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Autore: Nikki Potter    22/02/2010    16 recensioni
Harry è rimasto di nuovo solo, tutti sono morti e lui è l'unico sopravvissuto. Ma arriverà in un'altra dimensione dove Harry James Potter è ufficialmente morto il 31 ottobre 1981, dove Voldemort semina il terrore e dove ritroverà tutte le persone che ha perduto e imparerà a conoscerle. Riuscirà sotto falsa identità a sconfiggere di nuovo Voldemort e a salvare le persone che gli vogliono bene?
Genere: Avventura, Guerra, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo, Da Epilogo alternativo
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Capitolo dedicato a tutti i miei amici


Erano tutti insieme alla riunione straordinaria dell'Ordine della Fenice. C'era più caos del solito, tutti confabulavano tra loro.

L'arrivo di Silente fece, come al solito, zittire tutti quanti.

Silente, ma che diavolo sta succedendo?” chiese Ted Tonks agitato.

Il vecchio preside si sedette sul suo scranno emettendo un sospiro profondo.

Non ci stava capendo più niente, era nella confusione più totale. Il pacco che gli era arrivato quella mattina non faceva altro che confondergli le idee perchè era tutto così impossibile...

Per prima cosa io, James, Sirius e Severus abbiamo distrutto un Horcrux la notte scorsa” esordì il preside.

Alcuni trattennero il respiro, altri si raddrizzarono meglio per prestare una maggiore attenzione.

Il suo sguardo celeste vagò sui visi di tutti cercando un'espressione strana, fermandosi una frazione di secondo in più su Ted Evans.

L'unica cosa che Severus era riuscito a scoprire era che Evans indagava sulla morte di Regulus Black, nulla di più. Eppure sentiva di essere vicino alla risposta di quell'enigma, ma più si avvicinava più essa si allontanava.

Cos'era?” chiese Kingsley curioso.

Un anello...l'anello di Orvoloson Gaunt, il nonno materno di Voldemort” spiegò brevemente James.

Kingsley annuì senza dire una parola.

Hermione si schiarì piuttosto nervosamente la voce. “Preside, a questo proposito vorrei dirle una cosa molto importante successa sempre ieri sera”.

Silente la guardò con attenzione, così come pure tutti gli altri. “Parla Hermione”.

La ragazza deglutì. “Un altro Horcrux è stato distrutto”.

Alcuni sgranarono gli occhi. Silente invece sembrò imperturbabile.

E come fai a saperlo?” chiese Bill.

Perchè l'ho distrutto io personalmente” rispose Hermione.

Ron le stringeva forte la mano per tranquillizzarla.

Cosa?!” esclamò la signora Weasley sorpresa.

Hermione, perchè non ci racconti tutto dall'inizio?” propose Silente con un sorriso incoraggiante.

Sorriso che la ragazza ricambiò prima di cominciare a parlare. “Harry Potter mi ha contattato”.

James sgranò gli occhi. Cosa poteva volere suo figlio da Hermione Granger? E soprattutto come poteva conoscerla?

Come?” chiese la McGranitt.

Via gufo” rispose semplicemente Hermione. “Voleva che io, Ron, Neville, Luna e Ginny lo aiutassimo”.

Cosa centrano Luna e Ginny? Loro non fanno parte dell'Ordine...” iniziò la signora Weasley preoccupata e arrabbiata insieme per non aver saputo prima una cosa del genere.

Neville, tu hai partecipato?” Alice era incredula.

Il giovane Paciock annuì. “Certo, ti pare che mi tiri indietro ad una richiesta di aiuto di Harry Potter?”

Beh...nella lettera c'era scritto tutto quello che dovevamo sapere...dove e che cos'era l'Horcrux” riprese Hermione.

Potter sapeva che cos'era?” Severus era stupefatto.

Ron annuì. “E indovinate un po' dov'era?”

Gli veniva quasi da ridere. “Qui a Hogwarts”.

Questo non è possibile” scattò subito la McGranitt.

Proprio in questa stanza. Sembra che Potter conosca tutte le sue funzioni, come se lui fosse stato qui, come se avesse frequentato questa scuola. Insomma nemmeno io sapevo l'esatto funzionamento della Stanza delle Necessità...” aggiunse Ron.

Non capisco...” esordì Gideon Prewett confuso.

La stanza si trasforma in qualsiasi luogo tu chiedi. Ginny sapeva come funzionava, ha pensato a una stanza dove nascondere qualcosa e ci siamo ritrovati in una specie di enorme ripostiglio. E in mezzo a quelle cianfrusaglie l'abbiamo trovato” spiegò Hermione con tono professionale.

Il Diadema di Corvonero” aggiunse Ron.

Impossibile! È stato perduto mille anni fa...” ribatté Andrea shockata.

Beh, era per questo che ci serviva Luna, lei essendo una Corvonero sapeva esattamente com'era fatto. Hermione l'ha poi distrutto” replicò Neville.

Ma perchè l'ha chiesto a voi?” chiese Arthur Weasley ancora scosso.

Ron alzò le spalle. “Non lo so papà, ha scritto solo che si fidava di noi, che era sicuro che ce l'avremmo fatta...”

Strano che sapesse già esattamente cosa e dove fosse...insomma lui non ha mai messo piede a Hogwarts...come poteva anche solo sapere dell'esistenza di questa stanza? Sono in pochi quelli che la conoscono...” disse Severus.

Beh...siamo a meno tre allora...” disse Percy.

Silente scosse il capo.

Che vuoi dire Albus?” chiese la McGranitt ora con una leggera punta di paura nella voce.

Draco entra per favore” disse Silente.

Draco Malfoy fece il suo ingresso con passo sicuro. In mano reggeva un pacco, lo stesso ricevuto dal preside quella mattina. Si fermò di fianco a Severus che gli mise una mano sulla spalla. Tuttavia pure Piton era sorpreso di trovarlo lì.

Il giovane Malfoy porse il pacco al preside.

Questo mi è arrivato stamattina” iniziò Silente aprendolo ed estraendo quello che sembrava un semplice quadernetto nero. L'unica cosa che poteva sembrare strana era l'enorme buco al centro.

Questo era il diario di Voldemort, sono quasi sicuro che fosse un Horcrux” Silente rispose così ai numerosi sguardi perplessi.

Chi l'ha distrutto?” chiese Moody.

