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Autore: SugarNana    29/03/2010    9 recensioni
E se al posto di Sasuke, fosse Naruto ad andare da Orochimaru? E se fosse Sasuke a inseguirlo per salvarlo? Dopo lunghe sofferenze mentali SugarHunter e marynana89 hanno finalmente iniziato la loro prima long fic insieme. Buona lettura!
Genere: Romantico, Triste, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Tre anni prima… (Terza parte)

 

Buio. Freddo buio mi avvolge illuminato da mille occhi che mi osservano. Occhi malvagi, ricolmi di ambigua malizia che mi scrutano cercando le mie paure. Occhi che ho imparato a chiamare Maestro. Nonostante la paura crudele mi schiaccia, non vi sono lacrime che posso versare.

Anche esse come il mio sorriso e i miei sentimenti sono stati relegati in un minuscolo anfratto del mio animo, ben protetti da ogni attacco. Come i ricordi…

Apro gli occhi e in silenzio fisso il soffitto di quella che pochi giorni fa è diventata la mia nuova stanza.

Anche questa notte ho rivisto nei sogni tutti… la mia Konoha, i suoi abitanti, i miei amici…

Come pallide illusioni fatte di bolle di sapone, quelle immagini volano via rigettandomi nella cruda realtà.

Ma tutto va bene, se lo faccio per te. Gli allenamenti non mi sembrano così duri se penso che li sopporto per permetterti di vivere in pace. Questa solitudine non è così opprimente, se vedo la tua immagine annoiata che mi sprona ad andare avanti.

Sasuke ogni sofferenza mi si allontana perché so di sopportarle al tuo posto.”

 

Istanti. Momenti interminabili che pesano come intere ore cariche di profonde emozioni. Tanto potenti da lasciare senza fiato, stremati e intontiti.

Sasuke si mosse. Con lo sguardo perso in un mondo tutto suo il viso del ragazzo si voltò e lentamente tornò a guardare il cielo.

Le parole di Shikamaru aleggiavano ancora nella sua mente, leggere eppure pungenti. Gravi eppure piene di speranza, di significato che aveva paura di comprendere.

Un mare di confuso silenzio era calato nel suo cuore, agitato dalle domande che imperterrite gli martellavano la mente.

Come poteva Naruto essersi innamorato di lui? Come aveva capito di amarlo? Non era troppo ingenuo per provare certi sentimenti? E poi, accidenti erano due maschi non si vergognava?

Mille domande pervadevano la sua mente, alcune troppo superficiali per essere realmente espresse altre profonde, nettamente più profonde che faticavano a venire a galla. E in quel silenzio, solo una cosa era certa. Naruto, il suo migliore amico, il migliore compagno di scazzottate che avesse mai avuto, si era lasciato alle spalle libertà, amici e sogni, per salvargli la pelle. Che stupida Testa Quadra…

 

Dopo la reazione silenziosa di Sasuke, Shikamaru si era messo a ghignare dirigendosi verso la porta palesemente soddisfatto.

Naruto aveva capito solo dopo che lui stesso gli aveva aperto gli occhi. Chissà, aprendo gli occhi anche a Sasuke…

In silenzio era uscito dalla stanza lasciandolo solo, perso nelle sfumature dei suoi ragionamenti.

Ora che aveva fatto la sua buon’azione giornaliera poteva tornare a farsi gli affari suoi.

Attorno a lui uomini e donne si muovevano indaffarati a curare feriti e visitando pazienti.

Tutto pareva normale, anche se di normale vi era ben poco. Il ragazzo scosse la testa pensando a gli anni passati in compagnia del biondo all’accademia… e poi alle sfide negli esami da Chunin… fin da allora era sempre corso dietro all’Uchiha mettendocela tutta per eguagliarlo e superarlo. Erano sempre insieme, pronti a combattere fianco a fianco e proteggersi l’un l’altro. Senza accorgersi di niente… senza badare al legame che diventava sempre più forte.

Ora però non importava, dovevano provare a recuperare Naruto ad ogni costo…

 

Fuori dall’ospedale tutto era in fermento. I preparativi per cercare il ninja biondo erano ultimati e diverse squadre tra cui una Anbu, stavano per partire. L’intera Konoha pareva tremare come se temesse che a far ritorno non fosse Naruto ma Kyuubi. Nei loro occhi l’orrore della devastazione che la demone aveva portato era ancora vivo e tanto forte da riempire i loro animi di paura.

