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Autore: Emma Bennet    22/03/2010    11 recensioni
Mi sembra ovvio, signorina Granger. Ne abbiamo parlato, lei sarà la nuova professoressa di Trasfigurazione, nonchè rappresentate
della Casa di Grifondoro. Mentre, il signor Malfoy insegnerà Difesa contro le Arti Oscure, e rappresenterà i Serpeverde

e se, anni dopo la fine di Hogwarts, Draco ed Hermione si ritrovassero a lavorare insieme, nel luogo dove sono cresciuti? E se le cose tra loro cambiassero? E se iniziassero a provare... qualcosa più?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Minerva McGranitt, Nuovo personaggio, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da Epilogo alternativo
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Set My Soul Alight ~

attenzione: il seguente capitolo è a rating rosso




Angel of Mine
Gli angeli vengono se tu li preghi,
e quando arrivano ti guardano, ti sorridono,
e se ne vanno.
Per lasciarti il ricordo di un sogno lungo una notte,
ma che vale una vita.
Vivilo in fondo, perchè lui
non torna più.


Hermione non avrebbe saputo dire con esattezza da quanto tempo stava baciando Malfoy. "No. Draco" la
corresse meccanicamente una vocina all'interno della sua testa. Si trovava con la schiena premuta contro la balaustra, le braccia aggrappate quasi con disperazione alle sue spalle. Dal suo canto, il biondo giocherellava i capelli della ragazza con una mano, mentre l'altra si era infilata sotto il maglioncino di lei, e le accarezzava la schiena. Rabbiosamente, il Serpeverde emise un gemito, e con frenesia afferrò Hermione per i fianchi, trascinandola all'interno della stanza, per poi farla sdraiare sul letto. In un solo movimento, le fu sopra, e riprese a baciarla. Con una lentezza esasperante, poi, scese e seguì la linea del suo collo con la lingua. Eccitata, la ragazza inarcò la schiena, e Draco colse l'occasione per sfilarle la maglia. Posò una scena di baci umidi sulla clavicola, mentre con le dita spostava la spallina del reggiseno, per poi andare a sbottonarlo. Con un sospiro, Hermione si lasciò scoprire i seni, a cui subito Draco cominciò a dedicarsi. I capezzoli si inturgidirono sotto le labbra esperte del ragazzo, che li torturò abilmente. In un lampo di lucidità, la riccia si affrettò a sbottonare la camicia di lui, che ben presto finì per terra, subito seguita dai loro pantaloni. Accarezzò il ventre piatto del biondo, sentendo gli addominali scolpiti sotto le dita. Intanto, il ragazzo era sceso ulteriormente, leccando voluttuosamente l'ombelico della Grifondoro, mentre una mano scivolava lascivamente lungo la coscia della giovane. Quando le dita di lui toccarono il tessuto bagnato dello slip, Hermione trattenne a stento un ansito, e schiuse le gambe come per invitare il suo caldo tocco. Accontentandola subito, la mano del Serpeverde accarezzò l'intimità di lei, che emise un gemito roco. Iniziò a muovere i fianchi al ritmo serrato che dettavano le dita di Draco, e si ritrovò subito a gemere in preda al piacere. A quel punto, veloce come era apparsa, la mano di lui scomparve, e un'espressione insoddisfatta e delusa si dipinse sul viso della ragazza, che aprì la bocca per protestare. Però, tutto quello che ne uscì fu un gemito strozzato, perchè le dita erano state sostituite, infatti, dalla lingua del biondo che, abilmente, le stuzzicava il clitoride. Hermione inarcò la schiena, mentre le mani andavano a posarsi tra i capelli del ragazzo, come a istruirlo su come darle ancora più piacere. Chiuse gli occhi, e si lasciò cullare da quella girandola di lussuria che sembrava circondarla, assecondando il ritmo del biondo. Un grido strozzato le uscì dalle labbra, mentre le mani andarono a stringere convulsamente le lenzuola, quando raggiunse l'orgasmo.
