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Autore: Thumbelina    22/04/2010    7 recensioni
Lo so che può sembrare strano, ma io il finale di "Harry Potter" me lo ero sempre aspettato così. Ne ero convinta, ero sicura, sicurissima che sarebbe finito così. Lo davo quasi per scontato. Ed invece no, la Rowling evidentemente non era d'accordo con me, e così nulla, un sogno andato in frantumi. Però volevo raccontarvelo, questo mio piccolo sogno, e vi auguro quindi buonalettura.
Genere: Romantico, Triste, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Mangiamorte, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il custode

Hermione Granger batté due volte le scarpette nere l’una contro l’altra a mo’ di Mago di Oz, prima che qualcuno venisse ad aprirle.
Entrò timidamente nell’enorme dimora esitando un poco, e mise un piede dinnanzi all’altro contando man mano i passi che muoveva per raggiungere la stanza in cui era stata chiamata, seguendo la cameriera che le era ormai distante quasi tre metri. Si guardava intorno minacciata dallo sguardo inquisitorio degli uomini nei ritratti appesi alle pareti, torturando il lacci della gonna che aveva fra le mani.
In tutta la sua vita non aveva davvero mai pensato di potersi trovare, in un qualsivoglia futuro, nel sontuosissimo Malfoy Mannor. Mosse ancora qualche passo e poi bussò alla porta che aveva dinnanzi, mentre la cameriera si congedava silenziosamente, accennando ad un piccolo inchino, e la ragazza non dovette far altro che bussare, e quando un “entra” le venne risposto dall’interno, Hermione Granger aprì di un poco la porta.
Lucius Malfoy la stava attendendo là dentro, seduto a capo tavola di quell’immensa tavolata, in quella stanza vuota.
Era un Lucius Malfoy totalmente diverso da quello che Hermione Granger aveva conosciuto, come una statua di ghiaccio sciolta in pianto si mostrava adesso il fierissimo Lucius Malfoy, con il volto fra le mani.
Sembrava stanco delle lacrime che aveva visto quel giorno, Lucius Malfoy, stanco delle lacrime di sua moglie, stanco delle lacrime degli amici di suo figlio, stanco delle lacrime dei suoi conoscenti, stanco delle lacrime dei suoi colleghi di lavoro, stanco delle lacrime di tutti, ora voleva piangere le sue.
- Mi ha fatto chiamare, signor Malfoy? – chiese educatamente, rimanendo presso la porta
- Siediti – si limitò a rispondere Lucius Malfoy, alzando a mala pena la testa, ed Hermione si sedette compostamente, ed imbarazzatamente, sulla sedia che stava lui più lontano
Doveva parlare, se l’aveva chiamata voleva dire che aveva qualcosa da dirle, ed allora perché non si decideva a aprir bocca?
- Perché mi ha convocata qui, signor Malfoy? – si costrinse a chiedere infine, dopo all’incirca tre minuti di silenzio.
Ma lui non le rispose. Quello, dopo tutto, era ancora un segreto.
Come poteva dirglielo, come poteva? Proprio lui, il custode? Proprio lui che tanto aveva impedito a quel segreto, a quel sogno, di avverarsi, come poteva proprio lui rivelarlo?
Hermione Granger si morse le labbra. Il suo non rispondere rendeva il tutto ancora più imbarazzante.
Ma Lucius Malfoy aveva i suoi bei rimorsi di coscienza da risolvere al momento, e non poteva curarsi di lei.
Lui era l’unico a cui Draco lo aveva mai detto. Non alla madre, non ai suoi amici, a lui. Solo a lui.
Era da lui che Draco era corso, contento all’età di undici anni, corso per dirgli che aveva visto una bambina, una bambina che gli piaceva, che non era della sua casa ma era intelligente, e bella, e dolce, e che… non sapeva ancora nulla di lei, Draco Malfoy, eccetto il suo nome ed il suo cognome. E Lucius aveva appreso con gioia e soddisfazione la notizia riproponendosi di fare lui le dovute ricerche. E quelle non avevano dato i risultati sperati: Hermione Granger: mezzosangue.
