Storie originali > Generale
Segui la storia  |       
Autore: nausicaa    31/08/2005    0 recensioni
Quattro ragazze, quattro adolescenti e un mondo che si aspetta da loro tanto... si aspetta che maturino, che crescano, che imparino a prendere le decisioni giuste ed intanto continua a dire loro: "Siete soltanto delle ragazzine". La vita di quattro amiche tra difficoltà, ragazzi e scuola, nel lungo cammino della che porta dall'infanzia all'età adulta e che si chiama adolescenza.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Distese sul letto della camera di Vittoria, le ragazze fantasticavano sulla serata; dallo stereo provenivano le parole di “Non me lo so spiegare” di Tiziano Ferro.

«Ci pensate che se non fosse stato per te, Ele, lo avremmo conosciuto, lui, Tiziano, avremmo avuto il suo autografo, lo avremmo visto, magari anche abbracciato…» ragionò ad alta voce Bea.

«Si, magari lo avresti anche baciato… ma per favore Bea, piantatela di dare tutta la colpa a me: non avremmo comunque potuto avvicinarci, ma hanno detto che c’era una folla pazzesca» si difese Ele.

«Certamente non ci saremmo potute avvicinare, ma almeno lo avremmo visto!!!»

«… la notte fonda e la luna piena ci offrivano da dono solo l’atmosfera…» canticchiò Ale, appoggiata al muro.

«…Ma l’amavo e l’amo ancora…» si unirono le altre.

«Dio, che bella sta canzone; tra tutti i suoi capolavori è la più dolce»

«Anche Sere Nere è bellissima»

«Non c’è da mettere neanche in discussione che Tiziano Ferro non sia il migliore tra tutti, ma l’avete sentita l’ultima dei Maroon 5? Serissima!» commentò Ale.

«Quale? Sunday Morning? Si, bella… ma a me piaceva troppo Chihuahua!!»

«Ma per favore Vicky, la canzone più demente degli ultimi tre anni! Papapapaa Chihuahua! Ma dai!!!» a prese in giro Bea.

«Ragazze, sincera mente, e voi lo sapete, preferisco il Rock e la Ska: non toccatemi i Modena City Rembers e non spaccatemi le suddette con la vostra musica zarra…» mormorò pensosa Ele.

«Sapete che a maggio c’è Britney Spears a Milano?» le informò Ale leggendo Tweens.

«Quella lesbica? L’unica bella che ha fatto è Toxic»

«Perché lesbica?» domandò Vittoria, che preferiva andare in palestra piuttosto che leggere dei giornalini o guardare la tv.

«Non lo sai??? Nel video di Me Against the Music si bacia con Madonna.»

«Con la lingua?»

«Esatto… »

«Che schifo… e poi Toxic la trovo brutta e stupida.»

«Sentite cosa dice qui» cominciò Ale leggendo il giornalino, «”…tu e le tue amiche siete appena state invitate da un gruppo di ragazzi che conoscete poco o niente ad andare in discoteca; vi preparate per la serata, pensando che vi divertirete solo, ma quando arrivate sul luogo dell’appuntamento loro cominciano a fare i furbi: vi propongono di non andare più in discoteca, vi raccontano che un loro amico vi ha lasciato la casa libera apposta… non ascoltateli, andate via subito, col primo taxi che passa, e non accettate più un invito da gente che conoscete così poco: sono solo animati da cattive intenzioni e spesso, anche se non sempre, vogliono approfittarsi di voi…” ; e se fosse così? Se quei ragazzi di terza contassero solo di farsela con noi, e poi andarsene per cercarne delle altre?»

«Ma no… io li conosco di vista, sono amici di mio cugino, quello che va al Gobetti: fanno gli sboroni, ma sono dei bravi ragazzi… e poi hanno solo un anno più di noi, no?» le rassicurò Ele.

«E poi cosa vuoi che ci facciano? A me sembrano simpatici: pensiamo solo a divertirci, che non c’è nessun pericolo!»

