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Autore: Shinalia    27/03/2010    9 recensioni
Nessun vampiro, solo umani alle prese con uno strambo matrimonio!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Buon fine settimana! Eccomi con il secondo capitolo del Pov Bella! Credo si noterà che adoro infinitamente Emmett, lo ammetto, è uno dei miei personaggi preferiti. Bhe, vi ringrazio per i divertentissimi commenti, mi hanno fatto seriamente piacere, e anche per chi ha inserito questa storia tra preferiti e seguiti. Non posso che esserne lusingata ahahah XD GraZie Grazie!

Troverete a fine pagina le risposte ai commenti, nel blog invece ci saranno gli spoiler... sarà costantemente aggiornato ^^ 

Che altro dire... ora come ora non mi viene in mente nulla, quindi mi limito a salutarvi!! Un bacione 

Manu

_______________________________________________ ♥

Giungemmo finalmente al ristorante in centro, scelto da Emmett appositamente per l’occasione. A quanto pareva voleva fare le cose in grande, benchè il nostro matrimonio fosse fasullo. Quando gli avevo domandato perché sprecare una tale quantità di denaro si era limitato ad asserire che quello, con grande probabilità, sarebbe stato il mio unico matrimonio e che voleva donare a me, futura zitella acida, un lieto giorno.

Bastardo!

Bhe, mi ero adeguatamente vendicata, rifiutandomi di preparargli la cena per un’intera settimana. Purtroppo per lui le sue doti culinarie erano catastrofiche, quasi quanto quelle di Rosalie.

Scossi il capo angustiata, i loro futuri figli sarebbero morti di fame, poveri pargoli.

« Scendiamo? » mi porse gentilmente la mano, evitando ogni tipo di commento sarcastico, presumibilmente impietosito dalla mia espressione avvilita.

Una vera e propria novità, quel burlone era solito non notare mai determinati dettagli e quando ciò accadeva si divertiva infinitamente ad infierire.

Ho già detto che è un bastardo?

La sensibilità non era certo il suo forte.

 « E se tornassimo a casa? – mormorai speranzosa. – Ti preparerei una squisita piccata di maiale! » proposi, facendo leva sul suo viscerale amore per il cibo.

Emmett era estremamente goloso. Prediligeva i dolci, ma non disdegnava un buon piatto di pasta o qualche altra prelibatezza. Personalmente ero più selettiva, ma dovevo ammettere che cucinare per lui era estremamente gratificante, anche se faticoso. Sfamarlo non era mai cosa da poco…

Ha messo su un po’ di grasso, ultimamente! Constatai fissando il suo profilo, avvolto in un magnifico e costoso completo gessato, ben lungi da comunicargli la mia osservazione.

Un altro dei suoi difetti… era estremamente narcisista.

« In questo ristorante preparano dei piatti italiani favolosi, dovresti offrirmi ben altro per destare la mia attenzione da quello che intendo divorare. » replicò, sfregandosi le mani con entusiasmo.

« Uhm…» mugugnai con lieve preoccupazione.

Spero solo che non dovremmo ricorrere ad una lavanda gastrica, stasera…

« Muoviamoci! » esclamai, tentando di porre fine alle mie elucubrazioni.

Il pensiero di ciò che mi attendeva mi stava decisamente esasperando ed a peggiorare la situazione c’erano i sensi di colpa per le menzogne che avremmo raccontato alla sua famiglia. Ancora non comprendevo come lui potesse protrarre una tale farsa senza esserne minimamente toccato.

Il suo senso dell’umorismo è decisamente preoccupante…

Sbuffai contrariata, stirando nervosamente il vestito, per eliminare le pieghe formatesi nel viaggio. Il minimo che potessi fare era apparire decente agli occhi di coloro che sarebbero diventati a loro, anche se, in fin dei conti nemmeno avrei dovuto provare tutta quell’ansia… quelle persone sarebbero ben presto uscite dalla mia vita, successivamente al divorzio.

Il matrimonio sarebbe durato lo stretto necessario per assicurarmi la cittadinanza. Di ciò che sarebbe accaduto, successivamente alla separazione, non avevamo ancora discusso, per il momento ci limitavamo a tentar di convolare a nozze. Al resto avremmo pensato in seguito…

Certo, avremmo diviso l’appartamento con Rosalie, malgrado potesse apparire inusuale per una coppia di giovani sposi avremmo giustificato la convivenza come un favore ad un’amica.

