L’amante misterioso
Quando
Matsuri di destò, si guardò intorno impaurita,
chiedendosi come
aveva fatto a raggiungere quel luogo meraviglioso, profumato e pieno
di delicati fiorellini.
Si
alzò facendo cadere qualche delicato petalo viola dal dolce
grembo,
e si incamminò verso un boschetto di pini e abeti,
proseguendo, i
suoi occhi si spalancarono per la meraviglia: dinanzi a se vi era un
giardino ancor più bello di quello dove si era risvegliata,
pieno di
farfalle, scoiattoli e altri animali meravigliosi, sulla sinistra una
luminosa sorgente di acqua cristallina scorreva per finire in un
delizioso laghetto.
Ma ciò che la meravigliò di più fu
vedere un
castello proprio vicino a quelle acque, curiosa si
avvicinò sulla
soglia: si vedevano due colonne di marmo pregiatissimo con dei
bellissimi disegni ornamentali orientali, di fronte, una porta
d’oro che si aprì all’istante appena lei
si avvicinò. L’interno
era ancora più maestoso: le mura d' oro pregiato ricoperte
di quadri
e il pavimento pieno di mosaici coi tasselli d’oro, zaffiri,
gemme
preziose e quant’altro sparse ovunque, andando avanti si
accorse di una grande
vastità di strumenti musicali e vasi preziosi, rimase
estasiata alla
vista di un’arpa degna di un dio.
<< /Ma
dove sono capitata? Che posto è questa meraviglia?/ >>
Un pensiero la turbò.
<< /E
perché non c’è nessuno a custodire
questi tesori?/ >>
D’un tratto sentì delle voci femminili ma non vide nessuno.
<< E’
lei vero? >>
<< Sisi
non ci sono dubbi! È proprio lei! >>
Matsuri, spaventata, si girò di scatto.
<< Chi…
chi siete? E cosa volete da me? >>
Una suadente voce maschile s’infiltrò nelle sue orecchie.
<< Non
aver paura, e non stupirti di tutte queste meraviglie, tutto
ciò che
vedi è tuo, le voci che senti sono le tue ancelle pronte a
servirti
qualsiasi cosa tu voglia … và a riposare le
membra in camera da
letto, e delizia il tuo corpo con un bagno e gli oli profumati, poi
quando avrai finito di curare la tua persona, ti spetterà un
sontuoso banchetto >>
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Matsuri,
non sapendo che fare, decise di seguire il consiglio della voce,
andò
in camera e si adagiò sul morbido letto dove
cacciò via tutta la
stanchezza, poi si recò in bagno dove si vide viziare dalle
ancelle,
che non poteva vedere, con oli profumati, petali di rose e il dolce
suono di un flauto.
Appena
usci dal bagno coperta da una candida veste, si recò in sala
da
pranzo dove assaggiò le più squisite delizie, le
pietanze erano
come mosse dal vento, mentre lei riposava la mente col dolcissimo
suono dell’arpa seguito da un coro di voci melodiose.
Giunta
la sera, Matsuri si recò nuovamente in camera da letto, dove
si fece
cullare dal dolce vento tiepido.
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Ma
a notte fonda un leggero rumore la fece destare.
Era
sola nel suo pudore di vergine e si mire a tremare di paura: non
vedeva nulla accecata dall’oscurità, ma
riuscì a sentire una
presenza che entrava nel suo letto, sentì due mani
accarezzarle le
cosce per poi risalire con decisione, riuscì a bloccarle
appena in
tempo.
<< C..chi
sei? >>
Lui non rispondeva e le accarezzava lievemente il viso, Matsuri si chiuse a riccio.
<< T…ti
prego, dimmi chi sei ho paura! >>
Una mano si posò sulla sua testa.
<< Sono
il tuo sposo >>
Matsuri spalancò gli occhi riconoscendo la voce che aveva sentito in quella giornata, si sentiva un po’ più serena, ma ancora mille domande la tormentavano.
<< Il
mio sposo… io non pensavo che sarei diventata la consorte di
qualcuno… >>
Gaara, che poteva vederla, le sfiorò il viso.
<< Invece
è così, tu sei la mia sposa, padrona di questa
casa e di tutti i
suoi tesori >>
Detto questo ricominciò a scrutare il suo corpo ma venne nuovamente bloccato.