Shikamaru alzò lo sguardo puntando gli occhi al cielo. Konoha pareva già più seria senza di lui, che dava il suo tocco di vitalità alla città.

A qualche metro dalle porte d’ingresso Nara vide la chioma rosa di Sakura avvicinarsi velocemente e si sentì in dovere di fermarla.

«Haruno, guarda che l’Uchiha dorme» disse senza salutare.

«E tu perché sei andato a trovarlo?» rispose la ragazza sulla difensiva.

«Avevo un’importante missione da portare a termine» dichiarò per poi allontanarsi.

«Quale?»

«Non sono affari miei, se vuoi saperlo ti conviene chiedere al tuo compare»

Sakura lo guardò allontanarsi senza capire il reale significato delle parole che afferrò solo in seguito.

“ Nemmeno sotto tortura Sasuke mi rivelerebbe qualcosa…” pensò deprimendosi.

La rosa alzò le spalle sbuffando poi in silenzio si avvicinò alle porte scorrevoli e entrò nell’edificio. Attraversò l’ospedale portandosi dietro un’enormità di dubbi che l’assillavano.

Dubbi che s’ingigantirono quando si fermò davanti alla stanza assegnata all’Uchiha.

Il cuore le si fece pesante. Le parole che aveva detto solo un paio di ore prima le suonavano ancora dure nelle orecchie, tanto amare da renderle pesante l’animo.

Fece un respiro profondo poi bussò un paio di volte. Nessuna risposta raggiunse le sue orecchie, così si arrischiò ad aprire la porta.

Al contrario di quello che aveva detto Shikamaru, Sasuke era sveglio e con lo sguardo perso in un punto indefinito del cielo al tramonto.

«Sasuke?» la sua voce non arrivò mai agli orecchi dell’Uchiha. Perso com’era nei pensieri e nei ricordi riguardanti il ninja biondo, il ragazzo nemmeno si accorse della nuova presenza.

D’altro canto la ragazza non fece altro per palesare la sua esistenza, semplicemente si sedette accanto al letto e prese a osservare ogni più piccolo tratto dell’Uchiha.

In ogni minimo dettaglio Sakura poteva notare l’immensa diversità tra lui e Naruto.

Dallo sguardo freddo all’intelligenza superiore. Dal fascino, al carattere. Naruto non poteva minimamente competere, ciò nonostante…

Aveva sempre sperato che un giorno si levasse dai piedi, lasciandoli finalmente da soli e ora che era accaduto, si sentiva in parte felice e in parte triste.

La sua presenza l’aveva sempre fatta arrabbiare, ma allo stesso tempo la divertiva.

E ora che se n’era andato per uno stupido capriccio egoistico…

 

Sasuke non riusciva a credere alle parole di Shikamaru eppure, quando i suoi ricordi indugiavano su quei profondi occhi tristi e malinconici di un’impossibile azzurro…

Qualcosa infondo al suo cuore parve risvegliarsi e inevitabilmente si ruppe.

Nelle orecchie poteva sentire il rumore dei pezzi che cadevano mentre la rabbia sorda lo invadeva.

Rabbia, che venne sorpassata dall’immane senso di abbandono che ora lo imprigionava in una morsa soffocante.

Aveva sperato di non sentire mai più quella sensazione tanto sgradevole e logorante, ma nulla era cambiato.

Nuovamente era stato abbandonato e stavolta dal suo migliore amico. O come aveva insinuato Shikamaru era qualcosa di più?

Arrovellandosi la mente rimase a guardare fuori dalla finestra, stringendo convulsamente le lenzuola tra le dita.

 

***

 

Sentiva il respiro farsi affannoso, lo sterno dolergli tanto il cuore vi batte contro con vigore.

Due settimane erano passate dalla sua decisione. E da allora tutto era cambiato. Persino Kyuubi se n’era resa conto.

C’era qualcosa di diverso in Lui che lo rendeva quasi più deciso di prima. Le parole di Shikamaru gli avevano aperto gli occhi, facendogli capire… Alzò gli occhi guardando il cielo nebuloso. “lascio la mia infanzia alle spalle, insieme ai miei anni tormentati.”

Un fruscio attirò la sua attenzione, appena in tempo per vedere il suo nuovo maestro avvicinarsi e attaccarlo.

Kabuto accennò un sorriso malefico appena riuscì a colpirlo. Con forza il biondo si ritrovò catapultato contro un muro di alberi che frenarono la sua corsa. Il colpo che ricevette alla schiena gli mozzò il respiro, tanto era potente.