Quando riaprì gli occhi, si ritrovò davanti lui, un'espressione famelica in faccia, e la pelle, solitamente diafana, stranamente colorita. Prese una mano della ragazza, baciandola delicatamente e poi, continuando a guardarla negli occhi, la guidò lungo il proprio fisico, fino a raggiungere la propria eccitazione. Hermione gli sfilò i boxer con frenesia, impaziente di toccare il suo membro. Lo circondò con la propria mano, salendo e scendendo, fino a quando non fu lo stesso Draco a fermarla. La fece ricadere sul letto, sdraindola nuovamente, e si adagiò su di lei, spingendo il proprio sesso sull'apertura della ragazza.
«Allora, Hermione, mi vuoi?» sussurrò con voce roca, cercando alla cieca la propria bacchetta sul comodino, per poi bisbigliare un incantesimo contraccettivo. Lei si morse le labbra, cercando di non fargli capire quanto lo desiderasse realmente.
«Chiedimelo» continuò lui «Chiedimelo per piacere, e vedrai che sarò buono. Sarò molto buono»
La ragazza sospirò, guardandolo con occhi supplicanti, annebbiata da una foschia di passione. Lui si avvicinò ancora con la propria eccitazione alla sua femminilità, e la riccia gemette. «Ti voglio. Ora», mormorò.
«Per favore» le ricordò lui.
«Per favore!» ripetè la Grifondoro, e senza aspettare altro, afferrò il suo membro turgido per guidarlo dentro di sè. Draco socchiuse gli occhi, assaporando l'abituale sensazione di libidine. Con una spinta vigorosa, iniziò a muoversi dentro di lei, accellerando il ritmo, fino a quando lei non cominciò ad ansimare. Vinta dal piacere, Hermione si aggrappò disperatamente a lui come ad un'ancora, affondandogli le unghie nella schiena. Incurante del bruciore che i graffi comportavano, il ragazzo riusciva a pensare solo alla ragazza che aveva davanti, alla gola bianca che esponeva ai suoi baci quando inarcava la schiena, ai riccioli sparsi sul cuscino. Aumentò il numero delle spinte, e la sentì gemere sulle proprie labbra, che si era affrettato a cercare. Si abbandonò contro di lei e dentro di lei, mentre la riccia andava incontro alle sue spinte. Lui nascose il viso nella curva tra la spalla e il collo della ragazza, ansimando velocemente. In un crescendo di sensazioni, Hermione vide un caleidoscopio di colori esplodere dietro le proprie palpebre chiuse, mentre un brivido le percorreva il corpo e un grido strozzato le usciva dalle labbra. Quando riaprì gli occhi, sentì che lui si muoveva ancora dentro di lei, ma poco dopo furono gli occhi di Draco a chiudersi, le lunghe ciglia che quasi accarezzavano gli zigomi, le labbra socchiuse in un'espressione di piacere. Gli si mozzò bruscamente il respiro, mentre emetteva un lungo gemito. Hermione lo sentì sprigionarsi dentro di sè, caldo e dolce.
Rimase immobile qualche secondo in quella posizione, poi uscì da lei, crollando accanto alla ragazza. Le cinse i fianchi con un braccio, attirandola vicino a sè.
«Dormi bene, Angelo mio» mormorò stancamente.
Mentre si sistemava sul petto di lui, un'attimo prima che l'oblio del sonno la cogliesse, Hermione ripensò a tutte quelle voci che giravano a Hogwarts su Draco Malfoy, e su come fosse il migliore a letto, e realizzò quanto si era persa, in quegli anni.

