Cmq a fine capitolo troverete le risposte alle recensioni *_____* Vi ringrazio per i bellissimi commenti e per tutte le persone che ultimamente hanno aggiunto questa storia nei preferiti, seguite e ricordate. Grazie infinite ♥
Edward
ci scortò
gentilmente fino a casa sua, una graziosa struttura arredata in stile
moderno.
Durante il viaggio in auto Emmett non perse occasione per lanciare
distrattamente qualche commento fuori luogo, con insinuazione che,
fortunatamente per me, suo fratello parve non cogliere. Fissava la
strada
tentando di ignorare le sue parole, ben attento a parlare il meno
possibile o
anche solo a rivolgerci uno sguardo.
Osservai
sorpresa la
sua mascella contratta, durante quel viaggio in macchina che mi parve
il più
lungo di tutta la mia giovane vita. Tutta la famiglia Cullen quella
sera si era
rivelata ben al di sopra delle mie aspettative. Le gentilezze e le
premure che
mi avevano riservato avevano ampliato a dismisura il mio senso di colpa
ma, se
non fosse stato per questo, mi avrebbero rasserenata non poco.
L’unico
che non aveva
assolutamente dissimulato la sua ostilità era Edward,
malgrado le continue
occhiatacce di Alice e gli ammonimenti velati di sua madre. Malgrado
ciò Emmett
non pareva esserne sorpreso e questo mi permetteva di comprendere che
non fosse
la prima volta.
Forse
possedeva
realmente un caratteraccio.
Nonostante
ciò, quel
suo atteggiamento mi irritò alquanto, conscia che
quell’astio fosse diretto
alla sottoscritta. Durante la cena mi ero premurata di mostrarmi il
più
cordiale e garbata possibile, a dispetto delle continue allusioni di
Emmett, che
avevano più volte rischiato di far cadere la mia maschera di
compostezza.
Assurdo!
«
Uno spasso. – sospirai
sommessamente udendo quel commento divertito, non concordando affatto
con
quell’osservazione. – un vero spasso, davvero.
»
«
Certo, razza di
beota, ridi delle mie disgrazie. » sbottai caustica, non
risparmiandogli
un’occhiata truce.
Mi
recai nella stanza
da bagno attigua, munita di pigiama e accessori da bagno, sperando di
porre
fine a quella serata esasperante, trovando conforto nel calore del
letto.
«
Guarda che quello
indignato dovrei essere io. – mugugnò, scuotendo
il capo teatralmente - se
fossimo stati realmente in procinto di sposarci sarei stato offeso
dallo
sguardo languido che hai rivolto a mio fratello. »
Già…
la mia unica
speranza era che nessun altro avesse notato il mio interesse. A quanto
pareva
non ero stata in grado di dissimularlo adeguatamente, come potevano
credere
realmente che io ed Emmett fossimo fidanzati, per me era un mistero.
«
Io e te non siamo
realmente fidanzati. » asserii, scrutando adirata la mia
immagine allo
specchio.
La
sua testa sbucò
nella stanza da bagno, ostentando quel ghigno sardonico che avevo
imparato a
detestare, in quegli anni di amicizia. « Questo è
relativo… »
«
Allora farai bene a
non presentarlo a Rose. » bofonchiai, indispettita, tentando
di nascondere il
rossore del mio volto. Il perché desiderasse ribadire di
continuo
quell’episodio mi era oscuro, non ero già
abbastanza avvilita?
Corrugò
la fronte,
fissandomi scettico. « Quel mingherlino non rientrerebbe mai
nei suoi gusti. »
Nonostante
la sua
espressione non mostrasse alcun turbamento, notai la
tonalità leggermente più
acuta della sua voce.
Bingo!
Scrollai
le spalle,
mentre lasciavo scorrere il batuffolo di ovatta, impregnato di latte
detergente,
sugli occhi. « Non è assolutamente mingherlino.
– constatai, rammentando
perfettamente come la camicia bianca aderiva al suo torace. –
Oltretutto lei ha
sempre avuto un debole per gli occhi verdi e vorrei ricordarti che i
tuoi non
lo sono. »
«
Occhi verdi? E da
quando? »
Oh
mio caro Emmett, mai mettersi contro
una donna risentita.
