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Autore: MarjiaA    26/08/2005    4 recensioni
Cosa succede se dal padre più improbabile nascesse una strega?
È la prima Fanfiction che pubblico e la prima di HP che scrivo...
Genere: Avventura, Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ed ecco il terzo capitolo, in cui Petunia riceve le prime informazioni sulla sua nuova vita.

 

 

Capitolo 3

 

Mi fermai al centro della porta, finché non sentii zio Harry poggiarmi le mani sulle spalle, spingendomi avanti. Alla mia destra intravidi la cucina, ma noi andammo a sinistra, entrando in un grande salone. Sulla parete in fondo un grande camino con colonne decorate, sopra il quale stava appeso un grande quadro con dipinte delle persone, molte delle quali con i capelli rossi, il mio sguardo passò rapido al resto della stanza, scorgendo dei divani e delle poltrone davanti ad una Tv, nell’angolo desto, ma tornò subito al quadro: “Che Diavolo? Zio? Si stanno movendo!” I due uomini dietro di me risero. “E tu chi sei?” chiesi finalmente. “Draco, sono Draco” “Forse dobbiamo sederci un po’ a parlare, va bene?” mi accomodai su una poltrona, mentre i due uomini si sedettero sul divano di fronte, uno accanto all’altro. “Da dove cominciare?” “Direi dall’inizio, zio” “Bene, ti avverto, allora: sarà una cosa lunga.
Quando avevo poco più di un anno i miei genitori furono uccisi da…” “Uccisi? – lo interruppi – ma non morirono in un incidente?” “È questo che ti ha detto Dudley? Normale! L’ ho creduto anch’io per undici anni. No furono uccisi da Voldemort.” “Voldemort?” Qui prese la parola Draco “Voldemort era un mago molto potente e naturalmente stava dalla parte del male.” “Come scusa? Un mago? Cosa intendi per mago?” “Cosa sai sui maghi?” “M-maghi? Nulla! Non so nulla! Non esistono e non bisogna parlarne!” “Non sei con tuo padre! Dicci la verità”
“Io… va bene! Ho letto dei libri che parlavano di magia e soprattutto quello che parlavano delle Streghe Celtiche, delle Sacerdotesse. Mi piacciono così tanto! Ma ti prego non mi picchiare!” “Picchiare? Piccola, non ti voglio certo picchiare. Perché lo pensi?” Draco aveva socchiuso gli occhi e mi guardava tra le ciglia “Tuo padre ti picchiava tanto?” Scossi la testa, consapevole dell’inutilità del diniego, ma papà ed Archi mi avevano minacciata più volte affinché non rivelassi che mi picchiavano. Zio Harry mi guardò sospettoso e solo allora mi accorsi della solitaria lacrima che era sfuggita dai miei occhi ed era scivolata sulla guancia, per la troppa paura accumulata. Allargando le braccia zio mi sussurrò “Tu puoi leggere tutti i libri che vuoi, anzi ti comprerò tutti i libri che vorrai e te ne consiglieremo tanti altri. Vieni qui!” Ero talmente scossa che mi buttai tra le sue braccia. Appena mi strinse a sé rabbrividii e non riuscii a trattenermi “Haio!” mi ero dimenticata dei lividi ancora freschi sulla schiena, sulle braccia e sullo stomaco. Zio Harry mi prese per le spalle e mi allontanò “Cosa succede?” “Nulla!” “Non mi mentire! – Disse fermo ma gentile – Girati!” “No zio non me lo chiedere!” “Girati!” mi ordinò alzando il tono. Lentamente gli diedi le spalle e lui mi sollevò la maglietta. “Dove ancora?” Mi voltai di nuovo mostrando il ventre e poi le braccia sotto la maglietta. Zio aveva gli occhi induriti e vidi le labbra di Draco assottigliarsi. Poi Zio mi chiese “Da solo? Ti ha conciato così da solo?” scossi la testa negando. “Io li ammazzo!” “Harry, tesoro, calma, ora non succederà più!” “Zio non ti preoccupare, non mi fanno tanto male! Davvero!” “Dray, ti spiace andare a prendere quella