… bhe, non era poi del tutto una bugia! Sebbene non fosse Rose la reale beneficiaria dell’azione caritatevole!

Scossi il capo esasperata. Era tutto eccessivamente contorto e temevo che il nostro castello di carte potesse cadere da un momento all’altro, trascinandoci nel caos delle nostre frottole!

Emmett mi fissò, accigliato. « Tranquillizzati se non vuoi destare sospetti. »

Mi esortò con lo sguardo a inoltrarci nella folla al di fuori della costruzione. Per lui quella situazione era ormai ben nota, non osavo immaginare quante ragazze avesse condotto lì, presentandole come sue fidanzate, magari rammentando a stento i loro nomi. Delle volte mi sarebbe piaciuto poter scrutare nei meandri di quel poco di materia grigia che possedeva, non mi sarei sorpresa di trovarvi qualche inconsueta anomalia. Il suo modo di pensare era quasi sempre al di fuori di ogni schema logico e razionale.

Ma ormai siamo in ballo…

«Certo, genio della truffa, per te è facile! - sbottai caustica. – Spero solo che tu sappia come sopperire alla mia incapacità nel mentire. » brontolai, seguendolo riluttante all’interno del ristorante, ben attenta a celare la mia figura dietro la sua imponenza. In tal modo speravo di poter gettare una veloce occhiata al tavolo prima di essere scorta, preparandomi psicologicamente a ciò che avrei dovuto affrontare.

Durante gli anni di amicizia, Emmett mi aveva spesso mostrato le foto della sua famiglia, soprattutto alcune risalenti alla sua infanzia. Talvolta mi aveva anche proposto di trascorrere a Forks le vacanze, progetto che avevo sempre cordialmente rifiutato. L’idea di passare con dei perfetti estranei il Nuovo Anno mi intimoriva e non mi aggradava affatto, malgrado la presenza del mio amico… in quel momento invece mi apprestavo addirittura a soggiornare da uno di loro e a presentarmi come la perfetta fidanzatina.

Se almeno avessimo optato per un albergo…

Em si era lasciato convincere da Alice ad alloggiare da Edward, affermando che in una casa avremmo potuto usufruire di maggiori comfort ed agi. Non aveva tutti i torti, ma in un certo senso rendeva la farsa ancor più complessa, in quanto saremmo stati costretti a fingere costantemente.

Giorno dopo giorno dopo giorno…

« Buona sera, signori. » Un cameriere ci accolse all’entrata, dai suoi salamelecchi e dalla sfarzosità della sala potei supporre fosse un ristorante di lusso. Emmett come al solito non era in grado di contenersi, ma qualcosa mi suggeriva che in fin dei conti la sua famiglia non era poi tanto diversa. Da ciò che mi aveva raccontato suo padre era un medico piuttosto famoso e sua madre un’arredatrice di interni. Il denaro di certo non mancava e non parevano preoccuparsi di darne sfoggio.

Io provenivo da una famiglia ben più modesta ed ancora non riuscivo ad abituarmi ai modi del mio amico, benché ci conoscessimo ormai da anni.

« Cullen, ci stanno aspettando! » esclamò, drizzandosi ed ostentando un’espressione cordialmente studiata.

Personalmente abituata ai suoi modi rozzi, in occasioni come quelle trovavo difficile trattenere le risa, sembravo sempre dimenticare la sua versatilità.

« Seguitemi. »

Il cameriere ci scortò gentilmente al tavolo prenotato, a quanto pareva eravamo gli ultimi arrivati. Ne fui sorpresa, in fin dei conti eravamo in netto anticipo.

A meno che…

Uno strano sospetto mi attraversò la mente.

« Emmett… - mi lagnai. – A che ora era l’appuntamento? »

Scrollò le spalle e non potei notare l’espressione sul suo viso, malgrado fossi certa del sorriso scaltro che piegava le sue labbra.

« Ti prego, non dirmi che hai progettato la tua entrata in scena e che siamo in ritardo. »

« Ok! » replicò mesto, senza aggiungere altro.