Potter” rispose Draco tranquillo.

Harry?” Sirius era stupito.

Ieri sera io, Potter e i miei amici abbiamo fatto una gita a Villa Malfoy. Lui mi avrebbe aiutato a liberare mia madre e io l'avrei aiutato a recuperare quel quaderno dallo studio di mio padre. Lui sapeva esattamente cosa fosse e dove fosse” spiegò Draco.

Come sta Narcissa?” chiese Andromeda preoccupata.

Bene zia, vuole che tu vada da lei dopo” rispose Draco con un sorriso.

Non mi avevi detto che Potter era coinvolto...” disse Severus.

Draco alzò le spalle. “È stato lui a dirmi di non dire nulla fino alla riunione dell'Ordine”.

Vi ha visto qualcuno?” chiese ancora Severus preoccupato.

Solo la carissima zia Bellatrix” rispose Draco con disprezzo. “Ma Potter era incappucciato, non l'ha riconosciuto, anche perchè lei era piuttosto arrabbiata visto che la sua Imperius su di lui non ha avuto il benchè minimo effetto”.

James strinse le mani a pugno. Quella stronza aveva colpito suo figlio con una maledizione senza perdono...l'avrebbe pagata cara quanto era vero che faceva di cognome Potter.

Poi è stato così veloce a stendere quei due Mangiamorte...nessuno di noi lo ha nemmeno visto...” raccontò Draco.

Sirius annuì compiaciuto. Quello era il suo figlioccio.

Da quello che ho capito Potter la odia da morire...” aggiunse Draco.

Per forza, quella è una stronza e per di più è pazza!” commentò Sirius glaciale.

Andromeda non ci pensò nemmeno a contraddirlo, aveva smesso di essere sua sorella molto tempo prima e poi non poteva perdonarla per aver cercato di uccidere Dora poco più di due anni prima.

Bene Draco, puoi andare” Silente lo congedò.

Draco annuì e si alzò. Attraversò la stanza e uscì in silenzio.

Silente, perchè sei così turbato?” chiese Vitious.

Nel pacco c'era anche questa”. Silente prese quella che sembrava una foto, con la bacchetta l'attaccò al muro e la ingigantì a dimensioni di poster.

È impossibile!” esclamò Lily alzandosi in piedi.

Tutto ciò non aveva il benchè minimo senso. Eppure lì c'era raffigurato un Harry di circa undici/dodici anni, con la divisa di Grifondoro.

Cos'è uno scherzo?” disse James.

Silente scosse il capo. “Nemmeno io so cosa pensare James, te lo assicuro”.

Insomma è...impossibile!” esclamò James nervoso.

C'è anche questa” Silente estrasse un'ampollina contenente un gas azzurrino.

Stappò la bottiglia e non si vide nulla, si sentirono solo delle voci.

Hagrid. “Nel giorno di Halloween spuntò nel villaggio dove abitavate voi. Tu avevi appena un anno. Lui entrò in casa e Tu-Sai-Chi li uccise...cercò di uccidere anche te ma non ci riuscì. Ti sei mai chiesto come mai hai quella cicatrice sulla fronte? Non è un taglio qualsiasi. Quello è il segno che ti rimane quando vieni toccato da un caso potente e maligno: non ha risparmiato la tua mamma e il tuo papà e neanche la casa ma su di te non ha funzionato...qualcosa di te Harry lo ha fermato. È successo qualcosa quella notte che lui non aveva considerato...io non so cosa sia e nessuno lo sa...ma c'è qualcosa in te che lo ha sconfitto”.

Poi la voce pacata di Silente. “Harry tu parli il Serpentese perchè Voldemort, che è l'ultimo discendente rimasto di Salazar Serpeverde, parla il Serpentese. A meno che io non mi sbagli di grosso, la notte in cui ti ha lasciato quella cicatrice ti ha trasmesso alcuni dei suoi poteri...Voldemort ha messo un pezzetto di sé dentro di te”.

Remus. “I Dissennatori tormentano te più degli altri perchè nel tuo passato ci sono cose terribili che gli altri non hanno vissuto”.

Poi la voce di un ragazzo simile a quella di James. “Quando mi si avvicinano sento Voldemort che uccide mia madre”.

La voce roca di Sirius. “Harry...è come se li avessi uccisi. Io ho convinto Lily e James a scegliere Peter al mio posto all'ultimo momento, li ho convinti a scegliere lui come Custode Segreto invece di me...È colpa mia lo so...quando ho visto la loro casa distrutta e i loro corpi...ho capito quello che doveva aver fatto Peter. Quello che io avevo fatto.....Sei davvero il figlio di tuo padre Harry”.

Silente. “Tuo padre è vivo in te Harry e si mostra soprattutto quando hai bisogno di lui. Altrimenti come avresti fatto a evocare proprio quel Patronus? Ramoso è tornato a correre la notte scorsa”.

Poi una voce che sembrava un sibilo. Alcuni tremarono, altri sussultarono, altri si irrigidirono. “Sua madre morì nel tentativo di salvarlo e senza volerlo gli fornì una protezione...non riuscii a toccare il bambino...ma non importa, ora posso toccarlo. Il mio malefico fu deviato dall'insensato sacrificio di quella donna e mi rimbalzò contro. Fui strappato via dal mio corpo, diventai meno che spirito, meno del più miserabile fantasma...eppure ero vivo”.

La voce di Harry. “È tornato. È tornato. Voldemort”.

Poi la voce di Severus. “La maledizione che non ti ha ucciso sembra aver creato una sorta di connessione tra te e l'Oscuro Signore...quando la tua mente è più rilassata e vulnerabile tu condividi i suoi pensieri e le sue emozioni...potrebbe cercare di farti fare delle cose”.

Harry? HARRY! Cos'è successo?” Ron Weasley.

Io non lo so. È felice, molto felice”. Poi ancora la voce di Harry. “Voldemort è morto arrabbiato. Ero Tu-Sai-Chi, ero nella sua testa...

È colpa mia se Sirius è morto!” nella voce di Harry si sentiva chiaramente puro dolore.

Harry soffrire così dimostra che sei un uomo” Silente sembrava stanco.

NE HO ABBASTANZA, HO VISTO ABBASTANZA, VOGLIO USCIRNE, VOGLIO CHE FINISCA, NON M'IMPORTA PIÙ...

