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CAP: Senatore e
Ribelle
Così
Luke iniziò la sua
doppia vita: Senatore Imperiale e Ribelle. Bail Organa diede le
dimissioni dal
Senato e gli
lasciò il suo incrociatore,
la Tantive IV, che divenne ufficialmente la nave diplomatica con cui
Luke
avrebbe eseguito le missioni che il Senato gli affidava ma sarebbe
stata anche
un’ottima copertura per le missioni per la Ribellione. La
Tantive IV era
comandata da suo zio Raymus Antilles che aveva già prestato
servizio con suo
padre.
Luke
tornò su Coruscant e
riprese la vita di prima con una sola eccezione questa volta, lui e
Teer
ascoltavano con attenzione i discorsi che giravano nella corte e poi
Luke
riferiva al padre le notizie che, riteneva affidabili sui movimenti
delle
truppe Imperiali.
Con
la sua nave, Luke,
oltre che ad eseguire le missioni che il Senato gli affidava,
incoraggiava gli
abitanti dei pianeti, che erano contro l’oppressione
dell’Impero, ad entrare
nell’Alleanza Ribelle.
Grazie
ai suoi sforzi l’Alleanza
Ribelle iniziò ad svilupparsi e
diventò una piccola spina nel fianco dell’Impero.
Era
sera, una delle poche
in cui Luke era rimasto nel suo appartamento ad
“Impero 3000” a leggere i rapporti che
gli aveva passato il suo ufficio
nel Senato, quando Teer entrò nella stanza ansimando e disse “Luke ho
sentito alcuni ufficiali dire
che hanno scoperto una riunione della Ribellione e stanno mandando
alcune navi
nel sistema Katam per
prenderli in
trappola.”
Luke
si alzò in piedi di
scatto e iniziò a camminare avanti e indietro nella stanza
parlando a bassa
voce tra se e se “ecco perchè oggi non ho visto
nessuno.” Poi si girò verso
Teer e disse “andiamo al palazzo Imperiale è
lì che c’è il centro di
controllo.”
“Cosa
vuoi fare Luke?”
“Non
lo so ma qualche cosa
devo pur fare altrimenti li arresteranno tutti, e sarà la
fine. Andiamo.”
Quando
furono all’interno
del suo speeder Luke prese il comlink e dopo aver selezionato una
frequenza
specifica e sussurrò “Padre rispondimi ti prego,
padre.”
La
voce che rispose sembrò
arrivare da molto lontano “Luke, ti avevo detto che questa
è una frequenza
segreta della ribellione da usare solo in casi gravi.”
“Credimi
padre, questa è
una di quelle. Vi hanno scoperto dovete allontanarvi subito dal sistema
Katam.
Stanno arrivando lì dei Star Destroyer.”
“Sei
sicuro?”
“Sicurissimo.
Sto andando
al Centro Informazioni per vedere di rallentarli o di
fermarli.”
“No.
Luke, è troppo
pericoloso.”
Ma
il giovane aveva già
disattivato il suo comlink. Luke rimase in silenzio per tutto il resto
del
viaggio e quando Teer atterrò sulla sua piattaforma
d’atterraggio privata si
girò verso Luke e disse “cosa facciamo?”
“Tu
rimani dentro
l’appartamento, io andrò nel Centro Informazioni e
cercherò di disattivare le
comunicazioni. A quest’ora non dovrebbe esserci nessuno e
Vader sarà andato con
lo squadrone di Star Destroyer a catturare i ribelli, non si lascerebbe
mai
scappare un’occasione simile”
“Allora
posso andare io,
tu non devi correre rischi.”
“No.
A te potrebbero
arrestarti invece io potrei dire che sto andando ad un appuntamento
galante,
sono o non sono il senatore rubacuori come dicono sugli
holonews”
Luke
s’inoltrò nei
corridoi bui del palazzo, stava attento a dove camminava e teneva le
orecchie
ben aperte nel caso s’imbattesse in qualche pattuglia.
Fortunatamente non
incontrò nessuno e arrivò alla sua destinazione.
Ringraziò mentalmente uno dei
suoi speciali insegnanti per averlo costretto ad imparare come
disattivare qualsiasi
apparecchio elettronico e cancellare i dati da un computer. Dopo aver
disattivato il sistema di comunicazioni e cancellato tutti i dati che
riuscì a
trovare sui ribelli o quelli sospettati tali, Luke ridacchiò
tra se, avrebbe
dato chissà cosa per vedere la faccia di Vader quando lo
avrebbe scoperto.
Stava
per tornare indietro
quando suonò l’allarme, e non seppe come, se per
fortuna o grazie alla sua
abilità, riuscì a tornare nel suo appartamento
senza che le pattuglie di
stormtrooper lo avvistassero.
Teer
appena lo vide lasciò
andare un sospiro di sollievo e disse” Meno male che sei
arrivato, quando ho
sentito l’allarme temevo proprio che ti avessero
preso.”
“Missione
compiuta, Teer.
Vorrei proprio vedere la faccia di Vader quando tornerà su
Coruscant e scoprirà
che tutte le preziose prove che ha raccolto sono scomparse. Ora mando
un
messaggio a mio padre sarà preoccupato da morire.”
Il
giorno dopo la riunione
del Senato durò meno del solito ormai, notò Luke,
era solo una parodia di ciò
che era prima. Stavano per andarsene quando entrò Lord
Vader, ormai tutti
sapevano del fallimento della sua missione, e uno dei senatori
esclamò
ironicamente “allora Lord Vader dove sono i suoi
ribelli?”
