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Autore: Angel_R    10/04/2010    5 recensioni
Una notte. Un furto. Una fuga. Questo è solo l'inizio di questa storia, una storia che ha come protagonisti due ragazzi che scappano dalle loro vite, dai loro destini e... dalla giustizia... Sono uno l'opposto dell'altra, ma riusciranno ad affrontare le difficoltà che la vita presenterà loro...
Genere: Romantico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gabriella Montez, Troy Bolton
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Ladri Di Sentimenti
Titolo del capitolo: Ricercati

Personaggi: Gabriella Montez, Troy Bolton
Generi: Romantico, Avventura
Rating: Verde
Avvertimenti: Alternate Universe (AU), OOC
Introduzione/Presentazione: Una notte. Un furto. Una fuga. Questo è solo l'inizio di questa storia, una storia che ha come protagonisti due ragazzi che scappano dalle loro vite, dai loro destini e... dalla giustizia... Sono uno l'opposto dell'altra, ma riusciranno ad affrontare le difficoltà che la vita presenterà loro...






Capitolo 12: Ricercati.




La mattina seguente, come stabilito, Troy e Gabriella ripresero la strada verso la California.
Dopo un paio di ore di viaggio, la ragazza accostò sul ciglio della strada.
"Ho fame. Fermiamoci a comprare qualcosa".
"D'accordo, ma ricordati che i soldi ci servono anche per la benzina".
"Ehi! Per chi mi hai preso? Non mangio così tanto... in fondo".
I due entrarono all'interno di un negozietto che si affacciava proprio sulla strada principale.
Prelevarono l'occorrente dagli scaffali per poi avvicinarsi alla cassa, dove un uomo di mezza età sonnecchiava beatamente seduto su una sedia.
Proprio dietro alla sua testa ronzava un piccolo televisore portatile. Il volume era ridotto al minimo, quasi non si sentiva.
Appena li vide arrivare, l'uomo si alzò in piedi affrettandosi a battere loro il conto.
Gabriella quasi sbiancò notando che alla televisione il notiziario stava trasmettendo le notizie principali, tra cui la scomparsa di due diciassettenni da Albuquerque, nel New Mexico.
Anche a Troy non sfuggì la sua foto e quella di Gabriella messe in bella mostra davanti alel telecamere.
I due ragazzi raccolsero le poche cose acquistate e, cercando di non insospettire l'uomo, si diressero verso l'uscita.
"Mi dai cambio alla guida? Sono stanca".
Troy si voltò sorpreso verso Gabriella. "Dici sul serio?".
"Certo. Sai, credo di potermi fidare di te. Non penso proprio che mi butterai fuori dall'auto in corsa".
"Beh, ti ringrazio per non considerarmi un assassino o qualcosa del genere".
Dopo che salirono in auto, nessuno dei due parlò per un po' di tempo.
"Stanno cercando anche te", asserì Troy infine.
"Lo so".
"Credi che la polizia stia collegando tra loro le nostre scomparse?".
"E' possibile".
"Magari pensano che io sia stato rapio da Aaron, in fondo poche ore prima aveva cercato di rubare in casa mia... che c'è?", chiese notando lo sguardo offuscato della ragazza.
"Credono che io sia coinvolta in tutto questo".
"Cosa? Come credi che possano pensare a qualcosa del genere? In fondo per tutti sei una ragazza venuta da chissà dove e di cui nessuno sa quasi niente. Scusa se te lo dico, ma è così".
"Hai ragione, è proprio per questo che lo penso".
Senza dire altro la ragazza accese l'autoradio cercando una stazione dalla quale poter sentire un notiziario dell'ultima ora.
"...e continuano le ricerche dei due ragazzi scomparsi circa tre giorni fa da Albuquerque, nel New Mexico. Il ragazzo è Troy Bolton, figlio del famoso industriale Jack Bolton. Qualche ora prima della scomparsa, un malvivente, la cui identità è ancora sconosciuta, aveva tentato una rapina all'interno dell'abitazione della famiglia, riuscendo, però, a sfuggire alle forze dell'ordine accorse sul luogo.
Si pensa, infatti, che la scomparsa del ragazzo sia legata all'accaduto, ma, al momento, la polizia continua ad indagare seguendo varie piste.
I genitori del giovane non hanno voluto lasciare dichiarazioni alla stampa, ma una fonte molto vicina alla coppia ha fatto sapere che i due desiderano che il rapitore si metta in contatto con loro al più presto.
Aggiungiamo, inoltre, che dall'abitazione dei Bolton è stata sottratta anche un'auto, una sportiva nera targata XXX, appartenente al ragazzo scomparso.
Come già annunciato precedentemente, da Albuquerque è svanita un'altra persona. Si tratta di una ragazza, Gabriella Montez.
La giovane si è da poco trasferita in città, e, da ciò che è risultato dalle interviste effettuate al preside frequentata da entrambi i ragazzi, l'istituto East High, Gabriella viveva sola in una volletta poco fuori dal centro.
L'intero paese è sconvolto da questi rapimenti, e si inizia già ad ipotizzare un legame tra essi.
Per maggiori informazioni...".
La radio smise di emettere suoni.
L'indice della mano sinistra di Gabriella era ancora premuto sul pulsante di spegnimento.
"Dobbiamo cambiare auto".




