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Autore: SummerRestlessness    06/04/2010    1 recensioni
La storia di due mondi che si incontrano, ma che forse non sono fatti per incontrarsi...
"So I guess this is the ending or a beautiful mistake.
And if we both agree that we shouldn't be together why does it hurt so much?
And you know I would jump into the fucking ocean if it meant I was truly capable of being satisfied.
Well I ever be?
Did I just give up the best thing I ever had?"
(The Ataris, A Beautiful Mistake)
Update: Ho aggiunto il cap 20 Just You perchè me l'ero dimenticato!! E va prima del 21 Just me, vabbè.
Update del 6 maggio: aggiunto il capitolo "Mandy", inserito dopo il 20esimo, "Just you"...
Update del 25 settembre: piccolo aggiornamento nell'ultimo capitolo per informarvi della nascita di una serie di missing moments legati a BM... spero vi piaccia!
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Beautiful Memories'
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9 ottobre-mercoledì


Alison cercò di tenere gli occhi aperti e di non far cadere la testa sul banco per la stanchezza. La sera prima aveva fatto un po’ tardi, a dire il vero molto tardi e non aveva quasi chiuso occhio quella notte.

Sorrise alle equazioni che la professoressa stava scrivendo sulla lavagna.

Dan.

Ormai era il suo pensiero fisso. Da quando aveva cambiato “amici” e abitudini (aveva addirittura chiesto scusa a Rob), Dan era diventato…beh, il suo ragazzo. Non si può dire un ragazzo perfetto, quello no…ma il ragazzo perfetto per lei.

La sera precedente l’aveva portata sulla terrazza di casa sua e avevano mangiato lì, seduti per terra; una specie di pic-nic cittadino. C’erano miliardi di stelle, più di quante Alison ne avesse mai viste e nonostante facesse abbastanza freddo lei non se n’era neanche accorta.

Quella sera lui le aveva finalmente parlato di sua madre, che non aveva mai nominato prima. Le raccontò che era andata via di casa quando lui aveva 10 anni, già troppo grande per capire cos’era successo ma ancora troppo piccolo per capirne il motivo. Da allora aveva sempre vissuto con suo padre, un rigido e ricco uomo d’affari a cui ripugnavano le dimostrazioni d’affetto. Probabilmente era rimasto scottato, ma questo Dan lo lasciava solo intendere e comunque non la considerava un’attenuante. Sua madre, per quanto dai racconti di amici di famiglia sembrasse una donna interessante, divertente e generosa, non si era mai più fatta sentire, non li aveva mai più cercati. Dan la giustificava, un po’ perché non capiva come avesse fatto una donna così a sposare suo padre e a viverci per 10 anni e un po’ perché non voleva pensare che lei avesse abbandonato lui, ma solo suo marito. Mentre le raccontava tutto questo teneva gli occhi fissi sull’orizzonte, come se in realtà stesse raccontando quella storia a se stesso, o a sua madre, ovunque lei fosse. Poi, quando aveva smesso di parlare si era girato verso di lei con un sorriso sereno e l’aveva baciata in silenzio.

Le disse anche che lei era l’unica a cui permetteva di chiamarlo Dan, il diminutivo che usava sua madre per chiamarlo quand’era bambino, mentre suo padre aveva sempre preferito chiamarlo con il più formale nome completo. Ad Alison era sembrato impossibile sentirlo così vicino, così suo, ma in realtà tutti quegli ultimi dieci giorni erano stati un sogno. Un sogno a cui lei dava un solo nome: Dan.

 

Alison ritornò sulla terra, nella sua classe, seduta al suo banco e smise di sorridere, abbassando la testa: la professoressa Firm la stava guardando con aria interrogativa e sembrava proprio che ce l’avesse con lei, che invece di ascoltarla stava vagando con la mente.

 

Poco dopo nel corridoio, Lena guardava Alison con aria preoccupata:

-Tesoro, stai bene? Hai certe occhiaie…Non dovresti fare così tardi la sera… Ma chissene frega… fai benissimo!- e le sorrise calorosamente.

