Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Darkshin    31/03/2010    3 recensioni
Dramma e azione a Leaftown: la storia di due giovani amici, destinati a diventare eroi
Genere: Azione, Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'Full Metal Shippuden'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
...
Angolo recensioni: Per una volta, recensisco all'inizio. Non vogliatemene, in fondo è l'ultimo capitolo
Lily Evans 93: Cara Giulia, se non ti  è piaciuto il comportamento di Jiraya, qui avrai tutte le tue risposte ^^ Itachi... bè, è uno stratega, non lascia niente al caso, se ha salvato Sakura è perché stava già pensando a come usarla. Poi mi spiegherai come hai capito che avrei concluso qui la storia per fare in seguito un sequel O_o... Vabbè non ti trattengo oltre, goditi quest'ultimo capitolo!



Si poteva con tutto il cuore desiderare di riavere una persona e una volta avuta, essere incapaci di pronunciare una qualsiasi parola al di là del suo nome? Eppure, nonostante Sasuke avesse davanti a sè la sua Sakura dai capelli rosa, non riusciva neanche a fare un passo nella sua direzione, stordito. Per fortuna Sakura non si fece di questi problemi: una volta realizzato che di fronte a lei ci fosse il suo bel tenebroso, non si fece problemi a correre verso di lui, mentre Itachi si addossava a una parete in un angolo a braccia conserte, fingendo di disinteressarsi alla scena: in realtà, si stava complimentando con sè stesso per la sua scelta di non arrestare la cognata in erba; in effetti, se ci pensava su, non c'era alcun motivo valido per non farlo ma per la seconda volta nella sua vita aveva agito d'impulso, sperando di non causare un'altra tragedia epica.
Nel frattempo i due si erano riuniti, in un casto abbraccio dapprima esitante, come se dovessero riabituarsi un pò l'uno all'altra, poi più passionale e intenso; però, quando il moro si staccò per provare a baciare la sua ragazza, Sakura si tirò indietro con un risolino, poggiando le dita sulle labbra del ragazzo, lasciandolo ancora più confuso di prima
"Scusa, Sasuke" si giustificò con una certa incantevole timidezza "Prima dovrei fare una cosa..." e senza aspettare risposta, poggiò delicatamente le mani sulle sue spalle, allontanandosi quel tanto che bastava per far partire una violenta ginocchiata in un certo punto
"Urgh!" fece Itachi, il viso contratto in una smorfia di simpatia, incrociando istintivamente le gambe: le donne soffrono di mille dolori nella loro vita che l'uomo non arriverà mai a capire; ma se c'è una cosa che non sanno, è che sensazione sia quella dei propri campanelli spediti direttamente in gola 
Mentre Sasuke era a terra e si reggeva la parte lesa, finalmente Sakura si chinò su di lui e prendendolo per il bavero lo baciò
"Vedi Sasuke... avevo pensato di farti soffrire a lungo per quello che mi avevi fatto, ma Naruto... diciamo che ci ha messo una buona parola, così ho deciso di farti scontare la tua stronzaggine tutta in una volta. Non sei contento?" Sorrise
"Ch... che fortuna" riuscì ad articolare il ragazzo
Con un piccolo aiuto da parte della sua aguzzina, Sasuke riuscì a sedersi, mentre Sakura si sistemava dall'altra parte; Itachi era ancora immobile  e distratto ma il Falco avrebbe giurato di vedere sul volto di suo fratello un leggero sorrisino di scherno... o era semplice divertimento?
"Come stai?" il ragazzo si riscosse, notando come la sua ragazza non sorridesse più, anzi, gli aveva preso le mani tra le sue in un gesto incredibilmente tenero
"Prima che arrivassi tu... diciamo bene" ghignò in risposta, cercando di sdrammatizzare
"Scemo..."
-Che stupido... non vorrebbe farmi preoccupare- sorrise tra sè, tornando improvvisamente seria
"Tuo fratello mi ha raccontato tutto... passerai tutta la vita in carcere, non è vero?"
":.. così pare" ammise
"... ma c'è un modo, per..."
"No. Non farò mai una cosa che lui mi chiede di fare" sibilò piatto
"Nemmeno se te lo chiedo io?"
Il moro trasalì, preso  in contropiede, ma non replicò
"Per un tuo capriccio, dovremo stare separati, per sempre" mormorò, quasi con le lacrime agli occhi "A te può stare bene, Sasuke, ma a me no."
"Vuoi farmi sentire in colpa, sei venuta per questo?" borbottò ferocemente: stavolta fu il turno della rosa di sollevare il capo indignata
"Bene. Ero venuta sperando che di me te ne importasse ancora qualcosa, ma io, stupida, mi sono sbagliata. Auguri Sasuke, verrò a portarti le arance di tanto in tanto"
"Aspetta!"
Allungandosi sul tavolo, riuscì a prendere la ragazza per un braccio prima che se ne andasse, per poi tenerla stretta per paura che stavolta se ne andasse sul serio
Ma la ragazza non sembrava avesse molta voglia di fuggire, si limitò a singhiozzare piano appoggiata al petto del moro
"Sei uno stronzo"
"Lo  so"
"Sei un insensibile"
"Lo so"
"... ti odio"
"Io no" sorrise "Ho sbagliato un sacco di volte con te, Sakura, eppure sei sempre tornata. Ora sono io che non voglio lasciarti andare: accetterò la proposta di Itachi, tornerò e vivremo insieme, io te e nostro figlio. Non si accettano obiezioni"
"Ah, ehm... a proposito del bambino... il test ha sbagliato"
"Eh?"
"Non sono incinta, zuccone" sbuffò "Ora dì che ti dispiace e ti rompo la testa"
"Uhm... peccato, mi ero quasi abituato all'idea... ma possiamo sempre rimediare"
"Sas'ke!" trillò severa la ragazza
Forse era il caso di intervenire, prima che la situazione degenerasse
"Mi pare di capire che... accetti, allora?"  lo fissò Itachi
"Colpa tua bastardo... non credere che ti abbia perdonato!" mise in chiaro Sasuke, ma senza cattiveria stavolta
-Non posso perdonarti. Nemmeno tu puoi. Ma forse, con il tempo... andremo avanti.-