Cadde a terra, ansimando. Il dolore era forte…

«Già stanco?» chiese con voce falsamente premurosa il Ninja.

«No, di certo» rispose Naruto alzandosi a fatica. La schiena gli pulsava per il colpo subito. Fece un paio di respiri profondi rimettendosi in posizione.

Al loro lato, Orochimaru li osservava compiaciuto.

Un sorriso divertito si disegnò sulle sue labbra serpentine. Avere Naruto e di conseguenza Kyuubi dalla sua parte era stato davvero un perfetto colpo di fortuna. Non aveva lo Sharingan ma aveva guadagnato un corpo sorprendentemente resistente e un demone in un colpo solo.

Ridacchiando tra sé, tornò a concentrarsi sull’allenamento.

 

Sfinito Naruto tornò in camera, dolorante in tutto il corpo.

Gli allenamenti a cui era sottoposto erano tremendi. Ogni giorno versava sangue e sudore sul campo di allenamento. Se non fosse stato per Kyuubi a quest’ora sarebbe morto…

«Dovresti ringraziarmi moccioso, saresti bello morto da tempo senza me» la voce cavernosa della Volpe gli giunse pungente come al solito.

Un sospiro stanco gli sfuggì dalle labbra tirate.

«Non stasera… »mormorò appoggiandosi al muro. Un gemito gli sfuggì mentre si sedeva. Sentiva la pelle tendersi fastidiosamente.

Kyuubi ghignò ma non disse altro.

Si agitò nella sua gabbia, nervosa. C’era una cosa che voleva assolutamente sapere…

«Sei davvero certo della tua decisione?» chiese leccandosi gli artigli affilati.

«Si, preferisco che sia il mio corpo e non quello di Sasuke a …»

«Stupido bamboccio non parlavo di questo! Anche se ne ho tante da dire, ma ci sarà tempo per tormentarti… Parlavo della tua ultima genialata »

Naruto cacciò un sospiro triste.

«Si ne sono sicuro»

«Non credi che aizzerai così l’orgoglio dell’Uchiha?»

«No, perché il mio è un addio» una lacrime a quelle parole scivolò triste sulla guancia destra, ma con un movimento svelto la cancellò con il dorso della mano.

«Un addio, Tsk!» ridacchiò poco convinta la Volpe. Sapeva che portava solo guai quella dannata decisione, ma non riusciva a farlo capire a quella testa vuota…

«Kyuubi…»la chiamò stancamente il biondo ormai in procinto di addormentarsi.

«Che vuoi?»

«Grazie, per tutte le guarigioni…» e si addormentò mentre nuove lacrime scivolavano dagli occhi stanchi.

Kyuubi sospirò poggiando la testa tra le zampe. Odiava quell’insulso ragazzino. Odiava i suoi problemi d’amore. Odiava la sua insulsa esistenza… ma allo stesso tempo, ormai da molti anni, era l’unico in grado di accendere un barlume di istinto materno…

Scosse la poderosa testa, sbadigliando.

 

***

 

Tempo. Il tempo pareva essersi fermato nella mente di Sasuke. Ogni istante era intriso di pensieri confusi e rabbiosi su quel compagno che gli aveva rubato la possibilità di diventare più forte. Rabbia che veniva contrasta dal senso di solitudine.

Una settimana era passata da quando aveva ripreso conoscenza. Ma nulla era successo. Agli occhi di tutti era sembrato pensieroso, concentrato su qualcosa che sfuggiva a tutti gli altri. Ma in realtà… dentro era vuoto. Ogni fibra del suo corpo si era riempita di rancore, sciogliendosi però, di fronte al monumentale senso di solitudine che lo aveva colto.

Nemmeno la prospettiva della Vendetta, unica ragione a dare un senso alla sua vita, gli accendeva il desiderio di lottare. In balia di quel mare di apatia l’Uchiha si lasciava trascinare in silenzio, guardando per tutto il giorno le sfumature del cielo.

Il silenzio lo circondava e nessun rumore lo raggiungeva.

Tutto a causa di Naruto. Il migliore amico, il suo compagno di squadra, la sua ossessione…

E niente o nessuno pareva essere in grado di smuoverlo…

Accanto a lui, Sakura, era disperata. Ogni tentativo di smuoverlo, di accendere la sua attenzione era fallita miseramente, gettandola nell’angoscia. Aveva chiesto aiuto a tutti persino alla sua nemica giurata Ino, ma nulla era successo.

