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Autore: Smolly    05/04/2010    4 recensioni
Chiara e Sofia sono due normalissime quindicenni,frequentano un liceo classico e ritengono che la loro vita sia monotona... ma come possono sapere che una fotocopiatrice cambierà totalmente la loro vita? Narnia ha in serbo molte sorprese per loro...
Genere: Commedia, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Edmund Pevensie, Lucy Pevensie, Peter Pevensie, Susan Pevensie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAP 3 Ecco finalmente un nuovo capitolo...è passato molto da quando abbiamo postato il secondo, ma tra che noi siamo lente a scrivere, tra che io(smolly) sono lenta a ricopiare( e fai pure un sacco di errori di battitura!!nd Kia....XD), tra i vari compiti, interrogazioni e cose varie, ci abbiamo messo tanto....vi auguriamo buona lettura, buona pasquetta, e speriamo che il capitolo sia di vostro gradimento!


CAPITOLO 3:
-Sofia ti sta aspettando in camera vostra- disse Edmund, rivolto a Chiara.
-Da quanto tempo siete arrivati???- chiese Peter, stremato quasi quanto CHiara.
-Da quattro ore...ma perché ci avete messo tanto?...Chiara, avevi detto che non c'era nessun porblema o sbaglio?-
Chiara lo fulminò con lo sguardo.
-Vuoi che ti faccia ingozzare di erba risputata dal cavallo???!!-
-Dai, Chiara....prova a calmarti e vai dalla tua amica, ad edumn ci penso io...-intervenne Peter.
La ragazza ubbidì ed entrò a Cair Peravel, senza sapere di preciso dove andare. Fortunatamente Sofia le venne incontro scendendo di corsa le scale che probabilment portavano alle varie stanze. Sofia indossava un vestito diverso da quello che aveva visto poche ore prima: era un vestito lungo, rosso con una larga scollatura che lasciava scoperte le spalle.
-Chia, finalmente sei arrivata!-e sorrise. Poi però notò le condizioni disastrose di Chiara.
-Chia, ma come ti sei conciata? vieni subito con me, devo darti una sistemata-
Chiara si trascinò dietro l'amica, ancora mezza morta.Sofia la condusse in una stanza al piano superiore: era molto luminosa, non tanto grande; sotto la finestra si trovava una scrivania con due sedie di legno. Da un lato c'era un grosso armadio, e dal lato opposto due soffici letti.
-Vieni, siediti sul letto, io vado a prendere le cose per disinfettarti e un vestito nuovo; tu togliti quelli che hai addosso, che sono tutti rovinati!-
Sofia lasciò Chiara sola nella camera, e tornò giù. Non sapendo dove fossero le medicine, se ne stette per qualche secondo con le mani in mano, prima di fermare Peter.
-Ehi, sai dove sono il disinfettante, i cerotti e il cotone???-
-Che cosa?-
-Il disinfettante, i cerotti...sai, quella roba che si usa per curare la gente quando si è fatta male...-
-Ah, sì, aspetta un attimo- e tornò poco dopo con una ciotola d'acqua e dei panni.
-Ti ho chiesto il disinfettante, non l'acqua. DEFICIENTE!!!-
-senti, se hai qualche problema, dimmelo-
-Sì, ho qualche problema: la Chiara sta male e io ho bisogno del disinfettante!-
-Ma non ce l'ho questo cavolo di disinfettante-
-ma anche qui a Narnia avrete qualcosa di più efficace dell'acqua!EH?!?-
-ehm...NO! pero credi che il bacio del vero amore la farà stare meglio?-
-...-.-...DAMMI IL DISINFETTANTE!-
-ma non ce l'ho-
-sì che ce l'hai-
-no-
-sì-
-no-
-e allora come vi curate le ferite dopo la battaglia?-
-Lucy ha il fiore del fuoco!-
-il fiore di che???-
-Già, dimenticavo, sei troppo stupida per capirlo-
-VA BENE, dammi 'sti cenci e l'acqua!- sibilò Sofia.
-Ma...posso venire io a curarla?- chiese sorridendo Peter.
-No, pervertito- Esclamò Sofia, prima di andarsene a prendere un vestito.