Alison tentò di ricambiare ma fu distratta da qualcosa: Mark stava passando proprio in quel momento di fianco a loro. Era da qualche giorno che aveva deciso di parlargli di quello che era successo tra loro, erano sempre stati amici e adesso lui non la salutava neanche più: questo non era giusto, in fondo lei non aveva fatto niente di male. Scusandosi con Lena lo seguì lungo il corridoio: -Mark!-

Lui si girò e la guardò con studiata indifferenza: -Ciao Alison…-

-Ciao…Penso che sia la prima volta che mi saluti da quando…abbiamo avuto quella discussione…-

-Sì, beh, non ci ho fatto caso…-

-Mark, ascoltami, ti chiedo scusa per averti detto che non erano fatti tuoi, ma capisci…-

Lui la interruppe: -No, dai…avevi perfettamente ragione…Non erano fatti miei…e non avevo nessun diritto di farti una scenata…- si fermò e Alison fu stupita di questa sua dichiarazione:

-No, beh…posso capire che fossi arrabbiato e deluso e mi dispiace…-

Lui annuì: -Sì, in fondo spiace anche a me…Non avrei dovuto dar retta a Sandy…la ragazza che…beh, non importa, comunque mi ha messo in testa delle strane idee su di te…A me non interessa con chi esci a meno che non sia io…-

-Possiamo comunque essere amici, no?- chiese lei speranzosa.

-Penso che potrei fare questo sforzo!- disse lui allegro e si sorrisero. “Bene” pensò Alison “se avessi saputo che sarebbe stato così facile l’avrei fatto tempo fa…!”

 

Drew era appoggiato alla sua macchina e stava fumando una sigaretta, aspettando che Alison uscisse da scuola. La sera prima era stata un vero successo, gli occhi di Alison erano diventati brillanti di gioia pura quando l’aveva fatta salire sul terrazzo di casa sua. Era uno dei suoi posti preferiti, nelle notti più serene sembrava di stare in mezzo alle stelle, ma non l’aveva mai condiviso con nessuno. Eppure con lei gli era sembrato ancora più bello. Lei era la stella che rendeva belli tutti i luoghi in cui la portava. Pensò che se l’avessero visto adesso quelli che una volta riteneva suoi amici, gli avrebbero detto che era impazzito, che era diventato un altro. Ma non era così, era semplicemente un sé stesso molto più felice e naturale.

Era Dan.

Ovviamente non avrebbero capito. Finalmente suonò la campanella e lui si concentrò sull’uscita. Ragazze bionde, castane, alte, basse, magre, carine, meno carine e poi…lei. La vide quasi subito, come se risaltasse in mezzo alle altre; stava ridendo. La sua risata.

Di fianco a lei un ragazzo decisamente bello le sorrideva.

Drew strinse involontariamente i pugni: doveva essere uno di quei figli di papà pieni di soldi. Ci pensò un attimo e si rese conto che anche lui poteva essere considerato tale, ma scacciò subito l’idea. Lui non era così. Intanto Alison, la sua Alison, e quel ragazzo si erano salutati con un bacio sulla guancia e lei adesso stava correndo verso Drew. Arrivò davanti a lui e con un: -Ciao tesoro!- un po’ affannato gli stampò un bacio sulla bocca. Lui sorrise un po’ irritato buttando il mozzicone della sigaretta, ma lei sembrò non accorgersene: -Oh scusa vado un attimo a salutare Josh… Devo anche dire una cosa a Lena prima di arrivare a casa…- e corse di nuovo in mezzo alla folla.

Drew la guardò svanire e poi si sentì toccare sulla spalla. Girò lo sguardo con un sopracciglio già alzato: era il figlio di papà.

-Ciao…scusa se ti disturbo, noi non ci conosciamo, almeno non di persona, sono Mark…- il tipo gli porse la mano ma Drew rimase immobile e rispose sarcastico: -Interessante.-

Mark non colse la battuta, forse volutamente e continuò: -Ascolta, non pensare male…Fra me ed Alison non c’è niente, ok? Però dato che sei il suo ragazzo volevo dirti solo…- si schiarì la voce -…di non provare a farle del male. Sono stato chiaro?-

Drew rimase per un attimo disorientato, non credeva alle sue orecchie, ma prima che potesse rispondere qualcosa o mettersi a ridere come aveva intenzione di fare, Mark si stava già allontanando, non prima di avergli lanciato una lunga occhiata ammonitrice.

