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Autore: ChiaraBella    20/02/2010    4 recensioni
Per la mia prima fan fiction ho scelto la mia coppia preferita: Edward e Bella. In pratica loro si incontreranno e diventeranno amici, però in una città in cui sono entrambi momentaneamente. Non sanno però che una serie di intrecci li lega indiscutibilmente. Dal secondo capitolo: Solo allora mi accorsi di non conoscere il suo nome. "Ehm, come ti chiami?" chiesi titubante. "Isabella" "Edward" e ci stingemmo la mano. Nel momento stesso del contatto sentì una scossa percorrere il braccio e sembrava arrivare dritto al cuore. Sono tutti umani. Avviso: sospensione causa esami
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Allora, mi spiace che nessuno abbia espresso il suo parere ma ringrazio i due preferiti, i due seguiti e i due autori preferiti.

GRAZIE MILLE

Le immagini vi sono piaciute? Io me ne sono innamorata, sul serio, soprattutto quella dell'albero storto.

Proprio quello “ospiterà” una scena di questo capitolo.

Ciao a tutti, Chiara.

 

New York New York

 

Primo incontro... di una lunga serie

 

Pov Edward

 

 

Io, Edward Cullen, affrontavo l'ultima settimana di libertà della nostra "vacanza studio" prima di tornare nella mia piovosa città natale, Forks.

-Fratello, muoviti a disfare le valigie! Dobbiamo uscire, divertirci e trovare qualche bella ragazza, a casa ce le sogniamo quelle di qui!- tipico di Emmet. Non aveva ancora trovato la ragazza giusta, non che credesse così tanto nell'amore. Io stesso non ero mai stato innamorato, ma i miei occhi verdi e la mia chioma ramata facevano girare la testa a parecchie ragazze. I miei amici non erano da meno, però.

Emmet, mio fratello, un ragazzo pieno di muscoli capelli scuri e occhi marroni.

Jasper, aveva una sorella gemella che però non avevo mai incontrato, biondo con gli occhi azzurri e alto.

Per finire Ben Cheney, capelli mogano e occhi chiari, tra verde e azzurro.

Noi, i quattro ragazzi più richiesti della città, dovunque ci trovassimo.

Io e Emmet avevamo anche una sorella, Alice Cullen, aveva la mia età, cioè 17 anni, capelli scuri e occhi verdi, non era molto alta e tutti l'adoravano. E anche una sorellina, Claire, di sei anni, capelli biondi come papà o occhi verdi, come i miei.

-Jasper, Ben, Emmet andiamo a vedere il giardino, dai!- incitai i ragazzi che, però, non sembravano molto convinti.

-Ed vai tu, noi facciamo un giro di sotto- disse Jasper, mi sarei opposto ma aveva uno strano potere di persuasione.

-Ok, ci vediamo tra due ore!- acconsentì, accompagnando l'affermazione con un cenno del capo.

Scesi con l'ascensore, fino al pianterreno con i ragazzi e poi le nostre strade si separarono.

Il giardino, comprendeva anche una piscina, delle fontane e dei sentieri di ghiaia costeggiati da panchine qua e là.

Camminai per uno di queste viette, scalciando sassolini ogni tanto, rimuginando su varie tematiche. Mi ero completamente estraniato da tutto, non ascoltavo nessun rumore, intento com'ero a rimuginare sul fatidico amore che tutti mi decantavano da 17 anni, praticamente da quando ero nato.

Continuai a camminare, fin che non mi accorsi che ero uscito totalmente dal "giardino" dell'albergo, ora mi trovavo a Central Park. Probabilmente erano collegati, essendo molto vicini. Un posto molto bello quanto affollato, di solito. In quel frangente, invece, vidi solo poche persone passeggiarci, e quasi esclusivamente con cellulari o auricolari, con cui discutevano animatamente. Dedussi non fosse una passeggiata di piacere, la loro.

Poi, la vidi. Era seduta su una panchina, guardava l'immenso tetto verde supra di lei come incantata. Non so da quali intenzioni fui mosso ma, le mie gambe si mossero da sole e mi sedetti così su quella panchina, con quella ragazza tanto bella quanto sconosciuta.

Si girò di scatto, probabilmente sorpresa da i miei movimenti inaspettati. Con quel movimento io potei ammirare due meravigliosi occhi color cioccolato, e lei si scontrò con i miei.

Rimasi un attimo incantato. Mi riscossi sentendo alcune goccioline di pioggia, che penetravano dalle chiome degli alberi, bagnarmi il viso.

Non penetrava molto ma, guardando oltre le foglie, quel poco che si poteva,dei grossi nuvoloni minacciavano pioggia per un bel po'.