« Ok, cosa? »

« Non ti dico quello che non vuoi sentire. »

« Emmett! - sibilai irritata. – eravamo pronti da quasi mezz’ora quando hai chiamato il taxi, abbiamo addirittura terminato di vedere la puntata dei Simpson! »

« Volevo vedere la fine… » si giustificò pacato.

Certo…

« Ma se le conosci tutte a memoria, razza di beot…  »

Fui bruscamente interrotta dalla voce del cameriere che ci indicava un tavolo più avanti, prima di allontanarsi per recuperare i menù. Ancora nascosta dietro l’enorme figura di Emmett mi sporsi leggermente, fissando il tavolo occupato dalla famiglia Cullen.

“Maledizione!”

Quell’esclamazione silenziosa, di eloquente stupore, fu il mio primo pensiero. Dinanzi a me quelle persone che avevo avuto modo di vedere solo il foto si ergevano nella loro inquietante perfezione. Finalmente comprendevo il perché del fascino di Emmett, la sua famiglia non era certamente da meno. I suoi genitori, seduti all’angolo destro, erano vestiti distintamente. Entrambi non mostravano affatto la loro età e solo per qualche ruga e da una maggiore maturità dei loro tratti differivano dalle immagini raffigurate nelle foto, che spesso avevo ammirato.

Non avevano notato ancora il nostro ingresso e tranquillamente continuavano ad attendere il nostro arrivo, senza alcun cenno di impazienza. Forse erano abituati alle entrate teatrali di Emmett e  la cosa non mi avrebbe affatto sorpresa.

Volsi lo sguardo verso l’altra coppia presente, teneramente abbracciata. La piccoletta dall’aspetto vispo e dai capelli corvini, sogghignava divertita, stringendosi ad un biondino decisamente avvenente e gesticolando concitata verso…

Oh Porca Miseria!

Mortalmente pallido e tremendamente bello, un ragazzo dai capelli bronzei fissava Emmett con un’espressione tra la noia e l’irritazione. Dedussi, notando i suoi tratti e il caratteristico colore della sua chioma, fosse Edward, il minore dei Cullen.

Bhe, gran bel pezzo di fratellino devo dire.

Mi diedi mentalmente della stupida e riuscii a stento a ricompormi prima che il mio finto-futuro marito attirasse su di me l’attenzione di tutti. Quando i loro occhi si convogliarono sulla mia figura avvertii il mio volto prendere fuoco e, a capo chino, avanzai allungando la mano per stringere quella di Emmett in cerca di conforto.

Già,  proprio come un topo che si offre spontaneamente ad un gatto. Una mossa geniale…

« Ragazzi, mi presento la mia Bella. »  Inizia lo spettacolo…

Alzai lo sguardo con estrema riluttanza.

Oddio… perché mi fissano in quel modo? Notai a malincuore le espressioni stralunate dei presenti.

Sorrisi, tentando di nascondere il disagio, mentre Emmett era sul punto di spanciarsi dal ridere. In quel momento non ero sicura se la fonte della sua ilarità fossi io o la sua famiglia che, inebetita, continuava a scrutarmi come una donnola su di un campo da golf.

Strano paragone? Tutta colpa del nervosismo che mi fa straparlare… Per mia fortuna quella sera avevo intenzione di spiccicare parola lo stretto necessario, lasciando ad Em l’incombenza di mentire al mio posto.

“Cara, piacere di conoscerti – la donna dai capelli color caramello mi rivolse un sorriso a dir poco radioso, che non potei fare a meno di ammirare. – io sono Esme , la madre di Emmett!” si presentò, infrangendo l’imbarazzante silenzio creatosi.

Sbattei le palpebre, ritrovandomi inconsciamente a sorriderle. La dolcezza del suo sguardo però fece riaffiorare i sensi di colpa momentaneamente sopiti. Sebbene per una buona causa stavamo ingannato quelle povere persone, fingendo qualcosa di inesistente.

Volsi uno sguardo ad Emmett, tentando di trasmettergli la mia inquietudine e forse comprese realmente il mio stato d’animo, perché la sua presa sulla mia mano si rafforzò, confortandomi.

Andrà tutto per il meglio, andrà tutto per il meglio…

« Piacere mio, signora. » bisbigliai, giocando nervosamente con il solitario che faceva bella mostra sulla mia mano. Ebbene si, Em si era premurato di consegnarmi un meraviglioso anello, il ricordo di una proposta di matrimonio fallita, svariati anni prima.