Ed allora gli aveva spiegato la situazione, insomma, l’impossibilità di un qualsivoglia rapporto fra loro due, e Draco si era dimostrato straordinariamente ragionevole: si sarebbe tenuto lontano dalla ragazza mezzosangue, ma suo padre sapeva che Draco Malfoy non avrebbe comunque smesso di provare qualcosa per lei.
E da allora quello era diventato il loro piccolo segreto, un segreto di cui Draco tentava di evitare al padre i dettagli, ma infondo Lucius Malfoy riusciva a captare ogni cosa il figlio cercasse di nascondergli.
Sapeva che litigava con lei, solo per poterle stare vicino, che si divertiva a riempire piccoli sprazzi delle sue giornate con la sua immagine, seppur deformata da un insulto o che so io. Sapeva che sentiva di essere speciale per lei, Draco Malfoy, che si sentiva importante, l’importanza che dà il non sentirsi invisibile, suppongo, perché infondo Draco Malfoy era un ragazzo che sapeva accontentarsi.
Non aveva mai ricevuto coccole che fossero tali da sua madre, Draco Malfoy, eppure si era accontentato delle sue carezze fredde; non aveva mai avuto degli amici che stessero con lui per vera amicizia, degli amici che gli volessero bene, Draco Malfoy, ma si era accontentato della loro falsità, del loro arrivismo; non aveva mai provato amore per nessuno, all’infuori di quello per l’unica donna che non avrebbe potuto avere, Draco Malfoy, e si era accontentato di un pratico desiderio sessuale; non aveva mai avuto un segno di affetto concreto da parte di suo padre, Draco Malfoy, ma si era accontentato della sua stima. E così, se non poteva avere la ragazza che amava con sé, si accontentava almeno di starle accanto, e di ricavare un piccolo frammento di felicità anche da quelle strambe attenzioni che a vicenda si dedicavano, e se ciò che le si dipingeva sulle labbra era un insulto anziché un bacio, andava bene lo stesso, e se la sua mano sul suo volto non era una carezza ma un pungo, si accontentava, quel contatto caldo sulla pelle fredda lo aveva assaporato comunque.
- Perché mi avete convocata qui, signor Malfoy? – ripeté Hermione Granger, risvegliando Lucius dai propri pensieri.
Peccato però che all’uomo ci volle un attimo per riimmergersi in questi completamente.
Quante cose aveva fatto per evitare che stessero insieme loro due, Lucius Malfoy, quante volte si era intromesso per allontanarlo da quella infida spina di una mezzosangue, come quel giorno al ghirigoro, al secondo anno, e quella volta, nello stesso anno, in cui giocando a quidditch, a un passo dal boccino, Draco si era distratto nel guardarla, cadendo pateticamente dalla scopa, fino a quel giorno, alla finale della coppa del mondo, in cui lo aveva trovato nuovamente a parlare con lei…
Se forse…
Se magari…
Se per caso…
No. No. No non era colpa sua. Lucius Malfoy doveva assolutamente auto convincersi che non era tutta colpa sua. Lucius Malfoy doveva convincersi che seppure avesse lasciato che suo figlio vivesse la sua storia d’amore con la donna che più amava al mondo, tutto quello sarebbe successo comunque, che suo figlio sarebbe morto comunque se lui non si fosse intromesso nella sua vita, perché altrimenti non credo che sarebbe sopravvissuto.
No. No. Non era stato lui l’assassino di suo figlio. No. No. Lui aveva puntato la bacchetta contro Hermione Granger, coperto dalla sua bella maschera di ferro, lui l’aveva fatto soltanto per liberare suo figlio, per liberarlo da lei, da lei, per sempre, per sempre, per sempre, per sempre, in modo che ritornasse più nei suoi pensieri, non modo che non lo toccasse più, mai più, come avrebbe mai potuto immaginare che…
Ma no. No. No. No. Non era stato lui, non era colpa sua… non poteva, non doveva, non poteva essere stata colpa sua.