"Che significa... Tutto?" lo squadrò con sospetto il biondo
Prima che potesse replicare, però, intervenne Jiraya
"Scusa... per caso sei il figlio di Hiashi Hyuga?"
"No signore... mio padre era Hizashi Hyuga, suo fratello"
"Ah si... che grande guerriero e soldato..."
"Aspettate un attimo" Naruto aveva già sentito il nome Hiashi... Hyuga era il cognome di Hinata, quindi "... quindi... Hinata è tua cugina!?"
Intuendo la tempesta  che stava per scatenarsi, Jiraya decise di entrare in azione
"Fate uscire questi ragazzi, faranno due passi con me. Camminare un pò raffredderà le loro teste" si rivolse a un agente, rifiutando anche le manette per i due e dicendo che se ne sarebbe preso a responsabilità.
Mentre percorrevano gli umidi corridoi, Neji badava di camminare dalla parte opposta di Naruto, evitando anche di guardarlo o di incrociare i suoi occhi, ma non poteva non avvertire come lui avesse ragione: se solo avesse ascoltato Hanabi, pochi mesi prima...
Finalmente raggiunsero uno dei cortili interni, piccolo e interamente in terra battuta; il pallido sole invernale riusciva lo stesso a dare un tocco di vita alle quattro alte pareti grigie ed anonime, così il vecchio decise di prendere posto su una delle panchine arrugginite, mentre i due ragazzi rimanevano in piedi davanti a lui
"Oh..." sospirò soddisfatto "L'età si fa sentire" chiocciò, senza che gli altri due muovessero muscolo.
-Basta cazzate...-
"E' incredibile, davvero... incredibile come proprio voi due siate diventati amici..."
"Amici è una parola grossa" rognò la Volpe, guardando di sbieco il castano
"Naruto: io non so quanto Neji sappia riguardo la morte di suo padre, ma se ha deciso di non parlare dovresti rispettarlo." lo ammonì severamente il vecchio
"Lei sa qualcosa, vero? Perché ha detto che è incredibile?"
Jiraya annuì composto
"La morte di tuo padre è legata a quella di Minato, padre di Naruto:entrambi non morirono per incidenti o per mano nemica, proprio no. Furono messi a tacere dall'esercito stesso"
Inevitabilmente, una notizia tanto sconvolgente attirò la completa attenzione dei due che dimenticarono per il momento i loro dissapori
"All'epoca, ero solo un Colonnello, quindi ero fuori dalle stanze del potere: insieme ai vostri padri, avevamo scoperto dei traditori nelle alte sfere ma prima che potessimo fare qualcosa, lo Hyuga fu mandato in missione suicida; per Minato invece furono un pò più raffinati: lo fecero saltare con tutto il suo apparecchio, o almeno questo è quello che sembra. Rimanevo io, ma curiosamente decisero di limitarsi a promuovermi, ignoro se per tenermi meglio d'occhio o perché fossero all'oscuro del fatto che anche io sapessi. Non avevo comunque prove, dopotutto... Però i traditori non vollero correre rischi: uccisero anche la moglie di Minato, tua madre Kushina facendolo passare per suicidio. A quel punto, cominciai  a temere per la tua vita, Naruto: decisi di nasconderti in un orfanotrofio, anonimo e sicuro sotto la protezione di un mio amico, e di non avere più contatti con te."
"Menti... stai mentendo" sussurrò il biondino, cadendo in ginocchio nella polvere fredda
"Purtroppo no. Non sapevo invece di Neji, mi dispiace ragazzo"
"Non... non si preoccupi, signore" mormorò con voce spezzata, il suo autocontrollo a pezzi per un solo istante
Il vecchio tornò a concentrarsi sul suo figlioccio
"Mi dispiace, Naruto.... devi avere sofferto molto. Ora come ora, mi chiedo se non ci fosse un altro modo, una maniera migliore..." ma prima che potesse finire la frase, il ragazzo lo aveva già stretto in un abbraccio ferreo
"Scusa... scusa... scusa"
"Va tutto bene" lo staccò con gentilezza "Ora però ascoltatemi. Ho bisogno di voi: ora loro  sanno che io so, mi terranno d'occhio. Voi dovrete combattere, progredire nella gerarchia e farvi un nome; insieme, poi, troveremo il modo di riabilitare il nome dei vostri padri  e di portare a galla la verità, d'accordo?"
"Si" "Si, signore... vorrei solo sapere una cosa: mio zio, il Colonnello Hyuga... fa parte del complotto?"
"Vorrei dirti di no, ragazzo. La verità è che non ne so niente, di lui."
"La ringrazio"
L'atmosfera ormai era decisamente più rilassata, ma si era fatto tardi, così il vecchio Generale li riportò davanti alla loro cella, dove attendeva il secondino
"Bene, io devo andare. Posso fare qualcosa per voi?"
"Uhm... visto che dovremmo aspettare, non è che avresti qualcosa da leggere, che so, qualcosa di General Love?"
Il volto dell'uomo si illuminò
"Ragazzo mio, complimenti per l'ottima scelta delle tue letture. Guarda caso ho una copia del mio ultimo lavoro, appena uscita. Tieni, leggila in anteprima!" sorrise, porgendo al ragazzo  un libricino blu con un vistoso segnale di divieto "Poi mi farai sapere, ahahah!"
Una volta soli, Naruto si decise a voltarsi verso Neji, che lo fissava
"Se non ho capito male... General Love... sarebbe lui?"
"Così pare"
"Che delusione... questi libri non avranno più lo stesso sapore" sbuffò

