Incontri
Arrivammo alla discoteca alle 23.30,
più o meno.
Da fuori non mi sembrava male e anche
se fosse stato il contrario, non potevo più tornare a casa e
poi avevo una buona sensazione, dovevo assecondarla. La Ila era della
mia stessa idea.
Entrammo. Venimmo investite dalla
musica.
Rimasi un po’ imbambolata.
Dove mi ero cacciata??
Mi ritrovai davanti un enorme stanza,
fatta su due piani.
Sulla sinistra appena entrate
c’era il bar, sulla destra e sul perimetro della stanza
tavoli e divanetti. Il piano superiore aveva altri tavoli e sedie. Il
posto non era tanto male. Era….carino. Si, avevo appena
detto che una discoteca era carina.
- Vedo che non stai scappando. Deduco
che non ti fa poi così schifo. – mi disse la Ila
cercando di sovrastare la musica.
- No. È solo che sono
gentile e rimangono perché te l’ho promesso.
–
Mi guardò. Si mise a
ridere. Ma ero davvero così pessima come attrice?? A quanto
pare sì. O se no mi conosceva davvero troppo bene.
- Ok, lo ammetto. Non è
male.
- Visto. – disse con un
sorriso compiaciuto sulle labbra.
- Non ho detto che ci
tornerò.
- Be, almeno puoi dire di essere
entrata in una discoteca e puoi dire se ti piace o no. Ricordati che le
cose bisogna provarle prima di dire che schifo.- A volte mi ricordava
cose che mi diceva mia mamma da piccola, rendendomi così
conto, che potevano andare bene anche diventando grande.
- Dai andiamo a prendere qualcosa da
bere e a fare un giro.
Camminava come se conoscesse quel
posto come le sue tasche, io, invece, ero completamente impacciata.
La Ila aveva quella sorprendente
capacità di sembrare a proprio agio in un posto che non
aveva mai visto o in cui non c’era mai stata. Era una
capacità naturale, la faceva sembrare sicura di se e forse
un po’ stronza, ma in realtà era timida, insicura
e per niente stronza. È proprio vero che le apparenze
ingannano.
- Due sex on the beach-
urlò la Ila al barman.
- Due che??- le dissi io.
- Tranquilla è buono.
– dovevo fidarmi. Era lei l’esperta in alcolici.
La Ila si girò, pensavo in
cerca di Mattia, ma poi scoprii che c’era uno che la fissava.
Si scambiarono degli sguardi molti intensi. Be, carino. Molto meglio di
Mattia sicuramente. In parte a lui c’era un tipo che sembrava
anche lui un pesce fuor d’acqua come me. Mi stava
già simpatico e poi, non era per niente male.
- Eccoti.- disse il barman facendo
l’occhiolino e passando i due bicchieri alla Ila.
- Grazie. – lei gli
ricambiò l’occhiolino. Anche il barman non era
male, ma chissà a quante altre faceva così.
- Tieni, - la Ila mi porse il
bicchiere. Dall’odore non sembrava male e neanche a guardarlo.
Lo assaggiai titubante. Mmmmmm davvero
buono.
- Ti piace vero??- disse lei facendo
un altro sorriso soddisfatto.
- Sì. Buonissimo. Andiamo a
fare un giro.
Stavamo camminando per la sala, quando
notai ancora il ragazzo che poco prima stava fissando la Ila e in parte
a lui il ragazzo che ormai ritenevo simpatico. Mi misi ad osservarlo.
Alto, i capelli mi sembravano sul castano scuro un po’
arruffati. Aveva una camicia sbottonata sul petto, ma non si vedeva
niente di che. Pantaloni stretti. Era davvero bello. Per mia fortuna,
nella sala non si vedeva quasi niente, perché se no il tipo
mi avrebbe sgamato.
- Chi guardi??- mi ridestò
la Ila vicino a me.
- Nessuno.- per la prima volta nella
mia vita, ero imbarazzata per colpa di un ragazzo.
- Dai, adesso me lo dici.-
- Hai presente il tipo con cui ti sei
guardata prima??- lei mosse il capo in segno affermativo – il
suo amico.- glielo indicai, cercando di non farmi vedere.
- Be, pensavo ti sarebbe piaciuto. Non
è brutto. Anzi non è per niente male, ma io
preferisco l’amico. Però mi sanno di un
po’ stronzi. Forse il tuo, no. Sembra un pesce fuor
d’acqua, ma per niente sfigato o secchione. Ottima scelta,
Ary.
Il nostro piccolo discorso venne
bloccato da…..
- Ila, che ci fai qui??- era Mattia.
Era qui davvero. Me lo aspettavo che lo avremmo visto.
- Ah. Ciao. Abbiamo deciso di andare a
ballare ed eccoci qua.- disse lei in modo molto naturale e per niente
agitato, era strano il suo auto-controllo.
- Tu, Ary, in una discoteca??- disse
ridendo. Lo sapeva anche lui che io le discoteche non le sopportavo.
