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Autore: CherryBomb_    21/03/2010    5 recensioni
Arianna e Ilaria, sedicenni, amiche da qualche anno. Fanno parte di quelle ragazze che sono convinte che il principe azzurro non esiste.
Arianna non ha mai avuto il ragazzo, Ilaria non lo ha da due anni e mezzo. Ormai sono abituate a questo loro stato di "zitellaggio", ma una serata diversa cambierà le loro vite. Ci saranno molti intrecci, ritorni di fiamma, non sarà tutto semplice, anche se all'inizio potrà sembrare così.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ricordi scomodi



Sabato. Il fatico giorno della mia prima volta in discoteca. Ore 6.30 del mattino. Dovevo svegliarmi per andare a scuola. Voglia: zero. Voglia di andare in discoteca la sera stessa: - 9999999999999999.
Non ne avevo voglia, ma ormai avevo promesso e le promesse sono promesse.
Feci colazione, mi preparai. Andai in fermata, il mio cervello non si era ancora connesso stamattina, ma quello di qualcun altro sì.
Salendo sul pullman mi ritrovai la Ila felice come una Pasqua, eccitata all’invero simile che per ogni minima cagata rideva e sorrideva.
-Dai, sorridiiiiiiiiiii. Non sei felice??- il sorrisone della Ila, mi si parò davanti.
-No- la mia faccia era così -.-
-Come no. – il suo sorriso si spense – se non vuoi venire, non andiamo.- mi disse facendo la sua faccina da cane bastonato.
Mi dispiaceva vederla così, era da una vita che non la vedevo ridere come una deficiente, da quando aveva scoperto che con il suo adorato Mattia non sarebbe mai successo niente di niente, ma quella è un’altra storia. Vederla con quella faccina imbronciata, mi cominciai a sentire in colpa. Sfoderai uno dei miei sorrisi più belli e disse – Ma secondo te, mi sono messa a comprare un push up e un top, per poi non andare??? Ma ti sembra il caso??-
Le ritornò il sorriso.
- waaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa- si mise ad urlare.
- Vorrei ricordarti che nessuno deve sapere dove andiamo stasera.-
- Giuro. Nessuno. – disse mostrandomi il mignolo. Era una cosa infantile, ma la facevamo sempre quando dovevamo giurarci qualcosa. Ci prendevamo il mignolo e facevamo Giurin Giurello, proprio come fanno i bambini quando devono giurare qualcosa.
Cominciammo a parlare di tutt’altro, ma sinceramente non seguivo più di tanto. Pensavo alla Ila. A quanto ci fosse stata male quando aveva scoperto che Mattia si era fidanzato e per di più con un’altra che non fosse lei. Be, devo precisare che non uscivano nemmeno insieme, ma ci sono sempre stati scambi di sguardi e sguardi che non lasciavano nessun dubbio: quei due si piacevano. Eccome. Era un anno e mezzo che lei correva dietro a lui, cioè correva dietro, più che altro ci sbavava dietro. Avevo pensato, e non ero l’unica, che tra loro sarebbe nato sicuramente qualcosa, quando si guardavano partivano le scintille, c’era feeling, senza conoscersi erano telepatici. E poi erano una bella coppia. Un giorno, per caso, si erano anche conosciuti. Andavano d’accordo ed erano felici quando stavano insieme. Tutto sembrava perfetto e tutte si aspettavano il lieto fine, che non arrivò.
Un giorno lui arrivò a scuola mano nella mano con una sua compagnia di classe.
- Ciao Ila. Ti presento Veronica, la mia ragazza.- gli disse lui sorridendo.
Lei non ci credeva. Non poteva crederci. Eppure era così. Veronica era una compagnia di classe di Mattia, la Ila aveva sempre avuto il sospetto che tra di loro ci fosse qualcosa e infatti non si era sbagliata.
Aveva ragione a dire che aveva un sesto senso eccezionale, fino ad allora non le credevo, poi mi dovetti ricredere.
Venni risvegliata dalla Ila che mi guardava incazzata e mi diceva
- A cosa stai pensando per non ascoltarmi??-
Non sapevo cosa risponderle, non potevo dirle che pensavo a quanto tempo era che non la vedevo così, a quando venne da me in lacrime, piangendo come una fontana a darmi la bruttissima notizia. Per settimane non fu la stessa persona, rideva e scherzava, ma si vedeva nei suoi occhi un velo di tristezza. Mi spezzava il cuore tutte le volte che la guardavo negli occhi.
Con Mattia aveva comunque mantenuto un rapporto di amicizia, ma penso che anche lui si fosse accorto che non era più come prima.
- Ma niente, mi sto immaginando come sarà stasera.- Mentii spudoratamente. Non credeva nemmeno ad una parola. Mi conosceva troppo bene.
- A cosa stavi pensando veramente??- Ok, dovevo dirglielo anche se sapevo che avrei toccato un tasto ancora dolente, anche se lei faceva finta di niente.
- Stavo pensando a quando hai saputo che Mattia e Veronica erano insieme.- Sbarrò gli occhi. Un velo di lacrime gli coprì gli occhi.
- E perché ci stavi pensando??- la sua voce era rotta, riusciva a stento a trattenere le lacrime.
- Perché stavo pensando a come eri come sono salita: eccitata, ridevi per qualsiasi cosa. Era da tanto che non lo facevi. E così mi è venuto in mente.-
Si girò verso il finestrino.
- Scusa, Ila. Non volevo…-
- Fa niente. Tranquilla sto bene. – Non mi lasciò nemmeno finire la frase, ma nel momento in cui si girò per guardarmi, una lacrime le rigò il viso. Non andava tutto bene e lo sapevo pure io.
Non sapevo più cosa fare. Ero fortemente convinta che tra lei e Mattia una storia ci fosse già, ma non riuscivo a capire il comportamento di lui.
-Vuoi dirmi in che discoteca andiamo??-
-DLQ – disse lei con un piccolo sorriso. Discoteca dove andava lui di solito, pensai. Lo sapevo. Sapevo che ci voleva andare per qualche motivo. Forse avrebbe voluto vederlo. Sapeva che quando andavo a ballare non andava con la sua ragazza, preferiva andare con gli amici e divertirsi.
- Ah ok-
-So a cosa stai pensando: al fatto che io voglia vederlo, che voglia stare un po’ con lui. E sì, lo ammetto è così. Voglio fargli vedere cosa si è perso andando insieme all’altra. A chi sono. A cosa faccio. Sono migliore di quella stronza. E glielo dimostrerò.
Era agguerrita, il che voleva dire che poteva fare fuoco e fiamme. Ci soffriva ancora, ma voleva dimenticarlo e divertirsi, fargli capire che con lei poteva stare meglio. La adoravo quando faceva così.
-Grande. Così che si fa. Ma sei sicura che ci vada?
- Al 99% sì. Ma non lo cercherò. Se verrà lui bene. Se lo vedrò bene. Mi godrò la serata. Come andrà, andrà.-
Lei che non lo cercava era strano. Lo cercava da tutti le parti quando sapeva che avrebbe potuto vederlo. Ma più tardi avrei scoperto che quel giorno la Ila era molto determinata a divertirsi e a non pensare a niente.
La giornata a scuola passò tranquilla, senza nessun imprevisto o problema. Uscii da scuola, andai a casa e decisi di farmi una dormita, se no col cazzo che avrei ballato fino alla mattina.
Sarebbe venuta a prendermi a casa per le 11, mi avrebbe anche dovuto un po’ truccare.
Mi svegliai alle 9, tanto per poter fare le cose con calma e non di fretta. Mi feci una doccia bollente di almeno una mezz’oretta, mi misi a posto i capelli e mi vestii.
Guardandomi allo specchio, non potevo crederci, non sembravo nemmeno io. Però stavo stra bene. E cazzo, che tette.
Alle 11 spaccate arrivò la Ila. Quando entrò, spalancò la bocca.
-Che figona. Se fossi uomo ti salterei addosso io. – e la deficienza della Ila cominciava a farsi sentire.
Mi truccò leggermente, odiava il trucco troppo pesante, lo considerava volgare e di poco gusto. Aveva ragione, la pensavo al suo stesso modo.
Mi mise la matita, un po’ di rimmel e un po’ di brillantini sul viso.
Be, dovevo dire che stavo da dio.
Guardandoci nello specchio, eravamo molto sorprese. Eravamo delle fighe assurde: io con il mio top blu e il push up e lei con il suo top viola e un reggiseno che si intravedeva leggermente dalla maglietta. Tutte e due leggermente truccate. Ci guardammo negli occhi. Quella sera sarebbe stata la nostra sera. Nulla poteva fermarci.