Dai suoi racconti sull’argomento avevo compreso ben poco, perché appariva stranamente restio a parlarne. Ciò che però avevo avuto modo di scoprire era che dopo un paio di anni di fidanzamento, con una ragazza di Forks, al termine della scuola superiore era giunto a formularle l’assurda proposta che l’aveva indotta a scappare.

Spaventata lo aveva lasciato e lui, ferito dal rifiuto, si era trasferito a New York, per scappare dai ricordi ed iniziare una nuova vita. Nella grande mela aveva poi trovato fortuna, sia in ambito lavorativo, e recentemente anche in amore, incontrando Rose.

Sospirai sommessamente, probabilmente quell’evento aveva inciso sui suoi strani comportamenti.  Comunque ponendo da parte  i sensi di colpa mi presentai, tentando in ogni modo possibile di indugiare poco sulla figura di Edward, onde evitare spiacevoli disagi. Farmi cogliere in flagrante a fissare il fratello del mio “futuro” marito, non era un’ottima presentazione. Fortunatamente – o forse no. – Alice monopolizzò completamente la mia attenzione rivolgendomi le più disparate domande su di me e sulla mia vita. Avevo sempre detestato questo genere di conversazioni, ma dovevo ammettere che la ragazza dinanzi a me non mi permetteva neanche di meditare sull’imbarazzo, tanto veloce era il suo ciarlare.

Ma è una macchinetta… diamine!

Ciò nonostante alla fine lei si rivelò essere una persona estremamente piacevole, pareva realmente interessata ad ascoltare di me e di Emmett e la cena si rivelò un gradevole evento. Mi narrano divertenti aneddoti dell’infanzia del mio futuro sposo e qualcosa su degli attentati ad un certo gatto, in una piscina. Non compresi appieno a cosa si riferissero ma preferii non approfondire. Alice per certi versi mi spaventava, con la sua esuberanza incontrollata.

« Allora? »

Osservai la sua espressione corrucciata, non intuendo a cosa si riferisse.

Credo di essermi persa qualcosa. Possibile io riesca ad estraniarmi nei momenti meno opportuni? Mi ammonii mentalmente, per la mia disattenzione patologica, tentando in qualche modo di risolvere quella imbarazzante circostanza.

« Io… » tentennai, rigirando la forchetta nelle tagliatelle al ragù.

« Bella, che lavoro fai? » chiese nuovamente, ridacchiando divertita per la mia disattenzione, per nulla risentita.

Meno male…

 « La giornalista, per un giornale locale! -  risposi in un sussurro, rammentando la bugia studiata in precedenza. – io ed Emmett ci siamo conosciuti a lavoro. Lo stavo intervistando! »

In realtà pur essendo una giornalista non avevo mai avuto modo di intervistare Emmett, in primo luogo perché lo sport non era assolutamente il mio campo, ma soprattutto perché il mio futuro sposo era rinominato tra noi del mestiere per le baggianate che si divertiva a raccontare, generando la più totale confusione in chiunque non fosse realmente ferrato sull’argomento.

La sua personalità piuttosto eccentrica però dava ancora maggiore risalto alla sua figura, attirando grande attenzione su quel giovane allenatore che in ben pochi anni aveva raggiunto una posizione di grande prestigio.

« Wow – esclamò Alice emozionata, sfoderando uno sguardo sognante.. – Ed è stato un colpo di fulmine? »

Colpo di fulmine? Considerando il terrore provato, la prima volta alla sua vista, direi qualcosa più vicino ad un colpo apoplettico.

Ma questi in fin dei conti sono solo dettagli!

Le sorrisi, tentando di mascherare il nervosismo, cercando negli occhi di Em la conferma alle mie parole, temendo di non essere stata abbastanza convincente. L’espressione scaltra che sfoderò mi rassicurò ben poco, lasciandomi presagire che da lì a poco avrebbe dato sfoggio della sua solita indelicatezza, sciorinando dettagli sessuali sulla nostra coppia.