<< Qual
è il tuo nome? >>
<< Non
posso rivelartelo >>
<< Permetti
almeno ai miei occhi di posarsi sul tuo viso-
<< Non
posso fare neanche questo, devi rinunciare alla tentazione di sapere
la mia identità >>
<< Ma… >>
Gaara
le bloccò le labbra con le sue in un suadente bacio, Matsuri
dapprima cercò di opporsi poggiando le mani sul petto di lui
e
spingendo con forza, ma l'unico risultato fu sentirsi i polsi
bloccati al livello delle spalle, vedendo che era tutto inutile si
arrese.
Lui iniziò a percorrere tutto il suo corpo con dei baci dolci e
lascivi,
con le mani tastava i fianchi perfetti della ragazza, che dal canto
suo sfiorava timidamente quei pettorali scolpiti e lisci, per poi
giungere al viso delicato, s’irrigidì quando il
ragazzo le tolse
il delicato abito di seta, per la vergogna si coprì il dolce
e
candido seno, ma il ragazzo le prese piano i polsi bloccandola al
letto, rimase incantato dai suoi occhi resi enormi dalla notte e dal
viso imporporato.
Prese
a baciarle il seno con baci dolci e languidi, posando delicatamente
le labbra sui capezzoli per poi scendere alternando del lievissimi
morsi, mentre la ragazza, ormai rapita da quelle attenzioni, gli
toccava i capelli soffici, senza che se lo aspettasse le tolse le
mutandine pronto ad allargarle le gambe, lei lo abbracciò
tremante.
<< Ho paura, ti prego. Ho tanta, tanta paura! >>
Gaara le accarezzò dolcemente la schiena.
<< Non ti preoccupare, non averne >>
La
distese guardandola negli occhi, Matsuri cercò di aguzzare
la vista
troppo curiosa di scorgere almeno gli occhi del misterioso ragazzo,
improvvisamente sentì un dolore lancinante e non
poté fare a meno
di stringere le gambe e gettare un urlo, Gaara la vide afferrare
saldamente le lenzuola mentre piccole lacrime le incorniciavano in
viso, rallentò le spinte in modo da procurarle meno dolore,
piano
piano lei cominciò a calmarsi sentendo uno strano calore
invaderle
tutto il corpo, quando il dolore placò del tutto si mise a
fissare i
meravigliosi occhi di lui che però la evitavano sfuggenti.
Gaara
avvicinò la bocca in modo che lei potesse baciarlo, cosa che
fece
massaggiandogli la schiena di seta, le spinte ripresero
velocità
procurando ad entrambi piaceri indicibili seguiti da gemiti, e dolci
abracci, Matsuri gli accarezzava i morbidi capelli dandogli dei
delicati baci sul collo, inebriata del suo profumo, Gaara la lasciava
fare entrando in lei con maggior foga, la ragazza non poteva vederlo,
ma anche le candide ali avevano iniziato a muoversi incontrollabili,
come le gambe della ragazza del resto... ormai era al culmine... un
urlo, e poi pace.
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Pochi
attimi dopo il giovane uscì delicatamente permettendole di
coricarsi
su un lato, ansante e distrutta, qualche minuto dopo lei si
girò
alla ricerca del suo sposo che si avvicinò per farsi
abbracciare.
Gaara
la vide addormentarsi quasi subito, si mise a sedere per poter
esplorare ogni centimetro del suo corpo, l’alba crudele stava
cominciando a farsi annunciare e il dio dell’amore non
poté far
altro che rimboccarle le coperte, saziarsi un’ultima volta
delle
sue labbra per poi sparire.
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forgottentears: 6 pregata di andarti a fare 1 ricerca per capire la differenza tra critica costruttiva e inutili offese grazie.
Samirina: Grazie, si in effetti è impossibile resistere a quel bel bocconcino XD (
Amy_Rose: Grazie infinite del bel complimento!
Dark Gaara: XD si Sasuke mi è venuto naturale descriverlo! invece ero indecisa x quanto riguarda l'oracolo su Neji e Itachi, alla fine ho scelto il primo, grazie mille x la rece ciao!
halinor: davvero mi trovi migliorata? Wow splendido! grazie!