Soffocai
una risata. «
Ti ricordo che lei è la mia migliore amica e, vorrei
sottolineare il fatto che,
più di una volta mi ha ribadito come Daniel fosse il suo
ideale d’uomo. »
«
Quello sbruffone
platinato? » emise un grugnito di disapprovazione, forse
ricordando le foto che
gli avevo mostrato qualche mese prima, dopo che mi aveva scongiurato di
poter
scrutare l’aspetto di quell’uomo di cui la sua Rose
parlava spesso.
Corrugai
la fronte,
ostentando la migliore espressione scettica del mio repertorio. La sua
gelosia
non era assolutamente una novità, ma era raro che io mi
arrischiassi a fomentarla
in un simile modo, soprattutto consapevole delle conseguenze. Ma,
rammentando i
suoi modi rozzi e le continue insinuazioni durante la cena, quella mi
pareva la
più adeguata punizione.
«
Guarda che se hai
avuto la possibilità di provarci con la mia amica
è solo perché lui ha vinto
una borsa di studio per la Francia, oppure sarebbero già
sposati da un pezzo. »
Più
o meno…
In
realtà Daniel
aveva accettato quell’opportunità proprio per
allontanarsi da lei. Il loro
rapporto si era raffreddato da tempo, pregiudicato da una scappatella
di Rose,
con il suo manager.
Di
questo
naturalmente Emmett non era a conoscenza, se avesse saputo che la sua
adorata
frequentava costantemente un uomo con cui era stata, nulla lo avrebbe
distolto
dall’idea di seguirla ovunque.
Con
la sua statura sarebbe una guardia
del corpo perfetta.
«
Strega. » sibilò, recuperando
il cellulare dal comodino e dirigendosi nel bagno, per avere un
po’ di privacy.
Pollo!
Scoppiai
in una
fragorosa risata, immaginando i mugugni esasperanti di
quell’immenso omaccione,
mentre si accertava dell’amore della sua Rose. Probabilmente
lei mi avrebbe
maledetta per il resto dei miei giorni, costretta com’era a
sedare i timori del
suo fidanzato, ma se non fossi ricorsa a quel trucchetto sarei stata
costretta
a fornirgli spiegazioni sul mio comportamento.
Sbuffai,
mentre
riponevo gli orecchini sul comò.
Non
potevo negare che
Edward fosse avvenente, ma il suo atteggiamento altezzoso era qualcosa
di
decisamente irritante e, pareva ben ovvio, che non fosse affatto
contento di
ospitarci fino al matrimonio. Non che non potessi comprenderlo, avevamo
invaso la
sua casa, senza alcun avvertimento.
La
piccola Alice non
si era premurata di informarlo, in seguito alla sua proposta e lui si
era visto
costretto ad accettare, senza poterlo evitare.
Non
lo invidiavo
affatto!
Sospirai
sdraiandomi
sul letto, godendomi la morbidezza e l’odore delle lenzuola
fresche di bucato.
Decisamente
meglio di
un albergo.
Eppure
la tensione
che si era creata mi disturbava. Già l’idea di
invadere il suo spazio mi creava
estremo disagio, il sapere poi di essergli anche sgradita mi induceva a
desiderare una vera e propria fuga.
Cosa
posso fare? Come posso rimediare?
Rimuginai
giocando
nervosamente con una ciocca di capelli, attorcigliandola svogliatamente
attorno
alle dita.
Come
si può ammorbidire un uomo?
…
Volsi
lo sguardo
verso la porta del bagno, rammentando che Emmett ed Edward erano
fratelli ed in
quanto tale dovevano pur avere qualcosa in comune. Se questo era vero
la
risposta al mio dilemma era una sola.
Cibo!
Quale
uomo non avrebbe
ceduto dinanzi ad un lauto
banchetto?
Decisi
che il mattino
seguente mi sarei fatta perdonare, per l’intrusione,
preparando una buona
colazione. Mi sarei alzata di buon’ora, recandomi al
supermercato più vicino,
usufruendo della mia discreta abilità ai fornelli.
La
cucina era stata
da sempre la mia passione, nonché un ottimo sfogo per il
nervosismo.
Due
piccioni con una fava.
«
Strega. » ribadì il
mio amico rientrando nella stanza, rivolgendomi uno sguardo ostile.
«
Non è colpa mia se
tu sei ipersensibile. »ghignai, conscia di quanto detestasse
quella parte del
suo carattere. In fin dei conti in amore era estremamente insicuro, e
quel suo
lato tenero cozzava non poco con l’immagine che tentava di
ostentare.
L’uomo
duro e tutto
d’un pezzo.
Peccato
che quella
fosse solo una facciata ben costruita.