pomata per i lividi e anche la pozione per le ferite e le bende?” “Ferite? Sono solo un paio di blu, zio.” “Harry ha ragione, Petunia, sulla schiena hai un taglio che è già infettato. E sembra anche avere più di una settimana.” “Oh, dev’ essere di quella volta che Archi aveva…nulla… solo non l’avevo visto!” “E come potevi? Vai, amore, noi ti aspettiamo qui!” Draco uscì dalla stanza e zio Harry mi fece sedere vicino a lui. Io mi appoggiai al suo corpo. Istintivamente, l’uomo alzò la mano e cominciò ad accarezzarmi i capelli. Draco tornò dopo un paio di minuti. Mi fecero togliere la maglietta e zio Harry cominciò a spalmare una crema celeste sui lividi della pancia, mentre Draco si occupava della mia schiena. Mi piacevano quegli attimi di silenzio, in cui ricevevo delle carezze a cui non ero abituata. Poi mentre zio era passato a curare le braccia, Draco era passato ad occuparsi della ferita, bagnandola con un liquido trasparente, coprendola con delle garze e fasciandomi per tenerle ferme.
Finita l’operazione ci risedemmo come prima. “Allora, dove eravamo rimasti?” “A Voldemort, zio.” “Giusto! Allora devi sapere che qui a Londra ed anche in altri paesi del mondo, esistono delle comunità segrete di maghi. Ed esistono anche delle scuole. La scuola inglese si chiama Hogwarts” “Hogwarts?” “Gia. Draco ed io frequentammo quella scuola, da ragazzi” “E vi amavate gia allora?” “Amarci? – rispose Draco ridendo – Direi proprio di no! All’epoca ci odiavamo, o almeno credevamo di odiarci! Ma visto che siamo in tema: cosa ne pensi della nostra relazione?” Vidi zio guardarmi interessato “Di voi come coppia? State benissimo insieme!” “Non ti dà fastidio vivere con me e Draco?” “Fastidio? Zio spero tu stia scherzando! Voi sembrate due angeli, no non è così, voi siete i miei angeli, mi avete portato via dall’inferno!” “Non era il tuo posto quello. Gli angeli non dovrebbero stare all’inferno. Neanche quando nascono da un diavolo!” “Io non sono un angelo, Draco!” “OH si che lo sei, sei uno degli angeli più luminosi!” “Ma di questo Voldemort che ne è stato?” Chiesi volendo sviare il discorso “È morto!” “Morto? Era vecchio?” “No, o meglio si, ma non è stato per quello che è morto.” “L’ ho ucciso io.” “Tu zio? E perché?” “Era il mio destino! Ed andava fatto!” “Ma non si poteva fare qualche cosa d’altro? Perché ucciderlo? Nessun uomo dovrebbe essere ucciso!” “Non era un uomo! Torturava ed uccideva chiunque volesse. Per troppo tempo l’abbiamo lasciato vivo! Innocenti e Babbani erano i suoi bersagli preferiti. Abbiamo dovuto guardare troppi corpi senza più fiamma, troppe vittime!” “Per fortuna non c’è più. Non mi sarebbe piaciuto conoscerlo.” “Lo credo anch’io!” “Ed ora?” “Ora cosa?” “Che ne sarà di me ora?”



 

Ed ecco è finito anche il terzo capitolo,un po' cortino.
Mi sono accorta che i primi capitoli mancano un po’ di azione e di una storia completa, credo però che lascerò un po’ di sospensione anche perché, trovandoci a trattare con la generazione seguente a quella con cui siamo abituati a trattare nei libri della grande JKR, credo sia importante delineare i personaggi. Cercherò comunque di creare meno noia possibile e a chi continuerà a leggere prometto presto una storia movimentata e divertente, permettendo anche un po’ di romanticismo (che a mio parere non guasta mai, se non esagerato!). Ringrazio con tutto il cuore YaYa_Lacomb, slytherin_emy, Slytherina, Caska Marley, Chihiro e Adoris, per le recensioni e spero che abbiate la pazienza di seguire Petunia e le sue avventure.

A presto


Marjia

  
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