Anime & Manga > Lady Oscar
Segui la storia  |       
Autore: baby80    08/03/2010    9 recensioni
Ho provato a immaginare il primo giorno di André a palazzo Jarjayes, e il suo incontro con Oscar... Anche questa storia è stata iniziata tempo fa, e modificata di recente, ed anche in questo caso la "mia" Oscar è a conoscenza d'essere una bambina. Sono indecisa se concludere la storia in questo modo, come una one shot, o se continuare a raccontare di André... ci penserò. Si accettano consigli.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Le vacanze di Natale sono finite, Oscar ha ricominciato le lezioni con il maestro privato che il generale Jarjayes ha preso per lei.
Da qualche mese anch'io ho cominciato a studiare con il maestro, il generale ha voluto così.
Ho imparato a scrivere il mio nome e il mio cognome, il maestro  Dupuis dice che ho una bella grafia.
Ho anche imparato a leggere un'intera frase! Spero di riuscire a leggere un'intera pagina il prima possibile.
Mi piacciono così tanto i libri.
Quando nessuno mi vede entro nella biblioteca del palazzo, ci sono tantissimi libri, grandi, piccoli, lunghi, corti... passo le dita sulle copertine di ogni colore, sento sotto i polpastrelli le parole d'oro che prima non sapevo leggere, ma ora si, adesso posso farlo.
La biblioteca ha un buon odore, odore di libri.
Quando sono nella biblioteca scelgo sempre un libro diverso, lo scelgo perchè mi piace la copertina o la scritta, mi siedo sul pavimento e lo metto tra le gambe, lo apro e sfoglio le pagine, ma non sapevo, prima, cosa raccontavano le parole che c'erano scritte.
Sfoglio le pagine, piano piano, mi piace il rumore che fanno, ogni pagina è diversa dalla pagina di un altro libro, a volte sono bianche bianche, altre volte gialle, ma tutte odorano dello stesso profumo.
Mi piace annusare le pagine dei libri, infilo il naso e  respiro forte, non esiste un altro profumo così buono.
Sono stato in biblioteca ieri, ho scelto un libro, ho letto le lettere d'oro sulla copertina, una dopo l'altra. E l'ho scelto.
V – O – L – T – A – I – R – E .
Respiro il profumo delle pagine e inizio a leggere la prima frase.
Spero di imparare a leggere una pagina per intero, presto.

Ad Oscar non piace studiare, lei preferisce giocare con le spade o ascoltare il generale quando ci racconta delle battaglie che ha fatto.
Il maestro Dupuis rimprovera spesso Oscar.
“Madamigella Oscar, state composta! Madamigella Oscar finite di scrivere il vostro nome!” dice, ma lei non ubbidisce quasi mai, fa la linguaccia e scoppia a ridere.
Il maestro Dupuis usa la bacchetta di legno sulle manine di Oscar, ma lei non piange, si morde le labbra ma non piange.
Oscar non è come le altre bambine piagnucolose.
Oggi dopo la lezione con il maestro Dupuis ho portato Oscar con me, in biblioteca, le è piaciuta, ha fatto gli occhioni e ha detto “ooooooooh”.
Oscar non è mai entrata qui, che strano.
Abbiamo scelto un libro, ci siamo seduti sul pavimento e lo abbiamo aperto.

“Piccoletta chiudi gli occhi”
“Perchè? e non sono una piccoletta André!”
“Chiudili e basta!”

Ho messo il libro aperto sulla faccia di Oscar e le ho detto di respirare forte.
Ha aperto gli occhi.

“Che cos'è?”
“Sono libri Oscar, questo è il profumo dei libri, ti piace?”
“Si, André, mi piace.”
“Adesso leggiamo.”
“Leggiamo?”
“Si Oscar, leggiamo insieme, una frase io e una frase tu, va bene?”
“Si.”

Abbiamo letto un'intera pagina, Oscar ed io, insieme.
Abbiamo deciso di andare in biblioteca tutti i giorni.
Abbiamo fatto un patto, leggeremo tutti i libri della biblioteca, insieme.
Oscar dice che avremo 100 anni quando finiremo l'ultimo libro.
Chissà come sarò quando avrò 100 anni.



