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Autore: CherryBomb_    24/03/2010    7 recensioni
Arianna e Ilaria, sedicenni, amiche da qualche anno. Fanno parte di quelle ragazze che sono convinte che il principe azzurro non esiste.
Arianna non ha mai avuto il ragazzo, Ilaria non lo ha da due anni e mezzo. Ormai sono abituate a questo loro stato di "zitellaggio", ma una serata diversa cambierà le loro vite. Ci saranno molti intrecci, ritorni di fiamma, non sarà tutto semplice, anche se all'inizio potrà sembrare così.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Incontri



Arrivammo alla discoteca alle 23.30, più o meno.
Da fuori non mi sembrava male e anche se fosse stato il contrario, non potevo più tornare a casa e poi avevo una buona sensazione, dovevo assecondarla. La Ila era della mia stessa idea.
Entrammo. Venimmo investite dalla musica.
Rimasi un po’ imbambolata. Dove mi ero cacciata??
Mi ritrovai davanti un enorme stanza, fatta su due piani.
Sulla sinistra appena entrate c’era il bar, sulla destra e sul perimetro della stanza tavoli e divanetti. Il piano superiore aveva altri tavoli e sedie. Il posto non era tanto male. Era….carino. Si, avevo appena detto che una discoteca era carina.
- Vedo che non stai scappando. Deduco che non ti fa poi così schifo. – mi disse la Ila cercando di sovrastare la musica.
- No. È solo che sono gentile e rimangono perché te l’ho promesso. –
Mi guardò. Si mise a ridere. Ma ero davvero così pessima come attrice?? A quanto pare sì. O se no mi conosceva davvero troppo bene.
- Ok, lo ammetto. Non è male.
- Visto. – disse con un sorriso compiaciuto sulle labbra.
- Non ho detto che ci tornerò.
- Be, almeno puoi dire di essere entrata in una discoteca e puoi dire se ti piace o no. Ricordati che le cose bisogna provarle prima di dire che schifo.- A volte mi ricordava cose che mi diceva mia mamma da piccola, rendendomi così conto, che potevano andare bene anche diventando grande.
- Dai andiamo a prendere qualcosa da bere e a fare un giro.
Camminava come se conoscesse quel posto come le sue tasche, io, invece, ero completamente impacciata.
La Ila aveva quella sorprendente capacità di sembrare a proprio agio in un posto che non aveva mai visto o in cui non c’era mai stata. Era una capacità naturale, la faceva sembrare sicura di se e forse un po’ stronza, ma in realtà era timida, insicura e per niente stronza. È proprio vero che le apparenze ingannano.
- Due sex on the beach- urlò la Ila al barman.
- Due che??- le dissi io.
- Tranquilla è buono. – dovevo fidarmi. Era lei l’esperta in alcolici.
La Ila si girò, pensavo in cerca di Mattia, ma poi scoprii che c’era uno che la fissava. Si scambiarono degli sguardi molti intensi. Be, carino. Molto meglio di Mattia sicuramente. In parte a lui c’era un tipo che sembrava anche lui un pesce fuor d’acqua come me. Mi stava già simpatico e poi, non era per niente male.
- Eccoti.- disse il barman facendo l’occhiolino e passando i due bicchieri alla Ila.
- Grazie. – lei gli ricambiò l’occhiolino. Anche il barman non era male, ma chissà a quante altre faceva così.
- Tieni, - la Ila mi porse il bicchiere. Dall’odore non sembrava male e neanche a guardarlo.
Lo assaggiai titubante. Mmmmmm davvero buono.
- Ti piace vero??- disse lei facendo un altro sorriso soddisfatto.
- Sì. Buonissimo. Andiamo a fare un giro.
Stavamo camminando per la sala, quando notai ancora il ragazzo che poco prima stava fissando la Ila e in parte a lui il ragazzo che ormai ritenevo simpatico. Mi misi ad osservarlo. Alto, i capelli mi sembravano sul castano scuro un po’ arruffati. Aveva una camicia sbottonata sul petto, ma non si vedeva niente di che. Pantaloni stretti. Era davvero bello. Per mia fortuna, nella sala non si vedeva quasi niente, perché se no il tipo mi avrebbe sgamato.
- Chi guardi??- mi ridestò la Ila vicino a me.
- Nessuno.- per la prima volta nella mia vita, ero imbarazzata per colpa di un ragazzo.
- Dai, adesso me lo dici.-
- Hai presente il tipo con cui ti sei guardata prima??- lei mosse il capo in segno affermativo – il suo amico.- glielo indicai, cercando di non farmi vedere.
- Be, pensavo ti sarebbe piaciuto. Non è brutto. Anzi non è per niente male, ma io preferisco l’amico. Però mi sanno di un po’ stronzi. Forse il tuo, no. Sembra un pesce fuor d’acqua, ma per niente sfigato o secchione. Ottima scelta, Ary.
Il nostro piccolo discorso venne bloccato da…..