Emmett
era uno degli
uomini più gentili ed altruisti che avessi mai avuto modo di
conoscere.
Malgrado la sua tendenza ad ironizzare, anche in contesti inadeguati,
era
difficile avere di lui una cattiva opinione.
Un
giorno mi sarebbe
piaciuto trovare un uomo simile. Una persona dolce
all’occorrenza, ma su quale
avrei avuto sempre la certezza di poter contare.
Purtroppo
non ero mai
stata particolarmente fortunata con gli uomini. Sospirai amaramente,
sarei
morta sola in una casa piena di gatti.
«
Fatti più in là
moscerino. » sbottò, strattonando le lenzuola,
prima di accomodarsi.
Alzai
gli occhi al
cielo facendogli posto. Per quanto potesse apparire strano non avevo
alcun
problema a dividere il letto con lui e non era la prima volta che
questo
accadeva. A causa di un’infiltrazione d’acqua nella
sua casa era stato
costretto a dormire da me per qualche tempo e, considerando la sua
mole, il mio
divano non avrebbe mai potuto essere una buona sistemazione.
In
realtà non rammentavo
come giungemmo alla conclusione di dormire nello stesso letto, forse
perché le
alternative erano poche o, con maggiore probabilità
perché l’affetto fraterno
tra noi creava meno imbarazzi di quelli che avrebbero dovuto sorgere
anche tra
due amici.
Chissà.
«
Non sarai
arrabbiato con me, spero. »
«
Certo che lo sono…
- bofonchiò, sprofondando nel materasso. – Non
è carino farmi preoccupare. »
Ridacchiai
divertita
cercando di rassicurarlo in merito al suo rapporto con Rose e, alla
fine, trascorremmo
gran parte della serata a chiacchierare. Parlammo della sua famiglia e
dell’esito positivo della cena. Alice si era detta disposta
ad aiutarci per il
matrimonio e lui si era visto costretto ad accettare, nonostante le
idee
piuttosto stravaganti della cugina.
Aveva
anche già
scelto un abito da sposa che riteneva perfetto; il che era
comprensibilmente
scioccante considerando che mi aveva vista per la prima volta solo
quella sera.
Una
famiglia decisamente bizzarra… e
fu proprio con quel pensiero di
cadere tra le braccia di Morfeo.
___________________
Mugugnai
indispettita
udendo il trillo fastidioso della sveglia, affrettandomi ad allungare
la mano
prima che Emmett potesse iniziare ad inveire sgarbatamente. Se
c’era una cosa
che odiava era alzarsi alla buon’ora, soprattutto quando non
ve ne era motivo.
Sbuffando
mi voltai
sbirciando la sua figura rannicchiata sotto le lenzuola in posizione
fetale,
faceva quasi tenerezza, sebbene fosse uno spettacolo insolito
considerando la
sua mole.
Povero
il mio fratellone.
Era
assurdo per me
recitare la parte della sua fidanzata, e non solo per Rose, ma
soprattutto perché
nella mia mente lui era qualcosa di asessuato.
Che
cosa bizzarra…
di certo lui non avrebbe apprezzato il
mio pensiero.
Ridacchiando
mi alzai
e, recuperati i vestiti, mi dedicai ad una veloce preparazione. Secondo
internet il supermercato più vicino era a pochi isolati da
lì e mi sarebbero
bastati pochi minuti a piedi per raggiungerlo. La sera precedente mi
ero
premurata di stilare una lista adeguata, onde evitare di dimenticare
qualche
ingrediente fondamentale a causa della fretta e, considerando le
richieste d
Emmett, la cosa era tutt’altro che improbabile.
Per
soddisfarlo
sarebbe stato necessario un camion per trasportare tutto.
Dannato
ingordo.
Agguantato
il mazzo
di chiavi che Edward ci aveva gentilmente fornito, uscii
silenziosamente dalla
stanza. L’assenza di rumori mi lasciava presupporre che anche
lui fosse ancora
immerso nel sonno e sperai vivamente non uscisse di casa prima del mio
ritorno,
oppure il mio blando tentativo di ingraziarmi il piccolo Cullen sarebbe
stato
superfluo. Considerando che avrei trascorso in quella casa le prossime
settimane era necessario istaurare con lui un rapporto quanto meno
pacifico.
La
speranza è l’ultima a morire…
Come
previsto trovare
il supermercato non fu difficile e potei felicemente appurare fosse ben
fornito.
