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Autore: x_Dana    14/05/2010    2 recensioni
Brevi storie tratte da varie canzoni del gruppo Power metal "Sonata Arctica". Il tema delle canzoni, e quindi delle storie, è prevalentemente drammatico, romantico e introspettivo.
Genere: Romantico, Malinconico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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My Selene




Mi ricordo ancora, la notte in cui sei andata via per sempre, la luna che brillava alta nel cielo d'estate, contornata da una coltre di cielo nero.


Resto seduto sulla scogliera, illuminato dagli ultimi raggi del sole, sotto di me il rumore delle onde che si infrangono sui sassi scuri ed appuntiti.
Il vento frizzante di inizio autunno arriccia gentilmente le pagine del quaderno che tengo in grembo, una matita nera giace dimenticata vicino alla mia mano aperta.
Ogni sera, da quel giorno, mi siedo su questo sasso e cerco di riempire con poesie d'amore le pagine ancora immacolate di questo quaderno.
Ma immancabilmente il mio sguardo viene catturato dalla luna, splendente ed irraggiungibile, e il mio cuore viene stretto dal gelo della solitudine.
Ti rivedo col tuo vestito leggero ed argentato, animato dalla brezza, che mi sorridi mentre saltelli sulla collina, le scarpe in mano e i piedi nudi danzanti sull'erba, i capelli color del platino sparsi sulla schiena nuda.
L'immagine è così vera che mi pare di poter sentire il tuo profumo agrodolce nell'aria che ormai va scurendosi, ma in questo mondo così legato alla realtà la solitudine è fissa sulla mia pelle.

Se solo potessi essere il tuo Endimione potresti scendere dalla lattea luna per incantarmi nel tuo sonno eterno, e riposare con me tutta la notte.

Finalmente la luna piena spunta dall'acqua scura, bagnandomi coi suoi raggi candidi dove mi sembra di poter addormentarmi in pace, cullato dalle tue braccia.

Ma fino a che non saremo riuniti, vivo per quella notte in cui due anime si incontreranno,  ma la mia speranza scompare già prima che arrivi l'alba, le ombre della notte spariranno per lasciarmi solo nell'ombra, senza di te.

Il cielo è sereno, nell'aria nessun rumore, più ti guardo, Luna, più i tuoi raggi sembrano giocare, inseguiti dalle onde della distesa infinita sotto di me.
E' una visione perfetta, che sembra appartenere ad un mondo divino, ma io, il ragazzo più solo al mondo, sono sempre solo in cerca della mia rima, ancora senza la mia Selene nell'immobilità della notte.

Mi lascio cadere all'indietro sulla roccia, dove piccoli sassolini mi pungono la schiena, ed osservo il cielo con un lieve sorriso dipinto sul volto, sembri così vicina, Selene, che posso vederti danzare nel cerchio bianco e perfetto della luna, ma nell'aria manca il dolce suono della tua voce e il silenzio tradisce le mie visioni.

Incapace di dimenticarti spero che il mio sogno diventi realtà, sono solo una sagoma scura che si staglia lontana, nella luce della luna calante, aspettandoti. Sono la solitudine.

Sono talmente lontano dal mondo ormai, che non posso fare altro che sperare nel tuo ritorno, schiavizzato dai miei sogni, e da quando te ne sei andata non c'è più nessuno che si prende cura di me, nessuno a cui importi.
Passo il mio giorno nascondendomi dalla luce del sole, imprigionato nella mia stanza buia, intrappolato in quello che una volta era un sogno di speranza ed ora è un incubo in cui tu non puoi raggiungermi.

E' passato così tanto tempo, e sono tutto solo.

Posso perdonare la vita, quando ti vedo anche solo in sogno, ma il quaderno è ancora aperto e le pagine sono vuote come la mia anima, malgrado io cerchi di aggrapparmi alla speranza che lentamente svanisce, cercando di spezzare la desolazione che odio.

Sembra solo ieri, quando carezzavo i tuoi capelli sparsi sul cuscino, saggiandone la morbidezza tra le dita, osservando il tuo volto pallido e sottile illuminato dai raggi lunari, le labbra socchiuse nel tuo sonno.
Ti cingevo dolcemente, beandomi del contatto con le tue forme sottili e quasi eteree, cullandoti nella notte.
Ma ora siamo solo io e la tristezza.

Questa è la mia ultima sera, il mio tramonto, ho passato talmente tanto tempo qui, a sperare di poterti abbracciare, che sono diventato la notte.
La luce del giorno nuovo mi spazzerà via, mia amata Selene, la realtà graffia in profondità, sanguineresti insieme a me?


  
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