"Non ci credo! Ancora non posso credere alla stronzata che mi hai appena fatto fare".
"Ehi, a scuola di etichetta non ti hanno insegnato che certe parole non si usano?".
"Tu!", esclamò Troy puntando un dito contro la ragazza. "Tu sei l'ultima persona sulla faccia della terra dopo Jack lo Squartatore che può darmi lezione di etichetta e buone maniere".
Gabriella, per tutta risposta, si esibì in un sorrisino strafottente e inforcò gli occhiali da sole.
"Quante storie. Non dirmi che non hai mai fatto qualche bravata, in vita tua".
"Bravata?! Un bambino che ruba caramelle in un supermercato fa una bravata, ma due ragazzi quasi adulti che rubano l'auto di chissà chi in pieno giorno, non è una bravata, è un furto, qualcosa punibile in via penale! Potremmo andare dietro le sbarre per questo, sai?!".
"Nel giro di un paio d'ore saresti già un quasi-adulto libero. Gli avvocati di papà fanno magie, no?".
"Ma che ca...", cominciò il ragazzo, per poi abbandonare la frase con un gesto stizzito delle braccia. "Ti rendi conto di quell oche stai dicendo?".
"E tu? Tene rendi conto? Secondo te potevamo continuare ad andare in giro con la tua auto con mezzo Paese a consocenza della targa e del modello?".
Troy non seppe rispondere. In effeti, il discorso non faceva una piega, ma.... avevano pur sempre rubato un'automobile!
Mai avrebbe pensato, un giorno, di finire in una situazione come quella. Mai.
"Con questo espediente dovremmo viaggiare tranquilli per qualche giorno", disse Gabriella tranquilla, come se la conversazione precedente non fosse mai avvenuta.
Espediente lo chiama! Pensò Troy mettendosi entrambe le mani sul viso e abbandonando la testa all'indietro sul sedile dell'anonima auto grigia che, con un'astuzia quasi invidiabile, la sua 'compagnia di viaggio', aveva sottratto al legittimo proprietario.
"Dobbiamo cambiare auto".
Pensava stesse scherzando quando lei aveva pronunciato quella frase, ma, poco tempo dopo, quando l'aveva vista avvicinarsi furtivamente ad un veicolo parcheggiato di fronte ad una stazione di servizio, aprire la portiera e farla partire con chissà quale connessione dei fili, aveva abbandonato l'idea della burla.
"Cosa ne facciamo della mia auto?", aveva chiesto in preda ad una crisi isterica.
"La nascondiamo".
La facilità con la quale la ragazza affrontava certi discorsi era davvero snervante!
E fu così che i due si erano ritrovati a bordo di un'auto sconosciuta diretti nuovamente verso la California.
"Scommetto che il novanta per cento delle tue preoccupazioni sono sulle sorti della tua bella sportiva nascosta chissà dove sulla strada per la libertà".
Gabriella sorrise, consapevole che, con le sue parole, stava sortendo un effetto diabolico sul ragazzo. Lo stava facendo adirare più di quanto, probabilmente, non avesse mai fatto in vita sua, ma, in fondo, con tutta la monotonia che deve aver vissuto, un po' di pepe non gli avrebbe fatto male.