Scrutai
nuovamente la
lista.
Latte,
uova, cacao, panna, preparato
per frittelle, miele, sciroppo d’acero,
caffè… bicarbonato?
Ma
che razza di intenzioni ha Emmett?
Sospirai
scuotendo il
capo rassegnata, in assenza di Rose la sua fame aumentava a dismisura;
probabilmente con il cibo tentava di sopperire il suo desiderio
sessuale
insoddisfatto.
Meglio
non indagare.
Con
un po’ di buona
volontà riuscii a recuperare tutto il necessario in un tempo
record, pagando il
conto esorbitante, considerando che quegli ingredienti erano solo per
la
colazione.
Non
sono convinta di riuscire a
cucinare tutto in poche ore.
Alla
fine, carica di
borse e sfiancata, tornai a casa Cullen con tutto
l’occorrente per sfamare un
esercito, o al massimo tre Emmett.
Inserii
lentamente la
chiave nella toppa, evitando eccessivi rumori, ed entrando in punta di
piedi.
Il silenzio, infranto solo dal ronfo sordo di Em, mi lasciò
ben presagire, così
mi affrettai a riporre le buste sul tavolo e a procurarmi le stoviglie.
Mi
persi nelle mie
elucubrazioni, mentre le mie mani si muovevano abilmente tra le pentole
e gli
ingredienti, abituata com’ero a preparare la colazione per
Emmett e, talvolta
per Rose.
Qualcuno
doveva pur
sfamarli…
Non
mi stupii nel
constatare il perfetto stato della cucina. Di rado uno scapolo
trascorreva una
quantità di tempo ingente in quella zona della casa. Con
grande probabilità
Edward cenava della sua ragazza o forse dai genitori.
Chissà
se è fidanzato!?
Considerando
la sua avvenenza la cosa
non mi stupirebbe.
Eppure il suo comportamento sprezzate lasciava
presupporre il contrario. Ancora rammentavo l’occhiataccia
che aveva rivolto
alla cameriera un po’ troppo esuberante, per non parlare
dell’atteggiamento nei
miei confronti.
Forse
è gay!
Sarebbe
veramente un tremendo spreco… rimuginai
terminando di impastare la
crema per farcire la torta al cioccolato, la preferita di Emmett.
Sobbalzai
udendo una
porta aprirsi alle mie spalle, vergognandomi dei miei pensieri e della
mia
curiosità che, come di consueto, mi aveva assorbita ed
indotta a fare sciocche
supposizioni.
Facendo
leva sul mio
coraggio mi voltai, tentando invano di reprimere l’agitazione
che mi
attanagliava lo stomaco come una morsa. C’era qualcosa in lui
che mi
terrorizzava e non solo i suoi modi rozzi, quanto quello sguardo
penetrante con
cui pareva scrutarmi e valutarmi. Questo in fin dei conti non avrebbe
dovuto
sorprendermi, essendo in procinto di sposare suo fratello, ma
l’intensità con
cui mi fissava aveva qualcosa di quantomeno agghiacciante.
«
Buongiorno Edward.
»bisbigliai, dirigendo immediatamente la mia attenzione alla
cucina, temendo
che il mio rossore potesse rivelare troppo.
Affinando
l’udito
seguii i suoi passi, trattenendomi a stento dal voltarmi e fissarlo.
Non
ha neanche risposto al mio saluto. Constatai
amaramente, offesa da quel
comportamento inconsueto. Era raro che qualcuno mostrasse una tale
ostilità nei
miei confronti, il mio carattere mite e accondiscendente di rado
attirava le
ire di qualcuno e, quando ciò avveniva, mi prodigavo in
mille modi per
risolvere gli screzi.
Eppure,
qualcosa mi
diceva che con Edward nessuno sforzo sarebbe valso ad ottenere un suo
giudizio
positivo.
I
miei sorrisi e la
mia cortesia caddero nel vuoto e, nuovamente, mi ritrovai dinanzi al
suo
sguardo perforante, incapace di comprendere il motivo di un tale astio
nei miei
confronti. Non poteva essere semplicemente la mia posizione ad
irritarlo, era
logico che una tale animosità dovesse essere indirizzata a
me, quanto persona.
Ma
per quale motivo?
Fortunatamente
Emmett,
con mia somma sorpresa, non si fece attendere oltre, giungendo in
cucina
attratto dal profumo di cioccolato e di caffè che
condensavano l’aria. Fu un
sollievo poter scostare lo sguardo sul suo volto allegro e riconoscente.