 

Il tramonto incalzava tingendo di sanguigni riflessi le nuvole candide nel cielo rosato. Come al solito l’Uchiha era perso nei suoi pensieri fissando fuori dalla finestra. Il venticello leggero gli accarezzava i ciuffi corvini accendendo su di essi riflessi blu accessi.

I grandi occhi neri osservavano un punto non definito, pensando al biondo. Pensando continuamente e strenuamente a lui.

Fece un sospiro pesante.

«Uchiha stai diventando monotono sai…» la voce di una donna gli arrivò alle orecchie attirando, dopo tanto tempo, la sua attenzione.

Il ragazzo si voltò appena in direzione della voce. Il suo viso pallido pareva ancora più apatico del solito.

«Hokage » un filo roco gli uscì dalle labbra. Vuoto.

Gli occhi neri tornarono a posarsi nel cielo terso.

La donna si avvicinò, ticchettando con i bassi tacchi. Dietro di lei lo sguardo diffidente di Jiraya osservava tutto. Naruto, il suo pupillo, il suo allievo più promettente dopo Minato, si era venduto per salvare la pellaccia di quell’insulso ragazzino.

L’immagine di Orochimaru gli tornò alla mente portando con sé amari ricordi…

Tsunade si fermò a lato del letto, osservando il profilo vuoto di Sasuke. Ogni espressione pareva essere stata bandita da quel viso giovane. Ogni sentimento era stato rapito, portato via da un paio di occhi azzurri…

La donna fece un respiro profondo, pronta. «Uchiha, siamo stufi del tuo comportamento da morto vivente»

Silenzio.

Una vena prese a pulsare sulla fronte della donna, stizzita. «Maledetto moccioso mi senti?» ringhiò pronta a colpire il ragazzo che la ignorava, ma venne fermata da una mano decisa.

«Tsunade fa provare me» chiese Jiraya risoluto.

L’Hokage stava per opporsi, ma non sarebbe servito. Si fece da parte lanciando un’occhiata rancorosa.

Jiraya prese il suo posto e con calma si sedette sul bordo del letto.

«Sasuke, tre giorni fa mi sono arrivate tre lettere da parte di Naruto.»

Il torpore che aveva avvolto il ragazzo parve sciogliesi magicamente come neve al sole. La sua apatia si trasformò in attenzione, mentre i suoi occhi si accendevano di strana aspettativa.

Il cuore che per lungo tempo gli era parso fermo, ora batteva forte, deciso, vivo.

«L’ascolto» mormorò pragmatico. Tsunade accennò un mezzo sorriso.

«In una lettera ha chiesto scusa a me e Tsunade, dicendoci la ragione delle sue azioni.

Nella seconda dice addio ai suoi amici e compagni, dichiarando di lasciare qui i suoi sogni e speranze. E la terza…»

«La terza?»

«La terza è per te e non l’abbiamo aperta.»

Jiraya si morse a sangue il pollice, poi con veloci movimenti disegnò alcuni sigilli con le dita richiamando il chakra per la tecnica del richiamo.

Sotto gli occhi accesi dell’Uchiha (il quale improvvisamente si era ricordato di quando Naruto aveva usato la medesima tecnica contro Gaara), l’Eremita dei rospi fece apparire in una piccola nuvola di fumo bianco, il demone Gamakichi. Il piccolo rospo dalla pelle color arancione acceso, emanava un’insolita aria triste che incuriosì Sasuke. Con un solo saltello il rospo, raggiunse il letto e spalancando la bocca porse a Sasuke un pezzo di pergamena arrotolato. Allungando le dita il ninja osservò quasi geloso della bestiaccia che aveva avuto la possibilità di vedere Naruto ancora una volta. cosa che lo infastidiva terribilmente.

Presa la pergamena, Gamakichi scomparve lasciando dietro di se una nuova nuvola di fumo.

Sul dorso di quell’anonimo pezzo di carta, il suo nome capeggiava nella grafia disordinata del biondo. Un tremito lo scosse. Aveva un brutto presentimento. Calore gentile fuoriusciva da quel semplice pezzo di carta carico di emozioni.

Ingoiò a vuoto poi di scatto lo srotolò iniziando a leggere. I due ninja leggendari lo osservavano in attesa.

