutto
sinceri.
E adesso che
facciamo? Pensava, invece, la ragazza.
Dobbiamo
trovare una soluzione prima che arrivino gli altri…gli aveva
risposto quella che riconobbi essere la voce di Jenny.
Che diavolo
stava succedendo? Quelle due avevano appena comunicato telepaticamente e la
cosa non mi piaceva per niente.
Chi erano? E
che cosa erano venuti a fare a Forks?
- Edward che
succede? Ti sento inspiegabilmente preoccupato – mi domandò Jasper
riscuotendomi dai miei pensieri.
- Qualcosa
non quadra – gli feci notare.
- Potresti
spiegarti meglio? – mi chiese Rosalie.
- Guardate
lì – dissi io indicando il tavolo con i nuovi
arrivati.
- Sono
quelli nuovi. Cosa c’è che non va? – mi chiese Alice.
- Jasper sonda
le loro emozioni. Che senti? – gli domandai ignorando la domanda di Alice.
- Una delle
due gemelle prova un misto di rabbia e odio, l’altra, invece, è contenta,
mentre i due ragazzi sono preoccupati – mi spiegò Jasper.
- Ci vuoi
spiegare qualcosa? – mi domandò Emmett.
- A quanto
ne so la telepatia non è una caratteristica umana e visto che quelli lì hanno
appena comunicato telepaticamente credo ci sia qualcosa che non va – gli
risposi mentre vidi i loro sguardi incupirsi non appena terminai di parlare.
Tutti i miei
fratelli si voltarono a guardare quei ragazzi e loro fecero altrettanto con
noi.
C’era
tensione nell’aria e la si percepiva chiaramente.
Adesso
iniziavo seriamente a preoccuparmi riguardo ciò che mi
aveva detto quella ragazza.
Io consiglio
di tornare a casa. Se restiamo qui complicheremo solo le cose. Con una scusa
convinceremo tutti ad andarcene e tutto si risolverà… disse Jenny
nella mente di coloro che erano seduti al tavolo con lei.
Non possiamo
Jenny. Se lei venisse a saperlo, un giorno, non ci perdonerebbe mai… gli rispose
il ragazzo.
Non è una
decisione che spetta a noi. Non c’entriamo… continuò la
bionda.
Avevano
iniziato una conversazione telepatica anche se non
riuscivo a capire il problema. Se avessero parlato piano nessuno avrebbe potuto
sentirli, a meno che loro fossero a conoscenza di ciò che in realtà eravamo
noi.
Forse, voi
no, ma io c’entro eccome, io e Blair c’entriamo. Cavolo Blair, diglielo anche
tu… disse Jenny con presunzione.
No Jenny, mi
dispiace, ma stavolta non sono d’accordo. Resteremo qui e affronteremo la
situazione. Non siamo noi a dover decidere… le rispose
la sorella.
Voi proprio
non capite… continuò Jenny.
Direi che è
meglio smetterla. Non è detto che ci abbia protetto con lo scudo e il
leggi-pensiero potrebbe sentire questa conversazione. Resteremo qui e poi non è
detto che sia lui, potrebbe essere un omonimo e in quel caso ci stiamo
preoccupando senza motivo… disse, infine, il ragazzo troncando la
conversazione.
- Edward che
sta succedendo? – mi chiese Alice vedendomi preoccupato.
- Non riesci
a vedere nulla? – le domandai.
- Il buio
più assoluto – mi rispose.
- Forse, non
c’è nulla di cui doversi preoccupare – mi disse Emmett cercando di
sdrammatizzare la tensione.
- Hanno la
capacità di parlare telepaticamente, sanno che tra noi c’è uno che legge il
pensiero e hanno parlato di qualcosa che ha a che fare con uno scudo che li
protegge. Ti sembra sufficiente per preoccuparsi? – dissi leggiarmente nervoso
dalla situazione.
- C’è
qualcosa che non quadra. E il fatto che sia del tutto cieca non mi piace per
nulla – ci fece notare Alice riferendosi al fatto che il suo potere
momentaneamente sembrava non funzionare.
Abbassai il
viso prendendo a fissare un mela rossa nel mio
vassoio. Avevo bisogno di calmarmi considerato che quella situazione iniziava a
non piacermi per nulla.