Stava sognando. Non c'era alcun dubbio sul fatto che stesse sognando perchè, ovviamente, nella realtà non avrebbe mai osato rispondere così alla McGranitt, neanche sotto Imperius. Si trovava nell'ufficio dell'anziana preside, insieme a Draco. La donna li stava appunto informando del loro licenziamento, in quanto la loro relazione intaccava la serietà professionale. Hermione si vide guardare scocciata la McGranitt, per poi prendere la mano del biondo e stringerla forte, e cominciare ad urlare contro la Preside che non aveva alcun diritto di giudicare la loro relazione, nè quant'altro. Il suo sproloquio venne interrotto da un fastidioso bussare alla porta, e solo dopo qualche secondo Hermione si rese conto che quello era reale.
Improvvisamente, spalancò gli occhi e l'ufficio della McGranitt sparì. Era distesa, e c'era qualcuno affianco a lei... Draco Malfoy! In un flash, le tornarono alla mente gli ultimi ricordi, mentre un sorriso le nasceva spontaneo agli angoli della bocca. Accarezzò una guancia del ragazzo che riposava placidamente accanto a lei, per svegliarlo. Una ruga si formò in mezzo alle sopracciglia corrugate del Serpeverde, che aprì gli occhi, piuttosto scombussolato.
«Draco, c'è qualcuno che bussa alla porta» sussurrò la riccia. L'altro si limitò a girarsi verso di lei, abbracciandola e aspirando il suo profumo. «Che si fottano. Lasciamoli perdere, prima o poi se ne andranno» bofonchiò il ragazzo, pronto a riaddormentarsi.
«Ehilàà, professore è sveglio?» cinguettò una voce dall'altro lato della porta. Contemporaneamente, Hermione e Draco balzarono a sedersi, gli occhi sbarrati.
«Cazzo!» esclamò Hermione, nel momento esatto in cui Draco sussurrava «Porca puttana!»
Si guardarono negli occhi, e in coro commentarono «Phèdre», con voce piuttosto atona.
«Che faccio? Che faccio? Se mi vede è la fine!»
La ragazza bussò più forte. «Proooof?»
«Va' in bagno, svelta!» ordinò Draco, spingendola fuori dal letto, mentre lui stesso si alzava. Indossò un paio di boxer reduci della sera precedente, e si passò una mano tra i capelli, andando ad aprire la porta.
Phèdre Delaney lasciò scorrere il proprio sguardo sul fisico perfetto del ragazzo, per poi tornare a guardarlo negli occhi. «Professore, le ho portato la mia ricerca! In anticipo di ben cinque giorni! E anche un caffè, stavolta un vero caffè» strillò, entusiasta. Draco alzò un sopracciglio, mentre solo la sua etica del lavoro gli impediva di Cruciare la ragazza. «Signorina Delaney, questo vuol dire che lei mi ha svegliato alle dieci e mezzo di domenica mattina per consegnarmi un compito?! Magari gli altri insegnanti apprezzeranno, ma io no di certo. Buona giornata» replicò freddo il biondo, chiudendo la porta in faccia a un'allibita Phèdre.
«Non sarai stato un po' scortese con lei?» chiese Hermione, titubante, uscendo dal bagno, un asciugamano avvolto attorno al corpo. «Affatto». Draco fece scivolare il proprio sguardo su di lei, ghignando, sentendosi squadrata in quel modo, la ragazza arrossì, abbassando lo sguardo. «Ti assicuro che non c'è motivo di arrossire, Granger, non dopo stanotte» la prese in giro il biondo, tornando a sdraiarsi. Vedendo che lei continuava a stare in piedi, aggiunse «Cosa fai lì impalata? Torna a letto»
La riccia alzò un sopracciglio, ironica, e osservò «Pensavo che Draco Malfoy non concedesse alle sue amanti il privilegio di passare un'intera notte, e non solo, con lui»
Il Serpeverde rise, invitando nuovamente la ragazza a raggiungerlo. «Mi sa che per te potrei fare un'eccezione»
Fuori dalla porta, intanto, Phèdre schiumava di rabbia. Stava per andarsene quando aveva sentito un'altra voce proveniente dalla camera del professore. Una voce irritante come solo una persona al mondo poteva avere: Hermione Granger. Questo significava che avevano passato la notte insieme, e forse non era neanche la prima volta, siccome precedentemente aveva già beccato la ragazza uscire di soppiatto dalla camera di Draco. Era troppo. Era decisamente troppo.