Sì che t'importa, al punto che ti sembra di dissanguarti dal dolore...hai perso tua madre, tuo padre e anche la persona più vicina a un genitore che tu abbia mai conosciuto. Certo che t'importa”.

LEI NON SA QUELLO CHE PROVO!

Ancora Silente. “Harry non dimenticare mai che la profezia ha valore solo perchè Voldemort ha fatto in modo che l'avesse. Voldemort ha scelto te come la persona più pericolosa per lui...e così facendo ti ha reso la persona più pericolosa per lui...Voldemort stesso ha creato il suo peggior nemico. Eppure Harry, nonostante il tuo privilegiato accesso al mondo di Voldemort, non sei mai stato sedotto dalle Arti Oscure. Mai, nemmeno per un istante...tu sei protetto dalla tua capacità di amare...

Devo cercare di ucciderlo o...” la voce di Harry era un tantino polemica.

Devi? Certo che devi! Ma non a causa della profezia! Perchè tu, tu stesso, non sarai mai in pace finché non avrai tentato! Lo sappiamo entrambi! Immagina solo per un istante di non aver mai ascoltato quella profezia! Che cosa proveresti per Voldemort ora? Rifletti!” Le parole di Silente scombussolarono un po' tutti.

Ci fu un momento di silenzio poi arrivò la risposta sicura di Harry. “Vorrei che morisse. E vorrei ucciderlo io”.

James spalancò gli occhi. Quelle parole lo avevano colpito profondamente.

Io stesso ero un Horcrux...la parte della sua anima che c'era in me è morta...ma se Voldemort ha usato l'Anatema che Uccide come posso essere ancora vivo?

La voce concitata di Silente. “Ha preso il tuo sangue per far rinascere il suo corpo! Il tuo sangue nelle sue vene Harry, la protezione di Lily dentro di te e di lui! Ti ha legato alla vita finchè lui vive...tu sei il degno possessore dei Doni della Morte”.

Poi la voce spezzata e roca di Harry. “Non mi è rimasto più nessuno. Sono di nuovo solo”.

Una voce melodiosa, simile per certi versi a quella di Silente. “Se prenderai una mia piuma potrai andare in una dimensione parallela a questa, dove tu però non esisti, sei morto, ma Voldemort è ancora vivo e la comunità magica vive nel terrore. Potresti rincontrare le persone che hai perso”.

Accetto”.

Poi silenzio. La sala delle riunioni era nel sconcerto più totale. Lo stesso Silente era senza parole, ma i più colpiti erano senza dubbio James, Lily e Sirius.

Potter viene da una dimensione parallela...questo spiegherebbe tutto” disse Moody, uno dei primi a riprendersi.

Lily scoppiò a piangere. James l'abbracciò cercando di consolarla.

Quanto hai dovuto soffrire figlio mio” sussurrò Lily disperata.

Harry la sentì e sentì l'impulso di andare ad abbracciarla forte, ma si trattenne a stento.

Adesso è tutto chiaro, Harry Potter ha già distrutto gli Horcurx una volta, quindi sa dove sono...” concluse Severus.

Silente annuì. Non poteva non essere dispiaciuto per tutto quello che quel ragazzo era stato costretto a sopportare.


*


Sirius?” Harry si sedette sul divano del salotto.

Era notte fonda, ma non riusciva a dormire, a quanto sembrava non era l'unico.

Sirius non si era voltato verso di lui, guardava fisso il fuoco nel camino che si stava a mano a mano spegnendo.

Poi chiese all'improvviso, senza staccare lo sguardo dalle fiamme. “Secondo te sono stato un buon padrino per Harry?”

Harry lo guardò stupito della domanda.

Non posso fare a meno di chiedermelo dopo quello che ho sentito questa sera...” finalmente gli occhi grigi di Sirius si posarono sul suo volto.

Harry sorrise. “Sono convinto che sei stato il miglior padrino del mondo con Harry. Questo si è capito da come ha sofferto dopo che tu...”

Si bloccò. Ancora non riusciva a dirlo dopo più di due anni. Sirius gli era mancato tanto, troppo, era stato la sua famiglia per quei pochi anni in cui l'aveva conosciuto.

Ne sei sicuro?” Sirius aveva gli occhi leggermente lucidi.

Harry annuì con decisione e lo abbracciò.

Sirius, inizialmente spiazzato, ricambiò l'abbraccio con la stessa intensità e lo stesso affetto. Ricambiò l'abbraccio senza sapere che tra le sue braccia c'era il suo figlioccio, il ragazzo che in quel momento riempiva i suoi pensieri. Ricambiò senza sapere che Harry aveva gli occhi lucidi e si stava trattenendo a forza dal piangere, perchè altrimenti si sarebbe tradito.

E Sirius con quell'abbraccio si sentì sereno e tranquillo, perchè Teddy gli stava vicino e lo comprendeva come pochi erano riusciti a fare.


*


Lily?”

James vide sua moglie stringere qualcosa in mano. Con un tuffo al cuore capì che era il pupazzo preferito di loro figlio quando aveva un anno: un Ramoso in miniatura.

Si sedette di fianco a lei sul letto e l'abbracciò.

Lily nascose il viso sulla spalla del marito. “Lo voglio con me James...”

James sospirò. “Anch'io tesoro. Almeno sappiamo che sta bene...”

Voglio stringerlo forte, voglio vederlo al sicuro e felice” aggiunse Lily.

Tutto questo succederà. Sono sicuro che il prossimo compleanno di Harry lo passeremo tutti insieme, tutti i Potter saranno riuniti” James guardò Lily negli occhi.

La vide sorridere leggermente e annuire leggermente più rasserenata.

Harry ce l'ha promesso”.

James annuì con un sorriso. “Già, e dovresti sapere che tutti i Potter mantengono le promesse”.


*


Erano passate quasi due settimane senza nessun avvenimento importante. Ormai era arrivato dicembre, anche se la neve non aveva ancora cominciato a cadere.

Il 9 dicembre sembrava una normale giornata come le altre. Il freddo era pungente e in pochi uscivano i casa. Tra questi c'erano Ninfadora Tonks e Andrea Davis. Durante la loro pausa lavorativa avevano deciso di fare una passeggiata e di parlare un po', cosa che era da alcune settimane che non facevano per via dei loro impegni.