Il
mio unico sostegno in questa sciocca
farsa.
_______________________
La
colazione terminò
grazie allo squillo del cellulare di Edward, che richiamò la
sua attenzione,
sciogliendo finalmente la tensione che permeava l’aria.
Fu
meraviglioso poter
tirare finalmente un sospiro di sollievo, vedendo la sua figura
allontanarsi.
«
Non hai mangiato
nulla. » constatò, il mio amico, accigliandosi.
Scrollai
le spalle, indolenzite.
« Non ho particolare fame. »
Ed
era vero. L’agitazione
aveva messo in subbuglio il mio povero stomaco, impedendomi di
accostarmi al
cibo senza rigettare.
Una
semplice reazione
psicosomatica; mi capitava ogniqualvolta il nervosismo prendeva il
sopravvento
e di questo anche Emmett era pienamente consapevole.
Vidi
il suo volto
adombrarsi, mentre lasciava scorrere lo sguardo sulla stanza,
soffermandosi
sulla figura di suo fratello.
A
quanto pareva aveva
compreso il motivo del mio disagio e non sembrava affatto contento.
Sospirai sommessamente,
non intendevo affliggerlo con ulteriori preoccupazione. Lui, che si
stava
prodigando in mille modi pur di aiutarmi, costringendosi a fingere,
anche con
la sua famiglia, un matrimonio inesistente.
Per
non parlare di
Rose, costretta a sopportare tutto ciò.
Possibile
che io sia tanto egoista da
accettare simili sforzi dai miei amici, più cari?
Dannazione.
Posai
una mano sul
suo braccio. « Non preoccuparti. – lo rassicurai,
ostentando un sorriso
forzato. – Non è nulla di grave. »
«
Bells. – mi ammonì,
spalmando altro sciroppo d’acero sulle frittelle. –
Edward non ha nulla contro
di te, diciamo solo che non ha un carattere perfettamente affabile.
»
«
Lo avevo notato. »
mi lasciai sfuggire, rammaricata.
«
Non che sia
cattivo. – lo giustificò prontamente, vagamente
imbarazzato. – Solo che non
sopporta le sciocchezze o perdere tempo. È sempre molto
impegnato e sembra che
non sia per nulla interessato ad innamorarsi? »
«
Ha avuto qualche
brutta esperienza? »
Aggrottò
la fronte,
perplesso. « No. – ribatté candidamente.
– Solo che non crede di poter trovare
qualcuno di abbastanza interessante da coinvolgerlo. »
«
Un po’ presuntuosa
come affermazione. »
Scrollò
le spalle,
addentando la frittella. « Non ho mai detto non lo fosse.
»
Perplessa
e
sinceramente delusa mi alzai dirigendomi verso il lavello, per ripulire
il
macello combinato da quella colazione improvvisata. Possibile che quel
ragazzo
potesse essere tanto altezzoso e superficiale? La sua famiglia,
nonostante l’eleganza
e il buon nome, non parevano affatto peccare di superbia, ma lo stesso
non
poteva dirsi di lui.
Perché?
L’ondata
di amarezza che
mi investì mi creò non poca
perplessità.
Perché
mi sorprendo tanto? Nemmeno lo
conosco… oltretutto io ed Emmett siamo solo amici, quindi i
suoi rapporti con
suo fratello termineranno ben presto.
Una volta lasciata quella cittadina sperduta, probabilmente non avrei
avuto
modo di rivederlo.
Sbuffai,
esasperata
dai miei stessi pensieri.
D’un
tratto una
strana melodia si diffuse al di là della porta, nella quale
Edward si era
diretto, riempiendo il silenzio calato nella casa.
Mi
voltai verso
Emmett tentando di dissimulare la mia sorpresa, pronta a chiedere
spiegazioni. Da
quel che potevo udire era un suono prodotto da un pianoforte, ma le
varie
interruzioni lasciavano presupporre non fosse una registrazione.
Possibile
che…
«
Mio fratello è un
pianista, questa dovrebbe essere una delle sue composizioni.
» mormorò,
tornando a sfogliare le pagine del quotidiano, che avevo acquistato
quella
mattina, memore della sue abitudini.
Socchiusi
le palpebre
perplessa, poggiandomi al lavello, per assaporare quella magnifica
melodia. Quelle
note, prodotte da mani esperte, si susseguivano in un malinconico
vortice,
riproducendo qualcosa di estremamente triste, ma al contempo
meravigliosamente
delicato.
