Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Lilchan e Sacchan    17/03/2010    2 recensioni
Due gemelle sconvolgeranno la vita di James Sirius Potter,di Albus Severus Potter e di Scorpius Hyperion Malfoy!Riusciranno i tre ragazzi a sopravvivere alla loro venuta?Leggete per scoprirlo!
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Nuovo personaggio, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
terzo capitolo different twins

Different Twins


Diantha e Artemisia avevano appena finito di fare colazione, e in quel momento erano in camera per vestirsi.

Diantha prese degli short neri, una maglia senza spalline argentata e dei sandali neri e argento, mentre la sorella optò per una minigonna di jeans, una maglietta con spalline sottili dorata e rossa a le sue amate All Stars rosse.

Entrambe si misero degli orecchini e il loro profumo alla vaniglia, infine scesero di filata al piano di sotto dove i genitori le aspettavano davanti alla porta.

Appena il padre guardò le figlie si girò scandalizzato verso la moglie che stava cercando di non ridergli in faccia.

William aprì diverse volte la bocca, per poi richiuderla senza saper cosa dire.

-Devi dirci qualcosa papà? Perché altrimenti iniziamo a salire in macchina.- disse con vocina angelica Artemisia.

Notando che il padre non diceva nulla disse con un sorrisino bastardo stampato in faccia Diantha:

-Evidentemente no sorellina...vogliamo andare?- detto questo le due gemelle andarono verso la macchina con dietro la madre e il padre, ancora allibito per l'abbigliamento delle sue figlie.


-E dai! Accelera!- ripeté per l'ennesima volta Artemisia.

-Non posso mica far volare la macchina tesoro!- risponde William.

-Ha ragione tuo padre Artemisia. Lascialo guidare in santa pace.- aggiunse Jane.

-Che palle..- sbuffa la gemella dagli occhi dorati.

-State tranquille, giriamo a quest'incrocio e saremo arrivati.- disse dolcemente la madre.

Le due sorelle sorrisero eccitate. Poco dopo l'auto accostò, e tutta la famiglia scese.

-Dai, dai, dai!- dissero in coro le due.

Infatti davanti a loro c'era una piccola porta in legno, con su scritto con una scrittura elegante e sinuosa “Il Paiolo Magico”, le persone ci passavano davanti senza vederlo, infatti era così, perché il Paiolo era protetto da uno scudo che proibiva la vista ai babbani, o non-magici.

Visto che nessuno si decideva a muoversi, Diantha fece il primo passo, avanzando con aria sicura verso la porta.

La aprì e...iniziarono a brillarle gli occhi.

Davanti a lei c'erano decine di maghi e di streghe che per un motivo o per l'altro usavano la magia facendo svolazzare gli oggetti ecc.

Quando l'allegra famigliola (?) entrò del tutto rimase stupita, anche se si poteva notare che lo stupore non era del tutto vero.

I genitori si fecero avanti e chiesero di poter andare a Diagon Alley, e il barista sorridendo cortese fece loro cenno di seguirlo.

E così fecero.

Ben presto si trovarono davanti a un muro di mattoni.

Il barista toccò alcuni di quest'ultimi e piano piano il muro iniziò a ritirarsi, lasciando le due gemelle senza fiato.

Quello era uno spettacolo che non avrebbero dimenticato MAI.

Davanti a loro c'erano migliaia di persone vestite in modo particolare (cappelli a punta, mantelli ecc.)

che passava davanti a loro senza degnarli di uno sguardo.

-Mamma...questi sono tutti come noi?- chiese Artemisia.

-Si tesoro.- rispose lei dolce.

Diantha dopo quell'attimo di insicurezza si riscosse e ritornò quella di sempre, così avanzò all'apparenza sicura e oltrepassò il muro.

Poi si girò verso i genitori e la sorella.

-Vogliamo andare?- chiese.

La sorella dagli occhi dorati sorrise raggiante e seguì Diantha, con dietro i genitori sorridenti.

Jane prese dalla borsa un foglio, e disse:

-Per prima cosa dovremo andare alla Gringott, per cambiare i soldi, poi inizieremo a fare acquisti.-

-Evvai!- dissero in coro le gemelle.