Tornata in camera, trovò Chiara seduta seduta sul letto che si toccava le ferite dicendo "AHI".
-Perché ci hai messo tanto? questa ferita sta diventando blu- e indicò una ferita sulla gamba.
-Scusa, ho avuto una piccola discussione con Peter-
Gli occhi di Chiara si trasformarono i due enormi cuori...
-Si era offerto di curarti le ferite, ma ovviamente gli ho detto di no-
i cuoricini si spezzarono e al loro posti comparvero due occhi sbarrati, che uscirono dalle orbite non appena comparve sulla porta Edmund. Chiara lanciò un urletto acuto, mentre Soifa cercò di coprirla con la coperta del letto. Edmund si coprì gli occhi dicendo:
-Oddio, scusate!-
Chiara, tutta rossa, con la coperta avvolta intorno al corpo, urlò:
-Non potevi bussare, idiota?-
-Beh, questa è anche casa mia- disse Edmund, leggermente rosso in viso.
-ma questa è la nostra stanza, avresti dovuto saperlo!!!-sibilò Chiara.
-Sì, ma non immaginavo che saresti stata, sì, insomma...-
-Nuda?...-
-Beh, sì...-
E Chiara gli tirò una cuscinata.
-Brutta...-
Così Ed le ritirò il cuscino. Scoppiò così una guerra dei cuscini fra Chiara ed Edmund. Sofia intanto se ne stava rannicchiata sotto il letto, tentando d fermarli a parole.
-Ehi, che cos'è tutto questo casino?- esclamò Peter, appena comparso sulla porta. Come risposta, si beccò un cuscino in faccia.
-Peter, aiutami!- esclamò Sofia.
-Ah,ah, io aiutare te?...EDMUND, COSA STAI FACENDO A CHIA...-si bloccò di colpo vedendo Chiara -ma è...è...-
-Mezza nuda, lo sappiamo!- gridò Sofia da sotto il letto. Chiara si accorse in quel momento della presenza di Peter, e si affettò a coprirsi con una coperta.
-Oh, peter, cosa ci fai qui??-
-Beh, avevo sentito dei rumori, pensavo che fossi in pericolo, mia bella dam...ok,stavo scherzando!...edmund, che ci fai in camera sua????-
-Ecco, giusto, perche sei entrato, Edmund?-
-Dovevo prendere...non me lo ricordo, perché ti ho visto mezza nuda....E' tutta colpa tua!-
-TUtta colpa mia???- urlò Chiara- ma se questa è la MIA stanza!-
-è qui che ti sbagli! sei in casa MIA!- urlò allora Edmund. Mentre Chiara ed Edmund si guardavano in cagnesco, Sofia e Peter discutevano fra loro.
-Ma potresti farla calmare- urlava Peter.
-ma non è colpa mia! siete voi che siete entrati in camera senza permesso- ribattè Sofia.
-Colpa mia? no, la colpa è TUA!-
-no, è TUA!-
-no-
-Sì-
-ma...un attimo, ora che ci penso...la colpa è di Edmund!-
-Edmund? e tu allora? se non sbaglio ci sei anche tu qui con Edmund!-
Peter si mise fuori dalla porta.
-Adesso non ci sono più!^^-
Nel frattempo Edmund si era fiondato addosso a CHiara, che era caduta sul letto, e la teneva per i polsi...
-Ora tu ammetterai che questa camera è mia!-
-no-
-Sì-
-no-
-Sì-
Anche se non se ne accorgevano, i loro volti erano pericolosamente vicini, e Peter e Sofia li guardavano stupiti.
-Ma che cos'è questo casino? non riesco a preparare il pecorino- esclamò in quel momento il figlio del signor Tumnus, appena comparso sulla porta - Edmund...che cosa ci fa una ragazza mezza nuda sotto di te?-
-una ragazza mezza nuda sotto di me?- chiese, perplesso, Edmund.
-Ehm...sono io, idiota- sibilò Chiara. Edmund la fissò, poi si rese conto in che posizione si trovavano, e rimase a fissarla leggermente confuso.
-Mi stai spiaccicando, togliti!-
Edmund Ubbidi. Il figlio del signor Tumnus lo stava ancora fissando scandalizzato.