Nonostante
gli attimi
di esitazione del pianista, che più volte pareva bloccarsi
nella sua
esecuzione, non potei non stupirmi della sua bravura.
Edward
quindi era un
compositore… Assurdo.
Possibile
che una
persona capace di comporre qualcosa di tanto stupefacente possedesse un
cuore
tanto arido?
Stranamente, iniziai a dubitarne…
Sognatrice85 [Contatta]
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violazione
04/04/10,
ore 16:18 - Capitolo 12: Pov
Bella - II capitolo
Ciauuu
Marghe!!!! Grazieeee *________* Questa è una storiella
abbastanza vecchia che ho ripreso da poco XD
Non so nemmeno perchè ahahah con tutte le ff arretrate che
ho!
bigia [Contatta]
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violazione
02/04/10,
ore 15:27 - Capitolo 12: Pov
Bella - II capitolo
Grazieeeeeeeeeeeeeeee
♥
Sono felice che questa storia ti piaccia...
ma volevo chiederti una cosa... non aggiorni + la tua ff???
ç_ç
simo87 [Contatta]
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violazione
30/03/10,
ore 22:52 - Capitolo 12: Pov
Bella - II capitolo
io
adoro Emmett ahahhaha è sempre uno dei miei personaggi
preferiti...
forse perchè lo vedo molto infantile e molto tenero, dietro
quella sua imponenza.
Non so XD mi diverte parecchio scrivere di lui... infatti prima o poi
vorrei tentare di scrivere una one-shot su di lui ♥
Bella_kristen [Contatta]
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28/03/10,
ore 09:48 - Capitolo 12: Pov
Bella - II capitolo
Davvero?
Io questi capitoli pov Bella li vedo parecchio insipidi...
anche se ho saltato davvero un sacco di pezzi quando ho scritto i pov
Edward. XD
Bhe poi inserirò pure il pezzo quando lui decide di andare a
farle la proposta... hihihi
grepattz [Contatta]
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violazione
28/03/10,
ore 01:17 - Capitolo 12: Pov
Bella - II capitolo
ahahahahahah
infatti è stata un'improvvisata
ahahah non intendevo continuarla all'inzio, ma mi sono lasciata
trasportare notando di aver saltato parecchi pezzi O.o
quindi quì tento di colmare le lacune, soffermandomi su
Emmett e Bella XD una coppia che adoro ahahahh
barbyemarco [Contatta]
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violazione
27/03/10,
ore 18:56 - Capitolo 12: Pov
Bella - II capitolo
Graziee
ahahahah diciamo che essendo lei molto insicura non riesce a vedere i
suoi sguardi nella giusta prospettiva
e poi Edward, per tentare di dissimulare il suo interesse finisce per
farle credere il contrario XD non lo biasimo il poveretto, essendo
convinto che lei stia per sposare suo fratello ahahahah
fallsofarc [Contatta]
Segnala
violazione
27/03/10,
ore 18:51 - Capitolo 12: Pov
Bella - II capitolo
Ciauuu
Chiaraaaa *___* Grazieee sono felice ti stia piacendo anche questa
seconda parte ahaahh
è un pò bizzarro scriverla, perchè non
sono mai capace di scrivere i pov di storie già terminate...
forse perchè lo vedo come qualcosa di troppo costrittivo...
in questo caso però i vuoti della prima versione erano
tantissimissi8mi XD quindi ho ritenuto necessario rimediare hihihi
ClaudiaSv16 [Contatta]
Segnala
violazione
27/03/10,
ore 15:57 - Capitolo 12: Pov
Bella - II capitolo
ahahah
a chi non piacciono i simpson?? ahhaaha
Emmy ha ragione XD anche se di tanto in tanto smbra davvero un buzzurro
aahahah lo adoro ♥
ChiaraBella [Contatta]
Segnala
violazione
27/03/10,
ore 14:22 - Capitolo 12: Pov
Bella - II capitolo
ahahahahhaha
Grazie!! ahahah quindi andiamo entambe alla neuro? ahahah
che bello! avrò compagnia XD
cmq per quanto riguarda l'interesse velato di Bella... bhe, come darle
torto.. cribbio XD edward è pur sempre Edward.
sarebbe assurdo il contrario ahahahha
anche se adoro indiscutibilmente Emmett ♥ lo trovo
adorabilmente spassoso ahahhahaha
Un bacio