Ci guardammo negli occhi, sicuri che l'altro pensava la stessa cosa, e iniziammo a correre verso un riparo. Tutto quello che trovammo fu un tronco d'albero ricurvo, con una foltissima chioma per proteggerci.

Ci adattammo, consci che l'indomani ci avrebbe aspettato almeno un bel raffreddore. D'altro canto era l'unica soluzione visto che il mio albergo era lontano, e il sentiero totalmente privo di riparo, e probabilmente anche la sua casa, da quello che avevo dedotto.

-Allora- esordii io, cercando un pretesto per conversare -abiterai lontano, visto che sei rimasta qui, invece di tornare a casa-.

-Veramente sono in albergo al momento, e spero che smetta presto di piovere o Angela mi farà un bel discorsetto- e sentii la sua risata leggera risuonare nell'aria.

-Anche io alloggio in un hotel, sono qui con degli amici. Sai sono arrivato a Central Park percorrendo una vietta...- finì lei la frase al posto mio -... che parte dal retro del palazzo?- però lo fece risuonare come una domanda.

-Esatto! Tu come fai...- collegai le cose, mentre lei mi guardava con un sopracciglio alzato, incitandomi a continuare - veniamo dallo stesso posto. Quindi, con chi sei qui...- solo allora mi accorsi di non conoscere il suo nome -Ehm, come ti chiami?- chiesi titubante.

-Isabella-

-Edward- e ci stringemmo la mano. Nel momento del contatto sentì una scossa percorrere il braccio e sembrava arrivare dritto al cuore.

Ritrassi la mano e mi accorsi che una piccola goccia d'acqua le scivolava sulla guancia. Subito la scambiai per una lacrima e sentii una stretta allo stomaco al pensiero che quella creatura così bella potesse piangere.

Ma che pensieri stavo facendo? Di solito non sono così sdolcinato con le ragazze, sempre che non siano mia madre, mia sorella o Claire, la mia piccola sorellina.

Accortasi del mio sguardo indagatore, si toccò la guancia con la mano, asciugandosi la goccia di pioggia.

-Senti, come ti sembra la città? Da quanto sei qui?

-Il posto mi piace molto ma comunque non avevo scelta, ha deciso la scuola. E sono qui da questa mattina- rispose così alla mia domanda indagatrice.

All'improvviso mi suonò il cellulare. Sullo schermo apparve il nome Mamma, scritto a chiare lettere. Spinsi il tasto verde.

-Edward, allora come va? Tutto bene? Emmet non rispondeva e mi sono preoccupata! Sai, volevo dirti che Alice e le sue amiche sono anche loro a New York! Organizza qualcosa con lei, c'è la sorella di Jasper e la cugina di Ben nel suo gruppo, e anche Angela. Che care ragazze- disse tutto d'un fiato, quasi feci fatica a capire tutto.

-Calma, stai tranquilla. Non avrà risposto perché, sbadato come al solito, avrà dimenticato il cellulare in albergo, sai siamo usciti. Più tardi chiamerò Aly, stai tranquilla. Anche se non pensavo fosse qui anche lei- risposi a tutte le sue domande.

-Perfetto, ora mi passi Emmet che lo vorrei salutare. Ti voglio bene tesoro.

-Anche io mamma. Però Emmet non è qui con me e neanche gli altri. Sono in giro, e non stare in pensiero. Io sono a Central Park, ci sentiamo dopo.

-Ok ok, chiamami quando torni così palo con Emmet e ricordati di chiamare tua sorella!- e riattaccò.

Andammo avanti a parlare di cose inutili tutto il tempo. Dopo tutto volevo sapere qualcosa di più su di lei e, probabilmente, non l'avrei più rivista.

Sorrise imbarazzata, quando improvvisamente si accorse che aveva smesso di piovere. Mi alzai per primo dal tronco su cui eravamo seduti e le porsi la mano per aiutarla. Non la rifiutò e di nuovo fui percorso da quella scossa.

Camminammo parlando di tutto e di più, fin ché non tornammo ognuno della propria stanza, con la speranza di rivederci ancora prima di partire.

 

Claire:

 

http://digilander.libero.it/ladra.diemozioni/bambina.jpg

 

http://img56.imageshack.us/img56/6770/bimbarb3.jpg

 

http://www.guidaconsumatore.com/_foto/disturbi_vista.jpg

 

Nell'ultima è un po' più piccola, mentre la prima è come è adesso.

Vi piace Claire? Non volevo inserire personaggi estranei ai libri però ci sono delle scene davvero carine realizzabili sono grazie a lei, quindi...

Bé, fatemi sapere com'è questo capitolo.

Allora, mi spiace che nessuno abbia espresso il suo parere ma ringrazio i due preferiti, i sue seguiti e i due autori preferiti.

GRAZIE MILLE

  
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