William teneva in mano un corposo sacchetto contenti zellini, falci e galeoni, i soldi per l'appunto cambiati poco prima.

Diantha e Artemisia si guardarono intorno tutte contente, fermandosi ogni secondo per vedere qualcosa nelle vetrine.

Jane aveva ancora il foglietto in mano, e dopo avergli dato una rapida occhiata disse alle figlie:

-Per prima cosa passeremo per le divise, successivamente i libri, accessori vari, poi a comprare gli animali e infine andremo per la bacchetta.-

Le due ragazzine sorrisero eccitate e costrinsero i genitori ad accelerare il passo.

Si ritrovarono davanti a un negozio di abiti (dove vendevano anche le divise per Hogwarts) “Madama McClan: abiti per tutte le occasioni” recitava la scritta.

Artemisia fece il primo passo aprendo la porta e mettendo il naso dentro.

Entrò del tutto e notò che c'erano altre persone e ragazzini come lei.

-Buongiorno tesoro! Io sono Madama McClan, ti serve qualcosa?- chiese una donna abbastanza grande.

Era vestita in modo alquanto particolare, una strana veste color viola scuro e lilla, un cappello a punta nero e delle scarpe somiglianti a stivaletti color vinaccia. Un insieme di viola assurda.

Artemisia non sapeva cosa dire, allora rispose la madre:

-Buongiorno anche a lei! Dovremo acquistare delle divise per Hogwarts...-

-Ma certo!-la interruppe lei-Servono a queste due belle bambine?-

-Si.-poi la mamma si rivolse alle figlie-Bene, adesso io e papà andiamo a comprare i libri e le altre cose, poi quando avete finito andiamo a prendere l'animale e la bacchetta, ok?-

Le due gemelle annuirono.

-Bene, allora a dopo, ciao!- e salutandole i genitori uscirono dal negozio.

-Benissimo! Allora, adesso dovete salire su uno sgabello che devo prendere le misure, state immobili, mi raccomando!- esclamò.

Diantha e Artemisia salirono sui due sgabelli apparsi davanti a loro.

Spille, fermagli, aghi e altre cose spuntarono magicamente per misurare le due streghette.

Diantha rimase ferma per tutto il tempo che serviva per misurarla, a differenza della sorella che non stava ferma un attimo, subendo i continui rimproveri di Madama McClan.

Dopo un ora di supplizio (almeno per la gemella col potere del fuoco), i vestiti erano finalmente pronti, e i genitori tornarono nel preciso istante in cui le due sorelle prendevano il pacco, carichi di buste, sacchetti e roba varia.

Dopo aver ringraziato la proprietaria l'intera famiglia si diresse verso l'Emporio del Gufo.

Le due ragazzine erano esaltate, e si precipitarono dentro senza neanche aspettare i loro genitori.

L'interno del negozio era pieno di gabbie contenenti gli animali più vari.

-Ricordatevi ragazze! Si può scegliere un gufo o un gatto o un rospo! Chiaro?- ricordò William.

-Certo papà...- risposero loro due, anche se stavano già pensando a che animale scegliere.

Detto questo sparirono, cercando un animale adatto.


Diantha stava girovagando da 10 minuti senza successo.

Accidenti...è possibile che non ne trovi uno che attiri la mia attenzione?

Neanche finito di pensarlo che girandosi incontrò due grandi occhi viola a fissarla, erano quelli di un magnifico gatto nero, rinchiuso in una gabbietta.

-Ciao piccolo...come ti chiami?- chiese a vuoto Diantha.

Ma la risposta arrivò inaspettata.

Mi chiamo Saphira, tu?. La ragazza si allontanò di scatto spaventata.

-Co-cosa...come dai a parlare?-

Non sto parlando, sto proiettando i miei pensieri su di te.

-Come fai?-

Semplice, sono un gatto magico. Disse Saphira come che fosse la cosa più ovvia del mondo.

Perché non mi prendi con te? Potrei proteggerti e aiutarti...

-Si! Prendo te!-

A proposito, non c'è bisogno di parlare, basta che pensi una cosa e il la sentirò.

Ok.

Dopo questa breve conversazione, Diantha prese la gabbia dove stava Saphira e ritornò dai genitori.