Dan salì in macchina, si sedette e iniziò a pensare. Poco dopo Alison aprì la portiera e salì ridendo: -Sì, ciao Lena ci vediamo tra un attimo!- poi si voltò verso di lui e vide la sua espressione: -Ehi, cos’ hai? Hai una faccia…-

-E’ la faccia che ho quando la mia ragazza flirta con qualcuno che non sia io…- disse lui mettendo in moto la macchina e guardando fisso davanti a sè.

-E con chi l’avrei fatto scusa?- rispose lei sinceramente stupita.

-Quel tipo alto, biondo, abbronzato con la maglietta verde…bello…Quello con cui ridevi e scherzavi all’uscita…- e partì sgommando.

-Mark?- disse lei un po’ turbata.

-Eh, giusto lui…-

-Dan, non iniziare, siamo solo amici…-

-…e lui è solo un po’ innamorato di te…-

-Ma io sono innamorata di un altro…E poi cosa ne sai di chi è innamorato lui…non è vero!-

-Ah, no? E allora secondo te perché è venuto da me a dirmi di non provare a ferirti…?-

-Mark?- Alison scoppiò a ridere -Immagino quanto sarà stato minaccioso…Beh, voleva solo essere carino…-

Drew frenò bruscamente e accostò: -Carino…Ecco di cosa hai bisogno…- sentenziò. Lei lo guardò come se fosse pazzo:

-Scusa?!? Ma cosa stai dic…?-

-Dico che tu dovresti stare con lui…non con me.-

Lei lo fissò stupefatta, ma lui non la guardava:

-Dan! Stai dicendo cose assolutamente senza senso! Io non voglio stare con lui!-

-Perché no? E’ perfetto per te… È “carino” e innocuo… è quello che dovresti avere…-

-Se stai dicendo queste cose perché sei geloso…-

-Non è per questo… Io non sarò mai come lui, capisci?- disse girandosi verso di lei, il fuoco negli occhi.

Lei ne fu un po’ spaventata ma la rabbia prevalse: -E a me non interessa! Perché dovrebbe?-

-Saresti più felice con lui…- sentenziò lui alla fine, abbassando un po’ la voce.

-E adesso chi ti ha dato il diritto di dirmi di cosa ho bisogno? Chi?- Alison invece stava gridando sempre più: -Mi stai dicendo queste cose per il mio bene, giusto? E per farmi essere felice non vedi neanche che lo sono già! Ma sai una cosa? Hai proprio ragione, siamo troppo diversi per stare insieme…- aprì la portiera e mentre scendeva disse sottovoce, anche se lui sentì benissimo: -…e tu sei così vigliacco che hai avuto bisogno di una scusa per lasciarmi…-.

Scese sbattendo la portiera e lui la guardò dal finestrino aprendo la bocca senza riuscire a dire niente; poi ripartì lasciandola così, in piedi sul ciglio della strada, furibonda.

 

Alison entrò in casa sbattendo la porta. Lena, sul divano con uno yogurt in mano le disse sorridente: -Come mai ci avete messo così tanto? Adesso vi mettete a farlo ogni volta che vi capita di vedervi? Non mi sembra il…- ma Alison la interruppe, con la voce ferma ma piatta:

-Veramente mi ha lasciata a piedi…e non penso che ci vedremo mai più, se è per questo…-

-Oddio, scusa, non immaginavo! Ma cosa…avete litigato? E tu come stai?-

-Sono solo arrabbiata… Stava cercando una scusa per lasciarmi e l’ha trovata… Mi ha fatto una scenata per Mark e poi mi ha praticamente detto che non mi merita… Che vigliacco…-

-In quanto a “bastardaggine” si piazza sicuramente al primo posto, superando anche Kenny che era difficile da battere!-

Risero un po’ insieme e Alison fu felice di avere Lena che la tirava su in qualsiasi situazione e sapeva sempre come prenderla. Non appena si allontanò da lei però sentì una morsa allo stomaco e cercò in tutti i modi di non pensare a quello che era successo, invano.

 





N.D. Summer
Che dite...secondo voi cos'è successo a Dan?? E' solo gelosia o c'è qualcosa di più?? Lo scopriremo (forse) nel prossimo capitolo...!!!

   
 
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