Nella Sala Comune Grifondoro, un fuocherello scoppiettava allegramente nel camino, riscaldando l'intero ambiente. Ashley era seduta sulla sua poltrona preferita, proprio davanti ad esso, intenta nella lettura di un libro di Storia della Magia, per cercare di imparare il capitolo che avrebbe dovuto sapere per la lezione successiva. Nonostante l'aria di ottobre fosse comunque fredda, la ragazza indossava solo una maglia a giro maniche, perchè anche il contatto più lieve con il livido, le procurava dolore. I capelli rossi erano raccolti in una coda alta, ma qualche ricciolo ribelle le accarezzava la fronte. Sbuffando, cercò di spostarlo, in quanto le creava fastidio. Immediatamente, una mano glielo portò dietro le orecchie. Sorpresa, la Grifondoro alzò lo sguardo, incrociando due iridi castane.
«Ehi, Jared» esclamò, e lui le sorrise di rimando, sedendosi sul bracciolo della sua poltrona.
«Come va?» le chiese, osservando l'ematoma. Lo sfiorò delicatamente, e come era successo il giorno precedente, quel contatto fu un sollievo per Ashley. «Fa ancora un po' male» rispose quest'ultima, facendo una smorfia di disappunto. Lui rise, passandosi una mano tra i capelli.
«Hai messo la crema che ti ha dato la Chips?»
Lei alzò gli occhi al cielo. «Ma certo, mamma»
Jared si finse offeso, e mise il broncio. «Beh? Dovresti essere contenta del fatto che mi preoccupo per te, dovrebbe farti piacere il mio interesse»
Un'improvviso rossore le colorò le guance, e la ragazza voltò la testa per non farglielo vedere. «Non ho detto che non mi fa piacere» mormorò.
«Che leggi?» domandò lui a quel punto, rubandole il libro da mano.
«Dovremmo studiare il capitolo nove»
«Che palle!» sbuffò il moro, buttandolo dal lato opposto della stanza.
«Stronzo! Stavo studiando!»
«Non hai niente di meglio da fare? Se vuoi te lo trovo io un passatempo» le rispose, ammiccando, con voce lasciva.
«Porco!»
«Tesoro, vedo che sei in vena di complimenti oggi»
«Vaffanculo!» esclamò ancora Ashley, scatenando l'ilarità dell'altro. «Cos'hai mangiato a colazione? Educazione e finezza?»
«Figurati, ci sei tu a insegnarmi il galateo»
«Mais oui, mademoiselle. Tutte le volte che volete» replicò Jared, con accento francese. Lei rise, piegando la testa di lato. «Come sei stupido»
«Anche voi, mademoiselle» le rispose lui «Dovresti tornare da Madama Chips, comunque» continuò.
«Ancora con questa storia?»
In quel momento, Samantha entrò nella Sala Comune, e appena notò i due li raggiunse.
«Buongiorno, ragazzi. Jared, comunque c'è la tua ragazza di Corvonero quì fuori, che smania dalla voglia di vederti. Stava insultando la Signora Grassa perchè non voleva farla entrare senza parola d'ordine»
«Non è la mia ragazza» rispose lui, guardando di sottecchi la sua Cercatrice.
«Comunque sia. La sciacquetta che ti sbatti al momento, allora»
«Già» rispose il ragazzo nervosamente. «Allora ci vediamo dopo? Ti accompagno in infermeria?» aggiunse, rrivolto ad Ashley.
«Non c'è ne è bisogno. Resta pure con la tua ragazza tutto il tempo che vuoi» rispose questa, gelida.