Il giorno dopo, tutti gli Sprouts erano radunati davanti al carcere, in attesa del pullman e sorvegliati dall'occhio vigile di Kakashi: persino Gaara e i suoi fratelli si erano aggregati, su richiesta di Naruto a Jiraya, cosa di cui si era pentito praticamente subito, visto che doveva assumersi il compito di evitare che il rosso sbranasse il Cervo crudo per avere attentato alla castità della sorella e soprattutto gli impediva di leggere in pace; c'era persino Sai, arrestato giusto la sera prima da Kakashi, a malincuore a detta di quest'ultimo, visto che aveva dovuto interrompere l'ultimo capolavoro del diabolico disegnatore.
Una gigantografia di Tsunade nuda che faceva sesso con lo scheletro di un soldato. Con i capelli di Jiraya.
A pensarci bene, forse era un bene che lo avesse fermato.
Il clima era curiosamente sereno, persino le ragazze erano venute a salutare i futuri soldati
Tra le più preoccupate, c'era Ino
"Non possono... non potete andare allo sbaraglio così... come farete senza di noi?" singhiozzò
"Non andiamo allo sbaraglio:  prima dobbiamo completare nove mesi di addestramento base con un istruttore e soltanto dopo partiremo" intervenne Neji
"Quindi... c'è la possibilità che non siate nemmeno costretti a combattere?" chiese speranzosa TenTen, aggrappata al braccio del castano
"Potrebbe essere" le concesse
Più in là, Sasuke era con Sakura, Itachi e Kisame
"Mi raccomando: la affido a te" lo ammonì il Falco
"Tranquillo, vedi di non farti ammazzare"
"Tsk. Non ci sperare"
 A dare un taglio alla discussione provvide la rosa, che ne approfittò per scroccare un bacio mozzafiato che scatenò qualche fischio entusiasta tra i presenti, Kisame compreso
"Capitano, vostro fratello ci sa fare" ghignò
Prima che potesse replicare però, arrivò il  pullman, che avrebbe dovuto portare tutti al campo d'addestramento 7, considerato all'unanimità come il campo migliore in cui addestrarsi se si voleva sopravvivere: le leggende narravano che gli uomini usciti di lì potevano affrontare la peggiore guerra come una passeggiata nel parco; peccato che del corso ne rimaneva sempre e solo non più di un decimo del numero iniziale, gli altri rinunciavano o venivano smistati in altri campi meno duri.