Allora Dora, di cosa volevi parlarmi?” chiese Andrea.

Stavano camminando in una via della Londra babbana.

Dora si torturò le mani, sembrava estremamente agitata. Prese un respiro profondo, era una confessione difficile.

Credo di essermi innamorata di Remus Lupin”.

Andrea fece un piccolo sorriso. “Credi o sei sicura?”

Non lo so...insomma quando si avvicina troppo a me comincia a battermi forte il cuore e sento una strana sensazione allo stomaco...” rispose Dora guardando il marciapiede.

Andrea sospirò “Sì, sei innamorata”.

A te è mai successo?” Dora la guardò con curiosità.

Sì, con una sola persona” rispose Andrea abbassando lo sguardo.

Anche lei aveva tutte le stesse sensazioni di Dora quando lui si avvicinava troppo o le sorrideva. Lui...Sirius.

Lui lo ha mai saputo?” chiese Dora.

Andrea scosse il capo. “Credo di non essere il suo tipo...”

Perchè tu ce lo vedi uno ordinato come Remus con una come me?” replicò Dora seria.

Penso che sareste una coppia perfetta. I poli opposti di due calamite” disse Andrea sincera.

Dora sorrise felice. “Sul serio?”

Andrea annuì. “Secondo me anche tu gli piaci, devi solo trovare il modo di farglielo capire...”

Ma come? È così testardo...”

Andrea annuì. “Già, in questo è peggio di...”

Si bloccò. Aveva sentito uno strano rumore.

Andie?”

Shh!”

Andrea prese la bacchetta e Dora la imitò. Anche lei si era accorta che c'era qualcosa di strano.

Perchè in quella via di Londra non passava nessuno da più di cinque minuti? Erano solo le cinque di pomeriggio e c'era solo un leggero buio.

CRAC!

GIÙ!” Andrea spinse Dora dietro una macchina parcheggiata.

I vetri dei finestrini saltarono, le schegge volarono ovunque.

C'era un gruppo di Mangiamorte che a quanto sembrava stava aspettando proprio loro.

Andrea con un incantesimo non verbale ne schiantò uno.

Quanti sono?” chiese Dora in un sussurro.

Senza quello che ho steso io sette” rispose Andrea.

Merda!”

Davis, Tonks, perchè non venite a giocare un po' con noi?” domandò uno dalla voce dura e spietata. Amycus Carrow.

Avete paura?” disse una voce folle di donna prima di scoppiare a ridere. Doveva essere totalmente pazza. Bellatrix Lestrange.

Andrea ne riconobbe un altro per la stazza e gli occhi ambrati. Fenrir Greyback. Quella più bassa doveva essere Alecto, lei e il fratello andavano sempre in giro in coppia. Il più alto era Mulciber. Gli altri due non li conosceva. Erano nella merda più totale.

Dora schiantò quello più a sinistra, uno dei due sconosciuti.

Tonks, tua zia Bellatrix mi ha promesso che stasera il tuo cadavere sarà la mia cena...” disse Greyback con un ghigno sadico.

Venite fuori, tanto non riuscirete a sfuggirci” Amycus.

Aveva ragione, ma nessuna delle due si sarebbe arresa senza combattere. Andrea schiantò anche l'altro sconosciuto. Ora erano cinque.

Andrea e Dora si guardarono negli occhi annuendo e poi uscirono allo scoperto con le bacchette alzate. Iniziarono a combattere, Andrea contro Bellatrix e Mulciber e Dora con i due Carrow mentre Greyback assisteva allo spettacolo.

Dora dopo un paio di minuti riuscì a schiantare Alecto.

Amycus la guardò arrabbiato “Avada...”

Andrea reagì d'istinto e lanciò su Dora un incantesimo smaterializzante con destinazione Ministero.

No! Piccola puttana!” esclamò Bellatrix furente.

Andrea la guardò con un ghigno. Ora era rimasta solo lei, ma almeno era sicura che Dora fosse salva.

Avada Kedavra!” disse Andrea puntando la bacchetta addosso a Bellatrix.

Quella si spostò appena in tempo.

Repello!” Mulciber la colpì in pieno.

Fu spinta all'indietro da una forza invisibile e cadde a terra di schiena perdendo la bacchetta.

Mulciber si avvicinò e si chinò di fianco a lei con un ghigno trionfante. “Te l'avevo detto che avresti fatto una brutta fine Davis, che ti avrei messo in ginocchio, schiacciata come un verme...”

Andrea gli sputò in faccia.

Mulciber la guardò irato e la schiaffeggiò forte sul viso spaccandole il labbro.

Bellatrix raggiunse il compare “Adesso ci dirai dove si trova la casa di Sirius Black...”

Andrea le rivolse uno sguardo sprezzante. Se speravano di cavarle qualcosa si sbagliavano di grosso.

Dovrai uccidermi”.

Non avrebbe mai tradito nessuno, men che meno Sirius.

Bellatrix la guardò con un ghigno. “Sta tranquilla che lo farò. Avanti parla!”

Andrea la guardò con sguardo di sfida.

Bellatrix alzò la bacchetta “Crucio!”

Andrea iniziò a urlare e contorcersi.

Bella, dobbiamo andarcene, l'incantesimo di isolamento è saltato” disse Amycus che intanto aveva svegliato gli altri.

Bellatrix interruppe l'incantesimo.

Andrea respirò affannosamente. “Mio zio ti farà il culo a strisce”.

Bellatrix rise.

Mulciber prese Andrea per le braccia rimettendola in piedi.

Andiamocene” disse Amycus.

Andrea guardò un punto in alto a destra e fece uno strano segno con le mani. Poi sparirono tutti con dei crac.


*


Dora si ritrovò catapultata nell'Atrium del Ministero.

No! Cazzo!”

Andie...si infilò alla velocità della luce in uno degli ascensori e premette in modo spasmodico il tasto due. Doveva avvisare gli altri, non c'era tempo da perdere.

Arrivata al secondo livello uscì della porte metalliche e corse il più velocemente possibile verso il Quartier Generale degli Auror.

La porta era aperta ed entrò senza bussare.

Dora!” esclamò James.

Dora respirò profondamente per riprendere fiato.

Che ti è successo?” Sirius si alzò in piedi preoccupato.

Frank, Alice, Remus, Kingsley e Moody lo imitarono.

