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Autore: Ulissae    31/03/2010    0 recensioni
Raccolta partecipante all'iniziativa Anime di Donne indetta dal C.o.S.
1# «Io sono un'artista, Ortensia, e perciò non posso fare null'altro se non imitare ciò che è perfetto, ciò che eccelle», le sorrise furbescamente e mormorò «e ti assicuro che molto spesso ha ciglia lunghe e belle labbra».
2#Il suo lavoro da segretaria l'aspettava: stava in attesa, seduta dietro ad una scrivania stracolma di scartoffie, di quel giorno in cui la stanza di fronte, occupata da un'affascinante Ministra, sarebbe stata sua.
Precisamente il giorno in cui le donne sarebbero state accettate per l'intelligenza e non per l'avvenenza.

3#Mary odiava i maschi, ma questo nessuno lo sapeva.
Genere: Sentimentale, Satirico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Spiegazioni: la storia ha come obbiettivo quello di ispirarsi ad un prompt e di creare una storia che abbia come una protagonista una donna che abbia lo stesso nome di una che ha combattuto per i diritti rosa. 
Inoltre bisogna rispettare il genere dettato dal bando.
La storia parla di una Barbie e del suo Ken XD
Il nome della bambola è Gloria, da 
Gloria Steinem (scrittrice americana e femminista, editrice di Ms.; ha riconosciuto di aver subito delle influenze teosofiche in un’intervista nel Jewish News)
Il genere è la commedia.



Loving him

« Barbie non ha mai divorziato da Ken solo perché lui è impotente »

Me lo avevano detto che non dovevo neanche guardarlo, un tipo del genere.
Né studiarlo, né, tanto meno, parlargli.
Niente, nada, nulla.
Per me quello non doveva esistere.
Eppure, dannazione! Vorrei vedervi voi, tutti nudi in una scatola, con altre duecento galline schiamazzanti, che urlano alla blasfemia perché la nostra padroncina ha deciso di spogliarci tutte, e trovarvi davanti lui, tutto bello vestito.
Vi sareste imbarazzate, no?
E io quando sono imbarazzata faccio una sola, semplice cosa: parlo.
Parlo e parlo.
E non smetto finché non ho più fiato e le corde vocali mi si seccano; ma essendo io di plastica la cosa non succede, perciò parlo.
Quel giorno, non so perché, lui mi rispose.
Io stavo ben ben raccontando come mia cugina, Miss. Hawaii, avesse i capelli tutti rovinati per via di quei bagni nella vasca della piscina, che lui mi interruppe.
Aveva dei capelli da favola, quel giorno. Tutti belli tirati all'indietro, perfetti, impeccabili.
Ed un sorriso, oh, il sorriso! Da sciogliersi, come quando ci lasciano in cortile, sul cemento, d'estate.
«Ho saputo che avete acquistato un nuovo paio di scarpe» mi disse.
Pensai subito che era un tipo così attento ai particolari! Annuii, cercando di districarmi dalla mia collega dentista e mi aprii in uno smagliante sorriso.
«Oh, sì. Ti piacciono?»
Ecco, quando si dice che un paio di scarpe ti cambia la vita...
Da quel giorno fu qualcosa di fantastico. Ogni sera riuscivo a divincolarmi tra la massa di plastica rosa e raggiungerlo. Parlavamo di tutto, del più e del meno.
Ma, ad essere sincera, io lo osservavo: che muscoli, che portamento, che fisico!
Un fusto, ragazze!
Ci sposammo in salotto, MTV trasmetteva l'ultimo successo della Spears, e la nostra proprietaria era così allegra che decise di stipulare la nostra unione.
Così quella sera, Sara, la nostra proprietaria, troppo presa da un cartone chiuse in fretta e furia la casa, lasciando me e lui ancora nella vasca da bagno.
In un primo momento fu imbarazzante, tutta quella schiuma ed io, nuda! Eppure, pensai, non ci eravamo trovati in situazioni del genere anche prima? Era pur vero che lui, senza niente, non lo avevo mai visto, ma c'avevo una voglia!
Mi guardai intorno, cercando qualcosa su cui catturare l'attenzione, ma il mio piedino affusolato, haimé, scivolò fin troppo in avanti, tanto che lo sentii irrigidirsi.
Divenne un tronco! Teso e fremente, come mai!
Io continuai per un poco, cercando, cercando, ma niente.
Tavola piatta.
Liscio.
Come un bebè.
Lo guarda interdetta di colpo e lui, rosso come un peperone, mi seppe solo dire: «scusa».
Ma cosa posso farci, io, se lo amo?
Sono una povera bambola, chiamata Gloria perché così ha deciso un uomo di mezza età, mentre mi progettava, con un sorriso sempre stampato in faccia.
Lo amo e non posso neanche pensare all'ipotesi di lasciarlo in balia delle mie compagne, arpie malelingue, che alla prima occasione lo esporrebbero al pubblico ludibrio.
«Barbie non ha mai divorziato da Ken perché lui è impotente» sussurra serpentina quell'impiccione di CiccioBello.
Sono una donna innamorata, ragazze.
Posso sopportare di tutto.



Angolo Autrice:
cosa.ho.scritto?
Dannazione, ultimamente tutto ciò che produco mi fa schifo! >____________<"  Logicamente è ambientata nel mondo delle bambole e... no, nient'altro da dire.
Stasera sono super indaffarata! >_______<"
La fanfiction partecipa all'iniziativa  Anime di Donne indetta dal Fanfiction Contest ~ { Collection of Starlight }
   
 
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