Il ragazzo si morse il labbro inferiore, e con un cenno di saluto se ne andò, mentre la rossa lo seguiva con lo sguardo.
«Da quando Jared ti accompagna in infermeria?» domandò Samantha, con tono inquisitore, scrutandola.
«Da ieri»
«E perchè?»
«Perchè mi sono fatta male»
«Questo lo so. E da quando si interessa così tanto?»
L'altra sbuffò. «E io che ne so?»
«E da quando ti incazzi perchè si porta a letto qualcuna? Di solito ti limiti a battutine sarcastiche»
«La smetti di farmi l'interrogatorio? Chi sei? Un Auror travestito?»
La mora sospirò, scuotendo lievemente la testa, restando in silenzio.
«Ora che c'è?» chiese Ashley.
«Niente»
«E allora perchè mi guardi così?»
«Hai detto che devo smetterla»
«Okay, okay! Parla»
«Da quando ti piace Jared?»
L'altra si voltò a guardarla sconvolta. «A me non piace affatto Jared!» strillò.
«Allora perchè mi rispondi così? Perchè ti da fastidio che stia con qualcun'altra? Perchè lo guardi malinconicamente?»
«Io non faccio niente di tutto ciò!»
«D'accordo»
Ashley si alzò, andò a prendere il libro, tornò alla poltrona, si risedette. Si sciolse la coda, se la rifece. Poi si voltò a guardare l'amica, preoccupata. «Lo faccio?»
L'altra annuì, in silenzio.
«Cazzo»

Qualche ora più tardi, Nick aspettava l'arrivo di Elaine, appoggiato al muro dei Tre Manici di Scopa. Si passò una mano tra i capelli biondo grano, nervoso, meditando di accendersi una sigaretta. Aveva fumato solo tre volte nella sua vita, durante un festino, al quinto anno e al sesto anno, da ubriaco fracido, e prima dei suoi G.U.F.O, perchè in realtà odiava il fumo. Ma in quel momento si sentiva così nervoso, che forse una sigaretta lo avrebbe aiutato a sciogliere i nervi. Aveva le mani sudate, e la gola secca, come se la lingua gli si fosse attaccata al palato. Se non avesse saputo di essere cotto di Elaine Howard, l'avrebbe sicuramente realizzato in quel momento.
Ad un tratto, scorse una ragazza bionda camminare nella sua direzione, e cominciò a temere che sarebbe morto prima ancora di poterle dire  "ciao". La Serpeverde indossava un semplice jeans scolorito stretto, con stivali bianchi ai piedi. Una giacca in denim bianca lasciava intravedere una maglia pervinca, decorata da un lieve motivo floreale, di una tonalità più scura. I capelli biondi le scendevano in perfetti riccioli, accarezzandole il corpo.
«Stai veramente bene» mormorò, imbarazzato. Lei gli sorrise dolcemente, abbassando lo sguardo. Per la prima volta nella sua vita, anche lei si sentiva a disagio, ad un appuntamento. Ma non perchè non le facesse piacere essere là, anzi. Solo, Nick era diverso da tutti i ragazzi che aveva frequentato, una massa di idioti senza cervello, lui era carino, sensibile, gentile. E le piaceva.
Notò che indossava scarpe da ginnastiche, un jeans scuro, una giacca a vento nera sbottonata, sotto alla quale portava una polo azzurra, che risalvata il colore dei suoi occhi. "Occhi cielo", pensò Elaine, guardandoli. Un ragazzo dagli occhi color del cielo.
«Vogliamo entrare?» propose, e lui annuì. All'interno del locale, una cameriera li accolse con un sorriso, facendoli accomodare a un tavolo, infondo alla sala, prese le loro ordinazioni, e poco dopo tornò con una Burrobirra e una tazza di the al limone fumante.
«Sta cominciando a fare freddo» osservò lui, dandosi dell'idiota mentalmente.