Dora aveva i vestiti sporchi di polvere, del sangue che colava da una ferita sulla fronte e un taglio al braccio.

Un gruppo di Mangiamorte ha attaccato me e Andrea a Mansfield Street” rispose Dora tutto d'un fiato.

E dov'è Andrea?” chiese Moody.

Mi ha tirato addosso un incantesimo smaterializzante...stava combattendo con Bellatrix e...Mulciber” rispose Dora.

Quanti ne sono rimasti in piedi?” chiese James.

Quattro” rispose Dora.

Remus tu resta qui con Ninfadora e sistemala, noi andiamo!” disse Moody.

Tutti si smaterializzarono.

Quando comparvero non c'era più nessuno, solo un silenzio tombale.

Lo sguardo di Sirius si posò su una macchina completamente distrutta. Dov'era Andrea?

Guardate qua!” esclamò Kingsley chinandosi.

Sirius e Moody lo raggiunsero. Lì per terra c'era una bacchetta.

È quella di Andrea” disse Moody asciutto.

Ma lei dov'è?” chiese Sirius con una nota di panico nella voce.

Non lo so ragazzo” rispose Moody.

Quelle parole fecero tremare Sirius. Lei era come sparita. Era viva o morta?

Non poteva pensare che non l'avrebbe più vista gironzolare in casa sua in ciabatte...

*


Harry si svegliò di colpo dal sonno in cui era caduto subito dopo pranzo.

Era di nuovo entrato nella testa di Voldemort. La cicatrice bruciava ancora come testimonianza.

Aveva sentito da Bellatrix che Andrea era stata catturata e portata a Carrow Manor. Senza perdere tempo evocò il suo Patronus e lo mandò da Sirius e James. Di sicuro sapevano già della sua scomparsa e non avrebbero esitato a trovarla. Soprattutto Sirius.


*


James!” esclamò Frank indicando all'amico qualcosa di luminoso che li stava raggiungendo.

James lo riconobbe subito, era il Patronus di Harry. Che ci faceva lì? Aveva bisogno di aiuto.

Poi una voce, la voce di Harry. “Andrea è stata portata a Carrow Manor. Sbrigatevi!”

Il Patronus scomparve come un guizzo. Né James né Sirius si chiesero come poteva saperlo, si fidavano totalmente di Harry e delle sue parole.

Moody si avvicinò. “Andiamo al Ministero a prendere delle mappe, facciamo un piano e andiamo a riprendercela”.

Sirius annuì con decisione e tutti sparirono con dei crac.


*


Andrea aprì piano gli occhi. Le facevano male tutte le ossa. Doveva essere svenuta dopo la dose di Cruciatus di Bellatrix. Quella stronza...

C'era buio ma capì di essere chiusa in una cella dei sotterranei del castello. Era seduta per terra, nell'angolo più buio e lontano dalla porta della cella.

Con la lingua toccò il labbro, le faceva male e sanguinava ancora. Lentamente si alzò in piedi, le facevano male tutte le ossa e barcollava leggermente. Si appoggiò al muro facendo dei respiri profondi.

Ti sei svegliata finalmente” Mulciber si avvicinò alla sua cella.

Andrea non rispose. Mulciber entrò chiudendo la porta. Lei non si mosse, non voleva dargli la soddisfazione di pensare che aveva paura di lui.

Il Mangiamorte la raggiunse e le prese il viso con una mano sola facendole male.

Che peccato! Un così bel faccino sprecato per quel traditore di Black...”

Andrea gli rivolse uno sguardo di puro odio. Mulciber la spinse di più contro il muro.

Ho capito qual è la cosa per te più importante Davis, la dignità. E io ho tutta l'intenzione di togliertela...e per farlo conosco un metodo molto piacevole per me...” Mulciber le rivolse un ghigno sadico.

Andrea vide Mulciber avvicinarsi pericolosamente al suo viso...senza pensarci tirò una potente ginocchiata in mezzo alle gambe di quel viscido che si staccò da lei con un urlo di dolore.

Rapida gli rubò la bacchetta che aveva in mano ma lui la prese per i capelli.

Dove pensi di andare...” sbraitò Mulciber incazzato.

Andrea tirò una gomitata in faccia al mangiamorte spaccandogli probabilmente il setto nasale.

Puttana!” gridò Mulciber tenendosi una mano sul naso che sanguinava.

Lo vide correre verso di lui con un chiaro intento: ucciderla.

Sentì le sue mani circondarle il collo.

Senza pensarci due volte. “Avada Kedavra!”

Le mani di Mulciber, che prima le stringevano il collo nel tentativo di soffocarla, la lasciarono all'istante. Il mangiamorte crollò a terra dove rimase immobile. Respirò profondamente cercando di essere lucida. Non poteva restare lì. Se qualcuno fosse tornato e avesse trovato Mulciber lei sarebbe stata nei guai. Si voltò verso la parete di mattoni davanti a lei.

Bombarda!”

Nel muro, con un grosso boato, si formò un buco abbastanza grande per consentirle di uscire. Senza aspettare un secondo di più uscì dalla sua prigione per ritrovarsi in un bosco. Era già calata la sera. Cos'erano le sette o le otto di sera?

Sentì dei passi all'interno del Manor farsi più vicini. Senza perdere tempo iniziò a correre nel bosco, bacchetta in mano. Riuscì a sentire una risata malefica.

Bellatrix Lestrange la stava inseguendo.


*


Erano riusciti ad entrare. Si stavano dirigendo verso la stanza da cui provenivano delle voci.

Quella non parla” disse Alecto.

Non c'è problema, eliminiamola” replicò Amycus.

Sirius strinse forte la bacchetta. Moody fece un cenno e James spalancò la porta con un piede.

Entrarono tutti cominciando a duellare.

Sirius si scagliò contro Amycus.

Non sai quanto urla la tua amica Black” commentò il Mangiamorte con un ghigno.

Crucio!”

Amycus si spostò. “Avada Kedavra!”

Sirius si chinò appena in tempo. Poi sorprese Amycus avventandosi su di lui e spingendolo contro il muro afferrandolo per la gola.

Il Mangiamorte nella colluttazione perse la bacchetta. Sirius puntò la sua in mezzo alla fronte di Amycus.

Dov'è Andrea?! Dimmelo bastardo!”

Amycus non rispose. Sirius gli strinse di più la gola.