-Stavamo litigando!- chiarì Ed. Peter rientrò nella stanza.
-Le hai fatto del male!-
-Ma...veramente...io...-
-TU, come hai osato fare del male alla mia bella damigella?-
-Ma non la dovevi più chiamare così, o sbaglio?-
Infatti Chiara l stava fulminando
-bene, direi che Chiara è sufficientemente incazzata, quindi...USCITE...scusa Edmund, devi anche tu...- esclamò Sofia, facendo gli occhioni dolci al moro.
-Sei sicura di potercela fare senza di me?- disse Peter a Chiara.
-Sì, non ti preoccupare...ce la faccio- Disse Chiara con gli occhi c cuoricino.
-D'accordo, allora ci vediamo, appena siete pronte, in sal aper la cena-
così gli intrusi se ne andarono e Sofia potè finalmente curare la povera Chiara.
-Sofy, ma se ti fa fatica chiamo Peter!-
-No, io e te dobbiamo parlare.-
-Dimmi!-
-Scusa, ma a te...non piaceva Livio?-
Sì, e allora-
-Be, perché mi sembra che...sì...hai presente Peter?-
-Sì...(occhi a cuoricino)-
-Beh, mi sembra che ti piaccia...parecchio!-
-A me?...no, è solo il ragazzo...più bello, più fico, più intelligente, più simpatico, più sexy che esista...però no, non mi piace....e poi vogliamo parlare di Edmund?-
-Edmund? edmund chi?-
-Quello a cui facevi gli occhi dolci!-
-Ah, quell'Edmund!-
-Sì, proprio quello-
-A me?ma è solo il ragazzo più giusto, più simpatico, più intelligente, più dolce che abbia mai conosciuto...comunque no, non mi piace...-
le due si guardarono in silenzio.
-Dai, Sofy...invece di fare questi giri di parole...ammettiamo che ci siamo prese due belle cotte.-
-Ehm...ok, Kia...comunque...vuoi mettere il Giusto con il Magnifico?-
-No, vuoi mettere il Magnifico con il Giusto, vorrai dire!-
***
-Chia, sveglia! è ora di alzarsi!-
Il mattino seguente Sofia tentava disperatamente di svegliare Chiara
-NO, ma che ore sono? è presto!-
-No, Chia, è tardi!-
-è presto-
-è tardi-
-è presto...-
-Chia, vuoi vedere Peter si o no?-
ma Chiara si riaddormentò tranquillamente.
.Guarda che lo vado a chiamare!- e Sofia uscì dalla stanza sbattendo forte la porta per far capire all'amica che era uscita. Chiara balzò in piedi all'istante, e uscì in corridoio in pigiama e ciabatte. Ma si bloccò quando in corridoio comparve Edmund.
-Che cosa sta succedendo qui?-
Sentendo la voce del ragazzo, Sofia tornò indietro, esclamando:
-Oh, Edmund- con i soliti occhi a cuoricino...Chiara la osservò con uno sguardo che significava: "prtalo via o ti ammazzo"
-Oh, che pigiama originale che hai!- osservò Edmund
-Sogy, portalo via...!-
Sofi prese per un braccio Edmund...
-Raggiungici a colazione appena sei pronta...-si rivolse a Chiara. La bionda seguì il consiglio dell'amica e, tornata in camera, si vestì. Quando scese per la colazione, fu sorpresa di trovare con Sofia ed Edmund anche due ragazze. Si fermò un attimo perprlessa:
-Sofy, chi sono queste due?-
-Ah, giusto. Chia, loro sono Susan e Lucy, sorelle di Peter ed Edmund...-
Lucy la slutò allegramente, Susan invece la scrutò in modo strano.
-Ehi, ma quelle labbra sono naturali??- chiese Chaira a Susan, osservando incuriosita le sue grosse labbra.
-Che voui dire?-
-Beh, sono così grandi...-
-Ehm, dicevamo...-S'intromise Sofia, per non creare ancor più imbarazzo. Chiara si sedette vicino all'amica, e inizio a bere il caffè dalla sua tazza.
-Bene, io devo andare ad allenarmi con Peter!- disse Edmund alzandosi da tavola.