Ciao a tutte. Stiamo finalmente arrivando nel vivo della storia. Nel prossimo capitolo, conoscerete due personaggi nuovi che cambieranno qualcosa.
Voglio ringraziare chi legge in silenzio e non recensisce e chi legge la storia per la prima volta.
Voglio ringraziare TheDreamerMagic e ColeiCheAmaEdward che hanno recensito il capitolo.
Voglio ringraziare Balenotta, ColeiCheAmaEdward, Iris92, rere18, Tamara Chan e TheDreamerMagic che hanno aggiunto la storia tra le seguite.
Spero tanto che piaccia anche ad altra gente.
Vorrei tanto che lasciaste una recensione, per dirm"fa schifo", "vai a fare qualcos'altro che è meglio" o per dirmi che la mia storia vi piace, se avete dei consigli sono ben accetti.
Vi lascio allo spoiler:
La Ila aveva quella sorprendente capacità di sembrare a proprio agio in un posto che non aveva mai visto o in cui non c’era mai stata. Era una capacità naturale, la faceva sembrare sicura di se e forse un po’ stronza, ma in realtà era timida, insicura e per niente stronza. È proprio vero che le apparenze ingannano.
- Due sex on the beach- urlò la Ila al barman.
- Due che??- le dissi io.
- Tranquilla è buono. – dovevo fidarmi. Era lei l’esperta in alcolici.
La Ila si girò, pensavo in cerca di Mattia, ma poi scoprii che c’era uno che la fissava. Si scambiarono degli sguardi. Be, carino. Molto meglio di Mattia sicuramente. In parte a lui c’era un tipo che sembrava anche lui un pesce fuor d’acqua come me. Mi stava già simpatico e poi, non era per niente male.
- Eccoti.- disse il barman facendo l’occhiolino e passando i due bicchieri alla Ila.
- Grazie. – lei gli ricambiò l’occhiolino. Anche il barman non era male, ma chissà a quante altre avrà fatto così.
- Tieni, - la Ila mi porse il bicchiere. Dall’odore non sembrava male e neanche a guardarlo.
Lo assaggiai titubante. Mmmmmm davvero buono.
- Ti piace vero??- disse lei facendo un altro sorriso soddisfatto.
- Sì. Buonissimo. Andiamo a fare un giro.
Stavamo camminando per la sala, quando notai ancora il ragazzo che poco prima stava fissando la Ila e in parte a lui il ragazzo che ormai ritenevo simpatico. Mi misi ad osservarlo. Alto, i capelli mi sembravano sul castano scuro un po’ arruffati. Aveva una camicia sbottonata sul petto, ma non si vedeva niente di che. Pantaloni stretti. Era davvero bello. Per mia fortuna, nella sala non si vedeva quasi niente, perché se no il tipo mi avrebbe sgamato.

   
 
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