Secondo lui avrebbero corroborato la nostra tesi, secondo me sarebbero stati esclusivamente fonte di imbarazzo. Purtroppo per la sottoscritta, lui era ben consapevole che non avrei avuto il coraggio per obiettare o strapazzarlo dinanzi alla sua famiglia e ciò gli rendeva ancor più allettante la situazione. Naturalmente mi sarei ampiamente vendicata in privato… ma lui non pareva temere neanche le ripercussioni.

Perché ho accettato la sua proposta?

Perché amo l’America, la mia casa e il mio lavoro…

Purtroppo inizio a sospettare che tutto ciò non valga la mia ulcera.

Gli rivolsi un’occhiata torva, accompagnando la mia minaccia ad un colpo ben assestato al suo fianco. Sciaguratamente quest’ultimo si rivelò controproducente, provocandomi quasi certamente un enorme livido sul gomito.

Di bene in meglio…

« Di che giornale si tratta? »

Mi voltai sorpresa verso la fonte di quella domanda, stupita mi avesse rivolto la parola. Dagli sguardi che mi aveva rivolto durante la cena ero quasi certa mi detestasse, il che non mi appariva tanto strano considerando i racconti di Emmett. A quanto pareva i moralismi di Edward erano la sua massima fonte di divertimento quando presentava le sue compagne in famiglia. Forse mi riteneva l’ennesima ochetta che con un pizzico di fortuna in più aveva conquistato il buon partito.

« Bhe, è un quotidiano – balbettai nervosamente, intimorita al contempo dal suo sguardo curioso e   dall’intensità con cui mi stava fissando. – Io mi occupo degli argomenti relativi allo sport e, talvolta, di qualche episodio di cronaca. »

Certo Bella, balbetta, dai conferma ai suoi dubbi sulla tua inadeguatezza!

Un cenno di assenso con il capo fu tutto ciò che ottenni come risposta e non potei evitare di incupirmi lievemente.

Penserà che sono una sciocca.

Distolsi lo sguardo da lui nello stesso momento in cui Emmett mi avvolse le spalle, attirandomi a sé in un abbraccio. Avvertii il suo respiro sul mio collo ed in principio pensai volesse darmi un bacio per mostrare una certa intimità tra noi, invece con mia somma sorpresa si avvicinò all’orecchio, bisbigliando.

« Sbaglio o la mia futura mogliettina è rimasta affascinata dal piccolo Cullen? »

Arrossii vistosamente, riuscendo a stento a non spalancare la bocca per lo stupore. Emmett non era noto per il suo acume e se lui era riuscito a comprendere la cosa, con una tale facilità,  probabilmente gli altri avevano notato la mia inconsueta attrazione.

Mi osservai attorno, sperando che nessuno avesse udito la sua insinuazione, constatando che fortunatamente gli altri sembravano assorti in una qualche conversazione, forse per lasciarci la nostra privacy.

Sospirai leggermente rincuorata. Non ero solita invaghirmi di un uomo facilmente, ma l’attrazione fisica, quando si presenta, è ben difficile da ostacolare.

Non era certo una mia colpa se suo fratello era uno degli uomini più affascinanti che avessi mai avuto modo di incontrare! Confidavo però nel fatto che non fosse una persona particolarmente interessante, in fin dei conti aveva spiccicato poche parole durante la cena e, sebbene potesse essere giustificato dal leggero astio verso la mia posizione, quel suo comportamento non poteva dirsi adeguato.

Sarà il solito spocchioso benestante, moralista. Mi dissi, lasciando che la massa dei miei capelli scuri celasse in parte il mio volto, ai presenti.

Fingendo di non aver udito e tentando di evitare l’argomento almeno sino a quando sarebbe stato possibile, rivolsi nuovamente la mia attenzione ad Alice. Ovviamente non mi sfuggì l’occhiata beffarda che mi rivolse Emmett, e la certezza del terzo grado che mi attendeva quella notte mi fece gemere lievemente.

Sono rovinata! Mi deriderà per il resto dei miei giorni…

E le battute…

Non osavo immaginare il numero di battutacce a cui si sarebbe abbandonato anche dinanzi ad Edward.