Nello stesso momento Artemisia stava curiosando tra le tante gabbie del negozio.

Anche lei aveva lo stesso problema della sorella, non riusciva a trovare un animale che l'attirasse particolarmente, ma anche lei fece un incontro inaspettato.

Infatti appena si girò e si ritrovò davanti un paio di occhi arancioni.

Appartenevano a un bellissimo falco dal piumaggio rosso-dorato che la guardavano con occhi attenti.

Anche lei, come la sorella, si avvicinò e disse:
-Che bel falco...come ti chiami?-

Mi chiamo Fire.

-Ahhhhhh!- urlò Artemisia cadendo all'indietro.

Non c'è bisogno di urlare...

Oddio! Un falco che parla! Pensò lei.

Bhe...non è che parlo proprio...piuttosto parlo mentalmente.

E mi legge anche nella mente!

Certo, c'è un legame tra noi due...

E sarebbe?

Te lo spiegherò più avanti...

Uffa... Sbuffò Artemisia.

-Come sei bello...mi sa che scelgo proprio te!-

Ne sarei onorato!

Benissimo! E detto (o meglio pensato) questo, Artemisia prese la gabbia e si diresse anche lei dai genitori.


Jane e William videro arrivare contemporaneamente le loro due figlie, una (Artemisia) con un bellissimo falco rosso-dorato e degli occhi arancioni, l'altra (in questo caso Diantha) con un elegante gatto nero come la pece e due unici occhi viola.

Dopo aver pagato le due ragazzine uscirono soddisfatte dal negozio, dirigendosi a quello delle bacchette.

Si fermarono davanti a un negozio all'apparenza vecchiotto. Le due sorelle si guardarono stupite m entrarono con i loro genitori.

Un campanello avvisò il proprietario che c'erano clienti, così spuntò da sotto il bancone e sorrise alle due ragazzine.

-Siete qui per la vostra prima bacchetta, giusto?- chiese, rivolgendosi alle due.

Loro per risposta annuirono.

-Bene, allora incominceremo da te.- e indicò Artemisia.

Prese una delle tante scatolette e le porse la bacchetta. Lei la prese e timida la agitò piano, quella per risposta le volò via dalla mano, allora il proprietario la prese e la rimise al suo posto, sorridendo misterioso.

La stessa cosa si ripeté più volte.

-Uff...allora, prova questa: 11 pollici, legno di mogano, flessibile con fibra di cuore di drago, ottima per Trasfigurazione e Incantesimi.-

Lei la prese e appena toccò la bacchetta, questa sprigionò scintille rosse, dorate e bianche e una luce avvolse la mano di Artemisia.

-Benissimo! Adesso tocca a te signorina!-

Successe la stessa identica cosa anche per Diantha che già cominciava a stancarsi.

-Allora, prova questa: 11 pollici come la tua gemella, legno di ebano, abbastanza flessibile con fibra di crine di unicorno, perfetta per Difesa Contro le Arti Oscure e Trasfigurazione.-

Successe come per Artemisia, appena lei toccò la bacchetta quest'ultima sprigionò scintille blu, argentate e nere, e una luce avvolse la sua mano.

-Perfetto! Avete trovato delle bacchette bellissime!- disse il proprietario eccitato per non si sa cosa.

Dopo aver pagato l'allegra famigliola uscì dal negozio, e a un certo punto Jane disse:

-Oddio! Mi stavo per dimenticare le provette per pozioni! Facciamo così, io e papà andiamo a comprarle, voi invece vi prendete qualcosa da mangiare, ok?-

Le due gemelle annuirono, in fondo un po' di fame c'è l'avevano, e William non poteva fare altro che arrendersi. Così diede alcuni soldi a Diantha e sparirono tra la folla, dicendo di stare attente.

-Benissimo! Allora sorellina, andiamo a prenderci qualcosa da mangiare?- chiese Artemisia iniziando già a dirigersi verso il banco.

-Ok.- e con la solita flemma, Diantha la seguì.

Artemisia però, come al solito non guardava dove camminava,e come al solito finì addosso a qualcuno.