Oscar ha ricevuto una spada per il suo compleanno, una spada vera, come quella del generale.
“Figliolo, sei abbastanza grande per avere la tua prima spada. Avrai un insegnante con il quale ti allenerai.”
Questo ha detto il signor generale ad Oscar, e da quel giorno, ogni pomeriggio si allena.
Ci alleniamo, anch'io, come Oscar ho ricevuto una spada tutta mia, solo mia.

“Tieni André, questa spada è tua.”
Mi ha detto Oscar, una mattina.
“Ma questa spada appartiene alla vostra famiglia, io non sono degno di averne una Oscar.”
“Mio padre me ne ha date due, dicendo che una era per te. Sei contento André?”
“Si, molto contento.” ho risposto, il generale Jarjayes è buono.
Da quel giorno abbiamo giocato spesso con le spade.
La nonna è quasi svenuta la prima volta che ci ha visti con, “le armi del demonio” come le chiama lei, in mano.
Io e Oscar prendiamo in giro mia nonna, le facciamo degli scherzi, la spaventiamo, lei ci sgrida ma alla fine riusciamo sempre a farci perdonare, facendo due moine.
La nonna ci vuole tanto bene, a me e Oscar.
La nonna è l'unica persona che abbraccia e fa le coccole ad Oscar, gli altri, qui a palazzo, non lo fanno, neppure la sua mamma.
La mia mamma mi abbracciava sempre, mi teneva stretto prima di dormire, mi riempiva di baci... la mia mamma. Se solo fosse ancora qui...
Ora è la nonna ad abbracciarmi.

Piove.
Io ed Oscar non possiamo uscire a giocare. Non possiamo nemmeno allenarci con le spade. Abbiamo provato a farlo in casa, ma la nonna ci ha rimproverati.
Ci annoiamo.
La nonna ci ha chiesto se vogliamo aiutarla a fare una torta, siamo andati in cucina e ci ha fatti mettere in ginocchio sulle sedie.
Ha dato a me una zuppiera e un cucchiaio di legno ad Oscar.
Burro.
Ho versato il burro e Oscar l'ha mescolato, con un cucchiaio di legno.
Zucchero.
Oscar è stanca di mescolare, così adesso io mescolo e lei butta gli ingredienti nella zuppiera.
Uova.
Oscar rompe le uova e le lascia cadere dentro la ciotola.
“Oscar, no! I gusci no!” le grida la nonna.
Io lo sapevo che i gusci non li doveva mettere, ma quella testona non mi da mai retta.
Farina.
“cof cof cof” tossisco.
Oscar lancia la farina dentro la zuppiera, con le mani, siamo avvolti da nuvole di farina.
“Oscar! Bambina, la farina va messa delicatamente nella ciotola, vedi, fai come me, piano piano con un cucchiaio. Capito?”
La nonna è così paziente.
La nonna sta ridendo fortissimo.
“Che c'è” diciamo insieme io e Oscar.
“Oh dio del cielo, siete bianchi come due fantasmi! Ah ah ah.”
Ci guardiamo, io e Oscar, abbiamo la farina sul viso e nei capelli... siamo buffissimi...
Ridiamo come due matti.
Latte.
La nonna ci porge due bicchieri di latte e si raccomanda di versarlo delicatamente nella ciotola.
Delicatamente è una parola che Oscar non conosce.
Ho paura.
“Oscar, non mi lavare con il latte!” le dico.
Lei prende il bicchiere di latte, lo porta alla bocca, beve e...
Sputa il latte verso la ciotola, sembra una fontana, sembra divertente, la imito.
“Cosa state facendo?”
Oh, oh, la nonna ci ha visti, sembra arrabbiata.
“Smettetela di fare gli stupidini, il latte va versato nella ciotola, non sputato! Chiaro?”
Versiamo il resto del latte e mescoliamo il tutto.
L'impasto è pronto.
La nonna lo versa in una pentola e poi sul fuoco.
Io e Oscar restiamo a guardare la torta, aspettiamo che sia cotta, mentre lecchiamo zuppiera e cucchiaio di legno.
La torta è pronta, ne prendiamo due grosse fette.
“mmmh... è buonissima André!”
“Si, è buonis... ahia... uhm... Oscar!”
“Che c'è Andrè?”
“I gusci Oscar, i gusci!”
  
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Lady Oscar / Vai alla pagina dell'autore: baby80