«E' vero. Tra poco arriverà Novembre, e probabilmente comincerà anche a nevicare»
«Mi piace la neve, ma preferisco l'estate»
«Anche l'inverno ha i suoi vantaggi, però»
«Cioè?»
«Beh, la neve. E' così soffice e bella!» esclamò lei, entusiasmandosi come una bambina. Nick rise, non avrebbe mai potuto immaginare che l'algida Elaine Harrison potesse diventare euforica solo pensando alla neve.
«Si può andare a pattinare sul ghiaccio. Viene Natale. E poi quando piove e fa freddo, è così bello starsene al calduccio sotto le coperte, ed è così bello!» continuò la ragazza, sorridendo.
«D'accordo, mi hai convinto. Vale la pena di vivere anche l'inverno!» le rispose, sforzandosi di non pensare a una bufera di neve in corso, mentre lui era sotto le coperte abbracciato alla Serpeverde.
Dopo aver trascorso un'altra mezz'ora al locale, i due fecero un salto da Mielandia. Comprarono dello zucchero filato e delle caramelle, che mangiarono per strada, parlando del più e del meno. Quando il sole cominciò ad abbassarsi, all'orizzonte, e arrivò il crepuscolo, i due si incamminarono per tornare al castello, chiacchierando. Le loro mani si sfioravano, e decidendo che era ora di cacciare fuori il Grifondoro che era in sè, Nick trovò il coraggio di prendergliela. Elaine si voltò a guardare un'anziana signora che abbracciava un bimbo, nascondendo un sorriso. Una volta arrivati ad Hogwarts, però, furono costretti a separarsi.
«Grazie per il pomeriggio, Nick. Sono stata davvero bene»
Lui arrossì, ma continuò a guardarla negli occhi. «No, grazie a te. Potremmo rivederci»
«Infatti»
«Mercoledì è il compleanno di Cara, una mia amica. Organizziamo un festino a Grifondoro. Che ne pensi? Potresti venire?»
«Ma certo! Mi farebbe davvero piacere»
Nick sorrise. «Bene. Ci vediamo, allora»
«Ciao» rispose l'altra. Rimasero un attimo in silenzio, poi si voltarono, incamminandosi in due direzioni opposte. Dopo un minuto, però, leì lo richiamò. Quando il biondo si voltò, si trovò un'Elaine che si affrettava a raggiungerlo. Gli si buttò letteralmente tra le braccia, e si alzò in punta di piedi per baciarlo. Inizialmente spiazzato, il ragazzo si riprese dall'emozione in tempo per ricordarsi di fare qualcosa. Cinse la vita della riccia, stringendola a sè, mentre le mordicchiava le labbra, così che lei le schiuse, dandogli l'accesso per la propria bocca. Le loro lingue si cercarono, iniziando a volteggiare insieme.
Quando si staccarono, lei gli sorrise dolcemente. «Ora posso andare» sussurrò, chinandosi su di lui per un ultimo bacio.
Quando Nick rientrò al Dormitorio Grifondoro, credette di essere morto e finito in Paradiso.





Author's Corner: tadàààààn, rieccomi puntuale, dopo una sola settimana! Come avrete notato dalla scritta a inizio capitolo, il rating della storia si è alzato da arancione a rosso, ed era giusto avvisarvi. Per il resto, penso non ci sia nient'altro da aggiungere u.u La citazione iniziale è presa da una canzone che adoro, Angelo Mio, di Tiziano Ferro (listen), versione italiana di Angel Of Mine (da cui prende nome il capitolo) di Monica. In ogni caso, finalmente Draco ed Hermione capiscono di essere fatti l'uno per l'altra *çççç* Okay, non è affatto così, anche perchè ciò si evince dalla Minaccia-Phèdre, costantemente in agguato, anche perchè finora non ha ancora fatto niente. Poi ci sono Jared&Ashley, che per quanto mi riguarda, trovo adorabili *_____* E infine anche il primo appuntamento, seguito da primo bacio, di Nick&Ellie, molto teneri anche loro. Un capitolo molto sdolcinato, direi XD Ma vabbè u.u Avendo già scritto il prossimo capitolo (Wow! Che genia che sono) prevedo un aggiornamento puntuale anche per la settimana prossima, penso lunedì, salvo imprevisti.
