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Autore: Dada Baggins    02/08/2005    3 recensioni
Queste sono le Avventure dei Quattro Malandrini: James Potter, Sirius Black, Remus Lupin e Peter Minus...
Ma forse voi li conoscete come Ramoso, Felpato, Lunastorta e Codaliscia...
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Evans, I Malandrini
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le Avventure dei Quattro Malandrini

Una saggia decisione (Continua da Un Piccolo Incidente)

Remus Lupin si prese la testa tra le mani, affondando nel largo cuscino della poltrona di Madama Chips. James Potter, entrato dopo il Preside, richiuse la porta, e fece si' che il corpo dell'amico Sirius Black, ancora soggiogato dall'incantesimo 'Mobilicorpus', planasse dolcemente sul primo letto dell'Infermeria.
Silente si affaccio' alla porta dell'ufficio della Guaritrice Chips, e la chiamo' con un sussurro. Si volto' quindi ad affrontare i tre Grifondoro, ed incrocio' lo sguardo di Remus Lupin. Silente ricordo' il suo volto di bambino, contratto nella rassegnata disperazione di essere ormai, per sempre, diventato un Ibrido, un Lupo Mannaro. Penso' che non quello era stato il culmine delle sue brutte avventure, bensi' il giorno stesso in cui aveva attaccato e ferito il suo amico.

"Dunque." il Preside comincio', con tono pacato e rassicurante, "Vi trovavate, tutti e quattro, stanotte, nella Foresta proibita, non e' vero?"
La risposta si esauri' brevemente: i tre ragazzi annuirono gravemente. Peter Minus, entrato dopo remus Lupin, stava tremando violentemente, incontrollabilmente. Nessuno sapeva cosa dire. Il professor Silente li stava trapassando da parte a parte con il suo sguardo in un certo senso freddo. Nulla poteva essergli nascosto ora.
"Preside," Remus inizio', alzandosi e facendo qualche passo, "le ho gia' detto che e' tutta colpa mia..." continuo'. James diede una furiosa alzata di spalle, rosso in volto. Stava fissando il corpo inerte di Sirius Black, "Oh, finiscila, Remus!" urlo', girandosi bruscamente per dare le spalle all'amico.
"Silenzio, James, ti prego!" Remus gli rispose, questa volta con tono piu' deciso e autorevle, "Questa notte, io... sono andato alla Foresta. Ehm... non ricordo cosa sia successo, in effetti. James, Sirius e Peter erano li', io volevo avvertirli - avvertirli di stare lontano, intendo, " si interruppe con un sospiro doloroso, "M-ma ho perso il controllo di me stesso, suppongo."

Un silenzio profondo ed incommensurabile penetrava ciascuno dei ragazzi. Il Preside, annuendo lievemente, si avvicino' a Remus Lupin, che sembrava essere piu' pallido del solito.
"James, da quando sai che Remus, qui," inizio', in un sussurro, voltando improvvisamente il capo verso Potter, "E' un Lupo Mannaro?"
Nessuno seppe se James finse stupore, o spontaneamente sussulto' al solo sentire quel nome. Remus ebbe una stretta al cuore.
"Da... due anni." James disse, con voce roca.

Un'espressione indecifrabile sul suo volto, Silente si avvicino' lentamente al letto sul quale giaceva Black. James noto' solo allora che Madama Chips si stava gia' prendendo cura delle sue ferite, con il suo solito modo di fare falsamente sbrigativo.
"Siamo in tempo?" chiese il Preside, in poco piu' di un sussurro.
"Penso di si'. Ma dovra' intervenire." rispose la donna, seccamente.

"In tempo per cosa?" esclamo' James, facendo ancora una volta sussultare Peter Minus, che si ritrasse in un angolo.
Madama Chips lo fulmino' con lo sguardo. Albus Silente indico' loro di seguirlo, e sia avvio' verso la porta.
"Ma..." protesto' James, ed anche Lupin e Minus lanciarono al Preside uno sguardo interrogativo.
"Seguitemi." ordino' Silente, senza bisogno di alzare la voce.