- Signor Malfoy, se non avete nulla da dirmi io me ne andrei – esordì Hermione, alzandosi stizzita dalla sedia ed accantonandola, prima di rivolgersi alla porta
- No. – scandì Lucius Malfoy, senza alzare il volto a guardarla – ora tu ti risiedi lì ed aspetti che io sia pronto per parlare. Semmai sarò per parlare.
Hermione Granger tornò a sedersi compostamente al suo posto. Non avrebbe dovuto, il suo coraggio, la sua fierezza, la sua dignità glielo sconsigliavano, eppure si rimise a sedere, incuriosita seppure a disaggio.
Lucius Malfoy riprese le sue riflessioni.
Forse avrebbe dovuto dirlo, forse avrebbe dovuto rivelarle il segreto di cui era custode, avrebbe dovuto spiegarle l’amore che Draco aveva sempre provato per lei. Solo lui, solo lui, il custode, solo l’uomo che li aveva sempre tenuti lontani poteva adesso…
- Hermione, – disse semplicemente, sollevando la teste per poterla guardare negli occhi, chiamandola per nome per la prima volta nella sua vita
- Sì, signor Malfoy? – domandò cortesemente la ragazza
- Draco era innamorato di te.
Pensò che questo fosse necessario, pensò che non avrebbe aggiunto altro, nient’altro. E lasciò di nuovo che la sua testa si perdesse fra le mani.
- Che cosa?! – chiese ridendo lei, consapevole che beh… doveva trattarsi di un gioco di parole, di uno scherzo, di qualcosa, di qualsiasi cosa ma non certo di… era quella una fantasia così assurda! E poi… come poteva… come… cosa… come… non pot… o forse ma… come…?
- Ora, - si limitò a rispondere Lucius Malfoy – le sarei immensamente grato se sene andasse, signorina Granger, e se non tornasse mai più. Suppongo che non avrò mai più voglia di vederla, anzi, suppongo che la sua vista mi disgusterebbe, come sono disgustato tutt’ora, come sono stato disgustato fin dal momento in cui lei è entrata qui dentro, signorina Granger, e quindi ribadisco, e quindi le chiedo, e quindi le ordino, di uscire di qui, e non tornare mai più. Per favore.
Hermione Granger si alzò accigliata dalla sua sedia, e si recò alla porta. Non aveva capito proprio nulla di ciò che era accaduto negli appena trascorsi dieci minuti e continuava a non capire, e tentò di risolversi in un ulteriore “Signor Malfoy cosa…?” ma lui non le rispose, indicandole nuovamente l’uscita.
E lasciò Malfoy Mannor quella sera, e non avrebbe mai più rimesso piedi.
Non aveva capito, no non aveva capito, e forse una vita non le sarebbe bastata per rispondersi a tutte quelle domande che le frullavano per la testa. E provò immaginare, e provò a ricordare, un’occasione un momento, in cui Draco fosse potuto apparire innamorato di lei, ma non ne trovò nessuno, provò a immaginarselo innamorato, ma non riuscì neppure in questo intento, e si convinse che doveva aver capito male, o non afferrato bene il senso di quelle parole, e così si limitò a scendere turbata i gradini esterni al Malfoy Mannor, stringendosi di più nel suo cappottino azzurro.
Chissà che cosa le aveva mai voluto dire con quella frase assurda Lucius Malfoy…


Non credevo che questa ff avrebbe avuto così tanto successo!! Insomma, forse è la prima storia senza alcuna pretesa che posto e voi la trattate così?! Sono lusingata.
Mi dispiace, ma l'"E vissero tutti felici e contenti" in questa storia non poteva proprio esserci, infattibile, e ci tengo inoltre a dirvi che questo capitolo l'ho modificato un sacco di volte, cambiandolo totalmente:
Prima avevo intensione di riportare soltanto i pensieri di Lucius dopo la cerimonia, lui, custode del segreto di suo figlio, senza la presenza di Hermione.
Poi mi è venuto in mente di inserire anche lei, come se lui, dopo le sue riflessioni la chiamasse, ma non mi convinceva troppo.
Quindi ho riassunto il tutto presentando le sue riflessioni in presenza di lei.