Nei...sotterranei...” rispose Amycus con fatica.

Stupeficium!” Sirius lo schiantò e si precipitò fuori dalla stanza.

Fece un paio di metri poi si fermò.

Bombarda!” disse Sirius puntando la bacchetta sul pavimento davanti a lui.

Si formò un grosso buco. Sotto c'era un altro corridoio. Senza perdere tempo saltò giù. Aveva fatto centro, quelli erano i sotterranei, sporchi e pieni di celle.

Andrea!” urlò Sirius per farsi sentire.

Corse come un pazzo tra le celle. Erano tutte maledettamente vuote.

ANDREA!” gridò di nuovo.

Nessuna risposta.

Si fermò davanti all'ultima cella, la porta era socchiusa, entrò. A terra c'era un Mangiamorte morto e una parete era praticamente distrutta. Lo sguardo cadde su una giacca nera abbandonata in un angolo. La prese, faceva parte dell'uniforme Auror. Il profumo floreale che emanava era quello di Andrea, non aveva dubbi.

Doveva essere riuscita a liberarsi e aveva distrutto la parete per scappare. Istintivamente guardò fuori. C'era un fitto bosco e pioveva a dirotto. Lo sguardo cadde sulle orme impresse nel fango. Erano di due persone, questo voleva dire che un Mangiamorte la stava inseguendo.

Doveva trovarla prima di lui a tutti i costi.


*


Li vedeva. James e Sirius, bacchetta in mano, nella radura illuminata dalla luna lì davanti a lei. Loro non potevano ancora vederla, era troppo immersa nel buio, troppo distante.

Era esausta, non sapeva se stava correndo da ore o minuti, sapeva solo che non ce la faceva più. E sapeva che Bellatrix la stava inseguendo come una pazza scatenata.

Le sembrava quasi di sentirla.

Qui non c'è, spostiamoci” vide James voltarsi e iniziare a dirigersi dalla parte opposta a dove si trovava lei.

Fissò Sirius negli occhi, ma lui non la vedeva ancora. Anche lui si voltò.

Sirius” proruppe a voce bassa, non riusciva più a urlare per la mancanza di fiato.

E lui, la sua salvezza, se ne stava andando. “Sirius”.

Sirius si fermò.

Che c'è?” James lo guardò interrogativo.

Mi era sembrato...non importa” Sirius fece ancora un paio di passi.

Sirius”.

No, aveva sentito qualcosa, l'aveva sentita.

Anche James si fermò.

È qui vicino Jamie, ne sono sicuro, io...” proruppe Sirius.

Sirius...Sirius aiutami” disse Andrea avvicinandosi sempre di più a loro.

Io la sento” disse Sirius facendo un paio di passi nella direzione di Andrea.

James lo guardò confuso, lui non aveva sentito nulla.

L'aveva quasi raggiunto, ancora pochi metri...doveva resistere.

Sirius si spinse fino quasi al limitare della radura. Era sicuro che fosse lì, gli sembrava di sentire quasi il suo profumo mischiato con l'odore della pioggia.

Lei corse e spiccò un salto finendo dritta tra le sue braccia che subito la strinsero forte.

Andrea...” proruppe Sirius con sollievo.

Andiamo via, c'è Bellatrix armata che mi sta inseguendo” mormorò lei con voce affannata.

Sirius annuì. Intanto James aveva sparato delle scintille rosse e tutti gli Auror si stavano smaterializzando. Sirius la strinse forte e si smaterializzò con lei.

NO!” urlò Bellatrix.

A Sirius sembrò quasi di vederla mentre lui e Andrea scomparivano.

Si materializzarono nel salotto di casa sua. Non l'aveva ancora vista in faccia, lei l'aveva subito abbracciato. La staccò quel tanto per poterle guardare il viso. Gli occhi erano socchiusi, era pallida e le labbra stavano diventando blu. Era fradicia e gelata, la sentiva tremare contro di lui.

Tu sei ghiacciata...” proruppe Sirius.

Lei si strinse ancora di più a lui, non riusciva quasi più a stare in piedi.

Sirius la prese in braccio e salì velocemente le scale entrando nel bagno. Fece sedere Andrea sulla tazza chiusa del water e accese l'acqua calda. Poi ritornò da lei, tremava sempre di più.

Non ti addormentare, chiaro?” disse con tono serio e preoccupato.

Lei fece un piccolo cenno. Sirius le tolse le scarpe e le calze poi incominciò a sfregarle forte le mani e le braccia tentando di scaldarla.

Resta sveglia, non ti addormentare” disse quando la vide lottare per tenere gli occhi aperti.

Le prese il viso con entrambe le mani. “Guardami. Resta sveglia”.

Andrea puntò lo sguardo sui suoi occhi grigi. Non interruppe il contatto neanche un attimo, altrimenti sapeva che avrebbe ceduto.

Quando la vasca fu abbastanza piena Sirius la prese nuovamente in braccio e la mise dentro.

Andrea al contatto con l'acqua calda sospirò di piacere.

SIRIUS! ANDREA! DOVE SIETE?” Lily.

Siamo in bagno, vieni!” rispose Sirius ad alta voce.

Sentì i passi di Lily poi la porta si aprì e lei entrò come un razzo.

Che è successo?” chiese Lily perplessa nel vedere Andrea nella vasca con addosso tutti i vestiti.

Era gelata, non sapevo cosa fare...” iniziò Sirius.

Hai fatto benissimo. Ora ci penso io, va a cambiarti, sei tutto bagnato...” notò Lily.

Colpevole” mormorò Andrea alzando la mano.

Già, si era bagnato quando l'aveva abbracciata. Istintivamente Sirius sorrise.

Su, fuori!” Lily lo spinse in modo non tanto delicato fuori dal bagno.

Andò in camera, si tolse i vestiti e indossò una maglia di cotone nera a maniche lunghe e un paio di pantaloni da ginnastica grigi. Infilò le ciabatte dei Puddlemore United e scese in salotto.

Si coricò sul divano e sospirò. Era stanco morto.

Troppe emozioni...cominci a essere vecchio Sirius” disse a se stesso in un sussurro.

Sentì le palpebre farsi più pesanti e senza nemmeno accorgersene scivolò nel sonno.


*


Lily si era appena smaterializzata. C'era voluta quasi un'ora per convincerla che stava bene.