-E stai più attenta dove cammini ragazzina!- a esclamare questo era stato un ragazzo più grande di lei all'incirca di un anno. Aveva dei capelli biondissimi, color platino, e occhi color tempesta.

-Scusami! Non ti avevo visto!- rispose Artemisia, che era arrossita all'improvviso.

-Scusami un corno!- disse lui per risposta.

A salvare (per modo di dire) la situazione, ci pensò Diantha, incavolata con il ragazzino per come si era rivolto a sua sorella.

-Ehi biondino! Riprova a dire quelle cosa a mia sorella e ti affogo!-

-Ah ah! Che paura! Stai lontana da me, mocciosa!-

-Senti chi parla, almeno io non ho i capelli bianchi prima del previsto!-

Continuarono così per un po', ma a ri-salvare la situazione ci pensarono due fratelli, attratti dalla ragazzina dagli occhi d'argento.

-Ehi Malfoy! Datti una calmata!- disse quello più grande, con i capelli neri e gli occhi castani.

-Ehilà Potter! Da quanto non ci si vede! Ma guarda, c'è anche il fratellino!-

-Vaffanculo.- disse il “fratellino”. Si chiamava Albus Severus Potter, aveva dei capelli corvini perennemente scompigliati, un paio d'occhi verde smeraldo e la stessa età della delle gemelle. Il fratello invece aveva un anno in più, e i chiamava James Sirius Potter.

Infine il biondino aveva la stessa età di James, e si chiamava Scorpius Hyperion Malfoy.

Scorpius sorrise.

-Scusa tanto ma mi è venuta addosso!-

-Lei ti ha chiesto scusa!- esclamò Diantha.

-Tsk, zitta tu.-

-No, zitto tu!- esclamò Artemisia, dopo essersi ripresa improvvisamente.

-E finitela!- dissero in coro James e Albus.

-Allora, molto piacere, James Potter!- disse il moro.

-Io sono Albus Potter.- disse l'altro e dicendolo lanciò un occhiata al biondino, che disse annoiato:

-Io sono Scorpius Malfoy.-

Le due gemelle si guardarono e dissero:

-Io mi chiamo Artemisia!- -Io Diantha.-

Fatte le presentazioni iniziarono a chiacchierare, chi più chi meno.

Alla fine si scoprì che Scorpius era di Serpeverde, James di Grifondoro, e entrambi spiegarono alle due gemelle come funzionava Hogwarts.

Finirono per comprarsi tutti e cinque qualcosa da mangiare, ma alla fine i genitori chiamarono i loro figli, e tutti si dovettero separare.

Le due sorelle tornarono a casa, allegre e stanche della giornata sfiancante, ma sapevano che quel giorno era nata un'amicizia, ma non sapevano che per altri, anche qualcosa di più.



Spazio Autrici

Ciao a tutti!^____^

Lo sappiamo che siamo in ritardo mostruoso, ma cercate di capirci, tra scuola, impegni vari e la voglia con l'ispirazione che sono volate via! >.<

Vabbè, adesso cambiamo pure argomento!

Uffi.. Solo 2 seguiti... Delle recensioni ci accontentiamo (Se! Certo! NdVocedellaVertità)!

Comunqueeeeeeeeeee!

Speriamo che questo capitolo più lungo degli altri 2 vi piaccia almeno!

Adesso risponderemo alle recensioni...


_ki_ : grazie mille per la recensione! Ne siamo entrambe contente!^^

A proposito dei genitori comunque...i loro genitori sapevano che erano delle streghe, ma loro non sono maghi! Si scoprirà più avanti la verità sui genitori! XP Continua a recensire per favore! Ciao ciao!!!^-^


ryry : ci dispiace un sacco non averla potuta aggiornare prima, ma come avrai letto sopra, eravamo super impegnate e avevamo terminato entrambe l'ispirazione!^^'''' Sorry! Come abbiamo detto a _ki_, speriamo che anche tu continuerai a recensire! Ciao ciao!^-^



Ringraziamo a chi l'ha aggiunta sui seguiti:



1 - lady hina_shadow7 [Contatta]
2 - Veronica Potter Malandrina [Contatta]



Adesso ci eclissiamo!

CIAO A TUTTIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!^-^

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Lilchan e Sacchan