E ora passiamo a voi *_____* Grazie mille ai cinquantotto preferiti e alle novantanove seguite, siete meravigliosi! E un ringraziamento molto molto speciale a chi recensisce <3
Insane, tesoroooo *O* Sono contenta che ti sia piaciuta, sei dolcissima e ti adoro u.u Grazie mille per i complimenti (immeritati :D), e a presto!
darllenwr, ma che dici? Grazie a te! Altro che miseri, sono sincera quando ti dico che le tue recensioni sono sempre graditissime (: Sono felice che ti sia piaciuta sia la partita di Quidditch (ci tenevo u.u), sia l'incontro in Biblioteca, e soprattutto la partita di poker, anche perchè credo sia molto "inusuale", ecco, però l'idea di un Hermione giocatrice di poker mi ha allettato fin da quando ho iniziato a pensarci. Grazie a te del piacevole commento, quindi, e a presto!
piccola_lenne, scusa hai ragionissima ç.ç ci ho messo secoli per aggiornare, povera me! Muhuhahah si sono perfida e ho tagliato il capitolo sulla parte più bella XD Grazie comunque, ed eccoti accontentata con un aggiornamento veloce <3
anna96, grazie mille anche a te *ç* E comunque, andiamo... chi non vorrebbe un bacio da parte di Draco come premio? Sarei pronta a ipotecarmi la casa, giuro! XD Un bacio ^^
whateverhappened, aaaaa eccoci a noi u.u Prima di tutto, ti sei goduta O&P venerdì? Io l'ho amato come sempre, Mr Darcy è sempre un gran figo *W* Ti ho pensato nella scena finale, quando c'era in sottofondo "Your Hands Are Cold". Tra l'altro, è da quando ci siamo sentite l'ultima volta che canticchio in continuazione whatever happened XD Sono felicissimissima che ti piacciano Jared&Ashley, non sono carini? *__* E sono ancora più felice che ti piaccia Cara, non so come sia nato come personaggio, ma ha conquistato anche me, e ricomparirà nel prossimo capitolo u.u  E penso ci sarà un'altra partita Serpeverde vs Grifondoro :D Hai visto in questo capitolo Nick&Ellie? Ti piacciono? Per quanto riguarda il mettersi in mezzo di Phèdre... sappi che finirai per spoilerarti tutto da sola XD Comunque viva viva Cissy&Dromeda e Draco&Hermy che guardano le costellazioni <333 Essì, adoro il poker, mi hai scoperta XD A prestooo!
ikuto_shin, grazie mille *________*
dorota, ciao e "benvenuta" XD Sono sempre felice di vedere nuovi lettori *ççç* Sono contenta ti sia piaciuto il capitolo, sei gentilissima, non merito tutti questi complimenti ç.ç Un bacio!
_slytherin, Lucy sei una cazza! Ps. stasera amici. Forza Emmaaaaaaa *______* E comunque sta' lontana da Draco, lui è solo mio u.u Al massimo lo condivido con Hermina Bellina XD Tu continui a mancarmi però. Ti amo!
_Vega, essì la scuola rompe proprio le balls, sono sempre stressata ultimamente a causa sua -.-' Grazie per i complimenti <3 Anche io adoro il poker, e le caramelle sono ottime fishes u.u Un Malfuretto testardo *____* sbav. Hahahaha grazie, ma io continuo a dirti che non sono così brava u.u Bacioni!
Un saluto e un immenso grazie a tutti voi, vi adoro!
   
 
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