Era a letto e aveva un sonno tremendo, tuttavia sentiva di dover fare una cosa: ringraziare Sirius.

Era solo merito suo se era ancora viva.

Si alzò, prese un panno rosso e se lo mise sulle spalle come mantello. Poi uscì silenziosamente dalla sua stanza andando davanti alla porta della camera di Sirius, esattamente di fronte alla sua.

Probabilmente stava già dormendo...aprì piano la porta e sbirciò dentro. Il letto era vuoto, perfettamente intatto. Richiuse la porta e scese le scale, di sicuro era in salotto.

Fece piano tutti i gradini arrivando in corridoio. Prese la prima porta a sinistra ed entrò in salotto con cautela. Non si era sbagliata. Sirius era lì, sul divano, che dormiva beatamente. In punta di piedi lo raggiunse. Si sedette sul limite del divano e osservò il suo viso. Era maledettamente bello anche quando dormiva. Si chinò per accarezzargli una guancia, facendo aderire senza nemmeno accorgersene i loro corpi. La coperta le scivolò dalle spalle andando a coprire le gambe di Sirius.

Gli sfiorò la guancia con la punta delle dita.

Inaspettatamente Sirius le circondò la vita con un braccio facendole perdere l'equilibrio. Si ritrovò coricata su di lui, la testa sul suo torace, esattamente sopra il suo cuore.

Sentì l'altro braccio di Sirius circondarle le spalle. Era completamente bloccata.

Improvvisamente realizzò pienamente: era tra le braccia di Sirius.

Provò a liberarsi, ma Sirius la strinse più forte. E poi si sentiva così stanca...e quel profumo di muschio non l'aiutava affatto.

Si addormentò cullata dal rumore del battito regolare del cuore di Sirius.


*


Stai bene?”

Era la millesima volta che Remus le faceva quella domanda. Poverino, doveva essere preoccupato a morte. Eppure il fatto che lui ci tenesse a lei, alla sua salute, le scaldava il cuore e faceva aumentare la stretta che sentiva allo stomaco tutte le volte che lo guardava.

Sto bene, smettila di preoccuparti” rispose Dora con un mezzo sorriso.

Silenzio. Eppure lei conosceva Remus, sapeva che aveva delle cose da chiederle.

Avanti, spara...che vuoi sapere?”

Remus la guardò sorpreso, come aveva fatto a capire? Fece un respiro.

Chi c'era?”

Dora sospirò. “I Carrow, tre tipi non identificati, la cara zia Bellatrix...Greyback e Mulciber”.

Remus trattenne il respiro abbassando lo sguardo. Una mano strinse forte le lenzuola del letto per cercare di contenere la rabbia per le due persone che odiava più al mondo.

La mano di Dora strinse forte la sua. “Sta calmo, io sto bene”.

Quanto era piccola la mano di Dora in confronto alla sua...

Alzò lo sguardo e incontrò gli occhi grigi della ragazza. Erano proprio uguali a quelli di Sirius.

So che lo sai...di Mulciber intendo. Andie mi ha detto di averlo riferito a voi Malandrini” disse Dora.

Perchè non l'hai mai detto a nessuno? A Sirius o a me?”

Dora abbassò lo sguardo. “Ti sembrerà assurdo ma non volevo che altre persone oltre a me soffrissero per quello che mi era successo. Non posso negare che quella notte ha condizionato la mia vita...per anni non ho avuto nessun tipo di contatto con i ragazzi, né baci o abbracci. Gli unici a cui permettevo di abbracciarmi erano papà e Sirius. Poi un giorno c'è stata una svolta...o meglio tu sei stato la svolta”.

Io?” Remus era sorpreso.

Dora annuì con un sorriso dolce sulle labbra. “È stata la prima volta che ti ho incontrato. Erano le vacanze di Natale del mio settimo anno ed ero a casa di mamma e papà. Tu e Sirius eravate venuti a farci gli auguri il giorno della Vigilia...”

Sì, mi ricordo, tu avevi i capelli rossi e lunghi per l'occasione se non sbaglio...” disse Remus sorridendo.

È vero, come fai a ricordartelo dopo tutto questo tempo?”

Ho una memoria infallibile...” rispose Remus con una strana espressione.

Beh...quella giornata non la dimenticherò mai...”


FLASHBACK

Era seduta sul tappeto dietro al tavolino del salotto. Stava scrivendo un tema per la McGranitt e sinceramente era già stufa, ma doveva finire.

Non ci posso credere, la mia cuginetta sta facendo i compiti?”

SIRIUS!” si alzò e saltò addosso a Sirius così forte che persero l'equilibrio e caddero all'indietro.

Entrambi scoppiarono a ridere come matti.

Buon Natale cagnaccio!”

Ehi!”

Dai lo sai che ti voglio bene...”

Alziamoci, altrimenti tua madre pensa male...siamo in una posizione un po' equivoca...” disse Sirius con un mezzo ghigno.

Posso sempre dire che sei stato tu a provarci...mamma direbbe che ho ragione viste tutte le tipe che frequenti...” ribatté Dora facendo la linguaccia.

Sirius ghignò. “Hai preso questo lato bastardo da tua madre e da me”.

Lo so” disse Dora fiera alzandosi in piedi.

Solo allora notò un'altra presenza dietro a Sirius che si era alzato spazzolandosi i vestiti. Era un uomo giovane, con capelli biondo scuri e gli occhi ambrati. Chi era?

Sentì la paura attanagliarle lo stomaco.

Ah Dora, lui è uno dei miei migliori amici, Remus Lupin. Rem, lei è mia cugina, Ninfadora Tonks” presentò Sirius.

Dora o Tonks” corresse lei in modo automatico.

Ah già, odia il suo nome” riferì Sirius a Remus.

Ciao” la salutò Remus con un sorriso.

Ciao” rispose lei non proprio tranquilla.

Era amico di suo cugino, di sicuro era a posto però...in lei c'era sempre quel dubbio. Eppure quella faccia le sembrava così buona, le trasmetteva uno strano senso di fiducia mai provato prima per nessun altro.

Che stavi facendo?” chiese Sirius sbirciando alle sue spalle.

Un tema per la McGranitt, l'ho quasi finito” rispose Dora.

Beh, Remus può darti una mano, lui sì che era secchione a scuola. Io vado con tua madre al supermercato, ci vediamo fra un po'” Sirius uscì lasciandoli soli.

