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Autore: SummerRestlessness    06/04/2010    6 recensioni
Continua da dove è finito Veronica Mars (sigh), alla fine della terza serie, senza tenere conto del pilot della quarta...Veronica torna dallo stage che ha fatto durante l'estate all'FBI e non molto è cambiato...o perlomeno così sembra a prima vista! Il suo lavoro di detective la tiene sempre occupata, questa volta con un caso che coinvolgerà anche la sua vita privata...
Genere: Commedia, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cindy Mac Mackenzie, Dick Casablanca, Logan Echolls, Veronica Mars, Wallace Fennel
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Colonna sonora della scena

On a park bench in September
The exact words
I don't remember [...]
And you said that this was the only way
We'd work and not be lonely [...]
My heart cried out
What I was thinking
That we will be alright for a while...



- Bentornata, allora.

Era già abbastanza irritante essere assunta dalla nuova ragazza di Logan, ma averlo lì vicino a curiosare mentre lei svolgeva le indagini nella casa di Lori era molto più che irritante.

Era insopportabile.

Era Logan.

- Uhm, grazie.- rispose concentrata a sfogliare un taccuino che non avrebbe in alcun modo potuto aiutarla nella sua ricerca di un cane scomparso. Dopotutto i cani non potevano lasciare messaggi sui taccuini.

- Non siete di molte parole voi dell’FBI, eh?- incalzò Logan vagando con tranquillità per il salotto.

“Oddio, quando ho iniziato a fare le stesse battute di Logan?!? Devo licenziare immediatamente chi mi scrive i dialoghi.” – Sei molto perspicace, sai. Hanno un posto libero nella squadra “Omicidi da sarcasmo”, credo che saresti decisamente adatto.

Evitare lo sguardo di lui era ormai diventato difficile, ma Veronica non aveva intenzione di cedere. L’aveva guardato negli occhi solo per un breve istante quando si erano incontrati fuori dalla casa dei Silverstone, i genitori di Lori, e lui l’aveva salutata allegramente. E nei successivi minuti aveva fatto di tutto per non ripetere l’errore. Non voleva vedere il suo solito sorrisino strafottente e ora anche felice che si allargava sul suo viso. Lo odiava, dannazione. Perché doveva rendere tutto così difficile? Perché la sua vicinanza la irritava così tanto?

- Era solo un modo per fare conversazione…e per chiederti com’è andato lo stage…

Veronica sospirò per tutta risposta a quel suo tono così innocente e conciliante e rispose: - Come deve essere andata…era l’FBI, insomma…è andata benissimo.

Logan squadrò per un attimo la sua figura esile che rovistava nei cassetti di una scrivania posta in un angolo del salotto, poi sbottò: - Uno schifo, eh?

Lei non riuscì a trattenere un risolino di compassione: ma chi si credeva di essere?

- Cercano anche uno psicologo criminale…

Poi lo fece: alzò gli occhi da un temperamatite a forma di automobile e incontrò il suo sguardo. Era piuttosto scioccata che lui avesse capito il suo bluff sullo stage e fu ancora più scioccata dalla sua espressione.

Niente sorrisino. Niente spavalderia. Niente felicità.

Solo, lo sguardo più tranquillo e sincero che avesse mai visto dipinto sul viso di Logan Echolls. Beh, a parte quella volta… ma era ubriaco fradicio, quindi…

Abbassò gli occhi, di nuovo sulla scrivania, proprio nel momento in cui lui iniziava a parlare, serio: - Se fosse andata veramente “benissimo” non avresti risposto così…Quindi, lasciami indovinare…hai fatto un sacco di fotocopie e non molto altro?

Veronica, sempre scrutando con intensità il temperamatite, sbuffò e rispose: - Ok, come vuoi tu. Comunque avrei un caso da mandare avanti, qui, se non ti spiace.

- Ritrovare un cane, tsk. Niente a che vedere con i complicati casi che ti hanno fatto risolvere quest’estate, no?