Alla fine, mentre stato battendo a tastiera il capoverso numero trenta.... beh, intendevo come "assassino" il fatto che se lui non avesse condizionato la sua vita forse Draco sarebbe stato ancora vivo, ma ho pensato che voi avreste potuto fraintendere pensando che fosse stato proprio lui ad ucciderlo e... ed il possibile fraintendimento mi è piaciuto!!! Così l'ho resa ancora più drammatica, e sono rimasta alquanto soddisfatta dell'effetto ottenuto.
Ho fatto bene?
Ok, ora rispondo alle vostre recensioni (ieri sera non l'ho fatto perchè era tardi!!):
giusta: grazie per i complimenti
alice98: beh, doveva morire perchè penso che sia una conseguenza inevitabile dell'Avadakedavra!!! No, scherzo, è morto perchè nella mia testa pensavo sarebbe finita così, insomma, sapevo che lei alla fine avrebbe sposato Ron, era elementare come finale, e così Draco Malfoy me lo immaginavo finire così.
gio_dy: eh sì, se cercavi una divertente hai sbagliato e molto! comunque sono contenta di essere riuscita a commuovere una mamma, insomma l'immagine di una Narcissa straziata dal dolore mi è venuta in mente pensando a quello che è successo in Harry Potter 7, insomma, che Narcissa abbia finto la morte di Harry dato che l'unica cosa di cui gli importava era la vita del figlio. Spero che il capitolo ti sia piaciuto. "una poesia che ti ha spezzato il cuore" wow, davvero lusingata! spero che il capitolo ti sia piaciuto.
maltrerio: ma le mie storie oramai le segui tutte! Sono lusingata, dico davvero! Comunque sì, suppongo di essere stata originale, anche se non credevo di esserlo, come ho detto nella mia prefazione era il finale che davo per scontato! Eh sì, morire da eroe riscatta... "straziante" bello, l'aggettivo mi piace! Comunque credo che quest'ultimo capitolo lo sia stato pure di più! Davvero la mia Hermione rispecchia il personaggio? Beh, era d'obbligo dato che questo nella mia testa era il finale della saga! Inoltre Narcissa piace molto anche a me come personaggio, ma davanti alla morte di un figlio credo che nessuna madre rimanga impassibile, o no? Spero che ti sia piaciuto.
vulneraria: un genio? idee geniali? sicura di aver letto la MIA storia?? forse l'hai confusa con quella di qualcun altro, sì, sicuramente l'hai confusa con quella di qualcun altro... "maturità d'animo" io? ok, avevi proprio sbagliato storia!!! No, dai, scherzio, ma i tuoi complimenti sono davvero troppi per questa storiella! comunque riguardo alle immagini beh,... mi piace renderle... reali? mi piace quando leggendo il lettore riesce quasi a immaginarsi la scena, esattamente come la descrivo io, è la cosa a cui punto di più, una specie di effetto... cinematografico? comunque grazie, e spero che il capitolo ti sia piaciuto.
bianchimarsi: beh, suppongo che ognuno di noi se lo immaginasse diverso, il gran finale, tu che cosa ti aspettavi? Inoltre mi hai scritto di aver dato una sbirciatina alle mie storie e sono contenta che ti siano piaciute. Francamente quando finisco di scrivere una storia e la rileggo anche solo dopo un mese la trovo così brutta! mi pare scritta da una bambina di prima elementare! odio tutto quello che finisco di scrivere, perchè eprde per me qualsiasi attrattiva! Ok, spero che il capitolo ti sia piaciuto.
fandracofiction: piaciuta? ne sono contenta. Eh sì, ero io quella che della recensione che hai letto! Lo so che la ff ti fa venire la voglia di vederli insime, è propio questo il bello, come il finale di Lily/Sev, ti rendi conto che loro due erano perfetti insieme solo dopo che sono morti entrambi... magari si rincontreranno nell'aldilà, chi può dirlo?! Comunque grazie per i complimenti. Lo sai, questa non è la prima delle mie storie che leggi... "Love Actually", postata con l'accaunt di sabrina1993, beh, io ero l'amica che l'aveva scritta! Spero che il capitolo ti sia piaciuto.
   
 
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