Respirava a fondo, scrupoloso perfino nel
catturare ogni singola sfumatura del profumo che proveniva da quelle pagine
appena ingiallite del libro che stringeva tra le mani come fosse un talismano
troppo prezioso per poter essere lasciato incustodito. Sfogliava delicatamente
ogni pagina, pronto a cogliere un qualsiasi segno della sua presenza: lei aveva
lasciato un segno profondo non solo nell’anima del ragazzo ma perfino tra
quelle parole stampate grazie a dei piccoli commenti, delle riflessioni appena
accennate impresse ai bordi delle pagine. Lui si sentiva soltanto uno
spettatore di un qualcosa che non aveva mai compreso fino in fondo, di una vita
che andava per una strada che lui non conosceva; era rimasto turbato da quella
mattinata in libreria, qualcosa aveva lasciato una traccia dentro di lui, una
traccia che non riusciva a cancellare. E come se non bastassero quelle parole
che gli rimbombavano nella mente senza lasciargli tregua adesso si ritrovava
quel libro, simbolo dell’inizio di ciò che lui stesso non avrebbe potuto
controllare.
Io desidero quello che possiedo; il mio
cuore, come il mare, non ha limiti e il mio amore è profondo quanto il mare:
più a te ne concedo più ne possiedo, perché l'uno e l'altro sono infiniti.
Inquieto a causa dei pensieri che gli galoppavano per la mente cercava di
distrarsi in un modo qualsiasi, eppure quelle pagine aperte accanto a lui lo
chiamavano ad andare fino in fondo, ad esplorare ancora di più la vita di una
persona che aveva sempre detestato per il solo fatto che non avesse il sangue
puro. D’improvviso qualcuno bussò alla sua porta, distraendolo dal filo delle
sue riflessioni che lo stavano portando alla deriva; rapidamente infilò il
libro dentro un cassetto, facendo ben attenzione che nessuno potesse trovarlo:
ormai gli apparteneva. La porta si aprì poco dopo e, sebbene Draco avesse
bisogno di starsene da solo, una figura ben conosciuta fece il suo ingresso.
Rispose, con una calma che
soltanto lui poteva avere. Non si era minimamente scomposto, era troppo
abituato ad avere tutto quello che desiderava per curarsi anche solo un po’
delle persone che aveva davanti.
Chi non
ha mai avuto una ferita, ride di chi ne porta i segni.
Le sue dita pallide abbottonarono
agilmente i bottoni della camicia candida che aveva appena indossato, mentre i
suoi occhi controllavano il riflesso nello specchio. Si riavviò i capelli
all’indietro, ben attento che nessun ciuffo ribelle lo rendesse imperfetto, ed
uscì dalla stanza a passo deciso, le mani in tasca e lo sguardo vigile. Qualche
ragazzina nei corridoi si fermò a guardarlo senza che la sua attenzione venisse
ricambiata dall’oggetto dei suoi desideri e mentre lui raggiungeva l’aula di
pozioni una Pansy poco dietro di lui gli lanciava occhiate iraconde. Si sedette
al suo solito posto, accanto all’amico di una vita Blaise Zabini che si limitò
ad un cenno della testa come saluto: non parlavano mai molto, spesso bastava
uno sguardo perché i due si capissero al volo. Forse era soltanto questo che li
aveva resi amici, il fatto che non dovessero mai spiegare nulla.
Un odore, improvvisamente un
odore. Colpì le narici del ragazzo ed in un istante tutto si fermò; lui si
voltò e lei gli passò accanto, tranquilla, senza comprendere l’effetto che quei
pochi passi avevano creato su uno dei presenti nella stanza. I suoi capelli
ramati ondeggiavano seguendo la camminata della ragazza ed ammirato Draco la
osservò, cogliendo perfino i più piccoli dettagli: non si era mai accorto, ad
esempio, che la ragazza avesse un neo sull’avambraccio destro. Gli ci volle
qualche istante per distogliere lo sguardo da lei e quando lo fece trovò le
iridi smeraldo di Blaise puntate su di lui: aveva capito, Draco lo sapeva. Non
disse niente, semplicemente fece come se nulla fosse mai accaduto ma durante
quella lezione, ogni volta che Hermione prese la parola, Draco rivisse la scena
di poche ore prima quando in quella biblioteca c’erano soltanto loro due e lei
sembrava lì per lui.
Il mio
cuore aveva mai amato? Occhi rinnegatelo, perchè non ha mai conosciuto la
bellezza fino ad ora.