Un’occhiata
glaciale
dell’uomo in nero lo fece zittire all’istante e nel
silenzio più totale si
sentì la voce stridula dell’Imperatore dichiarare
“Lord Vader cosa avete da
dire?”
Lord
Darth Vader si
inchinò profondamente davanti al suo Imperatore
“Mio Signore non sono io il
responsabile del fallimento della missione.” poi si
girò verso la platea e con
gli occhi scuri che ardevano d’odio dichiarò
“accuso il Senatore Luke Organa di
averli avvertiti, perchè tra i ribelli c’era suo
padre l’ex senatore Bail
Organa.”
Luke
si alzò dal suo
seggio e con aria sconvolta esclamò “Lord Vader!
co...come potete pensare che
mio padre sia un traditore, è stato uno dei più
grandi senatore di questo
impero. No, non voglio nemme- no pensarci.”
mormorò poi scuotendo la testa e
continuò con aria così disgustata che a Teer che
stava dietro di lui gli venne
quasi da ridere, “mio padre non è uno di quei
sporchi ribelli.”
L’imperatore
Palpatine lo
osservò con attenzione poi si girò verso Darth
Vader e disse “avete delle
prove, Lord Vader.”
“No,
mio Signore. Tutte le
prove che avevo sono state distrutte questa notte da un intruso che
è entrato
nel Centro Informazioni Imperiale.”
La
voce dell’Imperatore
sibilò minacciosa “bene Lord Vader è
così che vigilate sul mio palazzo. Come è
entrato nel vostro centro informazione quell’intruso sarebbe
potuto arrivare
fino a me, il vostro Imperatore. Forse dovrò cercare un
altro Comandante.”
“Mio
Signore vi do la mia
parola che non accadrà mai più. Ma vorrei
chiedere al Senatore Organa dov’era
questa notte, dato che il suo speeder è stato visto
dirigersi da questa parte.”
Da
un’altra postazione si
alzò il Senatore Gune Yeb e disse “Il Senatore
Organa è venuto da me, dovevamo
parlare della situazione corrente.”
Luke
annuì “E’ così mio
Imperatore.”
Allora
l’Imperatore si
girò verso Vader e disse “avete avuto la vostra
risposta Lord Vader. Ora venite
con me.” Sembrava molto impaziente di andarsene.
Quando
furono fuori Luke
si avvicinò al senatore Yeb e disse “ la ringrazio
senatore.”
“Non
mi importa cosa ha
fatto o dove è stato, senatore Organa ma quel Lord Vader non
ha alcun diritto
di accusare in quel modo un senatore, è solo il fantoccio
dell’Imperatore.”
Quando
furono soli
l’Imperatore Palpatine disse “mi avete deluso
profondamente Lord Vader farvi
raggirare così da un ragazzo.”
“Perdonatemi
mio Signore,
l’avevo sottovalutato ed è un errore che non
farò mai più” rispose a denti
stretti Darth Vader.
“Già,
sembra che sia più
astuto e intelligente di quel che credevate.”
replicò l’Imperatore e si lasciò
andare ad una risata stridula e cattiva.
Intanto
in un’altra stanza
altre due persone stavano discutendo.
“Luke
devi stare più
attento d’ora in poi, hai visto come ti ha preso di mira Lord
Vader e
nonostante la tua messinscena credo che l’Imperatore gli
abbia creduto.”
“Si
lo so, ma non può fare
niente, non può farmi arrestare senza prove. Sono pur sempre
un senatore
imperiale”
“E
quando troverà le
prove?”
“Dovremo
filarcela il più
velocemente possibile.” replicò Luke abbozzando un
sorriso.
Nei
giorni che seguirono
iniziò a girare la voce che l’Impero avesse
un’invincibile arma e durante una
delle feste dell’Imperatore Luke avvicinò alcuni
giovani ufficiali. Mentre
stava chiacchierando con uno di loro un’ombra scura li
sovrastò. Il giovane
ufficiale sbiancò all’improvviso e chinando la
testa con deferenza fuggì via.
Luke si girò con indifferenza e sorridendo disse
“buona sera Lord Vader.”
“Sta
cercando notizie da
mandare ai suoi amici ribelli, senatore Organa.”
“Oh,
ma la sua è una
fissazione Lord Vader! Deve farsi curare sa, vede ribelli
dappertutto” rispose
Luke in tono canzonatorio.
Darth
Vader continuò come
se il giovane non avesse parlato “ ora gliela do io una
notizia interessante:
la nuova arma dell’Imperatore esiste veramente ed
è stata già ultimata e presto
sarà operativa, e con lei la vostra insignificante
ribellione presto non
esisterà più.”
“Interessante
Lord Vader,
ma non capisco perchè mi dice queste cose. Glielo
già detto non mi interessa la
sorte di quei ribelli” ribadì Luke poi si
allontanò con lo sguardo di Darth
Vader che lo seguiva.
Per
tutta la serata e
dovunque andasse Luke sentiva lo sguardo del Signore Oscuro fisso su di
lui,
era una sensazione inquietante che lo mise di cattivo umore.
Quando
furono nel loro
appartamento Teer disse “Cosa c’è Luke?
Mi sembravi nervoso questa sera.”
Luke
gli raccontò quello
che Vader aveva detto, poi disse “Credo che Veder speri che
io mi tradisca e
avverta la ribellione così avrà le prove che
cerca.”
“Che
intendi fare?”
“Bisogna
avvertirli questo
è certo. Ma prima è meglio che ci mettiamo al
sicuro, dì a Raymus di preparare
la Tantive partiremo subito”.