Dora guardò Remus per qualche secondo prima di tornare a finire il tema. Dopo un paio di minuti alzò lo sguardo e lo vide guardare i titoli di alcuni libri disposti negli scaffali della libreria. Ne prese uno dalla copertina azzurra.

Quello è il mio preferito” disse Dora.

Lui si voltò col libro ancora in mano e lesse il titolo. “Romeo e Giulietta”.

Non l'hai mai letto?” chiese Dora.

Remus scosse il capo rimettendolo al suo posto. Dora scrisse le ultime parole del suo tema e poi posò la piuma e stiracchiò le braccia leggermente indolenzite.

Guarda che se vuoi puoi sederti”.

Poverino, quel ragazzo le sembrava a disagio. Non sembrava proprio un tipo senza scrupoli, le faceva più che altro tenerezza.

Remus si sedette davanti a lei. “Vuoi un pezzo di cioccolata?”

Tirò fuori dalla giacca una tavoletta di cioccolato al latte.

Dora annuì. “Adoro il cioccolato”.

Remmie la divise a metà e ne diede un pezzo a lei.

Hai la stessa età di mio cugino?” chiese Dora staccando un quadretto di cioccolato.

Remus annuì. “Ero anch'io un Grifondoro”.

Io invece sono a Tassorosso, come papà” rispose Dora tutta orgogliosa.

Ci fu qualche secondo di silenzio.

Io sono diversa dagli altri” rivelò Dora.

Remus la guardò comprensivo, anche lui si riconosceva perfettamente in quelle parole.

Questo non è il mio vero aspetto, sono una metamorfomagus” spiegò lei.

Non ne ho mai incontrato uno” disse Remus spiazzandola.

Si era aspettata che dicesse qualcosa tipo -Sul serio?- oppure -Ma davvero?-.

Davvero strano quel Remus...sotto certi aspetti lo incuriosiva.

Di solito sono così” Dora strizzò gli occhi e i capelli diventarono corti e rosa shocking.

Belli, stai molto bene” rispose Remus con un sorriso.

Davvero? Sei il primo che me lo dice, Sirius dice che sono troppo da femmina...”

Sirius è un idiota” replicò Remus con ovvietà.

Dora rise e presto Remus la imitò. Stava bene con lui, sentiva di potersi fidare...era una sensazione nuova per lei...

Ehi, stavate per caso parlando di me?” chiese Sirius entrando nella stanza.

Sì, avevamo appena concordato che sei un idiota” rispose Dora tranquilla.

Ehi mocciosetta, porta più rispetto per chi è più grande di te” replicò Sirius facendole la linguaccia.

Dora si tolse la sua ciabatta viola e la tirò mirando la sua faccia.

Sirius si chinò per non essere colpito in pieno.

Però...mira niente male...” commentò Remus.

Cugino, preparati che fra meno di un anno mi vedrai tutti i giorni” disse Dora con un ghigno diabolico.

Sempre decisa a diventare Auror?” chiese Sirius.

Dora annuì convinta alzandosi in piedi imitata da Remus.

Nonostante il tuo equilibrio precario?” la prese in giro Sirius.

Stavolta ti distruggo” Dora si avvicinò a lui minacciosa ma mise male il piede e Remus l'afferrò prima che cadesse, circondandole la vita con le braccia, abbracciandola quasi.

Tutto bene?”

Dora arrossì leggermente. Era la prima volta che un uomo che non era Sirius o suo padre la toccava così da quella notte e scoprì di non avere paura, non di Remus almeno.

Sì...grazie” disse imbarazzata.

Su Rem, dobbiamo andare, James e Lily ci aspettano” disse Sirius.

Remus annuì e lasciò andare Dora. I due si diressero verso la porta.

Rem!” lo chiamò Dora.

Lui si voltò verso di lei. Gli ficcò in mano un libro.

Tienilo come regalo di Natale da parte mia”.

Remus guardò il titolo. “Ma è il tuo preferito”.

Dora annuì. “E devi assolutamente leggerlo. Buon Natale ragazzi”.

Buon Natale” rispose Sirius sparendo con un pop.

Tu allora tieni questo” Remus si tolse un braccialetto di cuoio marrone e lo diede a Dora.

Ok” Dora lo indossò sorridendo. “Buon Natale Remus”.

Buon Natale Dora” Remus le sorrise e sparì con un crac.

FINE FLASHBACK


Quel giorno sono riuscita a fidarmi per la prima volta di un uomo che non conoscevo” ricordò Dora sorridendo.

Remus ricambiò il sorriso.

Guarda” Dora alzò la manica del maglione.

Non ci credo, lo porti ancora” Remus era senza parole.

Aveva ancora il suo braccialetto, dopo quasi nove anni.

Non l'ho mai tolto” rispose Dora con un sorriso.

In quel momento qualcuno bussò alla porta.

Avanti” disse Dora.

James entrò. “Abbiamo trovato Andrea, sta bene”.

Sia Remus che Dora tirarono un sospiro di sollievo. Grazie al cielo erano tutti salvi.

Remus quella notte, vegliando sul sonno di Dora, osservandola dormire e le sue facce buffe, finalmente capì perchè il suo cuore aumentava i battiti solo guardandola, solo incrociando i suoi occhi. Capì e ne fu sia felice sia spaventato, perchè lei era la prima donna ad avergli scatenato delle emozioni così profonde, emozioni e sentimenti che pensava di non provare mai.

Ma, come diceva spesso Sirius, anche lui, nonostante tutto, era un uomo.



Angolo Autrice:

Ecco il tanto atteso capitolo 18! Che ne pensate? Si arriva sempre più vicini alla verità...anche questo è bello lungo...

Aspetto le vostre recensioni.


Ringrazio di cuore: brando, Shin_86, Manda, Finleyna 4 Ever, Kiro_Best, Vale Lovegood (presto saprai perchè Severus ha cambiato idea), kokylinda2, Mirwen, Pecky, isabella 5 (certo che prima o poi Harry si rivelerà! Tranquilla....), SATANABAAN, Deidara, kia88oc, Evans91, era87, kiry95, kury.


Ringrazio i 219 che hanno messo questa ff nei preferiti e i 64 nelle seguite.


Al prossimo capitolo

Nikki Potter




  
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