- Ila, che ci fai qui??- era Mattia. Era qui davvero. Me lo aspettavo che lo avremmo visto.
- Ah. Ciao. Abbiamo deciso di andare a ballare ed eccoci qua.- disse lei in modo molto naturale e per niente agitato, era strano il suo auto-controllo.
- Tu, Ary, in una discoteca??- disse ridendo. Lo sapeva anche lui che io le discoteche non le sopportavo.
- Mi ha convinto lei, aveva bisogno di distrarsi. – dissi con una punta acida. Lei subito si girò e mi diede una fulminata. Non sapevo cosa mi era preso, ma in un certo senso era colpa di lui se ero lì.
- E come mai dovevi distrarti???- le chiese Mattia.
- Ho scoperto che quello che mi interessava, ha la ragazza. Io ero molto presa da lui, pensavo lo stesso di lui nei miei confronti, ma a quanto pare, mi sbagliavo.- disse con una punta molto acida nella voce. Non ci potevo credere: l’aveva detto davvero??
- E come mai non mi hai mai parlato di questo ragazzo???- disse lui, forse un po’ sorpreso di non saperne niente – lo conosco per caso??-
- Be, ci mancherebbe anche che non lo conosci. Sei tu. – disse tutta la frase in un fiato e quando ebbe finito se ne andò.
Lui era letteralmente…..pietrificato. Non poteva credere a quello che aveva appena sentito. Sinceramente anche io ero profondamente scioccata, non mi aspettavo che glielo dicesse così, non aveva mai avuto nemmeno il coraggio di dirgli che le piaceva e adesso, gli aveva parlato in quel momento. E brava Ila, stamattina avevi proprio ragione. Lui guardava ancora il punto in cui era lei prima di andarsene. Si girò verso di me.
- Ho sentito bene??- disse lui.
- Eccome. – dissi io annuendo.
- Cioè, io….io le piacevo.- disse visibilmente stranito da questa cosa.
- Eh sì. E tanto anche. Da un anno e mezzo. – dissi con un sorriso andandomene. Lasciandolo lì come un cretino. Stava ancora ripensando a quello che era appena successo.
Andai in bagno. Sapevo che l’avrei trovata lì.
Entrai e la trovai che usciva dal bagno. Non aveva niente di sbavato. Non stava piangendo.
-Ila. Tutto bene??- dissi io seriamente preoccupata sul fatto che non stesse piangendo.
- Benissimo. Te l’avevo detto, gli avrei fatto vedere cosa si è perso. E perché non dirgli tutto?? Magari non lo aveva neanche capito- disse con un sorriso sulle labbra.
-Be, da quanto ho capito, non lo aveva capito. – dissi cominciando a ridere.
- Non mi stupisco. Agli uomini devi sempre dire le cose, se no non ci arrivano da soli. Dai andiamo. –
Uscendo vedemmo Mattia al tavolo con i suoi amici, ancora visibilmente scioccato.
- Mi sa che ci penserà per tutta sera. – dissi ridendo di gusto.
- Bene, ne sono felice. Io no. Andiamo a ballare.- mi disse prendendomi per mano e portandomi in pista.
Cominciammo a ballare, mi sentivo scema. Però mi piaceva. Alla fine avevamo deciso di mettere i tacchi, con un ricambio di scarpe nella borsa.
Ballammo qualche canzone. Dovevo ammetterlo mi stavo divertendo.
Avevo perso di vista il tipo simpatico, ma non me ne curavo. Era carino, non ci avevo mica perso la testa.
Dopo un po’, avevo una seta pazzesca. Andammo al bar.
- Due birre.- disse la Ila al barman di prima.
- Ma sei pazza??- dissi io cercando di fermarla.
- Tranquilla. Dopo berremo solo acqua. Lo giuro.- mi disse sorridendomi. Il barman le porse le due birre.
- Sono 6 euro.- le disse barman . Lei stava tirando fuori i soldi dal portafoglio, quando le passò una mano davanti e diede i soldi al barman.
- Ma cosa…- stava cominciando a rispondere la Ila. Si stava un po’ incazzando. Ma quando alzò lo sguardo si trovò davanti il tipo che la fissava un’ora prima.
- Offro io. – disse il ragazzo.
- Ma non dovevi. – disse lei. Stava cominciando a perdere il controllo che aveva assunto fin dall’inizio della serata.
I due si scambiarono una lunga occhiata. Erano carini insieme.
- Senti, Simo. Possiamo andare?- si avvicinò il ragazzo simpatico.
Era in parte a me ed era…be..molto meglio di quello che immaginassi.
Alto, sarà stato un metro e ottanta. Castano scuro. Fisicamente era….perfetto. Gli guardai le mani ed erano….perfette: lunghe, portava anche degli anelli ed io impazzisco per le dita con gli anelli.
- Dobbiamo proprio andare, Edo??- disse Simo girandosi.