- Mi ha convinto lei, aveva bisogno di
distrarsi. – dissi con una punta acida. Lei subito si
girò e mi diede una fulminata. Non sapevo cosa mi era preso,
ma in un certo senso era colpa di lui se ero lì.
- E come mai dovevi distrarti???- le
chiese Mattia.
- Ho scoperto che quello che mi
interessava, ha la ragazza. Io ero molto presa da lui, pensavo lo
stesso di lui nei miei confronti, ma a quanto pare, mi sbagliavo.-
disse con una punta molto acida nella voce. Non ci potevo credere:
l’aveva detto davvero??
- E come mai non mi hai mai parlato di
questo ragazzo???- disse lui, forse un po’ sorpreso di non
saperne niente – lo conosco per caso??-
- Be, ci mancherebbe anche che non lo
conosci. Sei tu. – disse tutta la frase in un fiato e quando
ebbe finito se ne andò.
Lui era
letteralmente…..pietrificato. Non poteva credere a quello
che aveva appena sentito. Sinceramente anche io ero profondamente
scioccata, non mi aspettavo che glielo dicesse così, non
aveva mai avuto nemmeno il coraggio di dirgli che le piaceva e adesso,
gli aveva parlato in quel momento. E brava Ila, stamattina avevi
proprio ragione. Lui guardava ancora il punto in cui era lei prima di
andarsene. Si girò verso di me.
- Ho sentito bene??- disse lui.
- Eccome. – dissi io
annuendo.
- Cioè, io….io
le piacevo.- disse visibilmente stranito da questa cosa.
- Eh sì. E tanto anche. Da
un anno e mezzo. – dissi con un sorriso andandomene.
Lasciandolo lì come un cretino. Stava ancora ripensando a
quello che era appena successo.
Andai in bagno. Sapevo che
l’avrei trovata lì.
Entrai e la trovai che usciva dal
bagno. Non aveva niente di sbavato. Non stava piangendo.
-Ila. Tutto bene??- dissi io
seriamente preoccupata sul fatto che non stesse piangendo.
- Benissimo. Te l’avevo
detto, gli avrei fatto vedere cosa si è perso. E
perché non dirgli tutto?? Magari non lo aveva neanche
capito- disse con un sorriso sulle labbra.
-Be, da quanto ho capito, non lo aveva
capito. – dissi cominciando a ridere.
- Non mi stupisco. Agli uomini devi
sempre dire le cose, se no non ci arrivano da soli. Dai andiamo.
–
Uscendo vedemmo Mattia al tavolo con i
suoi amici, ancora visibilmente scioccato.
- Mi sa che ci penserà per
tutta sera. – dissi ridendo di gusto.
- Bene, ne sono felice. Io no. Andiamo
a ballare.- mi disse prendendomi per mano e portandomi in pista.
Cominciammo a ballare, mi sentivo
scema. Però mi piaceva. Alla fine avevamo deciso di mettere
i tacchi, con un ricambio di scarpe nella borsa.
Ballammo qualche canzone. Dovevo
ammetterlo mi stavo divertendo.
Avevo perso di vista il tipo
simpatico, ma non me ne curavo. Era carino, non ci avevo mica perso la
testa.
Dopo un po’, avevo una seta
pazzesca. Andammo al bar.
- Due birre.- disse la Ila al barman
di prima.
- Ma sei pazza??- dissi io cercando di
fermarla.
- Tranquilla. Dopo berremo solo acqua.
Lo giuro.- mi disse sorridendomi. Il barman le porse le due birre.
- Sono 6 euro.- le disse barman . Lei
stava tirando fuori i soldi dal portafoglio, quando le passò
una mano davanti e diede i soldi al barman.
- Ma cosa…- stava
cominciando a rispondere la Ila. Si stava un po’ incazzando.
Ma quando alzò lo sguardo si trovò davanti il
tipo che la fissava un’ora prima.
- Offro io. – disse il
ragazzo.
- Ma non dovevi. – disse
lei. Stava cominciando a perdere il controllo che aveva assunto fin
dall’inizio della serata.
I due si scambiarono una lunga
occhiata. Erano carini insieme.
- Senti, Simo. Possiamo andare?- si
avvicinò il ragazzo simpatico.
Era in parte a me ed
era…be..molto meglio di quello che immaginassi.
Alto, sarà stato un metro e
ottanta. Castano scuro. Fisicamente era….perfetto. Gli
guardai le mani ed erano….perfette: lunghe, portava anche
degli anelli ed io impazzisco per le dita con gli anelli.
- Dobbiamo proprio andare, Edo??-
disse Simo girandosi.
- Senti, lo sai che odio i posti
affollati e soprattutto questo posto affollato.- disse Edo. Oddio, si
chiamava Edoardo, cioè Edward in inglese. Boooooooooo. Che
coincidenza. La Ila rise. Simo si girò e la
guardò.
- Perché ridi??- gli
spuntò un sorriso sulle labbra.