Veronica non rispose. Non c’era niente da dire, se voleva continuare ad umiliarla, bene: che lo facesse pure senza di lei. C’era da ammettere che aveva azzeccato però. Era solo la spocchia con cui lo diceva, quella presunzione di conoscerla meglio di chiunque altro…Ci aveva azzeccato, maledizione.

- Potresti tenerti questa cosa per te, almeno?- cominciò dopo qualche minuto di silenzio.

- Non lo sa nessuno che…insomma, dello stage. E vorrei che le cose rimanessero così.

Lo guardò di nuovo e Logan colse la sfumatura di una richiesta implorante dietro quelle parole in apparenza dure. E gli venne da sorridere. Poteva fare la dura quanto voleva, ma lui sarebbe stato lì, a proteggerla, tutte le volte che ne avesse avuto bisogno. Sempre. Anche se lei non avesse voluto, anche se l’avesse escluso dalla sua vita. Non poteva farne a meno.

- Non lo sa neanche…il tuo ragazzo?

Piz e Logan non andavano esattamente d’accordo. Forse, erano semplicemente troppo diversi. Forse era perché Logan aveva preso a pugni Piz. O forse era semplicemente che non voleva essere amico del ragazzo di Veronica. E neanche trovarlo simpatico.

Veronica non rispose e quindi lui continuò: - Santo cielo, è solo il tuo primo stage… è andata da schifo, e allora?!? Non tutto quello che fai deve essere perfetto…

Questo era uno dei suoi punti dolenti, uno dei loro punti dolenti. Avevano litigato tante volte per quel motivo, ma ora… non c’era più motivo di litigare.

- Beh.- disse lei sorridendo amara: - Tu tieni la bocca chiusa. E prendilo anche come un consiglio generale.

Logan le fece un sorrisino falso e poi si zittì per qualche minuto. Poi, iniziò a vagare per la stanza, prendendo in mano tutto ciò che trovava e rimettendolo a posto dopo poco, finchè non accese la televisione e si mise sul divano, le braccia allargate appoggiate al poggiatesta e i piedi sul tavolino di vetro davanti a lui. Ma più che guardare il solito quiz a premi che stavano dando in tv, osservava di sottecchi la schiena di Veronica, che cercava di fare ordine tra i propri pensieri, esaminando di nuovo oggetti a caso.

 

-Devi proprio esserci anche tu? Mi distrai.- chiese Veronica di punto in bianco, seccata.

-Mhmh- annuì lui –Lori ancora non ti conosce e non si fida di te… quindi non voleva che frugassi tra le sue cose senza supervisione… e dato che al momento ha lezione… ci sono solo io…-

-Un’amica non ce l’aveva eh?- rispose lei acida; poi come se un momento prima non avesse sentito bene chiese stupita: -Non si fida di me?!?

-No… perché non ti conosce, te l’ho detto…- si alzò dal divano senza spegnere la tv e andò verso di lei: -…io al contrario ti conosco… ed è per questo che non mi fido di te…!!!

“Eh no, questo è troppo.” Si girò verso di lui e sputò fuori: -Se Lori non si dovesse fidare di qualcuno quello sei tu.

Lui fece una smorfia e per qualche istante sembrò ferito da questa affermazione, senz’altro veritiera per quanto riguardava la loro precedente relazione. Lei si pentì di essere stata così impulsiva nel rispondergli, ma durò poco.

-Già, perché io sono ancora innamorato di te, giusto?- le si parò davanti mentre lei cercava di raggiungere l’altro lato della stanza.

-Non è quello che penso…- disse lei sinceramente stupita, guardandolo negli occhi, forse per convincerlo meglio.

-Strano. E’ quello che pensano tutti.- replicò lui con finta noncuranza, spostandosi e lasciandola passare.

-C’è bisogno che ti dica che io non sono tutti…?