 

“Sasuke –Teme

Quelle che stò per dirti sono le mie ultime parole da componente del Team 7. Ti sarò debitore fino alla morte dell’aiuto che mi hai dato in più di un’occasione, ma ora tutto è cambiato.

Mi odierai per averti impedito di finire tra le dita di Orochimaru, ma sono contento di averlo fatto. Ti prego tieni in vita il legame che si è creato con la nostra amicizia. Se non per me, fallo per tutti gli anni passati a combattere insieme. Io temo di non poterlo fare chiuso qui.

Non venire a cercarmi, non farlo mai. Orochimaru potrebbe decidere di cambiare idea e allora, tutto il mio lavoro per salvarti non servirebbe a niente.

 Prenditi cura di Sakura.

Grazie mille per tutto.

Addio Teme. “

 

Ogni parola era un insulto. Un insulto al suo orgoglio, al suo cuore di Uchiha. Come poteva pensare, che non sarebbe andato a cercarlo? Che non avrebbe provato a liberarlo?

Che… avrebbe tenuto da solo vivo un legame fatto da due persone?

La rabbia prese a scorrergli nelle vene con furia bruciante. Come poteva pensare che l’avrebbe lasciato da solo? Con uno scatto di alzò dal letto, lasciandosi avvolgere da un’ondata di chakra. Gli occhi attivarono lo Sharingan, minacciosi.

«Uchiha cos’hai deciso di fare?» chiese Tsunade mollemente appoggiata al muro, mentre lo guardava.

Sasuke si voltò di scatto. «Porto a casa il Dobe e lo faccio fuori per aver osato dirmi addio»

 

 

 

 

 

 

 

Angolo delle pazze in erba!

 

Oggi è marynana89 a commentare, mentre SugarHunter completa l’altra sua storia.

Vi ringrazio davvero tanto per quello che ci avete scritto, e sperando che piaccia anche questo capitolo come quello precendente, rispondo ad uno ad uno a tutti voi che ci avete lasciato questi meravigliosi commenti:

 

X sumire01: Siamo contenti che la storia ti piaccia tanto e grazie a voi, che ci avete dato tutti questi incoraggiamenti, abbiamo deciso di continuarla. Ti salutiamo, alla prossima.

 

X foglietta no yoko: Grazie mille anche a te, ma quando uno entra in una sorta di depressione, è difficile ragionare con la testa. Ma grazie mille del suggerimento, cercheremo di tenerlo presente anche in futuro. Un saluto, alla prossima.

 

X Sarhita: Capiamo perfettamente che senza internet ti viene davvero difficile recensirci. Io, personalmente, sono stata senza internet per mooolto tempo, e adesso che ce l’ho, non faccio altro che recensire tutto quello che leggo, anche perchè voglio lasciare una recensione ad ogni storia che leggo proprio per fargli capire se la storia è bella o no. Quindi, non ti preoccupare se non potrai farlo regolarmente. Ci basta sapere che ti è piaciuta per renderci felici e speriamo che riuscirai sempre a seguirci. Un saluto, alla prossima.

 

X Ninja767: Ti ringraziamo davvero, anche da parte di Sugar. Purtroppo hai ragione, quando uno si deprime, non c’è niente che si possa fare! Quindi non possiamo fare altro che dirti grazie, grazie mille! Un saluto da SugarHunter e anche da me. Alla prossima!

 

X naruko_uchiha: Siamo contente che ti piaccia e che facciamo parte di quelle ristretta cerchia in cui tu commenti. Grazie mille. Noi scriviamo, starà poi a te interpretare i sentimenti di Naruto e quelli di Sasuke e dire se diventeranno schizzati o no! XD Un saluto, alla prossima!

 

X antowill: Io ti avevo avvertito! Sasuke è geloso, quindi non devi più dire che Naruto è tuo! XD Adesso vieni qui che ti salvo io da quel teme cattivo! XD Siamo contente che ti sia piaciuto il capitolo e speriamo che anche questo sia di tuo gradimento. Ti salutiamo e io ti mando un grosso bacio amora mia! Alla prossima.

 

X MocciosaMalfoy: Siamo contente che la storia non ti faccia schifo, anche perchè eravamo davvero preoccupate. Speriamo che anche questo capitolo ti piaccia, e continua a segurci. Un saluto, alla prossima.

 

Continuate a segurci numerosi e a commentare, così vi rispondiamo e abbiamo un parere tra i lettori.

 

Baci da marynana89 e SugarHunter

  
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