Nella sua macchina blu, un uomo osservava la scena, che ricordava più una allegra gita domenicale che una partenza verso il fronte: senza distogliere gli occhi, prese il mano il telefono portatile dell'automobile che squillava con insistenza
"Pronto... si... si, sto vedendo. Davvero interessante...sì, sembra che il destino voglia darci una mano. No, no. Per ora è presto, lasciamolo maturare ancora un pò, tornerà utile. Non farà la fine del fratello, provvederò di persona" concluse, prima di riattaccare la cornetta
"Signore, dove la porto?" chiese l'autista
"Ho voglia di gelato" rifletté "Andiamo dal Gambanera"

"Hinata" chiamò Kurenai con ferma dolcezza "Sei pronta?"
"Quasi" ansimò la bella mora, finendo di stringere le cinghie alla grossa valigia "Fatto"
"Perfetto. Vi dò una mano, vostro padre comincia già a smaniare" borbottò aiutandola con i bagagli "Che poi non ho capito tutta questa fretta di traslocare..."
"Mio padre afferma che saremmo più al sicuro, visto che l'altra casa è vicino a un campo d'addestramento"
"Se lo dice lui... che campo era, a proposito?"
"Il sette"

"Sakura, dove vai?" chiese con gentilezza Itachi
"Se tuo fratello crede di essersi sbarazzata di me così facilmente si sbaglia di grosso"
Perplesso, Itachi sollevò un sopracciglio, interrogativo
"Un esercito non ha bisogno solo di soldati, caro cognato" si limitò a replicare sibillina

Davanti allo specchio, l'uomo aggiustò sulla grossa testa calva e piena di cicatrici l'ampio berretto da sergente istruttore. Inappuntabile, dagli scarponi al cappello, come sempre.
"Signore, il convoglio di nuove aspiranti reclute è partito"
Il sergente si limitò a grugnire soddisfatto. Come ogni anno, avrebbe spremuto ogni singola cellula di ogni soldato, per trasformarli in perfette macchine di morte al servizio dell'esercito
"Chiamate  i caporali Mitarashi e Momochi. Dobbiamo dare loro il benvenuto" ghignò sadicamente. Adorava il suo mestiere e lo faceva con passione
"Sissignore, sergente Morino!"

FINE


Eccoci qui.
Tra alti e bassi, dopo sette mesi, la storia si conclude: i ragazzi partiranno per diventare soldati sotto la guida dell'inflessibile Morino, alla fine.
Ma la fine, più che risolvere dubbi, pone nuove domande: quali sono i progetti dell'oscuro figuro? Quali saranno le sorti di Sakura e di Hinata? Quali avventure attendono i nostri eroi?
Per avere una risposta, non perdete il seguito:

Full metal Shippuden 2: Wings of Glory  

Alla prossima!

Dark











  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Darkshin