-Già…- rispose Logan con un vago tono malinconico nella voce. Veronica avvertì un briciolo di inappropriatezza nell’aria e si affrettò a cambiare discorso:

-Allora…Logan Echolls…è una cosa seria con questa Lori?

-Uhm… aspetta un attimo… è una cosa seria con questo Piznarski?- la provocò lui. Lei aprì la bocca istintivamente per rispondere ma poi la richiuse e rimase zitta.

Logan riprese: -Stavi per caso per rispondere che non sono fatti miei?- disse con un sorrisino compiaciuto: - Perché è la stessa risposta che ti avrei dato io.

Veronica non si fece cogliere in fallo: -Come siamo permalosi… era per fare un po’ di conversazione…- lo prese in giro riprendendo la sua frase di poco prima.

- E poi immagino che il fatto che tu mi stia aiutando a cercare il suo chihuahua sia…- si fermò un attimo e riprese a parlare con una voce acuta: - tipo cioè tipo l’equivalente ad un fidanzamento, cioè, no?

Logan la guardò indispettito: - Guarda che è una ragazza a posto.

Veronica sorrise, sincera: - Non ne dubito. È solo che, dai, un chihuahua? Dimmi che ormai non è un clichè…

Logan la squadrò e il suo sorrisino malizioso fece capolino sulle sue labbra: - Potresti anche solo ammettere che sei gelosa.



How had we in just an instant
Now become so very distant [...]
And as the church BELLS start to chime
I knew we were running out of time
So I agreed to all you asked me for
'Cause I couldn't take it anymore...


Il solito presuntuoso. C’era ancora spazio tra loro due per queste frecciatine? C’era stato così tanto, erano stati così vicini e subito dopo così lontani…non c’erano mai mezze misure, quando si trattava di Logan e Veronica. Ed ora erano di nuovo lontanissimi, separati da un mare colmo di avvenimenti, dolore, perdite… un riavvicinamento era così difficile che si potevano lanciare anche queste frecciatine, non c’era pericolo. E poi lei aveva Piz.

- Oppure potrei anche solo spaccarti in testa questo fermacarte e giurare di non aver visto chi sia stato.

Logan ridacchiò un po’, poi rimase in silenzio a guardare il pavimento.

-Lo sai che Parker mi ha lasciato perché credeva che fossi ancora innamorato di te? Ne era sicura, a dire il vero.

“Alla faccia della conversazione” pensò Veronica “Ma dove sono finite le care vecchie chiacchiere sul tempo di una volta?!?”

Controvoglia, rispose, sempre trafficando con i primi suppellettili che le capitavano in mano: -Sì, mi ha accennato a qualcosa del genere…

-…e…?

-E…?!? Devo essermi persa la parte in cui mi facevi una domanda alla quale avrei potuto rispondere.

-Lo pensi anche tu?

Lei si ritrovò suo malgrado a riflettere. Non lo pensava in quel momento, ma in realtà non aveva mai pensato che lui l’amasse. Non abbastanza, comunque.

Ma poi…

Quando si erano lasciati… le avevano detto che lui era stato così male… non potevano essere tutte bugie, tutte scene… no… qualcosa di vero ci doveva essere… e poi se Parker era giunta a quella conclusione, dopo mesi…

Si scosse e cercò qualcosa da dire ma le uscì solo un: -Ha importanza quello che penso io?

-Per me ne ha.- rispose lui risoluto.

Al che lei, che in quel preciso istante sembrava estremamente interessata ad un certo punto del pavimento esclamò: -Guarda qui cos’ho trovato!

Lui le si avvicinò per guardare meglio: -Cosa?

-Uhm…peli…di cane…!- rispose troppo entusiasta e allo stesso tempo poco convinta del suo stesso bluff. Poi, sentendo che lui era arrivato troppo vicino a lei, si allontanò e dichiarò con zelo: -Andiamo, Watson, ho un altro posto da controllare…

   
 
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