Di certo lo avrebeb aiutato a togliersi un po' della maschera da bravo ragazzo che si era cucito addosso.
Troy non rispose. Rimase immobile.
Anche se dentro di lui si stava riversando una marea pronta ad abbattere quel minimo di autocontrollo che ancora gli era rimasto, non lo diede a vedere, anzi, sempbrò rilassarsi contro il sedile.
"Perchè?", soffiò. "Perchè lo fai?". La sua voce risultava tranquilla, come se stesse discutendo del tempo.
"Fare cosa?".
"Tutto questo". Aspettò qualche secondo, prendendo una lunga boccata d'aria. "Perchè continui a prendere tutto con leggerezza, a vivere come capita, e ad interpretare la parte della ladra piena di guai?".
"Forse perchè sono così. Tutti hanno un destino già scritto, e bisogna lasciarsi trasportare da esso, fin dove vuole condurti".
"Il destino può essere cambiato, con le nostre scelte, e tu non sei così, non ci credo".
"Pensala come vuoi".
"Perchè non provi a vivere come una ragazza normale della tua età?".
"Chi te lo dice che non sia io quella normale e che tutte le altre siano sbagliate?".
"Tu non sei sbagliata, sei solo...". Quale aggettivo per definirla? Particolare? No, sarebbe stato solo un eufemismo.
"Io sono solo me stessa. Sono Gabriella, e nessun'altro può essere Gabriella". Sembrava parlare a se stessa.
"Gabriella... E' il tuo vero nome?", esclamò Troy togliendo le mani da davanti agli occhi e fissando la ragazza.
La ragazza scoppiò a ridere. "Come diavolo ti viene in mente una domanda del genere?".
"Alla radio hanno dato il tuo vero nome, o è uno dei tanti pseudonimi che quelli come te usano per passare inosservati?".
"No, è il mio nome. Quello vero", rispose sorridendo.
"Perchè non ne usi uno falso? Potrebbero risalire a te, alla tua famiglia...".
Gabriella afferrò con entrambe le mano il volante e le chiuse con tale foga su di esso, che le nocche divennero bianche.
"Non posso", sussurrò.
"Cosa?".
"Non posso", ripetè a voce più alta. "Non me l'hanno mai permesso".
Il ragazzo non riusciva a capire a chi si stesse riferendo, ma intuì che qualcosa aveva profondamente turbato Gabriella. Preferì, quindi, non indagare oltre.
Sapeva che, sotto la scorza da dura che si era costruita, ci fosse una persona fragile e bisognosa di affetto.
Non si spiegava il perchè, ma Troy sentiva il bisogno quasi viscerale di conoscere la vera Gabriella, il suo vero Io.
Voleva esplorare la sua personalità, quella vera, quella che riusciva a celare dietro la faccia tosta e la testardaggine.
Non sapeva ancora come, ma ci sarebbe riuscito, avrebbe fatto crolalre il muro dietro il quale si nascondeva la vera Gabriella Montez.