Mi misi a
fissare quella mela con insistenza cercando di scorgere quanto più possibili
particolari in quel frutto che mi ricordava Bella, considerato che per me lei
era la mia metà della mela, quella che unita a me combaciava alla perfezione.
Era la mia
anima gemella e io l’avevo capito troppo tardi.
Se solo il
destino fosse stato più generoso con me, forse, la mia vita sarebbe stata
diversa, o forse semplicemente il destino lo scriviamo noi con le nostre
azioni, con i nostri comportamenti ed esso non può essere che testimone
silenzioso delle nostre scelte.
Era stato il
destino a fare incrociare il mio percorso con quello di Bella e anche se adesso
era impossibile avrei tanto voluto che lo facesse ancora, avrei tanto voluto
che il destino fosse dalla mia parte perché adesso ero convinto che l’avrei saputo scrivere meglio, avrei scritto giorni gioiosi
e felici e non un’eternità infelice e sofferente.
- Noi
vampiri possiamo avere delle allucinazioni? – chiese Emmett all'improvviso con
voce del tutto sconvolta.
Non feci
caso a quello che aveva detto, di sicuro avrebbe sparato un’altra delle sue
battute.
Continuai a
fissare la mela e poi la presi in mano girandola su se stessa per ammirarla in tutta
la sua perfezione.
- Emmett
smettila di fare lo stupido. Stiamo parlando di una cosa seria e non aiuti
facendo così – gli rispose Rosalie.
- E comunque
no, non possiamo avere allucinazioni – continuò Jasper.
- E allora
quella lì che cos’è? – domandò lui indicando con lo sguardo qualcosa o
qualcuno.
Notai che i
ragazzi si voltarono a guardare mentre io continuai imperterrito a giocare con
quella mela e non gli diedi ascolto, non avevo intenzione di cadere nei suoi
stupidi giochetti che lo avrebbero portato a prenderci in giro per tutto il
giorno.
- Non è
possibile – disse Jasper.
- Sto
sognando. Tutto questo non può essere vero, non può essere vera – sentì dire a
Alice con tono completamente sconvolto.
Iniziai a
credere che quello non fosse uno scherzo di Emmett, ma che ci fosse davvero
qualcosa che non andava.
Alzai lo
sguardo dirigendolo verso l’ingresso della mensa, ma non vidi nessuno di così
interessante.
Spostai lo
sguardo verso il tavolo dei nuovi arrivati e notai che a loro si erano appena
aggiunti un ragazzo e una ragazza.
La ragazza
era di spalle e non riuscivo a vederla, vedevo solo dei capelli castani che gli
cadevano morbidi sulle spalle e un fisico perfetto da fare invidia a qualsiasi
modella.
Il ragazzo,
invece, cingeva i fianchi della ragazza e guardava nella nostra direzione. Era
alto, muscoloso, dai capelli castani e gli occhi blu (à il link del
ragazzo: http://yfrog.com/0cnatenp ).
Non riuscivo a capire cosa ci fosse di strano
o di stupefacente in quel nuovo ingresso.
Abbassai di nuovo lo sguardo e ripresi
a giocherellare con la mela, ma dopo qualche istante mi sentì fissare con
insistenza e fui costretto ad alzare gli occhi e a guardare nella direzione
dalla quale proveniva lo sguardo.
Ciò che vidi mi lasciò completamente
basito tanto che la mela mi cadde dalle mani con talmente tanta foga che rotolò
ai piedi di quella ragazza che mi stava fissando con insistenza.
La osservai per bene considerato che
quello che i miei occhi stavano vedendo era qualcosa che mai e poi mai mi sarei
aspettato di vedere.
E in quel momento mi resi conto che,
forse, il destino esisteva davvero e che questi si mostrava sempre nei momenti
e nelle situazioni meno improbabili, ma soprattutto mi resi conto che, forse,
proprio nel momento in cui avevo perso ogni cosa, poteva nella mia vita,
riaccendersi quella fiammella piccola, ma luminosa che
si chiamava speranza.
Di fronte a me in tutta la sua bellezza
vi era una ragazza dai lunghi capelli castani e dal viso a cuore, dalle labbra
rosse e dagli occhi cioccolatosi.