«Oh ragazze la sapete la novità? Quell’ antipatica smorfiosa di Marta Perrini si è messa con Fla del Gioberti»

«Con Fla del Gioberti??? L’amico di tua sorella? Quel grandissimo pezzo di gnocco è sprecato con lei: lo farà solo soffrire»

«Ah quello di sicuro, ma di certo non possiamo andare li da lui e dirgli: “Senti un po’, Orlando Bloom diciassettenne, non ti sei reso conto che quella è solo una vipera? Siamo molto meglio noi…”»

«No, non credo che ci faremmo una figura delle migliori, e poi ho paura che quel “Siamo molto meglio noi” ci frutterebbe solo una sonora risata…»

«Dai ragazze, stiamo per uscire con dei ragazzi passabili di prima superiore e voi pensate a quello strafigo di Flavio?» le fece ragionare Elena.

«Mai vuoi mettere?»

«Niente paragoni, ma non mi sembra molto efficace stare qui a sognare una preda inaccessibile quando quattro altri ragazzi ci hanno invitate a uscire» constatò Bea.

«Sai che forse hai ragione?»

«Io ho sempre ragione.»

«Modesta come al solito?»

«No, era solo una constatazione…»

«E basta!!! Allora, sta sera dove si va?» interruppe Ale.

«Non abbiamo detto al Lovely Bar?»

«Ma sei fumata?

«Stai scherzando? Il locale più caro del quartiere, e noi siamo al verde…»

«Beh, mi auguro che offrano i ragazzi!»

«Si, sogna.»

«Magari sono ancora più sfigati i noi, come paga settimanale»

«Veramente… 5€ è una miseria.»

In quel momento il cellulare di Bea pese a vibrare e a “canticchiare” Yeah di Husher…: «Pronto?» domandò la ragazza.

«Ciao, sono Manu…»

«Oh ciao, come hai avuto il mio numero?» chiese incuriosita.

«Boh, me lo sono fatto dare da Marty…»

«Ah. Dimmi…»

«È per sta sera: c’è stato un contrattempo, Paolo è caduto dalla moto e si è rotto una gamba, sto imbranato… ecco, noi pensavamo di fargli compagnia, di non lasciarlo solo coi suoi…»

«Ah»

«… e quindi ci chiedevamo se non vi dispiacerebbe rinviare a quando quel demente non avrà tolto il gesso.»

«Si, ok… saluta Paolo e digli che ci dispiace tanto per lui!»

«Va bene, ciao.» “TU- TU-TU…”

Che delusione….! Si erano preparate così bene per quell’ incontro… e ora saltava, tutto per colpa di una stupida caduta dalla moto.

«Allora?» domandarono le altre, che si erano accalcate incuriosite intorno a lei.

«Tutto rinviato: Paolo è caduto dal motorino è si è rotto una gamba»

«Nooo»

«Che palle…!»

«Come al solito…»

«E figurati se non c’era qualcosa che non andava storto»

Ale si alzò dal letto e a passo strascicato si avviò fuori dalla stanza.

«Dove vai?» chiese Vittoria.

«A prendermi un bicchiere d’acqua, ho la gola secca»

«Vengo con te»

«Anch’io, ho una fame che sto crepando»

«Hai qualcosa di commestibile in frigo, Vicky?»

«Pane e Nutella a quintali vi va?

«E c’è da chiederlo?»

Le quattro ragazze si catapultarono in cucina; Vittoria estrasse dalla dispensa tre pagnotte di pane fresco e un barattolo di Nutella da mezzo chilo.

«Wow; fai sul serio con le quantità!»

«Certo, io le cose le faccio bene»; quindi distribuì ad ogni ragazza una paletta adatta a spalmare, un cucchiaino, prese il coltello del pane e propose alle altre di spostarsi in salotto.

«Perché?» le domandarono le altre.

«Mia cugina mi ha prestato “Come farsi lasciare in 10 giorni”…: lo vediamo?»

«Si... fa sganasciare quel film!!»

Le quattro, armate di barattolo di Nutella e pane, si sdraiarono pancia a terra sul tappeto persiano di Vicky.

«Pronte? Faccio partire?»

«Pronte!» risposero, con la bocca già piena.

Il film partì; mentre iniziava, Ele pensò a quanto meglio era una serata tra ragazze, accampate in salotto ad ingozzarsi di Nutella, che non in giro di notte con tre terzini praticamente sconosciuti, con i quali avrebbero dovuto dare il meglio di loro per ben apparire. Poi la mente le volò via, si immerse nel film, mentre una succulenta fetta di pane spalmato di cioccolato le sprofondava con gusto in bocca.

  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: nausicaa