- Anche lei non voleva venire.
– disse indicandomi. Mi ritrovai 3 paia di occhi che mi
guardavano. Io arrossii leggermente.
- Davvero??- disse Simo divertito.
- Si – dissi molto molto in
imbarazzo.
- E come mai siete venute qua??-
chiese nuovamente Simo, ma farsi i cazzi suoi no, né???
Cioè non ci eravamo nemmeno presentati.
- Avevo bisogno di distrarmi e anche
lei un po’. Così l’ho convinta e siamo
venute qua. Devo ammettere che non mi piace più di tanto
andare in discoteca, ma mi sembrava un buon modo per distrarci e
così eccoci.- spiegò la Ila.
- Be, anche noi non siamo discotecari
accaniti, cioè Edo proprio no, odia i posti troppo affollati
e odia quando deve sorbirsi gli sguardi “affamati”
delle ragazze. Be, sinceramente anche io lo odio, però
lascio stare.- disse Simo. Modesti però, si credevano
così fighi?? Be, non c’era niente da dire, erano
belli. Eccome.
- Cazzo che modesti. Non siete mica
dei Dei in terra.- buttò lì la Ila. Tutti e due
ci rimasero di merda. A quanto pare erano davvero abituati ad essere
lodati e ad essere assecondati, ma non avevano mai incontrato la Ila.
Io e lei cominciammo a ridere nel vedere la loro espressione. Erano
davvero scioccati, non se l’aspettavano.
- Cioè, vuoi dire
che….- Simo non riusciva nemmeno ad articolare una frase.
- Noi andiamo a ballare che
è meglio.- disse lei, camminando verso la pista con un passo
un po’ sensuale.
- Aspetta ma non sappiamo neanche come
vi chiamate.- disse Simo urlando.
- Noi lo sappiamo. – disse
la Ila e in un tutt’uno- Ciao Simo. Ciao Edo.- e ce ne
andammo.
Che carini però e come ci
erano rimasti di merda. Ridevo tutte le volte che ci pensavo. Che
incontri che si fanno, ma la serata non era ancora finita.
Ciao a tutti. Ho
deciso di postare stasera perchè domani sono via tutto il
giorno.
In questo capitolo
sono entrati in gioco due nuovi personaggi che daranno un pò
di movimento in questa storia, la Ila finalmente ha detto a Mattia che
gli piaceva, cosa farà lui adesso??? Bo, si vedrà
andando avanti con la storia.=)
Nel prossimo capitolo
la serata delle nostre due amiche giungerà al termine.
Ringrazio le persone
che leggono.
Sinceramente questa
storia sta piacendo davvero poco, sono un pò delusa *me
davvero molto triste*
Mi spiegate come mai
non piace??? Fa così schifo???
Mi voglio scusare per
non aver risposto alle recensioni dei primi due capitoli, ma non avevo
molto tempo. =D
Risponde ai due angeli
che hanno recensito il secondo capitolo:
TheDreamerMagic: Ti ringrazio davvero della tua
recensione. =D è si Ila è leggermente sfigata, ma
non ti preoccupare che dopo la serata in discoteca cambierà
qualcosa. Mattia diciamo che è il classico ragazzo con le
fette di salame sugli occhi, che non si accorge di niente. A parte che
ai ragazzi devi sempre dirle tu le cose se non se ne accorgono -.-
Spero che questo capitolo ti sia piaciuto e che continuerai a seguire
la mia storia. Grazie ancora.
ColeiCheAmaEdwrd: Grazie per la tua recensione =D
Sono contenta che ti piaccia, spero che andando avanti ti piaccia
sempre di più. Questo capitolo è il primo
capitolo della serata. Spero che ti sia piaciuto =) ancora grazie per
la recensione.
Vi lascio ad un
piccolo spoiler:
Stavamo uscendo, quando un mano prese il braccio della Ila e
la fermò.
- Cos’è successo???- non potevo credere
ai miei occhi era Simo, aveva assistito a tutta la scena.
- Ma che cazzo vuoi?? Non ci conosciamo neanche e vuoi
sapere i cazzi miei?? Vuoi sapere quello che ho e poi come cazzo fai a
sapere che è successo qualcosa??- lo stava davvero trattando
di merda. Lui era leggermente sorpreso e un po’ ferito da
questo atteggiamento.
- Se non fosse successo niente non mi avresti risposto
così. – gli disse tranquillo. Un ragazzo che non
si incazzava quando veniva trattato di merda. Teneva ancora il suo
braccio-
- Lasciami.- gli urlò lei. Lui la
lasciò andare, senza fare una piega. Io rimasi a guardarlo.
Sembrava quasi che avesse capito da un solo sguardo che avesse
qualcosa, ma com’era possibile?? Si erano appena conosciuti.
E il modo in cui gli aveva risposto?? Era come se la conoscesse da una
vita. Decisi di raggiungerla fuori.
Al
prossimo capitolo =D