No, aspetta, c’era qualcosa che non
andava. Quegli occhi, quegli stessi occhi che mi erano tanto familiari non era
color cioccolato, ma di un intenso color ghiaccio e mentre poco prima mi erano
parsi calorosi adesso sembravano glaciali.
- Bella – fu l’unica cosa che riuscì a
dire mentre guardavo quella ragazza.
Gli occhi non erano uguali, e nemmeno
il suo sguardo, ma dentro di me sapevo che quella ragazza era la mia Bella, o,
forse, volevo aggrapparmi a quella speranza, volevo credere che il destino mi
avesse dato un’altra opportunità.
Forse mi stavo solo costruendo castelli
in aria, in fondo, quante probabilità c’erano che quella fosse Bella? Quante
probabilità c’erano che dopo centocinquant’anni lei fosse viva, ma soprattutto
esattamente come l’avevo lasciata?
E se era lei, perché aveva quegli
occhi?
Cosa era diventata?
Risposte alle vostre recensioni:
- Luisa98: No, questo posso assicurartelo
per certo. Edward non si innamorerà per niente di Jenny. Anche volendo non
potrebbe. Ti ho già detto troppo.
- vanderbit: Mi fa piacere
sapere che le mie storie ti piacciono.
- Fortheternity: Beh diciamo che
Edward sarà molto sorpreso, ma allo stesso tempo contento. E lei, invece? Sarà
contenta anche lei? Se vuoi scoprirlo continua a seguire la mia storia.
- Austen95: Felice di sapere
che anche il capitolo scorso ti sia piaciuto. Mi auguro di non deludere le tue
aspettative.
- mikkettina: Mi fa piacere di
sapere che seguirai la storia, quanto a Bella sono felice di sapere che ti
intriga. Ci saranno un sacco di cose da scoprire.
- eliza1755: Non so ancora bene
come procederò considerato che i capitoli man mano che li scrivo li posto. Comunque ti assicuro che non ci sarà uno schema
fisso nell’alternanza di capitoli. Possono essercene un paio di un personaggio,
e poi cambiare, oppure ogni capitolo diverso. Te lo
detto non lo so, dipende molto da come deciderò di far svolgere la storia.
Probabilmente metterò dei pov non solo di Bella e
Edward, proprio per far interagire anche qualche altro personaggio. Nonostante
questo ti posso dire che almeno per i primi capitoli non ci saranno dei pov Bella ne dei pov di componenti della sua nuova famiglia e il motivo è
semplice. Ci sono cose che non posso e non voglio svelare subito. Quanto ai
nuovi personaggi di cui hai parlato, si, fanno parte
della nuova famiglia di Bella e questi due saranno molto importanti. Nel
capitolo corrente ne hai conosciuti altri tre. Non ti anticipo se c’è ne
saranno ancora oppure no, dovrai scoprirlo leggendo.
- ciuciu: Mi fa piacere
sapere che il mio modo di scrivere ti piace. Quanto alla storia “quando l’amore
ti cambia la vita” dovrai aspettare un po’. Ho intenzione di continuarla, ma
non ho ancora scritto il prossimo capitolo a causa di un casino di impegni.
Quando lo scriverò posterò subito, promesso. Comunque sta tranquilla che la
continuo.
- Aly_Cullen: Grazie davvero per
tutti i complimenti, comunque sono felice si sapere che la storia ti piace.
- ledyang: Te l’ho detto
tesoro, mi faceva piacere e l’ho fatto, quindi non serve che mi ringrazi.
Un grazie di tutto
cuore a tutti voi che avete recensito, a quelli che hanno messo la mia storia
tra i preferiti e nelle seguite. Un altro grazie di cuore anche a coloro che mi
hanno inserita tra gli autori preferiti. Spero che anche questo capitolo sia di
vostro gradimento e recensite. Un bacio.
!?...Quando l’amore ti cambia la vita…!?
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=394174&i=1
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=393144&i=1
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=392921&i=1
L’odio è amore
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=422379&i=1
Bisogna sbagliare per conoscere la verità
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=453783&i=1
Uniti dal destino
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=465990&i=1