Sono rovinata… totalmente e assolutamente rovinata!

 barbyemarco [Contatta] Segnala violazione
 26/03/10, ore 21:17 - Capitolo 11: Pov Bella - I capitolo
Ciauuu!! ahahahah ho intenzione di ripercorrere i tratti salienti della storia, non saranno molti capitoli extra... ahahah ma ho qualche ideuccia su di un paio di cose che nei pov Ed non sono state dette! hihihi XD spero ne venga fuori qualcosa di decente??
Cmq purtroppo non sono babbo natale XD sto malissimo con la barba! hihi non mi dona per nulla
 Eli87 [Contatta] Segnala violazione
 26/03/10, ore 13:01 - Capitolo 11: Pov Bella - I capitolo
Ciaoooo!
Mi fa piacere ahah non sono molto pratica nel ripercorrere gli eventi di ff già concluse, ma in questa le parti mancanti erano fin troppe, così mi sono convinta a tentare XD
Poi devo ammettere che voglio soffermarmi un pokino in + sulla figura di Emmett ♥ personalmente lo adoro! ahahah mi fa morire dal ridere!
Un bacioneee
 fallsofarc [Contatta] Segnala violazione
 25/03/10, ore 23:12 - Capitolo 11: Pov Bella - I capitolo
Ciauu Chiara,
XD grazieee ahahah è stata un'idea improvvisa, che poi considerando che io non ho il tempo per fare quasi nulla è stata una follia quella di riproporre anche questa storia.
sono un vero disastro.
come vedrai i sentimenti di bella sono abbastanza contrastanti, nei riguardi di Edward hihihi
 bigia [Contatta] Segnala violazione
 25/03/10, ore 09:47 - Capitolo 11: Pov Bella - I capitolo
Ciauuuuu!!!
Grazieeeeeee *____*
 Bella_kristen [Contatta] Segnala violazione
 24/03/10, ore 14:56 - Capitolo 11: Pov Bella - I capitolo
Ciauuuuuuz!
Aahhahahah ormai sono diventata una persecuzione, sto sempre a rompere le scatole in questo fandom!
tra un pò qualcuno verrà a casa mia a prendere a martellate il mio pc XD per impedirmi di proseguire hihihihi

 Mr Darcy [Contatta] Segnala violazione
 24/03/10, ore 00:13 - Capitolo 11: Pov Bella - I capitolo
Ciaoooo! ahahahahah
molte persone non capivano cosa fosse successo ahahahahah, del perchè era comprarso questo capitolo dal nulla in una storia ormai conclusa ahahaha
la risposta è che io sono una piaga XD lo ammetto.
Questa storia era stata piacevole da scrivere e mi faceva piacere riempire un pò i buchi lasciati nella prima versione. XD
Ti ringrazio tantissimissimo per i complimenti!!!
By Manu
 simo87 [Contatta] Segnala violazione
 23/03/10, ore 21:48 - Capitolo 11: Pov Bella - I capitolo
Simo, ciauuu!! XD
Per ora mi sto concentrando soprattutto sul rapporto di Bella ed Emmett, anche perchè io adoro il personaggio di Em
lo vorrei anche io un amico come lui hihihihi
sarebbe un anti-noia!
.... anche se in questo momento mi stanno venendo in mente quelle img che giravano su fb... ricordi? XD ahahhaah
 ChiaraBella [Contatta] Segnala violazione
 23/03/10, ore 21:13 - Capitolo 11: Pov Bella - I capitolo
Ciao Chiara,
piacere, io sono Manuela XD
ahahah in primo luogo ti ringrazio per tutti i tuoi complimenti, ti assicuro che mi fanno super piacere !XD
ti voglio anche consolare sul fatto che non sei l'unica che all'inizio non comprendeva da dove fosse sbucato quel capitolo ahahahh
effettivamente la storia era ormai conclusa da tempo, purtroppo la mia mente è piuttosto contorta e di tanto in tanto faccio qualcosa di insensato XD
almeno fino a quando la neuro non verrà a prelevarmi con la forza... O,o
Ciauuuu
 ClaudiaSv16 [Contatta] Segnala violazione
 23/03/10, ore 20:45 - Capitolo 11: Pov Bella - I capitolo

Hihihi anche io adoro Emmy, è folle e burlone all'ennesima potenza
ahahahh
e poi mi diverto a scrivere del suo rapporto con Bella hihihi
Grazie per i complimenti, sono felice che questa storia ti sia piaciuta XD anche se l'idea di continuarla è alquanto bizzarra!
ciauuz
bacioni
manu

   
 
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