- Senti, lo sai che odio i posti affollati e soprattutto questo posto affollato.- disse Edo. Oddio, si chiamava Edoardo, cioè Edward in inglese. Boooooooooo. Che coincidenza. La Ila rise. Simo si girò e la guardò.
- Perché ridi??- gli spuntò un sorriso sulle labbra.
- Anche lei non voleva venire. – disse indicandomi. Mi ritrovai 3 paia di occhi che mi guardavano. Io arrossii leggermente.
- Davvero??- disse Simo divertito.
- Si – dissi molto molto in imbarazzo.
- E come mai siete venute qua??- chiese nuovamente Simo, ma farsi i cazzi suoi no, né??? Cioè non ci eravamo nemmeno presentati.
- Avevo bisogno di distrarmi e anche lei un po’. Così l’ho convinta e siamo venute qua. Devo ammettere che non mi piace più di tanto andare in discoteca, ma mi sembrava un buon modo per distrarci e così eccoci.- spiegò la Ila.
- Be, anche noi non siamo discotecari accaniti, cioè Edo proprio no, odia i posti troppo affollati e odia quando deve sorbirsi gli sguardi “affamati” delle ragazze. Be, sinceramente anche io lo odio, però lascio stare.- disse Simo. Modesti però, si credevano così fighi?? Be, non c’era niente da dire, erano belli. Eccome.
- Cazzo che modesti. Non siete mica dei Dei in terra.- buttò lì la Ila. Tutti e due ci rimasero di merda. A quanto pare erano davvero abituati ad essere lodati e ad essere assecondati, ma non avevano mai incontrato la Ila. Io e lei cominciammo a ridere nel vedere la loro espressione. Erano davvero scioccati, non se l’aspettavano.
- Cioè, vuoi dire che….- Simo non riusciva nemmeno ad articolare una frase.
- Noi andiamo a ballare che è meglio.- disse lei, camminando verso la pista con un passo un po’ sensuale.
- Aspetta ma non sappiamo neanche come vi chiamate.- disse Simo urlando.
- Noi lo sappiamo. – disse la Ila e in un tutt’uno- Ciao Simo. Ciao Edo.- e ce ne andammo.
Che carini però e come ci erano rimasti di merda. Ridevo tutte le volte che ci pensavo. Che incontri che si fanno, ma la serata non era ancora finita.


Ciao a tutti. Ho deciso di postare stasera perchè domani sono via tutto il giorno.
In questo capitolo sono entrati in gioco due nuovi personaggi che daranno un pò di movimento in questa storia, la Ila finalmente ha detto a Mattia che gli piaceva, cosa farà lui adesso??? Bo, si vedrà andando avanti con la storia.=)
Nel prossimo capitolo la serata delle nostre due amiche giungerà al termine.
Ringrazio le persone che leggono.
Sinceramente questa storia sta piacendo davvero poco, sono un pò delusa *me davvero molto triste*
Mi spiegate come mai non piace??? Fa così schifo???
Mi voglio scusare per non aver risposto alle recensioni dei primi due capitoli, ma non avevo molto tempo. =D
Risponde ai due angeli che hanno recensito il secondo capitolo:
TheDreamerMagic: Ti ringrazio davvero della tua recensione. =D è si Ila è leggermente sfigata, ma non ti preoccupare che dopo la serata in discoteca cambierà qualcosa. Mattia diciamo che è il classico ragazzo con le fette di salame sugli occhi, che non si accorge di niente. A parte che ai ragazzi devi sempre dirle tu le cose se non se ne accorgono -.- Spero che questo capitolo ti sia piaciuto e che continuerai a seguire la mia storia. Grazie ancora.
ColeiCheAmaEdwrd: Grazie per la tua recensione =D Sono contenta che ti piaccia, spero che andando avanti ti piaccia sempre di più. Questo capitolo è il primo capitolo della serata. Spero che ti sia piaciuto =) ancora grazie per la recensione.
Vi lascio ad un piccolo spoiler:
Stavamo uscendo, quando un mano prese il braccio della Ila e la fermò.
- Cos’è successo???- non potevo credere ai miei occhi era Simo, aveva assistito a tutta la scena.
- Ma che cazzo vuoi?? Non ci conosciamo neanche e vuoi sapere i cazzi miei?? Vuoi sapere quello che ho e poi come cazzo fai a sapere che è successo qualcosa??- lo stava davvero trattando di merda. Lui era leggermente sorpreso e un po’ ferito da questo atteggiamento.
- Se non fosse successo niente non mi avresti risposto così. – gli disse tranquillo. Un ragazzo che non si incazzava quando veniva trattato di merda. Teneva ancora il suo braccio-
- Lasciami.- gli urlò lei. Lui la lasciò andare, senza fare una piega. Io rimasi a guardarlo. Sembrava quasi che avesse capito da un solo sguardo che avesse qualcosa, ma com’era possibile?? Si erano appena conosciuti. E il modo in cui gli aveva risposto?? Era come se la conoscesse da una vita. Decisi di raggiungerla fuori.
Al prossimo capitolo =D
   
 
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