_____________________________________________







Com'è che si dice? Chi non muore si rivede! E, infatti, eccomi qui.

Chiedo scusa alle persone che mi seguono per lo scandaloso ritardo, ma sono successe un po' di cose che mi hanno fatto ritardare la pubblicazione di questo capitolo.
Allora... mettete vari impegni, con le feste di Pasqua (appropostio, auguri a tutti anche se in ritardo!!! XD), il fatto che il mio cane e il mio gatto abbiano trovato divertente giocare proprio accanto alla torre del pc, e, quindi, cadere proprio accanto al tasto di accensione e spegnere il pc senza che io avessi salvato la seconda metà del capitolo già scritta... beh, e saprete il perchè è passato un mese e più dalla scorsa pubblicazione.

Okay, lasciando perdere le mie scusa inutili (T_T) passiamo a ringraziare le 5 fantastiche persone che continuano, nonostante tutto, e seguirmi e a dirmi cosa ne pensano della mia fiction C=







Grazie a :



nes95 : grazie mille per continuare a seguirmi e a lasciare una recensione nonostante tu sia di fretta, è molto carino da parte tua^^ Ciao!!!


saruzza76 : beh, ancora è lontana la scopertà dell'identità della bionda... eheh!! Ma ci arriverò *_*
Grazie mille per i complimenti e per le recensioni che mi lasci sempre, mi fanno molto piacere =)
Baci, alla prossima!!^^


Tin_Tin : sì, la gelosia è davvero una brutta bestia, mia cara U_U ma senza di quella l'amore non sarebbe bello, non trovi? *___*
Gabriella conosce quella ragazza... in un certo senso... ma non si ricorda proprio dove l'ha vista e/o conosciuta, quindi ancora brancola nel buoio totale... ma arriverà il momento in cui si ricorderà di lei... vedrai...
Il motivo del suo voler tornare a casa a tutti i costi, verrà svelato a breve, in quanto, credo proprio, che i due eroi (eroi?? O.o) di questa storia raggiungeranno presto la California (e io vorrei tantissimo andare assieme a loro... è un sogno che ho sempre avuto quello di mettere piede negli USA, ma lasciamo perdere... XD).
Un bacio anche a te!!^^



tati zakki : figurati... anzi... dove sei stata di bello? (sì, io mi faccio sempre gli affaracci miei U_U Quindi se mi risponderai:"Fatti i fatti tuoi!", non mi offenderò).
Grazie mille per i complimenti!! Mi fanno piacerissimo!! >.<
Non ho scritto altre storie su questo argomento, è la prima volta in assoluto che mi butto in questo genere poliziesco barra romantico.
Sto provando, però, a scrivere altre fiction destinate al fandon delle Originali, ma che, per il momento, rimangono ben nascoste nel mio pc.
Lo so, sono una codarda, ma penso sempre mille volte prima di postare qualcosa =_="" vedrò il da farsi...
Caio e grazie mille ancora!!^^



sara96_98 : macchè ritardo!! Io cosa dovrei dire allora? Dovrei sotterrarmi per tutto il tempo in cui ti ho fatto aspettare =_="
Comunque... sono più tranquilla dopo aver letto di non aver risvegliato in te niente di troppo fastidioso. Sai, tutto ciò che scrivo viene dalla mia fantasia, e, qualche volta, anche da ciò che ho vissuto io, quindi non potrei proprio sapere se faccio torno a qualcuno o no.
Un po' ti capsico, in fondo anche io ho i genitori separati, anche se la situazione è molto diversa dalla tua.
Ti ringrazio dei bellissimi complimenti *__*
Io non mi reputo poi così brava ello scrivere, ma sto cercando di migliorare ogni giorno, ed è proprio per questo che mi blocco quando devo prendere la decisione di pubblicare o meno qualcosa... sono perennemente insicura di me stessa... ma ci sto pensando seriamente e, se pubblicherò mai qualcosa, mi farebbe piacere tu la leggessi.
Alla prossima!!^^








P.S. Una domandina... Chi di voi ha visto il film "Remember me", uscito da poco al cinema?
Io ammetto che, quando mi hanno portata a vederlo, ero partita con varie perplessità sia sull'attore principale (l'Edward dei poveri, intendiamoci) [Fan del vampiro, non uccidetemi, ma lui è proprio un personaggio che non sopporto, l'attore non ha colpe, è proprio il vampirello inventato dalla Meyer che non mi va affatto giù, cosa diversa per quanto riguarda i suoi fratelli vampirelli *___* okay, dai, torniamo seri U_U], che sulla trama del film....
Inutile dire che, all'uscita dal cinema, ero l'unica tra i miei amici con le lacrime agli occhi T_T e la voglia di rivedere il film non appena arrivata a casa... Senza contare la rivalutazione del baldo Pattinson in veste di attore...
Voi come lo avete trovato? (Io sono curiosa più di una scimmiaaa U_U)





Vabbè, adesso vi lascio, altrimenti, gli stessi amici, mi malediranno con i soliti:"Sei sempre l'ultima ad arrivare" o "La prossima volta ti veniamo a prelevare a casa anche se sei ancora in accappatoio" =_=









Aηgєℓ_R

  
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