-Peter? posso venire anch'io?-
-NO- rispose lapidario Ed. Chiara fece il labbrino.
-Per favore, ti prego...-
-NOn mi guardare così!!!tanto non mi fai tenerezza- disse Ed coprendosi gli occhi.
-Chia, devi mangiare!-osservò Sofia.
.-E dai, edduccio...voglio solo guardare...^^-
-Chia, ricordati che Edmund è mio....-la fulminò Sofia.
-Scusa...-disse CHiara, infilando la faccia nella tazza di caffè.
-e comunque ti ci avrei portato dopo dal tuo Peter...quindi mangia
-Va bene, va bene, se insisti...-
Chiara sentì borbottare Susan nell'orecchio di Lucy una frase del tipo: "com'è scema questa".
-Scusa, che hai detto???- s'infiammò Chiara. Susan, sorridendo, le rispose:
-Ho detto che sei scema!-
Chiara si lazò, sbattendo le mani sul tavolo:
-Ma come ti permetti, nemmeno ti conosci...pensa ai fatti tuoi, labbrona!-
Chiara se ne andò fuori. Dopo due secondi rientrò, prese la sua tazza di caffè e se ne tornò fuori
-Chia, aspettami!-
***
Sofia raggiunse CHiara che intanto si era seduta su una panchina a bere il suo adorato caffè in santa pace. Davanti a lei, Edmund e Peter duellavano in groppa ai propri cavalli. Sofia si sedette accanto a lei con una cesta di biscotti in mano, che mangiava come se fossero stati pop-corn.
-Bello spettacolo- disse poi.
-Vero?- non appena Chiara terminò la parola, il cavallo di Edmund la urtò, facendole rovesciare addosso tutto il caffè. Lanciò un urlo disumano e si alzò in piedi, inviperita.
-EDMUND!!!BRUTTO IDIOTA CHE NON SEI ALTRO!!!-
Il ragazzo, d'altra parte, l'aveva bellamente ignorata e continuava a combattere con il fratello.
-Ah sì???All'attaccoooooooooooooo!-
CHiara aveva l'intenzione di farlo cadere da calvallo e di massacrarlo di botte, ma Sofia la tratttenne per una manica.
-LASCIAMO, VOGLIO VENDETTA!!!LASCIALO ME, LASCIALO A ME!!!!
-CHia, calmati...controlla la tua rabbia...fai un po' di yoga...-
-MA VAFFANCULO!-
CHiara riuscì a liberarsi dalla presa dell'amica e con un balzo degno di un canguro riuscì a far cadere Edmund da cavallo.
-ma che stai facendo?-urlò questo.
-Mi vendico!-
I due iniziarono ad azzuffarsi, rotolandosi sull'erba. Sofia cercava iutilmente di separarli. Non sapendo più come fare, si rivolse a PEter:
-Dammi una mano!-
-Ma perché? non vedi come sono carini?
-NON E' VERO....EDMUND E' MIO!-
-Beh, teoricamente...Ed è mio...sono suo fratello...-
Sofia lo guardò male:
-intendevo a livello emotivo...-
-Ah, allora te lo regalo...-
-Sì, ok, grazie...ma io ti avevo chiesto un aiuto...-
-Non posso!altrimenti queste mie bellissime e regali mani- e le mostrò a Sofia, sventolandogliele davanti - si sporcherebbero di fango!Capisci?!FANGO!le mie adorate mani!- e l'accecò.
-MA SEI CRETINO?!- e fu così che Sofia saltò addosso a Peter. Lucy e Susan, uscite fuori, scuotevano la testa. CInque ore dopo, i fauni erano riusciti a separare le due coppie di litiganti. Peter, tutto spettinato, letteralmente sconvolto, si rivolse a Sofia:
-Dai, tutto sommato è stato ganzo...lo rifacciamo?-
Sofia quasi non lo incenerì. Intanto Edmund diceva a Chiara:
-Senti, se facessimo una tregua?-
-Te lo puoi scordare...-
-Ma che ti ho fatto di male?-
-Sai, Ed, il fatto che esisti influisce molto sulla questione...-
Tuttavia, nonostante continuassero a becchettarsi, non si picchiarono nuovamente
   
 
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