"Sedetevi." disse il Preside, una volta entrati tutti e quattro nel suo ufficio.
Molte figure li osservavano dai numerosi quadri che pendevano, appesi ai muri. Un mago, vestito di una tunica blu, e con uno strano berretto in testa, esclamo' vivacemente, "Ti sembra questa l'ora, Albus?" prima di voltarsi dall'altra parte con aria seccata.
"Suvvia, sono gia' le sei del mattino, Lywellyn." il Preside rispose, affabilmente, prima di rivolgersi di nuovo ai tre ragazzi. James stava fissando la finestra, con aria indifferente che nascondeva un forte sconforto ed una rabbia interiore. Remus Lupin stava seguendo ogni movimento del Preside, e di tanto in tanto deglutiva rumorosamente. Minus, torcendosi le mani, gemeva flebilmente.
"Non dovrete piu' andare nella Foresta senza autorizzazione da parte di un insegnante. Parlo di voi, James, Peter, ma parlo anche di Sirius Black. Ed esigo da voi, " si interruppe, per fermare con un cenno il fiume di parole di James Potter, "Esigo rispetto totale delle regole e dei miei ordini."
Peter rabbrividi' nella sua sedia. Remus, con un'espressione cocciuta del tipo 'sapevo-che-sarebbe-successo', tuttavia non oso' guardare James.
"Professor Silente, io..." inizio' James, ma fu interrotto.
"Hai ben compreso le mie disposizioni, James?" Silente chiese, sempre guardandolo negli occhi.
"Sissignore." il giovane Potter rispose, abbassando definitivamente il capo con aria desolata.
Questo dialogo fu seguito da un assoluto silenzio, rotto soltanto dal tramestio degli studenti che uscivano dal proprio Dormitorio per raggiungere la Sala Grande. Era ora di colazione, ma nessuno dei ragazzi nell'ufficio del Preside aveva un minimo di fame.
James fissava distrattamente un astrolabio di metallo dall'aria delicata appoggiato su una mensola, alle spalle di Silente. No, di certo non poteva biasimare il suo amico Remus. Non era certo colpa sua, quello che era successo, no? Era colpa loro, di James stesso, di Peter... e di Sirius...
Ma allora perche' solo Sirius doveva pagarne le conseguenze? Perche' solo uno dei tre doveva essere danneggiato a quel punto?

Di scatto, la porta si apri'. Qualcuno entro' ansimando, e nessuno dei ragazzi, che gli davano le spalle, si prese la briga di voltarsi.
"Mi voleva, Preside?" chiese una voce abbastanza roca.
Peter Minus sobbalzo' e si volto' indietro. Spalanco' gli occhi, come se avesse visto un Ungaro Spinato avanzare pesantemente verso di lui.
"Che c'e', Peter?" chiese Remus, laconicamente.
James sbatte' le palpebre velocemente e ripetutamente. Aveva riconosciuto la voce. Si volto'.
Poi istintivamente balzo' in piedi.

Il volto di James era normalmente calmo, mentre guardava Sirius Black, ancora sulla porta dell'ufficio, con aria scherzosa e divertita.
"Gia' in piedi, Sirius?" chiese.
"Si'. Ti dispiace?" chiese Black, rudemente, ammiccando a Lupin, che, per nulla entusiasmato, stava crollando su di una poltrona.

Silente si alzo'. Istintivamente, la sua presenza fu percepita da tutti.
"Potete andare a prepararvi per le lezioni." disse, e, con un cenno verso la porta, li congedo'.

"Allora? Cosa e' successo? Sei fuori pericolo?" chiese James, agitato, mentre camminavano lungo i corridoi.
Sirius sospiro'. Un sospiro annoiato, tuttavia. "Madama Chips ha detto che per saperlo dovro' aspettare questa notte. La... luna piena, voglio dire."
"Ma sei guarito, no? Voglio dire, come ha fatto?" chiese James, animosamente, "'Episkey' non ha funzionato, come ci e' riuscita?"
"Non so..." disse Sirius, pensosamente, "Quando mi sono svegliato, ho visto una specie di ampolla vuota sul mio comodino. Non so davvero."
"Beh, Silente ha detto che non dovremo piu' andare nella Foresta, ma stanotte penso proprio che..." si volto' indietro, allibito. "Dov'e' Remus?"

Dopo una breve corsa, Potter, Black e Minus riuscirono a raggiungere Remus Lupin, che, uscito dall'ufficio dopo di loro, si era affrettato nella direzione opposta.
"Ehila', Remus." esclamo' Black, sorridendo.
"Dove stai andando?" completo' James, piazzandosi davanti a lui.
Remus li guardo' entrambi mestamente, "Il Preside ha completamente ragione, ragazzi. Mi dispiace. Non verrete piu' con me. E badate..." continuo', puntando contro di loro un dito, "Ve lo impediro' con ogni mezzo, a costo di Pietrificarvi tutti nella Sala Comune Grifondoro!"
James e Sirius lo guardavano allibiti, "Remus..."
"Ma guardate cosa ho fatto! Io... non me lo perdonero' mai, capite?"
"Beh, guarda i lati positivi." disse Sirius, con noncuranza, "Se davvero stanotte succedera' qualcosa... voglio dire, se scopriro' di essere diventato davvero un Lupo Mannaro... questa sara' solo una ragione in piu' per venire nella Foresta, no?"
Remus Lupin gli rivolse un'occhiata carica di rabbia, poi si volto' e corse via.

"Forse hai esagerato un po' stavolta, Sirius..." mormoro' Peter, avvicinandosi cautamente ai due amici.
Sirius alzo' le spalle, con indifferenza.

Continua...

E questa e' la seconda puntata!... Spero che vi piaccia.
Grazie a Cyanide e Shaida Black per le STUPENDE recensioni... Grazie!
  
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